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Autore: LonelyBoy    17/02/2011    2 recensioni
L'opera "Ricongiungimento" presenta gli eventi avvenuti a distanza di un anno dall'ultimo "Ringraziamento" (segue quindi la puntata 4x11).
La vicenda ruota attorno a Dan, affiancato da Blair, nel tentativo di ricongiungimento del ragazzo con Serena. Tuttavia, gli eventi prendono una piega assolutamente inaspettata.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blair Waldorf, Dan Humphrey
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Grenades of opportunities

A casa Van der Woodsen sedevano, attorno al grande tavolo adornato per la colazione, Dan, Rufus, Lily e Serena. Beh, Ben non era presente quella mattina, infatti il St. Jude lo aspettava in grosso anticipo. Una volta abbuffatisi completamente con la grande cucina di Rufus, Dan incominciò una lunga conversazione con Serena, la quale decise, con il consenso del ragazzo, di trascorrere del tempo lontano dalle mura domestiche.
Central Park, 14 Dicembre, 10:55.
-Allora, Dan, ho sentito da Rufus che “rischi” di laurearti con il massimo dei voti alla NYU, complimenti! – esclamò Serena che camminava portandosi a braccetto del ragazzo, sorridendo con quel viso bellissimo e incantevole, dal quale Dan non poteva prescindere.
- Beh, se ciò accadrà potrò vantarmene con quel “logorroico” club dei secchioni. Ma soprattutto con Blair! Non mi crede mai troppo brillante per affiancarla!
- Oh, sai com’è fatta Blair, il suo giudizio è sacrosanto! Piuttosto, a proposito di Blair, noto che avete passato (e passate tutt’ora) del tempo “insieme”. C’è, per caso, qualcosa che vorresti dirmi? – chiese Serena scherzosamente, ma ovviamente interessata ad una approfondita risposta del ragazzo. Serena non poteva “non notare”, infatti, che si parlava molto spesso della sua migliore amica in presenza di Dan.
- Non credo di voler parlare dell’argomento.  Potrebbe infatti sembrarti molto, e dico molto, strano il fatto che io e Blair siamo diventati amici.
- Ma tu sai che ho sempre voluto tutto ciò! Siete sempre stati un’accoppiata vincente insieme, almeno per quanto riguarda il “lavoro”. Solo che siete stati troppo cocciuti per ammetterlo.
- Noi due però, Serena, siamo stati un’accoppiata di gran lunga migliore, in passato – fece Dan, accennando ad un leggero sorriso.
Serena così si fermò. Inquadrò il ragazzo, non era cambiato per niente. Aveva sempre quel naso che le provocava simpatia e che le piaceva tanto. Ma quello non era il momento per abbandonarsi a strani pensieri, perché Serena aveva un compagno che amava.
- Dan.
- Guardami, Serena. Non credi che dovremmo parlarne? – chiese Dan nel modo più diretto possibile.
Era stato convincente, pertanto non poté far altro che trovare il benestare della ragazza, un benestare che non tardò ad arrivare. Per tutto il tempo Serena, per quanto potesse negare, aveva voluto unicamente quella possibilità di confronto con Dan, nonostante il timore che lo stesso confronto poteva incuterle.
Quella volta i due, seduti su una delle panchine di Central Park, si raccontarono a vicenda, sfogandosi degli eventi passati e mostrando punti di coesione su determinati argomenti. Primo fra tutti vi era, logicamente, l’incompresa decisione di Lily e Rufus nel non-accettare il particolare rapporto che vigeva fra i due “step-brothers”.
Però, come capita spesso, il discorso fu interrotto sul più bello.
Dan, infatti, era stato attratto dal viso angelico di Serena e avrebbe tanto voluto strapparle un bacio, quando invece a preporsi fu la chiamata “inattesa” di Ben.
Se Dan avesse solo ricordato il modo in cui Ben gli aveva portato via Serena, sarebbe finito in una profonda crisi esistenziale. Con la sua benignità e i suoi buoni propositi, con il suo amore nei confronti di Serena, con la sua completa lontananza dai vincoli familiari che invece erano propri di Dan, Ben rappresentava il più grande ostacolo che il ragazzo solitario avesse mai incontrato.
W Magazine, 14 Dicembre, 11:45.
Grintosa e realizzata, Blair si faceva strada fra la tanta gente d’intralcio, con una serie di fascicoli a portata di mano, decorati con le lettere cubitali di W Magazine. Sbatté i fascicoli su una pesante fotocopiatrice multi funzioni.
- Stampane cinque copie entro venti minuti o giuro che neanche Nancy Drew riuscirà a ritrovare il tuo cadavere! – sbottò la regina al primo malcapitato tra le sue grinfie, frettolosa di “adempiere” al suo compito.
Giunta alla porta del suo nuovo ufficio, la ragazza, però, fu accolta da un’inattesa visita.
- Humphrey, cosa ci fai qui?
- Ciao anche a te, Blair.
- Il martedì non è il tuo giorno libero?
-Oh, so che dovrei essere a recuperare il mio rapporto con Serena, ma lei mi ha piantato in asso. Altre questioni burocratiche da risolvere per Ben.
- Ho sempre avuto il sospetto che il morale docente pedofilo nascondesse qualche scheletro nell’armadio! – esclamò la ragazza, portando alle risate di Dan.
- Comunque sia! Ho pensato di passare dalla mia amica, per sapere magari come se la stava cavando.
Blair, quindi, sorrise cercando di contenere il distinguibile compiacimento.
- Ma tu sai che… non posso distrarmi in certi momenti! Lo sai, vero? – chiese lei, quasi dispiaciuta per il suo atteggiamento.
- Ehm, si. Ma sai… ho delle cose di cui parlarti.
- Non ora, Dan! Stefano Tonchi cerca ancora l’articolo di definizione dell’evento serale della Vigilia! Un articolo che, per dannati imprevisti, non ho ancora concluso. Mi hai portato il pranzo? – Tagliò corto Blair, sospirando nella speranza di ricavare un momento di pausa.
- Ovviamente – fece Dan, consegnando il piccolo sacchetto bianco.
- Grazie. Adesso però vai, perché quando avrò finito mi servirà il tuo aiuto. E, come sempre, mi dispiace ammettere tutto ciò.
- Oh, certo – continuò il ragazzo, con la testa rivolta ad altre questioni. – Prima di andare - proseguì – volevo proporti una serata al Club Hamilton. Sai ho avuto l’invito di Eric, ma non vorrei andarci da solo.
- Club Hamilton, sembra interessante. Dovresti più concentrarti sulla questione di Serena ma..
- Blair.
- ..Va bene, accetto volentieri l’invito. Ricordati di essere puntuale stavolta Humphrey!
- Puoi scommetterci – concluse Dan che, diretto verso la porta d’ingresso, scomparve dalla vista della ragazza, segnata da quel sorriso ingenuo e femminile.
  
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