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Autore: IsaMarie    17/01/2011    18 recensioni
Bella e Jasper sono i gemelli Swan che vivono con il padre Charlie e la cugina Rosalie a Forks. Le loro vite si intrecceranno con i ragazzi Cullen: Edward, Alice e Emmett.
(Scritta con sara_cullen)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie, Jacob/Leah
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Cap. 63 EFP Buongiorno  e buon inizio settimana!
Ecco il capitolo in cui il nostro Jazz potrà dare sfogo a tutta la sua passione! Speriamo che possa farvi accaldare e soprattutto che troviate la lettura di vostro gradimento! Naturalmente sarà suddiviso per rating!
Grazie a tutte le lettrici che ci seguono!
Ringraziamo in modo particolare tutte coloro che ci hanno inserite come autrici preferite (36), nelle storie da ricordare (57), in quelle seguite (351) e infine nelle preferite (200). GRAZIE!
Siamo sempre più felici per il vostro affetto e un saluto speciale va a chi trova sempre il tempo di lasciare un piccolo commento!
Ci fa sempre un enorme piacere sapere come la pensate!
Vi ricordiamo infine l'altra nostra fiction
Segreti e Inganni  
e il nostro blog
Le fan fiction di Manu e Sara

BUONA LETTURA da Manu e Sara!

CAPITOLO 63 rating rosso
CAPITOLO 63
Ti voglio da impazzire!

Pov Alice

Posò due dita sul mento e mi voltò, rivolgendomi uno sguardo talmente carico di impellente desiderio e di urgente bramosia che mi fece tremare le gambe… le sue iridi marine erano diventate scure, assetate, affamate… oddio, aveva fame di me, del mio corpo! Sentii un subitaneo calore avvolgere il mio bassoventre, temendo che da un momento all’altro le mie povere gambe non mi avrebbero più sorretto, a causa delle intense emozioni che stavano investendo il mio corpo e la mia mente…
D’un tratto, mi prese per mano e, camminando all’indietro, mi trascinò con sé di nuovo verso il tappeto, senza mai distogliere i suoi magnetici zaffiri scintillanti dai miei.
Ero in balia dei suoi occhi affascinanti e seduttori, che mi tenevano incatenata in una morsa ammaliante… non avevo scampo: ero soggiogata dalle emozioni che leggevo in lui… e oltre al forte desiderio, quelle due pietre preziose mi esprimevano un amore sconfinato e una completa devozione. Il mio cuore batteva impazzito e avevo paura che da un momento all’altro potesse saltarmi fuori dal petto e volare verso di lui… bè, poco male, tanto il mio cuore gli apparteneva, era già tutto suo…
Si fermò di fronte al caminetto e avvicinò lentamente il suo volto al mio… le nostre labbra si sfiorarono appena… la sua lingua iniziò a tracciare il contorno delle mie labbra, sempre con molta calma… quasi a torturarmi, per farmi anelare di più… molto di più…
Il mio respiro si fece ansante: dischiusi la bocca, un esplicito invito ad approfondire quel bacio tanto desiderato… e Jazz non si fece pregare… premette più deciso le labbra sulle mie, stringendomi forte a sé e la sua lingua entrò alla ricerca della mia. La struggente delicatezza di prima, in un attimo era completamente svanita: aveva lasciato posto alla passione più sfrenata…
La sua lingua incatenò la mia, in un moto irruente e impetuoso, quasi violento… come se anelasse rivendicarne un possesso a lungo negato…
Le mie mani si aggrapparono alle sue spalle forti e larghe; mentre le sue, che mi stavano sfiorando la schiena, scesero arrivando alle mie natiche… le artigliò e poi le accarezzò con frenesia, attraverso il sottile strato di stoffa della tuta, mandandomi fuori di testa…
Poi la sua presa si fece ancora più focosa e decisa: mi sollevò, facendomi intrecciare le gambe dietro la sua schiena… nel momento in cui le nostre intimità vennero a contatto, riuscii a percepire tutta la sua vigorosa eccitazione… il mio bassoventre, bollente già da un pezzo, prese immediatamente a pulsare in maniera dolorosa, mentre tutto il mio corpo era percorso da una miriade di brividi infuocati.
Le nostre bocche continuavano fameliche a torturarsi a vicenda, mentre Jazz si inginocchiò, adagiandomi sul tappeto, e sdraiandosi sopra di me.
Il suo membro granitico continuava a premere sulla mia intimità, facendo aumentare la mia voglia di sentirlo dentro di me… di sentirlo scivolare in profondità e fondersi con me… per portare i nostri corpi al piacere più totale e assoluto…
Jazz si staccò dalla mia bocca e si sollevò leggermente; poi con una mano, fece scendere la zip della mia felpa… il rumore improvviso mi fece sussultare… ero agitata… lo desideravo da morire, ma ero troppo, troppo agitata…
-Ehi… che c’è? Vuoi… vuoi che mi fermi, Alice?- domandò con la voce arrochita dalla passione, guardandomi intensamente, con il respiro corto. Oddio, aveva creduto che io non lo volessi? Non riuscii a proferire parola e negai col capo, energicamente.
-Sei sicura, piccola mia?- chiese ancora conferma accarezzandomi il volto, mentre i nostri respiri affannati e gli sguardi brucianti continuavano a renderci succubi l’uno dell’altra.
-Io… ti voglio da impazzire… ma… devi desiderarlo anche tu…- mormorò con un tono gutturale e profondo che lasciava trasparire tutte le sue emozioni.
Annuii e gli sorrisi, colma di gioia e grata per le sue attenzioni verso di me. Un lieve sospiro (sollievo..?) uscì dalle sue labbra; mi lasciò un casto bacio sulla bocca e poi mi aprì completamente la maglia, soffermando il suo sguardo infervorato sul mio petto, fasciato in un reggiseno di pizzo azzurro… e il suo volto si aprì in un sorriso compiaciuto e trionfante, che mi fece arrossire ancora una volta… si sollevò di nuovo, inginocchiandosi con uno scatto repentino e con una mano mi tirò verso di sé…
Mi lanciò un’occhiata di fuoco, fece scivolare la mia felpa giù dalle spalle e me la sfilò, buttandola chissà dove… le sue lunghe dita iniziarono a sfiorare leggere le mie clavicole, scesero sul bordo superiore del reggiseno e ne delinearono il contorno… la mia pelle bruciava sotto il suo tocco… i suoi occhi mi stavano penetrando nel profondo della mia anima e la testa mi girava per le sensazioni prorompenti che mi facevano vibrare completamente…
Quando sembrò sazio della visione offertagli dal mio corpo, si chinò e lasciò un leggero bacio sul mio decolleté, facendomi inarcare verso di lui e buttare la testa all’indietro, nella speranza che approfondisse quel meraviglioso e atteso contatto… ormai ansimavo vistosamente… e il rossore delle gote, mi sembrava si fosse irradiato sotto forma di calore in tutto il mio corpo…
Ero in balia delle emozioni e del desiderio più sfrenato… io ero il suo strumento e lui sapeva far vibrare ogni corda del mio corpo con una maestria che rasentava la perfezione…
La luce rossastra creata dal fuoco sul caminetto danzava sul suo viso e sui suoi capelli, donandogli riflessi e bagliori vermigli che sembravano aumentare la passione che sprigionava il suo corpo… aveva le sembianze di un demone degli Inferi… il demone più bello che si sarebbe mai potuto immaginare, e che aveva tutta l’intenzione di portarmi con sé all’Inferno, in un viaggio senza ritorno verso la perdizione e la lussuria…
Con un unico movimento della sua grande e calda mano mi sganciò il reggiseno e fece scendere le spalline, scoprendo così i miei seni… il suo sguardo incendiario era vivo e reale, come se potesse lasciare una scia tattile sul mio corpo… avevo l’impressione di sentirlo concretamente…
-Sei… bellissima… Alice…- mormorò roco a pochi centimetri da un seno, facendomi gemere forte per il calore del suo alito vicino a quella zona così sensibile…
Dopo aver soffiato sulle mie punte, senza preavviso alcuno si tuffò con la bocca su una delle mie colline dedicandole un’attenzione così profonda che sembrava stesse adorando un idolo sacro, mentre una mano stuzzicava, pizzicava e titillava l’altro seno, in maniera sapiente… ipnotizzante… oddio, stavo impazzendo!
-Ahhh! Oddio Jazz!- urlai… non riuscivo più a controllare il piacere che sentivo… avrei anche potuto morire così… e ancora non aveva neanche sfiorato la mia intimità… cosa sarebbe successo fra poco?
-Sì, bambolina, così… voglio sentirti urlare il mio nome…- mormorò, facendomi eccitare ancora di più. Mi spinse delicatamente di nuovo sul tappeto, mentre lo vidi slacciarmi il fiocco dei pantaloni della tuta… inequivocabile richiesta di approfondire il contatto tra i nostri corpi… richiesta che tra l’altro non vedevo l’ora di esaudire!
Il mio cuore, già completamente impazzito, prese a galoppare quando afferrò con decisione il bordo dei pantaloni e me li fece scendere lungo le gambe, sfilandomeli e mandandoli a fare compagnia al resto degli indumenti. Il suo sguardo affamato percorse interamente il mio corpo, soffermandosi in modo molto insistente sugli slip azzurri…
-Mmm… direi che l’azzurro ti dona molto…- mi sussurrò, sorridendomi, malizioso. Sorrisi in risposta alla sua sensuale affermazione, mentre il calore sul mio viso si stava ravvivando ancora, se possibile.
La sue mani iniziarono ad accarezzarmi, salendo dal collo del piede, fino ad arrivare in prossimità dell’inguine; a quel punto fremetti, ma anziché darmi il sollievo tanto sperato, le sue dita lunghe e affusolate deviarono sui miei fianchi, provocandomi un sonoro gemito di frustrazione.
Jazz sogghignò in modo furbo, per la mia poco velata protesta.
Una mano grande e calda continuò a salire fino ad arrivare a chiudersi su un mio seno, stringendolo leggermente, mentre l’altra tornò indietro e finalmente accarezzò la mia intimità… Oddio, solo quel semplice contatto mi mandò in estasi…
Jazz si chinò fino ad arrivare a pochi centimetri dai miei slip e lo sentii inspirare forte; mi sentii nuovamente avvampare e chiusi gli occhi, per evitare il suo sguardo acuto, attento a ogni mia minima reazione…
-Apri gli occhi, piccola Alice… voglio che tu mi guardi… guardami, adesso!- mi ordinò, perentorio; non potei fare a meno di ubbidirgli, rimanendo di nuovo incatenata a quel suo sguardo magnetico…
Il mio livello di eccitazione subì una decisa impennata nel momento in cui Jazz, chinandosi di nuovo, con i denti afferrò il bordo dei miei slip e aiutandosi anche con la mano, li strappò letteralmente, con uno scatto repentino che mi lasciò ammutolita e fremente. Sgranai gli occhi per la sorpresa e lo vidi rialzarsi sorridendomi, mentre un batticuore frenetico mi bloccava il respiro, sempre più affannato e corto... ero in balia dei suoi occhi, dei suoi gesti, delle sue parole… incapace di pensare a qualcosa che non fosse il suo corpo scultoreo e la sua voce irresistibile…
-Scusami… non ho resistito…- ridacchiò; ma in realtà non mi sembrava molto pentito; -…ma ti assicuro che mi farò perdonare, piccola mia…- sussurrò, con una voce talmente roca che feci fatica a riconoscere, e gli occhi accesi da una luce quasi diabolica… ma dov’era finito il mio angelo tenero? Lui era un bellissimo demone, formidabile e possente, che riusciva a padroneggiare la situazione con una sicurezza inimmaginabile, dosando sapientemente dolcezza, passione, lussuria…
Di colpo, senza nessun preavviso, mentre lui continuava a fissarmi colmo di libidine, sentii il suo tocco sulla mia femminilità, e percorrerne tutta la lunghezza molto lentamente… dal basso verso l’alto… più e più volte, facendomi sussultare e ansimare vistosamente…
-Jazz!- urlai di nuovo, incapace di trattenere l’immenso piacere che mi regalava quel fantastico ragazzo; lui, compiaciuto, mi sorrise nuovamente.
-Dio! Sei fantastica, piccola…- ansimò per le reazioni incontrollate del mio corpo, totalmente assuefatto a lui e alla sua volontà. Continuò ad accarezzarmi, per poi assaggiare il mio sapore.
Tentai di allontanare i miei occhi da quella scena dolcissima ed erotica allo stesso tempo, che mi stava mandando fuori di testa. Deglutii a fatica, e quando lui riaprì gli occhi, un guizzo di carnale bramosia balenò nel suo sguardo ardente. 
Il sesso con il mio ex era bello… ma molto, molto tradizionale… il sesso orale non piaceva a Josh, e nemmeno farlo in un luogo che non fosse la camera da letto… quindi era sempre stato tutto molto… normale… piatto… routinario… con Jazz, invece… oddio, tutto era estremamente nuovo, sconvolgente ed eccitante! Le nostre lingue si intrecciarono ancora e ancora, sempre più fameliche, insaziabili e voraci, mentre le mie mani vagarono infilandosi sotto la sua t-shirt, sfiorando per la prima volta quella pelle morbida e liscia, così calda e profumata. I suoi muscoli erano contratti e tesi, per lo sforzo di non pesarmi addosso… accarezzai ogni singolo muscolo, provocandogli dei sospiri e dei gemiti che gli donavano piacere…
Era una inesauribile meraviglia poterlo toccare, stringere, accarezzare… e ancora più eccitante era sapere che un mio semplice tocco riusciva a provocargli quell’effetto bomba! Allora anch’io ero in grado di farlo impazzire! Dio quanto lo volevo… lo desideravo più di ogni altra cosa… non vedevo l’ora di fondermi con lui, di sentirlo dentro di me…
Una sua mano scese sulla mia intimità e dopo avermi accarezzata superficialmente, approfondì sempre di più il contatto mandandomi in estasi.
-Sì!! Jazz… non smettere ti prego…- lo implorai. Di colpo lasciò la mia bocca, iniziando un lungo cammino che aveva come unico obiettivo quello di raggiungere la sua mano.
-Ahhh…- gemetti urlando, inarcando la schiena non appena arrivò alla destinazione tanto agognata da entrambi.
-Sì… sì… ahh!- non riuscivo più a contenermi, ma soprattutto non capivo più niente… riuscivo solamente a provare un immenso piacere, ansimando e gemendo. Ormai il mio corpo era scosso da continui e ripetuti fremiti di beatitudine e dopo pochi secondi tutto esplose potente dentro di me, irradiando l’anelato appagamento dal mio centro ad ogni singola cellula del mio corpo.
-Jay... sììììì!!!- urlai, mentre Jasper, prolungava il mio piacere…
Era favoloso, bravissimo… pian piano risalì, lasciando sulla mia pelle bollente brevi e minuscoli baci…
Infine si soffermò su uno dei seni che prese a mordicchiare per poi avventarsi sull’altro… intanto il mio respiro, che si stava regolarizzando, subì una nuova e brusca accelerata, e il mio cuore riprese a battere impazzito…
Cercai di passarmi la lingua sulle labbra aride e secche, ormai completamente asciutte per il troppo ansimare; ma prima ancora che riuscissi a inumidirle, Jazz iniziò a leccarmele dolcemente.
-Ti amo da impazzire… mia dolcissima, Alice…- mi sussurrò, teneramente; la sua voce era divenuta delicata e soave, e anche lui era cambiato, in netto contrasto con la passione che lo aveva caratterizzato fino a pochi istanti prima; ma mi piaceva immensamente in entrambi i modi… rude e vigoroso ma anche tanto tenero e appassionato…
-Anche io ti amo, Jazz!- gli sussurrai, con la voce ancora roca per il piacere appena provato. Le mie mani si infilarono di nuovo sotto la t-shirt, sfilandogliela questa volta… avevo l’urgente bisogno di vederlo nudo, di poter finalmente ammirare da vicino quel suo fisico da urlo!
-Mmm… però sei troppo vestito…- aggiunsi maliziosa, tanto per chiarire in che direzione andassero le mie intenzioni...
-Hai ragione, piccola mia… hai voglia di spogliarmi tu?- ammiccò, mentre si inginocchiava. Non me lo feci ripetere due volte!
Mi sollevai anch’io, mettendomi a sedere… era una visione magnifica, un figo spaziale! Era a petto nudo con i jeans a vita bassa: le spalle erano larghe e ampie; i pettorali imponenti e gli addominali perfettamente scolpiti, che formavano una spettacolare tartaruga, erano ricoperti da una rada peluria bionda, che stimolava la mia pelle sensibile… dai suoi fianchi stretti partiva una pronunciata V che, come una freccia, indicava il suo inguine…
Rapita da quello spettacolo sublime, non potei fare a meno di passare le mie mani su ogni rilievo del suo corpo, accarezzando ogni centimetro della sua pelle, notando con piacere su di lui l’effetto che le mie dita sottili provocavano al loro passaggio.
Mi avvicinai e iniziai a baciargli il petto, mentre le mani gli slacciarono i bottoni dei jeans. Quando gli mordicchiai i pettorali Jasper buttò la testa indietro, gemendo.
Le miei mani si infilarono nei boxer, accarezzandogli le natiche lisce e sode. Dio che culetto che aveva! Tutto da mordicchiare! Avevo già osservato parecchie volte quella sua parte fasciata dai pantaloni e avevo avuto modo di apprezzarne la forma, ma ora… ora poterla toccare, accarezzare, stringere… era qualcosa di meraviglioso… Adoravo il fondoschiena in un uomo, e il suo era perfetto!
Gli abbassai i jeans e i boxer insieme, e aiutata da lui, glieli sfilai con un colpo secco. Eravamo entrambi in ginocchio e mi allontanai leggermente per percorrere col mio sguardo tutto il suo corpo nudo…
-Jazz… sei un dio greco…- affermai, senza distogliere gli occhi dal quel fisico da urlo.
Mi sorrise compiaciuto e soddisfatto per le mie parole.
-Niente a che vedere con te, tesoro…- mi rispose, con sguardo famelico.
Continuai la mia radiografia e nel momento in cui i miei occhi si posarono sulla sua erezione, li spalancai un po’, arrossendo… il suo membro era veramente grande… probabilmente accentuato anche dall’estrema eccitazione…
-E’ di tuo gusto quello che osservi così intensamente?- domandò, malizioso.
In risposta, mi passai la lingua sulle labbra e Jasper si avventò subito sulla mia bocca, catturando la mia lingua e succhiandola forte. Afferrò una mia mano e la portò sulla sua eccitazione…
-Alice… oddio! Hai visto quanto mi ecciti?- ansimò. Presi a muovere la mia mano, mentre le nostre bocche continuavano a rincorrersi e giocare… intanto Jasper aveva di nuovo iniziato ad accarezzare la mia intimità… A fatica mi staccai dalle sue labbra… non resistevo più… lo volevo sentire con le mie labbra…
Scesi lasciandogli baci sul collo, sul petto, sull’addome… la mia lingua iniziò a seguire la sua V meravigliosa, fino ad arrivare alla meta…
-Ahhh! Sììì!- gemette Jasper, appoggiando delicatamente la sua mano sui miei capelli, donandomi una lieve carezza; poi con entrambe le mani si coprì per un attimo il viso, dai lineamenti stravolti per il piacere che stava provando...
-Oddio, Al… Alice… s-sei fant-tastica…- sospirò, con la voce spezzata dall’appagamento… era meraviglioso donargli quel piacere come lui aveva fatto con me…
Continuai a dedicarmi con attenzione a quella parte del suo corpo e Jazz posò di nuovo una mano sulla mia testa, questa volta per darmi il giusto ritmo… sentivo il suo respiro sempre più veloce e potevo sentire i suoi muscoli tendersi… era quasi arrivato al massimo piacere… ma di colpo mi sentii sollevare e la sua bocca era di nuovo famelica sulla mia…
-Non così…- mi sussurrò ansimante; -Voglio fare l’amore con te, mia piccola Alice… voglio sentirti urlare… voglio farti provare sensazioni talmente sublimi come mai hai fatto in vita tua…- continuò sempre più roco, mentre il mio respiro accelerava, in preda all’eccitazione. Si chinò un attimo sui jeans e dalla tasca lo vidi estrarre un rettangolino argentato.
-Se… se vuoi… non serve… ecco io… prendo la pillola… e non ho malattie… se però non ti fidi… non c’è problema…- balbettai imbarazzatissima. Sapeva che avevo già avuto rapporti e magari…
-Stai scherzando?! Come puoi pensare che non mi fidi di te?- mormorò roco, buttando per terra il preservativo, ancora intatto nel suo involucro. -Bè, anch’io non ho malattie… non l’ho mai fatto senza…- mi rivelò. -E tu… ti fidi di me?- mi chiese con uno sguardo serio.
-Come di me stessa, amore…- sospirai, facendolo sorridere di gioia alle mie parole.
Poi riprese a baciarmi voracemente, mentre le sue mani mi stringevano nel suo poderoso abbraccio… dopo poco si alzò in piedi, attirandomi a sé… come aveva fatto prima, mi afferrò per le natiche e mi prese in braccio… di nuovo le nostre intimità si scontrarono, ma non avendo la stoffa degli indumenti ad intralciarci, ciò causò un intenso gemito in entrambi… Jazz si avvicinò al muro e mi fece appoggiare la schiena… nel momento in cui la mia pelle toccò la superficie fredda, finalmente i nostri corpi si unirono per diventare uno solo… Muoveva il bacino in piccole spinte sempre più decise, stravolgendomi per il piacere che mi stava procurando.
-Ah… ah… sì Jay… continua… così…- gridai, in preda alla frenesia.
-Al… Ally…- gemeva forte anche lui, completamente perso in quelle potenti emozioni.
Man mano che continuavamo ad unirci in una danza perfetta il momento del piacere assoluto si avvicinava sempre di più, finché non lo sentii esplodere e irradiarsi in ogni più piccolo punto del mio corpo…
-Jay… Jay… sìììììì- urlai completamente sconvolta, immergendomi in un mondo fatato, travolta da milioni di lucine bianche…
-Oddio Ally… ahhhh!- urlò anche lui, subito dopo, riversando tutto il suo piacere dentro di me… dopo qualche attimo Jazz, ansante, appoggiò la fronte alla mia.
Ci guardammo a pochi centimetri di distanza: c’era di tutto in quello sguardo… gioia, amore, passione, complicità… e un enorme sorriso felice spuntò sul suo splendido viso, comparendo di conseguenza anche sul mio.
-Ho sentito bene… ‘Jay’? E’ da un po’ che mi chiami così…- constatò, evidentemente incuriosito e interessato dal nuovo nomignolo che mi era uscito in modo inconsapevole mentre mi aveva fatto provare il più intenso piacere della mia vita. Sorrisi ancora: mi sembrava divertito.
-Mi è venuto così… ti piace?- gli chiesi, un po’ intimorita che in realtà avesse potuto infastidirlo.
-Molto…- mormorò, roco; -Oddio,ti amo così tanto…- mi sussurrò all’orecchio.
-Anch’io amore mio… e tu… mi hai chiamato ‘Ally’…- gli risposi, baciandogli il collo. Ridacchiò, allegro.
-Humm… mi piace un casino tutto questo: tu mi chiami Jay, io Ally! E’ bello, intimo, è solo nostro! Ci apparteniamo! Tu sei mia, adesso, piccola Ally…- affermò donandomi un leggero bacio e stringendomi forte al suo torace. Affondai sulla spalla, respirando profondamente sulla sua pelle ricoperta da un sottile strato di sudore. Mmm… il suo profumo di uomo mi inebriava… un mix perfetto di odore speziato e della sua eccitazione…
D’un tratto Jasper si staccò dalla parete e si diresse di nuovo verso il tappeto… il tutto mentre era ancora dentro di me…
-Jazz, sarai stanchissimo… dai, tesoro… mettimi giù…- gli proposi, pensando allo sforzo che aveva fatto finora. Una risata allegra proruppe dalla sua bocca.
-Non ti chiamo ‘piccola Ally’ a caso, sai? Sei leggera come una piuma… mi sembra di tenere in braccio una bambolina… la mia meravigliosa, tenera bambolina…- dichiarò deliziato; e intanto si inginocchiò sul tappeto, adagiandomi molto delicatamente proprio di fronte al caminetto.
Quel movimento, mi causò un altro brivido di intenso piacere.
-Hai freddo, piccola mia?- mi chiese preoccupato. Negai col capo, arrossendo.
-Ohhh, allora devo supporre che il tuo fremito fosse dovuto per caso… a questo?- e approfondì di nuovo il contatto, facendomi gemere.
-Direi che la tua è una risposta affermativa…- dichiarò, maliziosamente, mentre le gote si infiammavano completamente. -Non imbarazzarti, micetta! Anch’io ho di nuovo tanta voglia di te! Non mi sazierò mai del nostro amore… sei il mio ossigeno, Alice… sei la mia vita…- mormorò, accarezzandomi lievemente il viso arrossato. -Ti amo, ti voglio… ancora… e ancora…- sospirò, riprendendo quella dolce danza che non mi sarei mai stancata di ballare con lui…
-Ohh! Sììì…- urlai in preda alla felicità più totale. Mi aggrappai alle sue spalle muscolose, circondando i suoi fianchi con le mie gambe e facendo aderire il suo bacino ancora di più al mio. Quell’angelo biondo non poteva sapere l’effetto che mi faceva, quali scosse, quali impulsi provocava in me. Sentivo che mi voleva, che mi desiderava da morire… e questo non faceva altro che aumentare il mio bisogno di lui… come se non fosse già insostenibile! Non mi sarei mai stancata… non ne avrei mai avuto abbastanza…
Le nostre bocche erano l’una sull’altra, sigillate, mentre le lingue vorticavano in un turbinio irruento; mi sembrava di essere sospesa, quasi inconsapevole del mio corpo che si muoveva all’unisono col suo, in una danza d’amore senza tempo…
I nostri cuori impazziti, i nostri respiri ansanti e frenetici, i nostri gemiti, le nostre fragranze mischiate di eccitazione e sudore, i nostri corpi fusi… tutto quanto contribuiva a creare un tumultuoso e soddisfacente benessere, finché i nostri corpi frementi raggiunsero nel medesimo istante un appagamento incommensurabile.
Con un movimento veloce, restando sempre dentro di me, mi sollevò e mi posizionò sul suo petto largo e roccioso; io mi appoggiai sul suo corpo, mentre sentivo le sue grandi e calde mani accarezzarmi piano i capelli, per poi ricadere lungo la mia schiena; nel frattempo i nostri respiri pian piano riprendevano un ritmo più tranquillo.
-Come sei eccitante, tesoro mio! Non vedo l’ora di poterti ammirare con tutti quei provocanti completini che mi sono ritrovato tra le mani prima…- ammiccò malizioso, scatenando la mia ilarità.
-Ah, ah! Certo, come no! Perché tu riusciresti a lasciarmi addosso tutta quella delicata e preziosa lingerie? O me la strapperesti via in due minuti?- lo punzecchiai ridacchiando.
-Ehi… piano, signorina Cullen! Non vorrà offendermi, vero? Due minuti?! Ma per chi mi hai preso?! Sarei in grado di strapparti via tutto in due secondi netti, credimi, piccola mia!- ghignò compiaciuto, mentre i suoi occhi mi lanciavano lampi infuocati, capaci di surriscaldarmi ancora… oddio, lui era così passionale! E sexy! E adorava vedermi senza veli… bè, anch’io del resto… il suo corpo nudo era perfetto! Un corpo da disegnare, da ritrarre e immortalare in ogni posizione…
Inevitabilmente arrossii per i miei poco casti pensieri e lui, ancora in me, mi sorrise in modo talmente angelico che mi si sciolse il cuore…
-Oh, stellina mia! E’ incredibile quanto tu sia diversa dalla solita Alice in questi momenti…- mormorò tra sé e sé; lo guardai preoccupata… forse non gli ero piaciuta abbastanza..? Ero rimasta troppo passiva, troppo succube? Magari pensava che fossi una tipa irruente, propositiva e intraprendente anche nel sesso… e invece con lui non riuscivo a essere energica o smaliziata, e forse lui ne era rimasto deluso… abbassai lo sguardo, imbarazzata.
-Oddio, piccolina mia! Mi fa impazzire questa tua insicurezza! E la tua timidezza… bè, te lo confesso: ti rende tremendamente eccitante e sexy!- mormorò, baciandomi ancora. Forti fremiti si irradiarono nuovamente dal mio bassoventre, mentre io ero ancora stupita per le sue rassicuranti parole. Rialzò il viso e mi fissò sorridendomi sornione. Possibile che fosse già pronto per un altro round?! Il terzo di fila?! A me mancava ancora il fiato… e aveva sempre fatto tutto lui!
-Sarà meglio che ravvivi un po’ il fuoco, prima che si spenga del tutto…- rifletté a voce alta, guardando di fronte, verso il caminetto.
Si alzò e io mi voltai a pancia in giù, per gustarmi meglio la visione del suo corpo nudo, illuminato dagli ormai deboli bagliori del fuoco.
Aveva veramente un fisico perfetto… un Apollo, un Adone… e non riuscivo ancora a credere che io potevo disporne a mio piacimento! Come, quando e quanto volevo! Era mio, tutto mio! Sorrisi inconsapevolmente a quel pensiero fantastico…
Appena terminato di sistemare il fuoco nel caminetto, si diresse, bellissimo e fiero nella sua nudità, verso il divano; lì, in mattinata, aveva appoggiato una coperta, convinto che riuscissi a starmene sdraiata a riposare, mentre lui cucinava. La afferrò e tornò da me in un istante.
Quando si accorse che ero in posizione prona, mi sorrise e iniziò una radiografia completa del mio corpo. Si inginocchiò di fianco a me e chinandosi sui miei glutei, me li mordicchiò, facendomi di nuovo gemere in maniera incontrollata. Oddio santo! Ma se avesse continuato così mi avrebbe mandato al più presto al manicomio!
Improvvisamente me lo ritrovai sdraiato di fianco, sorridente, mentre sentivo la coperta calda avvolgerci nel suo rilassante tepore.
-Scusa… ma non ho proprio resistito… hai un fondoschiena veramente sensuale e non faceva che invitarmi a morderlo… non è colpa mia!- si giustificò con un’alzata di spalle, facendomi scoppiare a ridere.
-Ti ringrazio… ma anche il tuo non è da meno… e prima o poi ricambierò le attenzioni…- affermai, maliziosa.
-Mmm… ci conto!- esclamò; -Ora però voglio che ti riposi un po’… e non ammetto repliche!- e mi attirò a sé, voltandomi di modo che la mia schiena fosse appoggiata al suo petto.
Improvvisamente, in quell’abbraccio amorevole, forte e caldo, tutta la stanchezza della giornata e la tensione vissuta mi si riversarono addosso, facendomi finire tra le braccia di Morfeo, senza nemmeno accorgermene…







ANTEPRIMA CAPITOLO 64

Rimanemmo qualche minuto così, ma poi, visto che la mia eccitazione era al limite, prima di valicare quel sottile confine che ci avrebbe di nuovo portato a perderci uno nelle braccia dell’altro, decisi che era ora di rivestirsi.
-Senti amore… che ne diresti di fare qualcosa che contempli l’avere addosso degli abiti? Perché se ti tengo ancora un attimo così, nuda tra le mie braccia, non rispondo più di me! E sto parlando sul serio…- le mormorai all’orecchio, con la voce roca e spingendo la mia erezione dura e gonfia, sulla sua anca, facendole scappare un gemito.
-Non che mi dispiacerebbe… ma dato che ho un programmino coi fiocchi per noi  stasera, non vorrei che ti stancassi troppo… e poi qualche ora fa sei pur sempre svenuta, anche se devo ammettere…- e feci scivolare la coperta sul tappeto, percorrendo tutto il suo splendido corpo con un’occhiata lasciva; -…che all’apparenza non hai riportato alcun danno… anzi…- continuai ammirando quanto fosse  minuta e perfetta nelle sue forme delicate e bellissime.
Arrossì violentemente sotto il mio guardo, facendomi sogghignare.







Ecco alcuni blog di bravissime autrici che meritano una visita!

Il sorriso in una pagina
Mad about you
yara's mind
Nel mondo di Elisa e Yara
Les mots de Chloè
L'anima delle stelle
silviettafanfiction
A casa di Lisa
USADDICTED
L'angolo creativo

Alcune fiction ancora in corso che meritano di essere seguite!


the dark side of the moon di barbara_f
Solo per un week-end di Isabella v (sara_g)
Rock my life  di Isabella v (sara_g)
Testa o Cuore? di Isabella v (sara_g)
My Pretty Woman di pensiera
Lightning in my life di elisa1975
NASTY GAME di elisa1975
UNA SERA, PER CASO ... di endif
Bastardo in trappola di vampirettafolle
Un'altra opportunità  di eli777
Farfalle colorate di Stupid Lamb
A volte, il destino... ti sorprende di yara89
La principessa dei mari di  bellsmarie80
Il Guardiano del Faro di  Lele Cullen
Il precettore di porporina
L'altra metà del cuore di sara_g
Due anime legate ad un destino di loulou72
Mad about you di
Chastity
Red Dazzling Passion di Miss Simy Pattinson

Relazioni nascoste di Aleuname
LA DUCHESSA di essebi






   
 
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