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Autore: IsaBelle91    06/02/2011    2 recensioni
ad uno scrittore è dato di comandare il proprio mondo, gli scrittori hanno il potere di cambiare le leggi della fisica, la storia, le basi stesse del mondo a noi conosciuto. immaginate come vivremmo oggi se non ci fosse mai stata la Rivoluzione Francese?
immaginate che cosa sarebbe successo se la regina di Francia fosse stata la nipote della bellissima Principessa Sissi? se riuscite ad immaginare un mondo come questo, oppure se non ne siete capaci ma desiderate ugualmente conoscerlo, allora vi aspetto nella mia storia, a cavallo fra mistero e storia reale, con qualche piccolo ritocco a date e personaggi .... ma sempre e comunque con i npostri amati protagonisti, Edward e Bella, questa volta impegnati in una storia ancora più intricata dell'originale.
Genere: Generale, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, James, Un po' tutti, Volturi | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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STORIA DI UNA RAGAZZA SEMPLICE, LA REGINA DI FRANCIA
 
                                                                                                          

 

 

Capitolo Betato da Ayumi_L ...
 
 Salve Girls ...  si los o che sono in terribile ritardo ... però spero che con questo cappy mi potrete perdonare. 
oggi ci sarà un cambio diPOV per vedere come si evolvono le cose da un altro punto di vista.
premetto, però che non so quando potrò aggiornare nuovamente perchè è peroido di esami all'università e sono veramente super impegnata ... spero porterete pazienza ...
cercherò di fare il possibile comunqe ...
bene, ora vi lascio al cappy .... buona lettura...
  

Bella’pov
Un fastidioso raggio di sole mi colpisce il viso quando quel tornado di mia sorella va ad aprire le tende e le finestre, facendo entrare l’aria fredda del mattino.
-          Alice, santo cielo …
-          Alzati pigrona, che il sole è alto … - mi risponde facendomi la linguaccia.  Ma tu senti qua… non sono una pigrona che si diverte a dormire, ma il viaggio e le ore piccole della scorsa notte mi hanno davvero stancato.
-          Che ore sono? – le chiedo stropicciandomi gli occhi.
-          Quasi le dieci, tesoro. – è già completamente vestita e sveglia. Si siede sul mio letto guardandomi divertita.
-          Va bene, ora mi alzo.
-          Ti ho già preparato i vestiti, e in bagno ti aspetta un bagno caldo. Se ti sbrighi farai anche in tempo a   salutare Carlisle prima che parta.
-          È in partenza? – chiedo confusa.
-          Deve andare in città per delle commissioni, rientrerà nel pomeriggio.
 
Un’ora dopo sono pronta, vestita, rinfrescata e truccata, e sto scendendo la sala che conduce ai piani di sotto. Nel salotto trovo Esme ,Isabelle e Rosalie che parlano tranquillamente.
-          Buongiorno Isabella.
-          Buongiorno a tutte, e scusatemi per il ritardo…
-          Non preoccuparti, sarai stata stanchissima ieri sera ,,, - mi dice Isabelle, ma nella sua voce capto un messaggio nascosto, che mi abbia visto ieri sera, parlare con suo fratello?
-          Tesoro, accomodati … - mi invita Esme servendomi una tazza di tè.
-          Alice?
-          È andata a fare una passeggiata con Jasper. Tuo fratello invece è andato con Emmett a cavalcare. – mi informa Rose.
-          Grazie.
-          Allora, mia cara, raccontami come vanno le cose a corte. – mi chiede Esme, e per tutto il resto della mattinata non faccio altro che parlare con loro.
 
 
     La voce di mia sorella che arriva dalla terrazza poco distante sembra felice
-          Io invece non ci credo … -  
-          Forse dovresti … - le risponde Jasper, con lo stesso tono.
-          Certo come no … - lei continua a scherzare, mentre entra nella stanza dove ci troviamo noi.
-          Alice, ti vedo allegra …
-          Lo sono. – si siede accanto a me, con un sorriso incredibile stampato in volto.
-          Sorellina … non ti sarai stancata troppo nel fare una passeggiata così lunga?
-          Non essere sciocco, Chris, stare all’aria aperta mi fa solo bene.
-          Io mi preoccupo solo per la tua salute. – insiste mio fratello, che è arrivato poco prima di lei.
-          Il pranzo è servito – ci informa Esme, entrando nel salotto. L’intero gruppo si sposta nella grande sala da pranzo chiara e luminosa.
-          Hai cucinato tutto tu? – chiedo alla padrona di casa, che annuisce.
-          La mamma è una cuoca fantastica … - dice Emmett, senza tuttavia sedersi a tavola.
-          Come mai non vi sedete?- domando curiosa.
-          Stiamo andando a fare un picnic. – risponde Rosalie, mostrandomi il cesto.
-          Che cosa romantica … - interviene quella romanticona di mia sorella, e mio malgrado intercetto uno sguardo ambiguo fra lei e Jasper.
-          Bene, sediamoci. – propone proprio lui.
 
Nel pomeriggio, esattamente come a tavola, siamo ben pochi, visto che Emmett e Rose non sembrano intenzionati a tornare presto, Carlisle e Edward non rientreranno prima di sera, e mia sorella si è andata a riposare dopo pranzo.
-          Cara, ti vedo strana. – mi chiede Esme, come sempre attenta a ogni dettaglio.
-          Niente di che …
-          Bella … - stiamo passeggiando nel giardino dietro al palazzo.
-          È solo che sento che ci sono ancora molte cose di cui non sono a conoscenza …
-          Tesoro, ci sono sempre cose di cui non siamo a conoscenza, e so che ti da molto fastidio, ma devi cercare di capire che le persone vogliono il tuo bene, e cercano solo di proteggerti.
-          Questo lo so anche io … è che …
-          Isabella, sai che con me puoi confidarti quando vuoi, vero? Se non ti senti pronta adesso non importa …
-            Non si tratta di questo … ho paura, Esme. Una grane paura.
-          Sedere al trono di un paese come la Francia  può fare molta paura, lo capisco, e se consideriamo che diventerai la regina anche dell’Italia …
-          Non è di questo che ho paura, per tutta la vita mi è stato detto che sarei diventata regina,è un’idea alla quale mi sono abituata .. è di James che ho paura.
-          Credi che non sarà un buon Re?
-          Ho paura di quello che potrebbe farmi diventare … io … mentre lui mi corteggiava, io ero … diversa … sono persino arrivata a litigare con i miei fratelli per causa sua …  ero un’altra persona.
-          James è una persona moto seducente, che sa come far fare alle persone quello che vuole, lo so, ma tu non devi dimenticare, mai, che tu sei una persona forte e determinata, forse la più determinata che io abbia mai conosciuto. Te lo devi ricordare sempre, ok? – mi chiede, accarezzandomi il viso.  Per un istante mi sembra di essere tornata bambina, a palazzo, con Esme che giocava con me, e mamma che mi diceva di comportarmi bene …
-          Ti manca molto, non è vero?
-          Entrambi. – le rispondo, capendo subito quello che vuole dirmi.
-          Ti volevano molto bene, e sono sicura che ovunque siano, loro ti osservano e sono fieri di te.
-          Grazie Esme … - le dico commossa. Io adoro questa donna.
-          Adesso andiamo dentro, che dici?
-          Certo.
-          Ti andrebbe di aiutarmi a cucinare?
-          Cucinare? – le chiedo leggermente spaesata.
-          Certo, potresti chiamare anche tua sorella ed Isabelle, lei mi aiuta sempre.
-          Certo …
-          Bene, allora ci vediamo in cucina appena le hai trovate. – si stacca da me e si affretta a rientrare in casa, mentre io mi guardo in giro in cerca di mia sorella.
L’ho cercata per tutto il giardino, ma lei non era fuori, quindi decido di andare a vedere se è in camera.
 
Io e Alice ci incontriamo nel corridoio del primo piano, vicino alle scale.
-          Sorellina, ti cercavo.
-          Davvero?
-          Si, Esme ci ha invitato a cucinare con lei, vieni?
-          Certamente. – risponde allegra, prendendomi sotto braccio.
-          Posso farti una domanda Alice?
-          Certo, ma non se riguarda Jasper e me.
-          E da quando esiste un Jasper e te?
-          Da un po’.
-          Alice, di che stai parlando?
-          Bella, ricordi tutte quelle belle storie sull’amore? Quelle che ami tanto leggere? Ho scoperto che possono essere vere.
-          Alice non mi dire che tu hai … - le chiedo mezza inorridita.
-          Ma certo che no …  credo … credo di essermi innamorata di lui …
La sua dichiarazione mi lascia a bocca aperta. Alice innamorata di Jasper? Non può essere vero … lei è solo una bambina … io …
 
 
 
Alice Pov.
Mia sorella dorme ancora quando mi alzo, di buon mattino. Mi muovo silenziosa per la stanza per non svegliarla, perché sono certa che se sapesse che cosa voglio fare, lei me lo impedirebbe …
Vado in bagno e mi preparo, per l’occasione ho scelto un abito morbido, chiaro e colorato. Oggi voglio essere bellissima …
Scendo per fare colazione e trovo Esme e Carlisle nel salone al piano terra, che parlano fra loro, sembrano preoccupati.
-          Credo che sia meglio parlarne tutti insieme, Carl … - sta dicendo Esme.
-          Ho già sentito i ragazzi, Esme. Le diremo tutto al mio ritorno, questa sera.
-          Eccoti, Alice, ti cercavo … - Jasper compare alle mie spalle facendomi sobbalzare.
-          Mi hai spaventato … - dico, fingendomi offesa.
-          Mi spiace, non volevo … - e lui sembra davvero rammaricato di queste mie parole.
-          Scherzavo, dai … ormai mi sono abituata alle tue apparizioni improvvise. – gli dico sorridendo.
-          Allora, andiamo?
-          Certo. – mi offre il braccio ed insieme ci incamminiamo verso il bosco che circonda la tenuta.
-          Ho sentito i tuoi parlare, poco fa … - gli dico, quando secondo me siamo abbastanza lontani dal palazzo.
-          Davvero?- mi dice evasivo.
-          Serata di grandi rivelazioni oggi?
-          Alice …
-          Che c’è? Cosa ho detto mai di male?
-          Niente …
-          Ma? – gli chiedo. Che cosa mi sta nascondendo?
-          Tu non dovresti sapere niente …
-          Ma purtroppo così non è, e tu ti trovi in una gran brutta situazione?
-          In effetti …
-          Jasper, sono stata io ad estorcerti la verità, tu non hai colpe …
-          Certo io non ho colpa … - dice sarcastico, - sono un vampiro pluri-centenario e mi sono fatto giocare da una ragazzina … ahi … - dice dopo aver ricevuto un colpo in testa con il mio parasole, inutile dire che ora è mezzo distrutto … povero, mi piaceva quel parasole.
-          Io non sono una ragazzina ...
-          I tuoi fratelli non la pensano così …
-          I miei fratelli sono troppo protettivi, specie Chris.
-          Ti vogliono bene, anche io sono molto protettivo nei confronti di mia sorella …
-          Davvero? – domando divertita, - quindi se lei trovasse un compagno, tu che faresti? – gli chiedo maliziosa.
-          Di che stai parlando?- mi chiede preoccupato. Io di tutta risposta gli faccio la linguaccia e comincio a correre, scappando da lui.
Ovviamente lui è molto più veloce di me, e in poco tempo mi raggiunge, afferrandomi per la vita. Finiamo entrambi a terra, io ansante per la corsa, lui perfettamente a suo agio, ma ridendo come bambini.
-          Cosa insinuavi prima, piccola viperetta? – mi domanda a metà fra il divertito e il serio.
-          Io non insinuavo niente … ho semplicemente notato lo sguardo di tua sorella … è innamorata …
-          E di chi?
-          E ti sembro una veggente io?
-          Alice dimmi tutto quello che sai!- cerca di farmi paura, ma gli riesce decisamente una smorfia penosa.
-          Non mi fai paura …
-          Davvero? – mi prende in braccio, repentinamente e comincia a correre per la foresta, andando numerose volte quasi a sbattere contro alberi o rocce, e deviando traiettoria solo all’ultimo secondo, tutto per farmi vedere quanto pericoloso e spaventoso lui fosse … inutile dire che la foresta era piena delle mie risate divertite …
-          Tu sei pazza … - dice dopo un po’ rimettendomi giù, vicino ad un torrente.
-          Pazza di te … - dico, dandogli un bacio a fior di labbra … e come ogni volta che è successo, qualcosa dentro di me si rompe … come gli argini di una diga, che lasciano uscire l’acqua all’improvviso … così altrettanto improvvisamente la passione esplode in me, travolgendomi … e nonostante lui mi ammonisce ogni volta, non riesco a trattenermi dall’approfondire quel bacio, schiudendo le mie labbra, ed accarezzando le sue con la lingua …
-          Alice … - cerca di dire, scostandosi un  poco, ma io immergo le mie mani fra i suoi capelli, attirandolo ancora a me … non voglio lasciarlo … non posso …
-          Alice … - dice di nuovo, questa volta, allontanando il suo volto dal mio … lo vedo combattuto, lo sento combattuto … e mi dispiace, perché so che il mio sangue per lui è una tentazione costante, e so che potrebbe perdere il controllo, e che per me potrebbe essere molto pericoloso … ma è come se avessi l’assoluta certezza che non succederà, che andrà tutto bene, e questa mia certezza fa si che quella che perde il controllo sono io … troppo spesso …   
-          Mi dispiace … - gli dico, allontanandomi un po’.
-          Non è colpa tua, ma mia semmai …
-          Non dire sciocchezze, lo sai che mi arrabbio quando parli così … - lo ammonisco guardandolo negli occhi …
-          Io ti amo, Jasper, e ti desidero, e troppe volte non mi ricordo dobbiamo fare attenzione, è colpa mia, che ti sottopongo a questa sofferenza … - le lacrime della consapevolezza cominciano a pungermi gli occhi.
-          Ora sei tu a dire sciocchezze … hey … - dice prendendomi il volto fra le mani, - quello maturo e responsabile dovrei essere io, non credi?- mi rifugio fra le sue braccia, desiderosa di sentire ancora il suo corpo vicino al mio, di sentire il suo profumo, il suo calore … perché anche lui, sebbene la sua pelle sia fredda come il ghiaccio, emana un calore, per me, è una sensazione meravigliosa, è come se ogni volta che sono fra le sue braccia, qualsiasi incertezza della mia vita, sul mio futuro, venisse cancellata … anzi, è esattamente così, guardando nei suoi occhi, fin dalla prima volta ho visto il mio futuro …
 
Jasper Pov.
 
-          Che ne dici di tornare al palazzo, adesso? – le domando, mentre passeggiamo in riva al fiumiciattolo.
-          Certo, ma ad una condizione .. – sorride malefica, e so già che me ne pentirò.
-          Sarebbe?
-          Voglio viaggiare a velocità vampiresca … - dice allargando le braccia per farsi prendere in braccio da me. Io sospiro, ma poi l’accontento, non posso proprio dirle di no.
-          Ai vostri ordini, principessa. -  le dico quando è in braccio a me, prima di iniziare a
correre.
 
“ai vostri ordini” è praticamente la prima cosa che le ho detto,  poco dopo che ci siamo conosciuti…
 
 
ALCUNE SETTIMANE PRIMA ALLA CORTE DI PARIGI
-          Permettete allora a me di presentarvi il mio seguito. Le Vostre Altezze conoscono già il nostro ambasciatore, invece vorrei presentarVi la Gran maestra della Casa  reale, la Duchessa Rosalie  Hale, e suo fratello, il Duca Jasper, Capitano della mia guardia. – ci presenta James, educato e composto, davanti ai tre principi.
Io e Rosalie ci inchiniamo con rispetto, quando ci salutano, e ancora per qualche minuto rimaniamo tutti li, impalati sul posto, mentre i saluti diplomatici proseguono.
Ad un tratto, due colpi di bastone risuonano nel salone, imponendo un silenzio perfetto. La principessa invita tutti gli ospiti a seguirla nel salone dove si terrà il banchetto. Anche questo passaggio, come del resto qualsiasi cosa a corte, è rigidamente scandito dall’etichetta.
Isabella prende il braccio di James, ovviamente, mentre io e Rosalie, in qualità di nobili più importanti del seguito italiano, verremo accompagnati nel salone dai suoi fratello.
Rosalie si avvicina elegantemente al braccio teso del ragazzo, apparentemente poco più piccolo di lei, e dopo che loro sono partiti, io mi avvicino alla ragazza.
Le porgo il braccio, ed è come se mille differenti emozioni mi percuotano il corpo e l’anima. Come può un esserino così piccolo provare contemporaneamente tutto ciò? E come, soprattutto, può far provare tutta questa confusione a me, un vampiro più che centenario?
Completamente sconvolto e in balia di quelle emozioni, procedo con la mia carnefice al braccio, verso il grande tavolo addobbato per l’occasione.
Di nuovo come da etichetta, ci mettiamo ognuno davanti al suo piatto, senza però sederci. Una volta che tutti sono arrivati, dietro di noi, è Isabella a dare via al pranzo, sedensodi per prima a capotavola.
James alla sua destra, e Marcus alla sinistra, si sprecano in complimenti, mettendola in evidente imbarazzo, mentre io sono troppo occupato a cercare di non impazzire a causa della “dolcissima” nanerottola che ho al mio fianco.
 
Con mia grande fortuna il pranzo ha termine, e tutti gli invitati si spostano nella sala accanto, dove la musica li alletterà per il pomeriggio.
Ho assoluto bisogno di riprendermi, tutte quelle emozioni mi hanno stravolto, e devo anche nutrirmi se non voglio perdere il controllo. Rosalie mi aveva avvisato che non sarebbe stato facile, ma non credevo così tanto …
-          Duca Hale … aspettatemi, prego… - la voce cristallina della principessa minore mi blocca sul posto. Che abbia forse deciso di uccidermi oggi?
-          Ai vostri ordini Principessa.- le rispondo educatamente.
-          Via, via, niente, cerimonie.
-          Come desiderate. Che cosa posso fare per voi?
-          Per il momento niente, ma ho la certezza che in futuro le cose cambieranno.
-          Prego? – le chiedo non capendo a cosa si riferisca.
-          Non preoccupatevene ora. Mi terreste compagnia alla festa? Vedete, io non gradisco questo genere di eventi …
-           A davvero? – le chiedo, porgendole mio malgrado il braccio.
-          No, affatto. Tutti li a cercare di accaparrarsi il favore  dell’uno o dell’altro … - mi spiega posando la mano sul mio braccio. Mi ero già preparato al carico di emozioni che stava per arrivare, tuttavia quello che accade mi lascia senza parole ancora una volta. Di nuovo sento quelle stesse emozioni, ma a differenza della prima volta, non sono fastidiose o dolorose, è come se ne fossi diventato immune, anzi, ora me ne rendo conto, è come se prima mi mancassero.
-          Quindi anche io, vi infastidisco?
-          Perché mai dovreste?- mi chiede mentre passeggiamo.
-          Una ragazza sagace come voi, non ha capito il reale motivo della nostra presenza qui?
-          So perfettamente che James è qui per organizzare un matrimonio. Ma voi non siete James.
-          Di questo sono consapevole.
-          Avete capito a cosa mi riferisco.
-          In verità no, mio malgrado.- le rispondo.
-          Voi siete diverso, si vede chiaramente … voi siete … buono …
-          Altezza, io sono un militare, il mio lavoro è uccidere, di tutti gli aggettivi che potevate usare, questo mi sembra il meno indicato.
-          Il vostro lavoro è proteggere, e per farlo, a volte siete costretto ad uccidere.
-          Non solo a volte, principessa.
-          Questo è vero, ma ditemi, avete mai ucciso per divertimento?
-          No, mai.
-          Avete mai ucciso per noia?
-          Mai.
-          Quando uccidete lo fate perché costretto, perché dovete. Si chiama sopravvivenza, e il vostro compito consiste nell’assicurare anche quella degli altri, specie di uomini come il caro principe, che non sa combattere da solo le sue battaglie.    
-          Vi ringrazio per le vostre parole, ma avverto un forte astio nei confronti del principe, posso chiedervi come mai?
-          Non apprezzo le persone che mandano altri a fare il lavoro per loro, specie se si tratta di trovare una compagna. – sorrido a questa sua affermazione.
-          Perché ridete?- Mi domanda.
-          Trovo strano che abbiate scelto di usare il termine compagna, invece che moglie.
-          Sono due cose ben distinte. Essere la moglie di una persona significa che altri hanno siglato un pezzo di carta a tuo nome, mentre invece essere la compagna di una persona significa voler condividere con lui tutta la tua vita.
-          Quindi credete che vostra sorella sbaglierebbe ad accettare la proposta del principe?
-          Mia sorella sa che ha dei doveri nei confronti del suo paese, ma assecondare quei doveri non sempre è la cosa giusta per il paese e per lei.
-          Mi lasciate stupito… veramente …
-          Pensavate che dato che sono una donna non mi debba interessare di politica o di economia?
-          Assolutamente no, anzi. Mi trovo spesso a dibattere con le mie sorelle di questi temi, quindi non mi stupisce questo, quanto il fatto che ne siate così interessata alla vostra giovane età.
-          Avete ragione, una qualsiasi atra quindicenne è libera di pensare a quello che desidera a questa età, ma io non posso certo dimenticare di essere la figlia della regina. Questo comporta oneri e onori ai quali devo sottostare.
-          Permettete una domanda?- le chiedo senza riflettere.
-          Certo.- mi risponde guardandomi curiosa.
-          Se per voi la differenza è tanto importante, che cosa dovrebbe fare un uomo per avervi come compagna? – non ho pensato prima di parlare, come succede solo raramente, e già temevo di sentire esclamazioni di orrore dalla sua bocca, mentre invece vedo un sorriso compiaciuto dipingersi sul suo viso.
-          Spero proprio che un giorno lo scoprirete. – mi dice, divertita.
-          Andiamo a ballare? Vi va?
-          Certo … - le rispondo, più sorpreso che mai.
 
 
 
Da quando sono arrivato a corte le cose sono veramente cambiate. I giorni si sono susseguiti, lenti, ma non nella monotonia, dato che le mie giornate erano allettate dalle lunghe passeggiate in compagnia di Alice, mentre le notti le passavo a guadarla dormire senza che lei sapesse.
ora sono persino in grado di gestire quel tumulto di emozioni che provo quando lei  è con me … conosco persino il nome, amore … che strana emozione …  ero molto combattuto, in effetti, ma alla fine ho dovuto ammettere che questo sentimento non è una prerogativa solo umana, o anche se lo fosse, lei è stata in grado di farlo arrivare al mio cuore morto e silenzioso, riportandolo a battere, solo per lei.
Tuttavia è da ieri che non ci vediamo, o meglio, dalla notte in cui sua sorella ha annunciato pubblicamente il suo fidanzamento.
Povera ragazza, ho sperato per lei fino all’ultimo che non cadesse nella rete di James, ma non è stata abbastanza sveglia, o fortunata da evitarla.
Alice e Rosalie hanno passato tutta la notte e la giornata di ieri con lei, mentre a me è toccato lo spiacevole compito di spiegare la verità Christian, insieme ad Eleazar. Credo che se non ci fosse stato lui a confermare tutto, il principe non mi avrebbe mai creduto.
 
Alcuni minuti fa, ho ricevuto un biglietto, tramite una donna della servitù, di Alice, che mi chiede di incontrarci nel solito posto, una vecchia stanza abbandonata, nei sotterranei della reggia.
La sto aspettando da diversi minuti, ma di lei nemmeno l’ombra.
Ad un tratto sento dei passi ed il suo profumo dolce, tanto buono da farmi quasi perdere la testa, si diffonde nell’aria.
-          Eccoti finalmente, ti aspettando. – le dico, quando mi si avvicina.
-          Andiamo. – sembra seria, arrabbiata, lo percepisco anche dalle sue emozioni. Mi trascina dentro quella stanza, chiudendosi la porta alle spalle.
-          Che cosa succede, Alice?  - le chiedo, eliminando i preamboli.
-          Che succede? Che succede lo devo chiedere io a te.
-          Alice, cerca di calmarti, e spiegami tutto. La prendo per mano e la conduco sul letto, facendola sedere. – dimmi che è successo. – le chiedo preoccupato.
-          È successo che mia sorella sta malissimo, che tua sorella l’altra sera ha detto delle cose molto strane, e che da quando  voi siete arrivati qui stanno succedendo cose stranissime.
-          Alice, stai calma, ti prego. Andiamo con ordine, che cosa ti ha detto Rosalie?
-          Jasper … tu devi aiutarmi, io ho bisogno di sapere, sei l’unico a cui io posso chiedere, con la certezza di sapere la verità … - a quelle parole qualcosa dentro di me si rompe, forse la maschera di freddezza che mi sono costruito intorno negli anni, per proteggermi dalle emozioni degli altri, e che davanti alle lacrime di quella ragazzina di cui ormai ne sono sicuro, sono innamorato, non può fare altro che andare in pezzi. Non posso più nasconderle la verità, la mia vera natura … ormai in tutta questa storia, c’è dentro anche lei, ed è giusto che sappia.
-          Alice, ci sono molte cose che tu non sai … e che possono farti davvero molta paura. – il suo sguardo, nonostante le lacrime, diventa improvvisamente più acuto.
-          Centri anche tu con tutte queste stranezze?- mi domanda.
-          Si.- le rispondo mesto, aspettandomi d vederla allontanarsi. Inaspettatamente la sua mano mi accarezza la guancia e sulla sua faccia spunta un sorriso.
-          Hai paura. Hai paura della mia reazione … confidi così poco nei miei sentimenti?
-          Quello che mi chiedi di dirti, è una cosa veramente orribile, Alice.
-          Più orribile di un uomo che afferma di avere la proprietà di una donna?- mi chiede riferendosi alla frase di James dell’altra sera.
-          Si. –  a questa mia risposta si siede composta, facendo scomparire le ultime lacrime,e osservandomi dice.
-          Dimmi tutto.
 
Per le successive due ore non faccio altro che parlare di quello che le ho nascosto, della mia vera natura, ma soprattutto del piano di James per sposare Isabella.   Poi, dopo averle detto tutto, senza tralasciare nemmeno una virgola, attendo, in silenzio, che lo stupore lasci il passo all’odio o alla repulsione che di sicuro proverà.
-          Perché ti sei allontanato? – mi domanda, dopo un po’. Io ero andato a sedere su una vecchia poltrona, distante da letto.
-          Io credevo … - mi zittisco quando lei mi fa seno di sedere ancora accanto a lei.
-          Un tempo mi hai detto che ero una ragazza decisamente arguta, ricordi? – io mi limito ad annuire. – bè, a quella ragazza arguta non era sfuggito il fatto che a volte i tuoi occhi sono più scuri, parecchio più scuri, e che quando non lo sono hanno un colore decisamente innaturale, o che la tua pelle è decisamente più fredda del normale, o che la tua bellezza ha qualcosa di fuori dal comune.
-          Tu … - le dico. Davvero lei aveva intuito che cosa io fossi veramente?lei annuisce.
-          Certo non sapevo che nome dare alla creatura che sei, se angelo, demone o vampiro … ma di questo non mi importa.
-          Come può non importarti se sono un mostro? Un essere che si ciba di alti esseri …
-          Non sono forse esseri le lepri, i maiali, o i pesci? Siamo dunque tutti mostri … - mi contraddice.
-          È nell’istinto di un vampiro predare gli uomini.
-          Ma tu non lo fai, giusto?
-          Ma lo facevo …
-          E che c’entra questo? Io da bambina non mangiavo le verdure e disobbedivo a mia madre, non per questo mi giudichi male, o forse mi ritieni una ragazzaccia perché giocavo con i maschi da bambina?
-          Certo che no …
-          E allora dimmi dove vedi il problema …
-          Il problema è che io …
-          Il problema è che mia sorella sta per sposare una persona orribile e non lo sa. Eccolo il vero problema.
-          Non posso certo darti torto. Stiamo cercando di fare il possibile, ma tu devi cercare di farla stare calma. Se James dovesse sospettare qualcosa, potrebbe diventare pericoloso …
-          Come se già non lo sia … - puntualizza lei. Vorrei poter fare qualcosa di più … vorrei poterla consolare, poterla abbracciare … ma ancora temo che lei possa avere paura di me.
-          Jasper hai paura di me?- mi domanda dopo qualche attimo di silenzio, quasi a bruciapelo.
-          Co …come puoi pensare una cosa simile?
-          Da … da come ti comporti … nemmeno mi guardi quasi, da quando mi hai detto la verità …
-          Alice, tu sei la persona più buona, dolce e gentile che io conosca, come puoi pensare che io abbia paura di te? – le chiedo prendendole il viso fra le mani.
-          Jasper … - sospira più vicina … e in quel sospiro, anche senza usare i miei poteri, posso sentire il suo desiderio di stringersi a me, eco del mio.
E all’improvviso lo faccio, la abbraccio, stringendo il suo corpo morbido contro il mio, e sentendo penetrare dentro di me il suo dolce profumo.
Sento il suo viso piccino, inspirare, vicino al mio collo, solleticando la mia pelle con i suoi capelli, e nello stesso momento in cui io volto il viso verso di lei per guardarla, lei fa la stessa cosa, e le nostre labbra si trovano a pochi millimetri le une dalle altre. Una tentazione. Un desiderio irresistibile.
E senza nemmeno rendermene contro le sue labbra sono sulle mie, in un bacio casto … e di nuovo tutte quelle emozioni tornano a farsi sentire, prepotenti, confuse … le sento schiudersi, le sue labbra, e premere contro le mie, e nonostante io sappia che può essere pericoloso, per lei, mi abbandono a questa sensazione, ricambiando il bacio con passione.
Ci stacchiamo ansanti entrambi, ma con una luce diversa negli occhi, specie per me, una luce che non ho mai avuto in quasi duecento anni di vita.
 
 
OGGI
Jasper Pov
-          Secondo te come la prenderà  Bella? – mi chiede, mentre rientriamo al palazzo.
-          Non so, sinceramente. Tua sorella riserva sempre parecchie  sorprese.
-          Già e tu non hai visto la sua faccia quando ha visto Rose sbriciolare il vaso …. – ghigna lei divertita.
-          Secondo me accetterà la cosa.   – pronostica lei, con sicurezza.
-          Secondo me invece ne rimarrà terrorizzata.
-          Perché dovrebbe? Voi non siete terrificanti.
-          Tu non hai idea di quanto può diventare terrificante Edward quando vuole.  – fingo di rabbrividire.
-          Io invece  non ci credo … - ribatte lei divertita, mentre stiamo per entrare nel salone.
-          Forse dovresti … - le rispondo, con lo stesso tono.
-          Certo come no … - lei continua a scherzare, mentre entriamo nella stanza dove ci troviamo gli altri. Se Isabella somiglia anche solo un po’ a sua sorella minore, allora le cose questa sera non saranno tragiche come Edward invece prevede.
 
 

 

  
prima di lasciarvi, qualche foto:
  
che ne dite?
aspetto ansiosa le vostre opinioni ...

bene, detto questo, passiamo alle pubblicità:

 

 

 

ff di IsaBelle91:
 
The Scret Of Your Life
The Vampire Diaries, Elena vive una vita apparentemente perfeta, quando un giorno scopre che è tutto falso, tutto una bugia, e dev ricominciare la sua vita daccapo, con due figli e una sorellina da cescere.
prosegue dalla puntata 2x12.
scritta da IsaBelle91 e Elektrabelle.

Il Club del libro:
  in questa storia NIENTE è come sembra ... i destini di Edward e Bella si sono divisi ... sarà definitivo o soltanto una nuova prova che la coppia deve superare?
 
Un Altra Occasione Per Amare:
tutti umani, Bella è la figlia di un ricchissimo imprenditore, trova finalmente l'amore ma la vita crudele glielo strappa proprio quando il loro sogno stava per avverarsi. cos'altro avrà in serbo per lei in destino?
 
e ora le ff di Elektrabelle:
 
Diabolica-Mente Amore:
 Caro padre,
Conosci la passione? Quella irragionevole, travolgente, irrefrenabile … è un sentimento raro da provare, ma quando accade … è come se la vita stessa si stravolgesse, come se non fosse più la gravità a tenerti incollato al terreno, ma l’oggetto stesso di questa passione. …
Non odiarmi perché amo la passione, non disprezzatemi per quello che ho scelto di essere, ma gioisci, sii felice della mia stessa felicità …
Un giorno forse, capirai le ragioni della mia scelta …
Un giorno forse proverai anche tu il dolore, la disperazione, e quell’insieme di emozioni che mi hanno portato a questa scelta …e allora tutto ti sarà più chiaro…
Ma fino ad allora ti prego di non giudicarmi, e di avere fiducia in me.
Non so se ci rivedremo, in questa vita o nella prossima, e non so quindi se avrò mai la possibilità di dirti tutto ciò a voce, ecco perché affido queste mie ultime parole ad una lettera, quello che so è che finalmente adesso ho trovato quello che cercavo …
Non sono le parole o i pensieri di Jacob, è un messaggio, inviato da Bella a suo padre, per spiegargli una scelta terribile … che lui non possono capire … ma tutto è iniziato molto prima ...
 
Love & Posts:
Crossover Twilight & The vampire diaries.
ve lo immaginare se Nessy dovesse incontrare Damon che cosa succederebbe?
Renesmee ora è una donna, adulta, anche se intrappolata nel suo corpo di eterna diciassettenne.
Damon è cambiato, non è più l'essere meschino e crudele che era un tempo, e ha rinunciato a distruggere l'eternità di suo fratello.
per puro caso si incontreranno in un bar e la loro vita non sarà più la stessa.
che cosa accadrà?
perchè questi due personaggi sono destinati ad incontrarsi?
ma soprattutto, che cosa potranno fare l'uno per l'altra? 
Bene, adesso vi lasciamo, attendendo ansiose i vostri commenti. 
un bacio a tutte, e mi raccomando Recensite!!!!!!!!!!!!!

IsaBelle91.  

   
 
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