POV
ALICE
7
Mesi dopo
Come
sono felice, tra un po’
tutto sarà perfetto. Anzi perfettissimo. Certo in questi
mesi Edward è stato
molto triste, depresso. Non faceva altro che incolparsi di tutto. ho
dovuto più
volte fermarlo dall’andare in giro per il mondo a cercarla.
Ma con l’aiuto dei
mio Jazzy e dell’orso siamo riusciti a bloccarlo. In pratica
non lo lasciavamo
un secondo solo per evitare che scappasse. Sono stati mesi duri per
tutti, però
tutti eravamo consapevoli che presto la situazione si sarebbe risolta.
Anche per
la mia sorellina sono stati mesi duri. Ci siamo sentite spesso per
telefono. Non
riusciva a sopportare la lontananza dal suo amore, ma ogni volta,
grazie all’aiuto
di Aro, siamo riusciti a farla desistere dall’intento di
tornare dal suo amato.
Oggi
è il grande giorno, sono al
top della felicità. Ecco sta arrivando una visione.
“Ahhhhh!!!!
Finalmente!!!!”
Saltello allegra per tutta la casa e tutti, anche mio marito ne sono
sicura,
pensano che io sia pazza. “Finalmente l’ho visto,
mamma mia ma è bellissimo. Oddio,
oddio ma è un amore.”
“Alice,
amore, cosa succede?” Mi
chiede titubante Jazz.
“Eddy
corri un po’ per la foresta,
non c’è bisogno del tuo muso lungo anche oggi. Ho
appena visto un abito
bellissimo e il tuo cattivo umore non mi aiuta.”
“Tutto
questo casino per un
vestito. Pensavo avessi visto qualcosa di importante.” Sbuffa
e va via. Fratellone
non puoi neanche immaginare cosa ho visto. Sono un genio, un genio del
male,
per fortuna sono buona, altrimenti addio mondo.
“Alice,
cosa hai visto veramente?”
Mi chiede mio marito. Maledizione capisce sempre quando mento, non
è necessario
il suo potere su di me. Ma sono troppo felice. Faccio un sorriso che
potrebbe
oscurare il sole ed Emmy rabbrividisce.
“Finalmente
ho visto nostro
nipote.” Tutti mi guardano sbigottiti, solo nostro padre
esulta di felicità. Eh
si, ha capito.
“Alice,
sorellina, forse dovrei
ricordarti che noi non abbiamo nipoti, e comunque
non…”
“Oh
Emmy abbiamo un nipote
bellissimo. Identico al padre…”
“Ma
scusa chi lo avrebbe fatto
questo nipote?” Chiede Rose timorosa, forse anche lei crede
che io sia pazza.
“Eddy
e Bella.” Tutti mi guardano
meravigliati.
POV
EDWARD
Sono
passati sette mesi dal giorno
in cui sono andato in Svezia per riprendermi il mio amore, ma cosa ho
ottenuto?
Nulla. Certo le nozze non hanno avuto luogo, ma comunque il mio angelo
non è
con me. Chissà dove si trova. Chissà se sta bene.
Chissà se mi ama ancora.
In
questo periodo mia sorella era
molto strana, cioè più strana del solito, ma la
cosa che mi dava da pensare era
mio padre. Anche lui era molto strano. Ma non strani in senso negativo,
anzi
erano più sereni. Più tranquilli, oserei dire che
sono molto felici. Dico io un
po’ di comprensione verso quel figlio e quel fratello che si
dispera perché a
causa della sua stupidaggine potrebbe perdere la sua ragione di vita,
no eh? Ogni
giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo, non faccio altro che
pensare a
Lei. Bella. La mia Bella. Il mio angelo. Il mio amore. La mia anima.
Sono
rinato solo grazie a lei. Il
mio cuore ha ripreso a battere solo grazie a lei. Sono stato felice
solo grazie
a lei. Io invece cosa ho fatto per lei?
L’ho
fatta soffrire. Le ho
mentito. L’ho trattata male. Le ho dato della bugiarda.
Ancora
ricordo quel triste
giorno. Quel giorno scoprii anche che era una principessa. Non era solo
la
principessa del mio cuore, ma una vera principessa.
Dove
sei amore mio? Torna da me, mi manchi da morire.
Segui
il tuo cuore amore e mi troverai.
Ancora
la sua voce nella mia
testa. In questi sette mesi è capitato di sentire la sua
voce nella mia testa,
forse immaginazione, forse pazzia o forse connessione, non lo so. Ma
ogni volta
che la sentivo mi risollevavo dal baratro in cui cadevo. Oramai sul suo
cuscino
il suo odore è sparito, non so più a cosa
aggrapparmi per sentirla al mio
fianco.
Non
so neanche dove andare dopo
che la nana mi ha praticamente cacciato di casa, dopo aver esultato per
aver
visto un vestito. Anche se non mi ha mostrato la visione, ma
sinceramente mi
sono arreso, non la capirò mai.
Decido
di seguire il consiglio
della Sua voce e di seguire il cuore. Andrò nel posto in cui
la sento al mio
fianco. La nostra radura. La radura che è stata testimone
del nostro amore, dei
nostri sospiri, dei nostri gemiti.
Amore
mio…
Corro,
corro verso quel luogo
incantato. Appena sono nei pressi della radura mi blocco di scatto.
Sento un
odore nuovo. Un odore strano. Un odore che riconoscerei ovunque, ma
diverso dal
solito. Sento il cuore battere furioso nel petto, è
impossibile ma io lo sento.
Timoroso e a passo umano raggiungo il limite della radura.
Lì,
al centro esatto, in mezzo a
tutti quei splendidi fiori c’è una dea seduta. La
mia dea. È di spalle. Non riesco
a muovere un muscolo. Non riesco a respirare. Mi sembra persino di
sudare. Cosa
le dirò? Cosa mi dirà? Mi perdonerà?
Mi ama ancora? Non riesco a continuare con
le mie domande perché la dea si alza e si volta verso di me
con un sorriso
splendido.
È
più bella di come la
ricordassi. Ma è diversa.
È…è…è
più simile a me, ma non è come me. Cosa le
è
successo? Apre gli occhi e affogo in quel mare di cioccolato. Non
riesco a fare
nulla, non riesco a dire nulla. Sono una statua.
“Ciao.”
Pura melodia esce da
quelle labbra. Non rispondo per timore che sia solo un sogno, un dolce
sogno,
una illusione. Non voglio che questa illusione scompaia, non ne
sopravvivrei
questa volta. La mia illusione piega la testa di lato e mi sorride
dolcemente.
“Non
parli?” Di nuovo il coro di
angeli. Si sto sognando, non può sorridermi dopo tutto
ciò che le ho fatto. Inoltre
la mia Bella è più umana, no? Questa Bella, che
mi piace tantissimo, è più
vampira.
“Se-sei
ve-vera?” Chiedo tremante
e balbettante.
“Si.
Ma non ti avvicini?” È vera.
È vera. È vera. Titubante accolgo il suo invito e
mi avvicino. Questo incontro
segnerà la mia sorte.
È
splendida. La pelle più nivea,
e più resistente sembra. Gli occhi sempre cioccolatosi, ma
molto più chiari, i
capelli più boccolosi e più scuri. Le labbra
più rosse, morirei su quelle
labbra. La voce ora sembra una melodia, non che prima non lo fosse. E
il suo
cuore…oddio batte molto lentamente. Mi prende il panico,
cosa le è successo? Io
dovevo proteggerla, cosa le hanno fatto?
“Che
sciocca non mi sono
presentata. Il mio nome è Isabella Marie Swan. Ho diciotto
anni. Prima ero la
Regina della Svezia. Ma lo sono stata solo per pochissime ore. Stavo
per
sposare un Conte, ma poi per fortuna sono rinsavita e non
l’ho fatto più.” Mi
sorride dolcemente. Ho capito, vuole iniziare di nuovo senza bugie.
“Inoltre
sono innamorata persa di
un uomo bellissimo. Ha i capelli ramati, occhi dorati in cui potrei
perdermi,
pelle bianca e labbra rosse sulle quali morirei.” Mi ama. Mi
ama ancora. Sono l’uomo
più felice dell’universo. Credo che ora tocchi a
me dire qualcosa.
“Il
piacere è tutto mio
signorina. Io sono Edward Anthony Masen Cullen. Ho diciassette anni dal
1918. Sono
un vampiro, vegetariano si intende. Anche io sono follemente innamorato
di una
donna bellissima, unica, perfetta, una dea. Ha lunghi capelli
boccolosi, occhi
del colore del cioccolato, pelle nivea e una bocca rossa come il
peccato. Ma se
mi permette perché non è più convolata
a nozze?” Sto al suo gioco anche voglio
sapere cosa l’ha spinta ad annullare tutto, sono egoista lo
so, ma voglio
ulteriori conferme.
“Quando
guardavo l’uomo che era
al mio fianco sull’altare, in lui ci vedevo un sorriso
sghembo da mozzare il fiato.
Mi perdevo in quel mare color dell’ora che sono i suoi occhi.
Adoravo quei
capelli morbidi ed indomabili castano ramati, ma poi mi sono riscossa e
mi sono
resa conto che non era quello che stavo immaginando l’uomo al
mio fianco sull’altare.
Non potevo sposare qualcuno che non avrei mai potuto amare. Anche
durante la
mia festa di fidanzamento non ho ballato il Valzer con lui.”
È una sciocchezza
quella del Valzer, ma sono al settimo cielo.
“E
se posso ancora, perché non ha
voluto ballare il Valzer?” Mi sorride dolcemente.
“Sempre
per lo stesso motivo per
il quale non l’ho sposato. Non era la mia anima
gemella.”
“Se
io…se io le chiedessi l’onore
di poter ballare un Valzer con lei, accetterebbe?” Le chiedo
emozionato.
“Sarei
io ad esserne onorata. Però…”
Ecco, arriva la batosta.
“Vorrei
dirle che nel mio cuore
ora c’è anche un altro uomo.” Sbarro gli
occhi. No, non è possibile.
“Se
mi permette vorrei
presentarglielo. Sa non vedeva l’ora di conoscerla,
è molto impaziente.”
Deglutisco a vuoto e annuisco, oltre il danno anche la beffa. Zitto
Edward, l’hai
voluto tu. È tutta colpa tua.
“Amore
vieni.” Sento un odore
nuovo, mi piace, sembra un misto di fiori e sole. Ma è un
odore strano. Una figura
si nasconde dietro le gambe della mia Bella. È stato molto
veloce, ma chi
diavolo è?
“Dai
amore, prima eri al settimo
cielo ed ora fai il timido?” Sono veramente curioso. Bella mi
regala un sorriso
dolcissimo. Mai le ho visto un sorriso del genere e sapere che
è rivolto a me,
scalda ancora di più il mio freddo cuore e mi fa innamorare
ancora di più di
lei. Lentamente di abbassa e si volta, prende tra le braccia la figura
misteriosa e poi si volta nuovamente verso di me. Divento una statua di
ghiaccio. Ha un bambino tra le braccia. Ha avuto un figlio. Nota che mi
sono
irrigidito e che ho smesso di respirare e ridacchia. Io non lo trovo
affatto
divertente.
“Non
essere sciocco Edward. Ti
stupirò. Sei pronto per conoscerlo?” Annuisco con
il cuore in gola, perché sento
una forza che mi attira verso quel bambino che gioca con una ciocca di
capelli
di Bella e ha il viso affondato nel suo petto?”
“Ti
presento l’altro uomo che ha
rubato il mio cuore. È l’esatta fotocopia del
padre. Edward Junior. È bello
come il padre e non potevo non dargli il suo nome. Dai piccolino, esci
dal tuo
nascondiglio e saluta il tuo papà.”
Papà. Edward Junior.
Papà. Edward Junior. Papà. Edward
Junior.
Sono
padre. Non riesco a pensare
a nulla.
“Sai
quando un vampiro e la sua
cantante si amano, durante il loro amore accade una specie di magia.
Riusciranno
a concepire. La stessa cosa è accaduta a noi. Non chiedermi
come, non ti saprei
rispondere.” Mi riprendo nell’esatto momento in cui
mio figlio si volta verso
di me, mi guarda e mi sorride.
“Papà.”
Mi sciolgo come neve al
sole. Corro da loro, li stringo tra le mie braccia. Li bacio.
“Perdonami
amore mio. Perdona questo
stupido innamorato.” Lei piange tra le mie braccia.
“Si
amore, certo che ti perdono.”
Li faccio volare. Non ce la faccio più li rimetto
giù abbracciandoli nuovamente
e iniziando a singhiozzare. Li stringo al mio petto. I miei amore. La
mia
famiglia.
Poi
un lampo attraversa la mia
mente.
“Bella,
ma cosa ti è successo?
Chi è stato…?” Mi sorride.
“Tu.”
La guardo allibita.
“Io?”
Annuisce e inizia il suo
racconto. Mi parla di Aro, suo nonno, e Sulplicia, sua nonna. Mi
racconta la
loro storia, fino ad arrivare ad oggi. Sono senza parole, aro
è suo nonno? Chi l’avrebbe
mai detto che quel vecchio pennuto avesse avuto una storia
d’amore così
romantica.
“Ora
resterai per sempre così?”
Spero in una sua risposta positiva, altrimenti potrei chiederle di
trasformarla. Ho capito cosa significa stare con lei, e non voglio.
Sono egoista,
la voglio sempre per me.
“No,
la mia trasformazione non è
completa.” La guardo confuso.
“Vedi
EJ, in quanto maschio,
resterà un mezzo vampiro, fino ad ora sono nate solo donne.
Le donne crescevano
come umane e poi restavano umane se la loro anima gemella era umane,
mentre
diventavano vampire se la loro anima gemella era un vampiro. Ovviamente
io sono
l’unica destinata ad un vampiro. Tutte le mie antenate erano
destinate ad
umani. Ma la mia trasformazione non è data da questo.
Diciamo che EJ ha
contribuito, perciò la mia trasformazione sarà
completa quando EJ avrà un
fratellino o una sorellina.” Posso morire? No, non voglio. Ho
ritrovato il mio
angelo, ho un figlio, mi sta dicendo che resterà immortale e
che avremo un
altro figlio? Non credo che potrò mai essere più
felice di così.
“Mi
stai…mi stai dicendo che noi…noi
potremo…”
“Si
amore, potremo avere un altro
figlio.”
“Voglio
una bambina.” Ammetto
felice.
“Allora
dovrai impegnarti molto.”
Mi sussurra maliziosa mentre io stringo mio figlio tra le mie braccia.
Bella ha
ragione è la mia fotocopia, ha anche gli occhi che avevo io
da umano, verdi.
“Però
la bambina dovrà essere
uguale a te amore mio.”
“Allora
dovrò impegnarmi anche
io.”
Per
essere ancora più felici
manca una sola cosa. Con EJ in braccio mi inginocchio.
“Amore
mio, ho commesso tanti
errori, ti ho fatta soffrire, ti ho mentito e di questo me ne
pentirà tutti i
giorni della mia esistenza. Ma so anche che nessuno potrà
mai amarti come io
amo te, venerarti come io venero te, adorarti
come…” Non riesco a finire la
frase che mi ritrovo con le labbra molto impegnate.
“Si,
amore mio, si, si e ancora
si.” L’abbraccio e iniziamo a sussurrarci il nostro
immenso amore.
Io,
la mia futura moglie, mio
figlio ed un’altra che arriverà presto, molto
presto.
Ehi pulzelle, come va? Che mi dite di questo ultimo capitolo? Ovviamente il prossimo è l’epilogo? Non so come ringraziarvi per tutto l’affetto che mi avete dimostrato in questi mesi. Siete state fantastiche, con le belle parole, i complimenti, le incitazioni, le curiosità. Ringrazio veramente tutte voi di cuore. Non mi riferisco solo a chi puntualmente recensisce la storia, ma anche ai lettori silenziosi. Grazie di cuore. Aspetto i vostri commenti. A domani, un bacio Mary.
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lei,
ritrovare loro
La
mia
pericolosa cantante
Questi
personaggi non mi appartengono, sono di
proprietà di S. Meyer.