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Autore: Fleur Isabelle Delacour    06/02/2011    0 recensioni
Ho sedici anni, pelle scura, capelli neri e occhi azzurri. Mi chiamo Roxanne Alicia Kathleen Weasley (un nome più lungo non me lo potevano scegliere eh?) e sono la figlia di George Weasley e Angelina Johnson, eroi della Seconda Guerra Magica.
Odio la mia famiglia. Sì, li odio perchè io sono diversa da loro e loro non accettano questa mia diversità. Sono tutti Grifondoro, perfetti Grifondoro. Sapete il motto no? Audacia, fegato, cavalleria. Beh, è una cazzata. Quelli hanno manie d'eroismo. Audacia...direi più sventatezza. Fegato...istinti suicidi. Cavalleria...uhm, se cavalleria significa 'faccio io state tranquilli', allora è egocentrismo.
Forse non si è capito: sono una Serpe. E sono orgogliosa di esserlo. Se mi sentisse mio padre mi ammazzerebbe...non si è ancora rassegnato, crede che io possa redimermi. Hahahahaha...ceerto, per entrare a far parte del clan Weasley. Piccolo problema paparino: servono dei requisiti per farne parte, e sono capelli rossi (fiera della mia chioma corvina), stupidità (mi dispiace per te ma ho tutte E e O) e...Grifondoro (sia ringraziato Salazar dato che non lo sono).
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Fuck, Rox's life'
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Perchè non riesco a stare ferma? Perchè non riesco a dormire? Perchè sono così agitata?

Perchè sono le cinque e mezza di mattina e tra sei ore mi sposo, ecco perchè!

Ho dormito si e no un'oretta e ora sto saltellando per tutta la stanza.

Cioè, non riesco nemmeno a crederci! Mi sposo! Io! E sono talmente felice che abbraccerei nonna Molly e papà! Sì, sì: come direbbe Helena i miei geni Grifondoro (!!) stanno prendendo l'assoluto controllo della mia mente. Ma non riesco a smettere di sorridere come una scema.

Forse con una Pozione Soporifera...

-Rox! Svegliati!- la voce squillante di Helena mi desta dal sonno artificiale in cui sono caduta.

-Sono le sette!-ci si mette anche Lou, ora?

Un momento... le sette?!?!

Salto giù dal letto e mi faccio una doccia veloce, asciugandomi poi i capelli con un incantesimo.

-Dio, Rox, levati subito quel sorriso sornione dalla faccia!- scherza Lucretia facendomi sedere davanti allo specchio.

Dopo mezzora di trucco, arrivano ancheVictoire e Virginia, ed Helena mormora qualche parola puntando la bacchetta sui miei boccoli corvini. Alcune ciocche si raccolgono, lasciando cadere i ricci morbidi e lucenti sulla schiena.

Victoire mi porge con un sorriso una tiara in argento, zaffiri e pietre di luna, simile a quella che portava sua madre al suo matrimonio.

Mi infilo l'abito e le decoltè, sempre con quel sorriso ebete stampato in faccia.

Ma perchè non riesco a smettere?!

Virginia mi allaccia la collana di piccole perle color panna e Lucretia il bracciale d'oro bianco.

Bene... ho tutto?

Qualcosa di blu? La tiara.

Qualcosa di nuovo? L'abito

Qualcosa di vecchio? Braccialetto.

Qualcosa di prestato? Le perle.

Qualcosa di regalato? Gli orecchini di diamanti, da parte di Daniel e Alex.

L'amore? Assolutamente sì!

Ho tutto, allora.

Victoire, Virginia, Helena e Lucretia si cambiano, indossando i loro abiti da damigelle d'onore.

Sono splendide.

-Roxanne!- Amaltea entra nella stanza, con un sorriso felice -Sei stupenda, tesoro!-

La segue Astoria Greengrass, sua migliore amica dai tempi di Hogwarts, con in mano un buquet di gigli bianchi, che mi porge, sempre sorridendo -Sei veramente splendida, Roxanne-

Oh, dai. Tutto questo non fa che aumentare la mia vanità, e non ne ho certo bisogno, dato che raggiuge già livelli esorbitanti.

Guardo fuori dalla vetrata della mia camera: sulla riva del lago, sorge un grande gazebo candido, adornato con gigli ed orchidee. Sotto, un altare bianco e tante panche marmoree.

E' tutto così bello...

-Rox, c'è qualcuno che vorrebbe parlarti...- mi sussurra Victoire all'orecchio, mentre le altre si spostano nella stanza accanto.

So chi è, e la voglio -Falla entrare-

La porta si apre e mia madre si avvicina, un mezzo sorriso.

Devo dire che sta proprio bene nell'abito rosso che le ho regalato: è di soffice raso cremisi e le arriva sotto il ginocchio davanti ed è un po' più lungo dietro. La scollatura a cuore, i tacchi neri.

-Roxanne- mi abbraccia.

E io... beh, ricambio: oggi sono troppo felice, e perchè non abbracciarla poi?

-Ciao mamma-

-Sei bellissima, tesoro- ha quasi le lacrime agli occhi. Non sembra l'instancabile e spietata allenatrice delle Holyhead Harpies in questo momento.

-Grazie- sorrido.

Credo di non averlo mai ammesso nemmeno a me stessa, ma in fin dei conti necessito dell'affetto della mia famiglia, per quanto diversa io sia.

Ora, qui, abbracciata a mamma, sento di averlo.

Ed è tutto stupendamente perfetto.

-Tesoro, so che è pretendere tanto, ma la signora Nott ha chiesto a tuo padre di accompagnarti all'altare, ti va?- mi va? Beh, penso di si... sempre che papà non mi AvadaKedavrizzi durante la cerimonia.

Victoire, seduta sul mio letto, sorride compiaciuta quando la porta si spalanca ed entra George Weasley, elegante nel suo frac nero.

-Roxanne- no, a lui ancora non và giù che mi sposi.

-Papà- lo saluto.

-George- mamma lo guarda, minacciosa. Certe volte fa davvero paura.

-Stai davvero bene con quel vestito Roxanne- sbuffa, con un sorriso tirato.

-Grazie papà- se fa uno sforzo lui perchè non farlo anch'io?

-Rox? Tutto a posto? Sarebbe ora di andare- chiama Lucretia.

Annuisco e papà mi si avvicina, imbarazzato. Scendiamo le scale.

Mamma mi guarda e le scappa da ridere, commossa.

Ma perchè? Sono ridicola? Brutta? Ho qualcosa di strano? Oddio ditemi di no!

Mi intravedo in uno specchio, in salone.

Sono a posto, l'unica cosa strana in me è questo mio smagliante e radioso sorriso, che proprio non riesco a levarmi dalla faccia.

Sono l'immagine della felicità. Non vedo l'ora di sposare Max. Ma non cambierà poi tanto, dopo tutto: vivremo insieme come facciamo da anni. Ma sono comunque euforica.

Usciamo in giardino, tutti gli invitati sono già seduti ai loro posti e scorgo Max, davanti all'altare con il suo solito ghigno che mi fa impazzire. Theodore è in fianco a lui, e dall'altra parte Alex e Daniel, i testimoni, che sfoggiano due sorrisi identici.

Mamma, Amaltea e Astoria si siedono sulle panche, l'orchestra comincia a suonare, papà mi prende a braccetto, concedendomi un sorriso accennato, un po' triste. Lucretia ed Helena entrano davanti a me, e camminano seguendo il ritmo della musica. Come stabilito, parto qualche battuta dopo di loro e dietro a me, Victoire e Virginia.

Tutti si alzano e tutti gli occhi si puntano su di me. Ho sempre adorato stare al centro dell'attenzione ma i miei, di occhi, sono come incatenati a quelli blu di Max, che mi aspetta lì, sorridente.

Arrivati all'altare, papà lascia il mio braccio e si mette in fianco a Theodore, mentre la gente si siede ad un cenno del mago dietro l'altare.

-Siamo qui riuniti quest'oggi per celebrare il matrimonio di Roxanne Alicia Kathleen Weasley e Maximilian Theodore Nott- annuncia il mago.

Vedo mamma alzare un sopracciglio, forse si è resa conto che il nome che mi ha affibbiato è troppo lungo ed obrobrioso?

Il mago continua a parlare ma, mi sento stupida e sdolcinata a dirlo ma è così, non riesco a concentrarmi su nient'altro che Max. E' così bello.

Grazie agli sforzi congiunti di Salazar, Morgana e Merlino, recito perfettamente la mia promessa e la mia voce è sicura, senza esitazione, al momento del 'sì'.

Ossantoiddio e se Max dice di no? Ma che mi succede? Non mi sono mai sentita così impaurita in vita mia!

-Sì- grazie Salazar! Credevo veramente che dicesse di no!

-Ora può baciare la sposa- dice il mago.

Max mi bacia. Un bacio dapprima puro e casto, poi via via più passionale, finchè non sentiamo i risolini della gente. Theodore tossicchia divertito e ci stacchiamo tra gli applausi, il sorriso sulle labbra. Nonna Molly è in lacrime, zia Fleur e zia Audrey mi guardano compiaciute, zia Hermione e zia Ginny hanno un'espressione leggermente contrariata e gli zii... beh, loro battono le mani per solidarietà.

Qualcuno fa evanescere panche ed altare, e una pista da ballo argentea appare sotto di noi.

Tocca agli sposi aprire le danze. Max mi prende tra le braccia e, quando l'orchestra inizia a suonare, cominciamo a volteggiare, stretti l'un l'altra.

-Credevi veramente che avrei detto di no?- ghigna.

-Come lo sai?-

-La tua faccia. Terrore puro- continua sorridendo.

-Beh, scusami se ti amo e avevo paura che mi lasciassi lì all'altare da sola-

-Rox... sai come la penso su quel broncio...- mi sussurra all'orecchio.

Quando la musica termina, arriva papà a reclamare il suo ballo.

Devo dire che balla proprio bene, non me l'aspettavo, davvero.

-Ehm... scusa?- questo mi costa una fatica veramente immane ma sono convita che sia giusto così.

Lui mi guarda, stupito -Cosa?!- santo Salazar spero di non doverlo ripetere -Hai detto 'scusa'? Tu?!-

-... Già- ammetto.

-Oh... beh, grazie. Sai Roxanne non pensavo di poter mai sentire tale parola uscire dalla tua bocca- nemmeno io se è per questo.

Finita la musica, devo affrontare l'ennesimo grande ostacolo: Fred.

-Non ti illudere, sorella. Non sono qui di mia spontanea volontà- mi avverte.

Ma grazie, Freddie.

Ok, oggi è una giornata piena di sorprese: anche mio fratello sa ballare! -Lo immagino-

Beh, mi sa tanto che non riuscirò a riappacificarmi con lui...

Quando sta per terminare la sinfonia, Fred fa l'immane sforzo di aprire la bocca -Se Nott fa il porco chiamami- dice con un mezzo sorriso prima di allontanarsi con Alice ed essere prontamente sostituito prima da Theodore, poi da Alex, Daniel e, finalmente, Max.

-Tutto a posto?-

-Sì-

-Visto che non sono poi così male?- ok, lo ammetto.

-Sì... avevi ragione: mi sento meglio- commento.

-Io ho sempre ragione- dice sfoderando un ghigno malefico.

-Hei! Quella sono io!-

Le danze terminano, al posto della pista da ballo appaiono lunghi e numerosi tavoli. Quello al centro è il più sfarzoso e su eleganti bigliettini di una carta spessa e color avorio, sono scritti il mio nome, quello di Max, quello di Lou, di Daniel, di Helena e di Alex. Evidentemente Amaltea ha capito che sarebbe stato troppo farci sedere con tutti i Weasley. Va bene bontà, ma a tutto c'è un limite...

-Ecco i due piccioncini!- esclama Helena raggiungendoci con Alex e il piccolo Maximilian -Fate venire la nausea, sapete?-

-Tra poco tocca a te, sorella- ghigna Max, sedendosi al tavolo.

-Di cosa si parla qui?- sono arrivati anche Daniel e Lucretia.

-Helena ha il diabete- spiega Alex prendendo in braccio suo figlio.

-Oh, davvero?-

-No!-

Dopo un ottimo pranzo e una bella dose di risate, Alex e Daniel si alzano per fare il discorso.

Max rabbrividisce.

-Bene, allora, è tradizione che i testimoni facciano un discorso- annuncia Daniel, dopo aver richiesto il silenzio.
Max mormora -Oh, Salazar, no!-
Alex si schiarisce la gola -Allora, da dove cominciare? Ebbene, in qualità di migliore amico di Rox e Max, lasciate che vi dica che mai troverete due persone così perfette per stare insieme... così orgogliosi, stupidi e testardi. Dovete sapere infatti, che si sono ronzati attorno per ben sei anni prima di mettersi insieme e devo dire che è stato un periodo veramente assurdo: frecciatine acide dalla mattina alla sera, se uno usciva con qualcuno l'altra si ingelosiva e lo schiantava, e viceversa...-

-... sì, sono veramente due anime gemelle- continua Daniel con un ghigno poco rassicurante -voglio dire, insomma, sono assolutamente ridicoli: passano entrambi ore ed ore davanti allo specchio. Sono veramente perfetti insieme.

Ricordo ancora quella volta in cui Max, al quinto anno, incantò la porta del dormitorio del ragazzo con cui usciva Rox, per non farglielo più vedere. Sapeste che faccia quando se l'è ritrovato davanti e si è reso conto che non era in camera. Roxanne lo affattturò per bene quella volta!- oddio!

-E come dimenticare il quando al quarto anno, il giorno prima degli esami Max le fece evanescere la camicietta in un tentativo di non si sa cosa e lei lo ha preso letteralmente a calci? Veramente! E' stata fantastica: prima lo ha steso con un calcio ben assestato in un punto molto delicato e poi lo ha ridotto proprio male...- aggiunge Alex sorridendo sadico alla vista delle nostre facce disperate.

Anche Lou ed Helena si alzano -In quanto damigelle d'onore dovremmo dire anche noi due paroline...- annuncia Lucretia alzando il suo calice di champagne.

-... e dato che Alex e Daniel hanno già narrato le valorose imprese di Max, vorremmo mettere una buona parola anche su Rox...- continua Helena. Ora le uccido -... ebbene sì: il mio fratellino ne ha fatte tante ma la nostra Roxanne non è da meno...-

-... cominciamo da quando lui uscì per la prima volta ad Hogsmeade con una certa Melanie Forster. Beh, Rox ha letteralmente distrutto la nostra camera, mandando al Creatore i tre quarti dei nostri averi- sorride Lou facendomi l'occhiolino.

-Ma non è stata l'unica volta in cui ha tentato di radere al suolo il dormitorio di Serpeverde, infatti è accaduto anche quando lui le ha chiesto di uscire in modo poco ortodosso, non vi dico come: qui non sarebbe consono, e lei non accettò per puro e stupido orgoglio, oppure quando Max si frequentava con un'altra per farla ingelosire... ebh, c'è riuscito proprio bene- io le uccido.

-Ma non è tutto: per il compleanno si Max, Rox ha praticamente fatto impazzire i commessi di tutta Hogsmeade e, dopo aver causato loro gravi danni mentali, ha accidentalmente urtato uno degli scherzi di Zonko, ecco spiegati i lavori di restauro: Roxanne ha praticamente fatto esplodere il negozio- ossantosalazar!

-Ci sarebbero tanti altri episodi che vorremmo raccontare...- aggiunge Helena.

Quindi hanno finito! Ditemi che hanno finito!

-... ma la stiamo tirando troppo per le lunghe e perciò, concludiamo dicendo che Rox e Max, come già detto dai testimoni, sono perfetti insieme- finisce Lucretia alzando il calice per un brindisi.

Finalmente hanno finito! Io le uccido. Anche Max sembra pensarla allo stesso modo, perchè lo sento sussurrare ad Alex -Tra un mese ci penso io a te!-

Seguono balli e abbracci da parte di chiunque, dal Ministro a nonna Molly, da Lumacorno alla mia bellissima Elice.
-Tira il buquet prima di andartene!- esclama qualcuno.

Lancio il buquet di candidi gigli tra la folla. Caso vuole che sia prontamente afferrato da Cressida, che lancia un'occhiata eloquente ad Edward (si sono rimessi insieme).

Dopo i saluti vari, Max mi prende per mano e ci materializziamo davanti a una bellissima villa sulla spiaggia.

-Ti amo, signor Nott-

-Idem, signora Nott-





E FINEE....
sì: ho deciso di pubblicare una raccolta e spero sinceramente che qualcuno di voi la seguirà. Conto infatti di pubblicarla entro domani sera e se volete cercarla si chiamerà Fuck II -Slices-
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo,
Alice
P.S.: vi aspetto a Fuck II!! E grazie a chi mi ha messo la mia ff tra le seguite/ricordate/preferite e a chi ha recensito!

  
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