Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: IsaMarie    03/02/2011    14 recensioni
Bella e Jasper sono i gemelli Swan che vivono con il padre Charlie e la cugina Rosalie a Forks. Le loro vite si intrecceranno con i ragazzi Cullen: Edward, Alice e Emmett.
(Scritta con sara_cullen)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie, Jacob/Leah
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cap. 68 EFP
Buongiorno ragazze!
Eccoci con un capitolo che aspettavate di certo!
Ringraziamo come sempre tutte le lettrici silenziose e non!
E ora godetevi un capitolo bello caldo!
BUONA LETTURA DA MANU E SARA!

CAPITOLO 68 rating rosso!

CAPITOLO 68  


Il suo schiavo


Pov Edward

Dopo aver notato la sua espressione allibita, mi ero fiondato in camera mia come un fulmine, vergognandomi per le inquietanti parole che mi erano appena uscite di bocca. Come diavolo mi era venuto in mente di raccontarle che sarei stato contento che le fosse venuto il ciclo solo ancora per qualche anno?! Come dirle: “Ehi, tesoro! Vorrei presto un figlio da te”. Ma mi ero rincretinito del tutto?! Che coglione!
Io… Edward Anthony Cullen… che fino a poche settimane fa non mi passava nemmeno nell’anticamera del cervello di poter avere una relazione un minimo seria, ora, non solo mi ero perdutamente innamorato di un angelo, ma iniziavo a fantasticare su una vita futura con lei, immerso in un mondo di casette dallo steccato bianco e tanti piccoli Cullen intorno… Cristo santo! Che demente!
Altro che pediatria! Psichiatria, avrei dovuto intraprendere! Così magari sarei riuscito a capire le preoccupanti origini della mia malattia mentale!
Scossi la testa ancora incredulo; mi spogliai rapidamente, e poi mi diressi in bagno a lavarmi. Mentre ero nudo sotto il bollente getto d’acqua della doccia, riflettei sul fatto che questa cosa non doveva assolutamente sfuggirmi con nessuno… Emmett ci avrebbe ricamato sopra per anni! Anzi, simpatiche prese per il culo, garantite per almeno qualche decennio!
E avrei dovuto evitare l’argomento soprattutto con lei… mi avrebbe preso per un pazzo furioso… non avevamo nemmeno ancora festeggiato il primo mese… veramente non avevamo nemmeno mai fatto l’amore! Come facevano a venirmi in mente certe idee?!
Bè, forse la mia irruenza sul divano aveva scombussolato i miei poveri ormoni… in quei momenti mi ero sentito così incontrollato… puro istinto… come se una forza primordiale mi avesse annebbiato la ragione e mi avesse spinto verso il suo allettante corpo caldo, che mi attirava come una potente calamita…
Come avevo potuto essere così sconsiderato? Mia madre, Charlie, Emm e Rose nella stanza accanto… e io in preda ad una frenesia così potente da risultare incontenibile…
Ma ormai ero pienamente consapevole di essere notevolmente cambiato… e Bella, per quanto sensuale e stupenda, non era solo un corpo per me… era la mia anima, la gioia della mia vita! E probabilmente proprio per questo mi sembrava che con lei fosse tutto amplificato… il mio desiderio, i miei impulsi…
Cercai di ridestarmi da quei pensieri, quando, senza essermene accorto, mi ritrovai di fronte alla porta della sua stanza. Una musica soffusa e piacevole si stava diffondendo e probabilmente la mia tenera piccolina era già sdraiata nel suo letto ad aspettare che la riempissi di delicate coccole… d’altronde le avevo promesso che sarei stato il suo schiavo e ne ero anche contento!
Povera la mia cucciola… era stata parecchio male durante la  giornata, e anche quando avevamo giocato alla Wii, avevo notato che non appena possibile si sedeva e che, spesso, si massaggiava il ventre, probabilmente dolorante. Per fortuna con quel medicinale che le aveva somministrato mia madre, era stata decisamente meglio, e si era potuta godere con calma la serata. Bè, quasi con calma…
Dio, però, se si era arrabbiata e irritata nella discussione con Emmett… se ne stava persino andando senza dare la buonanotte a nessuno, e men che meno al sottoscritto!
Mi aveva lasciato spiazzato perché non era proprio nel suo carattere prendersela in quella maniera e poi solo per una sciocchezza come la partita di baseball… non sapevo fosse una tifosa così sfegatata, ma essendo cresciuta con due maschi come Jazz e Jake, avrei dovuto immaginarlo…
Comunque, nei mesi a venire, avrei dovuto prestare particolare attenzione a quel periodo mensile piuttosto critico dato che lei, per un nonnulla, era in grado di trasformarsi in una belva! Però restava sempre la mia micetta coccolosa… che voglia di rivederla, di tenerla sul mio petto e di accarezzarla tra le mie braccia!
Decisi di abbassare la maniglia, ma nel momento in cui aprii la porta, mi ritrovai completamente avvolto dal  buio… accidenti, che la mia stellina stesse già dormendo?
Feci per accendere la luce, ma la sua voce mi bloccò all’istante.
-Alt! Non ti azzardare!- mi rimproverò con voce perentoria. Oh, caspita, povero me! Che fosse di nuovo arrabbiata? Uhhh, sarebbero stati giorni complicati i prossimi, se avesse continuato con questi amabili sbalzi d’umore!
Richiusi la porta alle mie spalle, e rimasi immobile un momento, in attesa di ambientare le mie pupille alla semioscurità.
-Chiudi la porta a chiave…- di nuovo quel tono di voce gelido. Sospirai. Quanta pazienza! Coraggio, Edward!
-Ma tesoro, perché?- azzardai. Certo, di solito la chiudevamo per appartarci… ma quella sera, dopo che Charlie aveva lanciato un “velato” avvertimento mentre stavamo andando nelle camere, non ero proprio sicuro che prima o poi lo sceriffo non venisse ad effettuare un giro di controllo e a fare un’incursione in camera della sua figlioletta… e se l’avesse trovata chiusa, avremmo potuto anche ritrovarci in spiacevoli guai! Specialmente il sottoscritto!
-Hai detto che saresti stato il mio servo, no? Bene… ti ho ordinato di chiudere a chiave e tu lo farai senza discutere, schiavo!- mi intimò. Rimasi basito. Ehhh?? Dov’era la mia gattina dolce??
Da dove usciva questa Bella così… autoritaria?! E pensare che, da perfetto maniaco pervertito, nel momento in cui lei aveva pronunciato le parole magiche “schiavo” e “ordinato”, mi ero esaltato all’istante e un insistente formicolio si stava stazionando nel bassoventre… e poi quel tono fermo e deciso con cui si stava rivolgendo a me… mmm!
-Allora?! Devo punirti subito o hai intenzione di eseguire i miei ordini?- ribadì.
-Sì, scusa…- mormorai ancora un po’ confuso e parecchio stuzzicato, mentre chiudevo a chiave.
-Sì, “scusa padrona”, devi dire!- esclamò imperiosa. Sgranai gli occhi per lo stupore e il mio amichetto dei piani bassi, già bello grosso, si mise a pulsare dolorosamente… ed io, ammaliato, ormai abituato alla poca luce, dopo aver scorto la sua figura alla finestra, iniziai ad avvicinarmi lentamente a quella sirena, colma di inebrianti promesse…
-Scusa, padrona…- sussurrai, eccitato all’inverosimile. Sentivo il mio cuore battere ad un ritmo pazzesco, mentre l’adrenalina iniziò a scorrermi impetuosa nelle vene… il mio respiro si fece d’un tratto corto e affannoso… la parte più irrazionale e primitiva di me, che credevo di aver eclissato, si stava prepotentemente risvegliando…
-Così va meglio, schiavo…- dichiarò risoluta. Ormai ero arrivato a pochi centimetri da lei, e il suo dolce profumo e il calore del suo corpo si infransero su di me in un’unica ondata che mi lasciò totalmente destabilizzato…
Il mio sguardo, ormai abituato alla penombra, si posò famelico su di lei; passai in rassegna la sua figura sensuale e mi infiammai ancora di più quando mi resi conto del modo in cui aderivano perfettamente al suo fisico mozzafiato quei micro pantaloncini e quel mini top che usava per dormire…
Cristo, dovevo toccarla! Subito!
Ma quando feci per afferrarle un fianco, lei mi diede uno schiaffo sul dorso della mano; il suo gesto sorprendente mi fece sobbalzare .
-No, no, mio schiavo. Non l’hai ancora capito? Tu non potrai fare nessun movimento senza che io te lo ordini espressamente… perciò… ringrazia che ti ho lasciato arrivare fin qua- mi rivelò, mentre notai una luce maliziosa e  divertita nei suoi occhi. Nel frattempo una strana sensazione, un misto d’inebriante attesa e di spasmodica impazienza si impossessò di me…
-Ora… spogliati, schiavo… ma fallo molto lentamente e… sensualmente… a tempo di musica…- mormorò, in modo seducente, impudico. Deglutii rumorosamente… avevo capito bene?!
Bella mi stava ordinando… di fare uno spogliarello per lei?! Oh mio dio!
Mi voleva forse far uscire fuori di testa?! E da dove proveniva tutta quell’audacia?
Decisi di assecondare quel gioco colmo di libidine e bramosia, per vedere fin dove avrebbe osato spingersi la mia gattina…
In un lampo di comprensione, fui certo del reale motivo per cui avesse deciso di spegnere la luce… probabilmente, se avessi potuto guardarla in viso, mi sarei subito accorto del suo intenso imbarazzo, grazie al colore quasi allarmante delle sue gote… così in quella parziale oscurità lei si sentiva al riparo e poteva osare di più… Sorrisi concupiscente… la mia gattina stava diventando una panterina! Fanculo! Perché aveva il ciclo proprio stasera?! Ok, mi voleva suo schiavo? L’avrei accontentata, dannazione!
Chiusi gli occhi e con un gemito di pura frenesia mi feci trasportare dalla ritmata melodia che si stava diffondendo nella stanza.
Iniziai a dondolare il bacino a tempo di musica, mentre mi sfilavo la maglietta con gesti lenti e calcolati, degni di uno spogliarellista esperto. Ballare mi era sempre piaciuto molto e per fortuna avevo sempre avuto il ritmo nel sangue; quindi quei movimenti carichi di erotismo mi venivano piuttosto naturali…
Inoltre il pensiero che mi stavo muovendo in quel modo provocante unicamente per lei, mi stuzzicava la fantasia… Con i palmi aperti, mi accarezzai voluttuosamente le braccia, risalendo poi sulle spalle… da lì mi toccai i muscoli guizzanti dei pettorali e più giù mi soffermai sulla tartaruga degli addominali… scendendo poi pian piano con le mani fino al bordo dei miei pantaloni; infilai i pollici al loro interno e cominciai ad abbassarli fino a farli scivolare verso il basso, lentamente. Durante il mio sensuale spogliarello non avevo tolto un attimo gli occhi da Bella, che erano sempre più sgranati… sembravano due grandi fari nella notte e la vedevo mordersi in continuazione il labbro inferiore, terribilmente eccitata… intanto anche io iniziavo a partire per mondi lontani. Ora avevo solo i boxer addosso ma quella sottile stoffa premeva in modo così fastidioso da farmi bramare di poter finalmente liberare di quella assurda e ridicola costrizione.
-Ora basta!- mi ordinò all’improvviso, e io mi bloccai all’istante. La musica di sottofondo continuava ad andare… trascinante, coinvolgente. Ad un tratto Bella, con mosse sexy e stimolanti gettò la testa all’indietro e iniziò a muoversi in modo seducente, dondolando il bacino e spostando le sue mani su e giù, lungo tutto il suo corpo da urlo…
Dio, che goduria! Che voglia di prenderla e farla mia, lì, in quell’istante… basta, la volevo toccare, la volevo sentire gemere sotto ai miei tocchi… con uno scatto felino mi avvicinai a lei, ma Bella, come se avesse previsto la mia mossa, mi bloccò con una mano alzata.
-Non adesso, schiavo… tu mi guardi mentre ballo per te, ma nulla più… non puoi muoverti, non puoi ballare, non puoi toccarmi… chiaro?!- stabilì inflessibile. Cristo santo! Sentii la mia eccitazione premere all’inverosimile, soffocata nella dolorosa costrizione dei boxer…
La vidi ballare per me, bellissima e sexy come non mai… una donna, una donna eccitante, che mi infuocava di desiderio… basta! Non ce la facevo più! Era una tortura lenta e dolorosa… Di puro istinto portai una mano sul mio inguine, per tentare di recare sollievo al mio povero disperato amico, che nel frattempo si stava contorcendo dalla smania per ricevere almeno una carezza…
Ma lei, ancora una volta, prevedendo la mia mossa, mi arrestò all’istante.
-Fermo! Via la mano da lì! Non puoi toccarti, schiavo! Hai capito?- mi proibì. Deglutii vistosamente, incapace di proferire parola. Nella stanza riuscivo ad udire solo il mio respiro affannoso e il mio cuore battere impazzito nel petto, l’adrenalina a mille, il mio sesso pulsante, duro come il marmo…
-Hai capito quello che ti ho detto? Ripetilo, schiavo!- ordinò. Cristo santo! Cosa cazzo voleva da me?! Farmi impazzire del tutto?! Farmi morire all’istante?!
-Io… io… non… non posso… toccarmi…- balbettai con un filo di voce arrochita. Sentivo il mio cuore furioso, i miei sensi attutiti dall’eccitazione, la testa, lo stomaco e la mia virilità pulsare all’unisono…
-Bella… io… non… non resisto!- ansimai provato; oh Dio, ero al limite della sopportazione umana!
-Va bene, mio schiavo… puoi spogliarti del tutto adesso…- mi concesse. Ah finalmente, cazzo!
-A tempo di musica… continua a ballare e togliti i boxer…- precisò, imperiosa e maledettamente seducente. Ricominciai a dondolare il bacino, posizionando le mani sui boxer scuri.
Li afferrai dal bordo e giocando un po’ con l’elastico, mi voltai dandole la schiena, mentre continuavo a muovermi a ritmo…
Pian piano feci scendere anche i boxer e li mandai a far compagnia ai miei pantaloni, calciando entrambi gli indumenti lontano da me. Mi voltai di nuovo di fronte a Bella e notai il suo sguardo bollente scendere fino ad incatenarsi alla mia erezione svettante, che si innalzava gloriosa contro ogni legge di gravità, finalmente libera, senza più costrizioni.
Mi fermai, allungando le braccia sui miei fianchi e stringendo i pugni…  non sapevo cosa fare… ormai ero completamente nudo ed immensamente infervorato, voglioso di lei… e Bella sorrideva maliziosa e impudica, non riuscendo a togliere gli occhi da quella mia parte così sensibile e rigonfia e sempre più eretta   per l’eccitazione, che mi stava andando alle stelle…
-Adesso… toccati, Edward… voglio che inizi ad accarezzarti…- mi ordinò. Cosaaaa?!?! Avevo capito bene? Quale demonio tentatore si era impossessato della mia timida, vergognosa Bella? Mi vide tentennare e allora incalzò: -Subito, schiavo!-.
Obbedii all’istante, chiudendo gli occhi per l’eccesso di bramosia e posizionando le mani sul pube; poi  iniziai a massaggiare il mio povero amico, sperando che ne traesse un po’ di sollievo… anche se erano altre le mani che avrei voluto che lo avvolgessero… e a quel punto la immaginai… lei, il mio angelo, l’amore della mia vita, con le sue arroventate mani sul mio corpo…
Al mio tocco mille brividi si irradiarono lungo la spina dorsale, mentre un gemito simile ad un ruggito mi sfuggì dalla gola e Bella, in risposta, iniziò a passarsi la lingua sulle labbra, languidamente…
Quel preciso gesto mi fece uscire fuori di testa, definitivamente. I miei muscoli sovraeccitati scattarono come molle. Non riuscii a resistere e con un ringhio roco mi fiondai su quelle labbra attraenti, assumendo io stesso il pieno controllo di quella incandescente situazione.
Infilai la mia lingua nella sua bocca, in modo irruento, primitivo, quasi violento… ma non potevo farne a meno… Bella aveva giocato col fuoco… ed era riuscita a scatenare un incendio devastante!
Mi sembrava di non essere mai stato eccitato così tanto come in quel momento… avevo perso tutti i freni inibitori e ringraziai il cielo che Bella avesse il ciclo, altrimenti addio ai buoni propositi di aspettare che tutto fosse perfetto!
Il desiderio impellente che imperava in me era inconcepibile per essere contenuto in una persona sola, e in quel momento non riuscivo a trovare nemmeno una valida ragione al fatto che io ancora non avessi goduto in maniera completa di quel corpo, facendola mia una volta per tutte…
Le mie mani vagavano sul suo corpo soffice e bollente, frustrate per non poter raggiungere la parte più nascosta e calda di lei, la più agognata… e così si infilarono sotto il top, soffermandosi con ingordigia  sui suoi morbidissimi seni… li stringevo, li pizzicavo, li stuzzicavo… e la mia Bella gemeva, ansimava… dio, come mi erano mancati quei suoni! Era fantastico riuscire a regalarle così tanto piacere in quel modo indecente…
Nel frattempo la mia lingua prepotente continuava a esplorare violentemente la sua bocca… le sue mani brucianti scottavano sulla mia pelle fremente; ad un tratto scesero sulle mie natiche stringendole forte, eccitandomi ancora di più… io le strizzai in modo brusco e sfrenato entrambe le sue punte rosee, tanto da farla gemere… non sapevo se per il piacere o per il dolore…
Oh, cazzo… le avevo fatto del male?? Questa tremenda paura bastò a farmi riprendere un po’ il contatto con la realtà, calmandomi un pochino.
Mi staccai leggermente dal suo corpo sinuoso, guardandola intensamente negli occhi… vi leggevo ardente passione e carnale bramosia, ma non ne ero del tutto sicuro… nei miei c’era espressa tutta la mia sofferenza nella consapevolezza di essere stato troppo incontrollato e rude…
-Cristo santo, Bella! Ti ho fatto male? Io… io non so cosa mi succede… ma sono troppo eccitato… non riesco a contenere la voglia che ho di te…- cominciai a scusarmi; ma Bella, mi interruppe all’istante con due dita appoggiate sulle mie labbra.
-Ssshh, tranquillo, amore… va tutto bene… lo sai? Speravo tanto di riuscire a farti questo effetto… perciò, non ti fermare, ti prego… diventa tu il padrone, adesso! Fammi essere la tua schiava… ordinami quello che vuoi… senza remora alcuna… ordinami tutto quello che vuoi e io lo farò… mio padrone…- sospirò Bella sul mio orecchio, lasciandomi ancora una volta sconvolto e senza fiato. Oddio… giuro che se il ciclo le avesse sempre causato quell’effetto altamente lussurioso, avrei preteso che lo avesse 365 giorni all’anno!
Avevo compreso dal suo tono lievemente titubante quanto le fosse costato trovare il coraggio di pronunciare quelle ardite parole senza farsi prendere dalla vergogna... non potevo assolutamente deludere il suo tentativo, per altro perfettamente riuscito, di darmi piacere con tutta se stessa…
Le sorrisi smanioso, posseduto da una carica erotica pazzesca e incontenibile, avido di provare brividi di pura libidine. Lei desiderava compiacermi e io mi sarei comportato da perfetto egoista… volevo pensare esclusivamente a soddisfare le mie pulsioni sessuali, i miei sogni più segreti, i miei desideri più nascosti e intimi…
In modo piuttosto veemente e indelicato le posai una mano sulla testa, e la feci scendere verso il basso: Appena lei si mise in ginocchio, alzò la testa, puntando i suoi occhi sfavillanti nei miei, il mio corpo stravolto e tremante dall’eccitazione.
-Dimmelo Edward… dimmi cosa vuoi che ti faccia, padrone… lo voglio sentire dalla tua voce…- mormorò, con una voce che mi fece di nuovo perdere completamente il controllo, mentre il calore della sua mano iniziò a darmi un po’ di sollievo.
In un puro moto di follia le ordinai, con voce roca, esattamente cosa volessi da quelle dolci labbra… non ero riuscito a trattenermi… ero troppo eccitato…
Mi lasciai completamente andare a quelle sensazioni, buttando la testa indietro…  un basso rantolo fuoriuscì dal profondo della mia gola. Oh Cristo! Per fortuna mi irrigidii in tempo. Avevo rischiato di fare una magra figura, appena avevo percepito quel calore avvolgente su di me…
Ero completamente perso in un turbinio di piacere talmente intenso da non rendermi nemmeno conto più di dove mi trovassi…
-Cristo… B-Bella… mi fai im-impazzire… ahhh- non capivo più niente!
A un certo punto sentii tutti i miei muscoli iniziare a contrarsi e tendersi, mentre una bolla di puro godimento stava per farmi esplodere… così feci il gesto di tirarla su, per farla spostare… Ma Bella, sorprendendomi ancora, mi spinse via la mano e velocizzò il suo movimento, facendomi prorompere nel piacere più intenso che avessi mai provato.
-Ahh… sìììì… diooo…- mugolai ansante, stando attento a non alzare troppo la voce.
Man mano che quelle sensazioni meravigliose scemavano, sentivo le forze venirmi meno per la sconfinata beatitudine che avevo appena sperimentato… La sollevai e la strinsi forte al mio petto, baciandola con passione.
-Dio, Bella… quanto ti amo… non ne hai idea… mi hai fatto impazzire del tutto, piccola mia… non… non sembravi nemmeno più tu… e io… non capivo più niente…- le mormorai, un po’ imbarazzato dalla mia mancanza di autocontrollo. Con lei non mi era mai successo… ero sempre stato attento a tenere le mie emozioni sotto controllo, all’inizio per cercare di non forzarla, e poi perché avrei voluto che la nostra prima volta fosse perfetta, come lei...
Era difficile, però… molto difficile… specialmente negli ultimi giorni… quando guardavo il suo corpo nudo, quando potevo accarezzare quella pelle di pesca, quando le nostre intimità si sfioravano… Ma finora c’ero riuscito… stasera, però, era stato completamente diverso, più intenso, più sconvolgente, destabilizzante… ero allibito dalla mia reazione dirompente ed istintiva a quel suo modo di porsi nei miei confronti.
Vederla così disinibita, che mi ordinava cosa fare, che mi supplicava di dirle con parole chiare che cosa volessi da lei, mi aveva scombussolato come non mai… e davanti a me, non vedevo più la ragazza dolce, timida e insicura, ma una vera bomba sexy che mi mandava in visibilio. Ripensai alle parole di Charlie sulla focosità della passione di Renée e della figlia, e sorrisi scuotendo leggermente la testa. Se quelli erano i primi segnali, allora, su Bella, Charlie aveva ragione da vendere!
Ero immerso in quei pensieri sconvolgenti, ma un sospiro del mio angelo catturò la mia attenzione. Perché mai aveva lo sguardo così malinconico?
-Scusa… non ti è piaciuto… forse, ho esagerato… ma ti giuro che volevo solo…- mugugnò con gli occhioni tristi. La mia tenera sciocchina! Le tappai la bocca con un altro bacio infuocato, in cui cercai di trasmetterle tutte le meravigliose emozioni che mi aveva fatto provare…
Ci staccammo ansanti per incamerare di nuovo aria.
-Allora hai apprezzato…- mi sorrise maliziosa, con gli occhi sfolgoranti di felicità.
-E me lo chiedi? E’ che… vedi, io… ho paura di essere stato un po’ troppo… violento e rozzo…- mi scusai, imbarazzato.
-Ma sei matto?! Mi è piaciuto molto… non ti dico in che condizioni sono io là sotto…- e scoppiò a ridere, trascinando anche me; -…devo ammettere che mi hai eccitato da impazzire quando mi hai detto quelle cose… ho sempre pensato che certe parole fossero volgari in un rapporto, invece con te è tutto diverso… tutto naturale… ed è… appagante sapere di essere in grado di far uscire fuori di testa il proprio ragazzo… e spero di poter ripetere presto… stasera mi è piaciuto più del lecito… specialmente la furia passionale che ci hai messo quando mi hai baciata… toccata…- mi confessò, stando attenta a non incrociare i miei occhi. Le accarezzai il viso, e lo sentii bollente… sorrisi, estasiato per la sua strabiliante bellezza.
-Allora non pensi di avere un fidanzato pervertito?- la schernii un po’ serio e un po’ divertito.
-No… anzi… penso io di essere sulla buona strada per diventarlo… mi è sempre sembrato che con me ti… contenessi… e stasera me ne hai dato la prova certa…- mi rimproverò teneramente. Rimasi attonito e come feci per ribattere mi fece cenno con la mano di lasciarla finire.
-Ti prego… altrimenti non riuscirò a trovare il coraggio per finire questo discorso…- mi pregò; le sorrisi e serrai forte le mie labbra per farle capire che poteva continuare.
-Lo so che io non ho alcuna esperienza in questo campo, ma ormai ho capito… o più precisamente mi ha fatto intuire… il potere che ho su di te… l’effetto che ti faccio… ed è lo stesso che tu fai a me… quindi d’ora in poi vorrei che non ti trattenessi come se avessi paura di scandalizzarmi… vorrei che mi dicessi o facessi tutto quello che ti passa per la testa… voglio vivere un rapporto completo e libero sotto ogni punto di vista, capito? Se ti viene in mente di fare qualcosa o se avessi piacere che io mi comportassi in un determinato modo, vorrei che senza remore, me lo dicessi o me lo facessi capire in qualche modo…- mi spiegò. Ero incredulo e meravigliato da quel suo discorso… ma soprattutto completamento compiaciuto da questo suo nuovo ruolo.
-Ok… e scusa se finora non sono stato del tutto me stesso… ma avevo paura di farti scappare a gambe levate… cioè non fraintendermi… non è che mi sia comportato in modo diverso da quello che sono realmente, non ho… finto… ho solo un po’ nascosto con la dolcezza certi miei atteggiamenti che magari ti potevano portare a pensare che veramente fossi un maniaco pervertito…- cercai di farle capire. Lei fece una risatina e strofinò il viso sul mio petto, facendomi rabbrividire e il mio membro prese nuovamente a premere sul suo ventre.
-Già pronto super Cullen?- mi schernì, ridendo.
-E’ colpa tua… ti strusci come una gattina super sexy… e io sono fatto di carne!- mi giustificai, ridendo anche io.
-D’accordo, è colpa mia, Cullen! Ma sarà meglio che tu ti rivesta immediatamente e che togliamo i giri di chiave alla porta, perché se mio padre decidesse di venire a controllare, c’è il rischio di finire in punizione!- scherzò lei.
-Tu finisci in punizione, amore… io in gattabuia!- puntualizzai, conoscendo lo sceriffo Swan; e scoppiammo a ridere entrambi, felici come non mai.
Mi aiutò a recuperare i vestiti sparsi per la stanza e dopo essermi rivestito, ci sdraiammo a letto a coccolarci ancora un po’, scambiandoci continuamente lievi baci a fior di labbra. Dopo poco sentii il suo respiro farsi lento e regolare; così, attento a non svegliarla, le lasciai un bacio leggero sulle labbra e mi alzai per andarmene a letto anch’io.
 

ANTEPRIMA CAPITOLO 69


-Lo senti che effetto mi fai, mia bambolina sexy? Tu destabilizzi i miei sensi! Ho voglia di inebriarmi del tuo profumo… oddio, Ally… tu mi fai impazzire! Sai sconvolgere la mia razionalità, facendomi desiderare il tuo corpo in modo talmente pazzesco, che sono convinto di provare un dolore fisico reale al solo pensiero di una tua lontananza… Irretisci il mio animo, lambisci il mio cuore e fai risvegliare il senso di possesso primordiale che ogni uomo cela dentro di sé… Tu fai esplodere tutto questo e quanto ti sono accanto non comprendo più niente…- mi sussurrò con una voce che non avevo mai sentito, ma che esprimeva chiaramente tutta la sua eccitazione: quella voce era il preludio a tutto il piacere che mi avrebbe donato!
Il suo alito caldo e profumato di caffè soffiava sul mio collo, mentre mi parlava e mi faceva girare la testa, tanto che più di una volta avevo dovuto appoggiare la mia schiena a lui, in modo più deciso mentre parlava, per non rischiare che le gambe mi cedessero.


Vi ricordiamo l'altra nostra fiction Segreti e Inganni
e il nostro blog Le fan fiction di Manu e Sara


Ecco alcuni blog di bravissime autrici che meritano una visita!

Il sorriso in una pagina
Mad about you
yara's mind
Nel mondo di Elisa e Yara
Les mots de Chloè
L'anima delle stelle
silviettafanfiction
A casa di Lisa
USADDICTED
L'angolo creativo

Alcune fiction ancora in corso che meritano di essere seguite!


the dark side of the moon di barbara_f
Solo per un week-end di Isabella v (sara_g)
Rock my life  di Isabella v (sara_g)
Testa o Cuore? di Isabella v (sara_g)
My Pretty Woman di pensiera
Lightning in my life di elisa1975
NASTY GAME di elisa1975
UNA SERA, PER CASO ... di endif
Un'altra opportunità  di eli777
Farfalle colorate di Stupid Lamb
A volte, il destino... ti sorprende di yara89
La principessa dei mari di  bellsmarie80
Il Guardiano del Faro di  Lele Cullen
Il precettore di porporina
L'altra metà del cuore di sara_g
Due anime legate ad un destino di loulou72
Red Dazzling Passion di Miss Simy Pattinson

Relazioni nascoste di Aleuname
LA DUCHESSA di essebi
Ricominciare da zero di  yara89
Day by day... but? di _Betty_
Midnight Eclipse di Malia85
La Donna del Re Supremo di Lalayasha
  
   
 
Leggi le 14 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: IsaMarie