Anime & Manga > Le bizzarre avventure di Jojo
Ricorda la storia  |       
Autore: kymyit    17/03/2011    1 recensioni
[Le Bizzarre avventure di Jojo]
Noriaki Kakyoin è sempre cresciuto in solitudine. Ma non perché gli altri lo evitassero. Era lui stesso che s'isolava,perché nessuno poteva comprenderlo a fondo.
Lui possedeva il potere dello Stand, che solo pochi eletti posseggono.
Ma cosa succederà se questi pochi personaggi entrassero nella sua vita?
Cinque capitoli, cinque (ok, sei) colori, cinque situazioni nella vita passata ed incognita di Kakyoin, prima e durante il fatidico viaggio in Egitto.
Personaggi: Noriaki Kakyoin, Dio Brando, Jotaro Kujo, altri.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 1
Verde/Incontro


I ciliegi in fiore ondeggiavano leggeri al vento, riempiendo l'aria del loro profumo. Petali danzanti volarono lungo il viale, posandosi giocosi sui capelli delle bambine che ridevano felici, danzando sotto quella deliziosa e profumata pioggia rosa. I bambini erano allegri e ottimisti, quasi non sembrava che stessero recandosi, come ogni mattina, a scuola, per l'ennesima estenuante giornata di studi.
Le piccole uniformi verde smeraldo erano in contrasto con la strada bianca, ma si armonizzavano alla perfezione col colore dei dolci fiori rosa.
-Ciao Noriaki.- una bambina trotterellò accanto ad un suo coetaneo.
-Ciao.- rispose lui, allegro.
Aveva circa otto anni, i capelli rosa erano corti, fatta eccezione per un lungo ciuffo soffice che gli ricadeva sul lato destro del viso. Gli occhi smeraldini erano vivaci e spontanei e i suoi modi di fare eleganti e composti, ma non eccessivamente, attiravano le attenzioni delle compagnette, nonostante la giovane età di otto anni. A giocare a suo favore stava anche il cognome da nobile, Kakyoin, che lo rendeva automaticamente il principe azzurro desiderato da tutte.
Ovviamente questa sua posizione di privilegiato non era gradita a molti, specie bambini gelosi della sua classe. E si sa, i bambini spesso sono peggiori degli adulti, proprio perché non discernendo il bene dal male, ritengo le loro cattive azioni niente più che uno scherzo di cattivo gusto.
E fu proprio uno stupido scherzo compiuto da piccoli gelosi a portare Noriaki Kakyoin a chiudersi nella solitudine e nella malinconia.

Finite le lezioni, i bambini si riversarono nel cortile della scuola, pronti a incamminarsi verso casa.
Un gruppetto di cinque però si riunì per un altro motivo.
Rimasero in attesa del loro obbiettivo per qualche minuto e, quando questo comparve, gli impedirono la fuga circondandolo.
-Ciao, Noriaki.- disse maliziosamente quello più cicciottello.
Il bambino dai capelli rosa lo guardò, leggermente sorpreso. Non aveva mai parlato con quel bambino, ma sapeva che si trattava del piccolo teppista della scuola, nonostante avesse solo nove anni, aveva menato un compagno di dodici. Era meglio evitare di sgarrare nei suoi confronti.
-Ciao.- rispose educatamente.
Gli altri quattro ridacchiarono divertiti.

-Marin, la campana è già suonata.- esclamò una bambina bionda rivolta alla sua amichetta, che camminava per i corridoi come smarrita, in cerca di qualcosa o di qualcuno.
-Non trovo Noriaki. A pranzo mi ha promesso che tornavamo a casa insieme.- disse la mora, la stessa bambina che ogni mattina salutava Noriaki con lo stesso tono allegro e dolce.
La bionda ci pensò un attimo, ma poi rispose che non l'aveva visto.
All'uscita, nel cortile, videro un folto gruppo di bambini riunito in cerchio.
-Si stanno picchiando!- esclamò qualcuno
-Jiro Akiyama sta pestando uno di terza!- disse qualcun altro.
La piccola mora fu colta da uno strano presentimento e cominciò a farsi largo tra la piccola folla.
Come il suo piccolo cuore le aveva predetto sussultando nefasto, in mezzo a quella cerchia c'era il suo amichetto del cuore.
Noriaki si reggeva a malapena, col sangue che colava dal naso, circondato da cinque bambini.
Jiro Akiyama, il teppista cicciottello, era pronto a dargli un altro colpo.
Ma i professori dov'erano quando c'era bisogno di loro?
-Smettila!- gli gridò lei mettendosi tra lui e Noriaki -Non vale! Siete cinque contro uno!-
-E levati!- grugnì spingendola in disparte e facendole perdere l'equilibrio.
La piccola cadde terra, sbucciandosi le mani e le ginocchia.
E fu allora che Kakyoin vide rosso.
Anzi, verde.

Tutti rimasero sorpresi nel vedere il piccolo scagliarsi contro il più grande. Ma ancora di più nel vedere che nessuno cercava di fermarlo. Nemmeno Akiyama, che si prese una scarica di pugni sul viso e cadde in terra. Sembrava che una forza invisibile trattenesse i piccoli aggressori.
Ma Noriaki la vide bene quella forza.
Era minuta e sembrava quasi un bambino umano travestito, per la notte di Halloween, da uomo anfibio. La pelle verde scura, era viscida, attraversata da numerose venature smeraldine. Dal corpo partivano numerosi tentacoli che si avvolgevano intorno ai corpi degli altri bambini.
Il tronco, le gambe, tutte le parti del corpo della creatura sembravano formate da quei tentacoli o comunque da spire verdi viscide tenute insieme da delle protezioni marroncine che gli coprivano la bocca come una maschera, il capo, la fronte, le spalle, le braccia, le gambe e l'addome.
Non ne aveva paura.
Sentiva che quella era l'unica persona della quale si potesse fidare.



-Non fraintenda signora.- disse la preside -So benissimo che suo figlio si è solo difeso, volevo semplicemente informarla.-
-Ma certo. La ringrazio.- la signora Kakyoin si alzò e fece un rispettoso inchino all'anziana donna che dirigeva la scuola elementare del figlio.
Uscì fuori dall'ufficio, dove Kakyoin l'attendeva, un po' livido e ammaccato, ma con lo spirito più integro e il morale alto.
La sua manina stringeva quella verde del nuovo amico.



Fine Capitolo 1


Cosa dire di questo?! Mi è appena tornata la JoJo mania e cosa ti ritrovo sul pc?! Questa cosa sul mio Kakyoin. Allora, questa cosetta qui non è nulla di impegnativo. La scrissi per il contest
   "I Cinque Sensi"  indetto da kiara_chan. Era un contest/torneo, e questa fic è stata scritta per la seconda fase. Non l'ho spuntata, purtroppo. Ma capisco bene il perché. Non usando il programma che uso ora, facevo le correzioni da me medesima, perciò ho trovato parecchi errori che mi erano sfuggiti. Per non parlare di tante altre cose. Ecco comunque, per correttezza il responso. E' passato diverso tempo. In realtà ho pensato che non era il caso di pubblicare una storia che mi aveva fatto prendere una cantonata. Ma a pensarci ora a mente fredda. Perché no? U_U  E' piuttosto vecchiotta. In questo periodo con le pulizie all'hard disk sto trovando davvero di tutto.
Noticina: La bimba, Marin. Beh confesso che è una specie di me stessa XD La rivedrete in un altra fic Jojesca , se riesco a scriverci un incipit decente. Gli incipt sono un dramma O_____O

Nota: ora la fic dovrebbe essere corretta, ma prima non lo era, quindi purtroppo le critiche ci stan tutte XD
Poi: Sul passato di Noriaki si sa poco nel maga, solo che era chiuso perché avendo lo stand non si apriva con gli altri, che adora i videogiochi e che i genitori temono sia fuggito di casa e che viaggiando in Egitto ha incontrato Dio. Il resto è pura licenza poetica. U_U

Ah, giusto, il tema del round era la VISTA  U_U baciiiiii!!


5^ Classificata



Giudizio di kiara_chan


Grammatica: 7,5
Vi sono alcuni errori, soprattutto ripetizioni o parole che stonano nella frase. Per il resto la lettura è abbastanza scorrevole, lievemente ostacolata dagli improvvisi balzi temporali. Per il resto ho trovato un miglioramento dello stile rispetto al primo round. Un piccolo consiglio: per staccare le sequenze basta un asterisco, troppi risultano un po’ eccessivi.
Originalità: 7
La storia si presenta dapprima originale, poiché tratta del tema dell’ “amico immaginario”, se così si può definire ciò che Hierophant Green rappresenta per Noriaki. Ho apprezzato come tu abbia interpretato il senso del concorso, la vista, adattandolo alla particolarità del protagonista, ovvero essere l’unico capace di vedere il suo amico e tutto ciò che ne consegue (l’isolamento, i genitori preoccupati). Poi, però, la storia dal terzo capitolo circa riprende la trama del manga così fedelmente che si perde sia il tema originario legato alla vista, sia l’originalità iniziale che viene soffocata dalla vita di Noriaki.
Caratterizzazione: 8
Nonostante conosca poco questo personaggio e basandomi solo sulle informazioni raccolte, ritengo tu abbia caratterizzato molto bene Noriaki, approfondendo ogni suo aspetto (la causa della sua introspezione, la sua passione per i videogiochi, il suo altruismo). Inoltre la storia è incentrata proprio su tale personaggio e sulla sua introspezione, resa e sviluppata piuttosto bene. Anche i personaggi secondari, per esempio Jotaro, mi sono parsi per caratterizzati.
Attinenza al tema dato: 6,5
La storia risulta attinente al tema solo in determinati punti all’inizio. Mi riferisco ai momenti in cui Noriaki si accorge di essere l’unico capace di vedere il suo amico immaginario. Come detto in precedenza, ho apprezzato questa interpretazione della vista, sviluppata però in maniera molto limitata poiché si ritrova solo nei capitoli iniziali. Durante il resto della storia, non ho ritrovato elementi attinenti al tema assegnato, se non l’immagine di Hierophant Green poco prima della morte di Noriaki, che si ricollega alla caratteristica dello Stand di presentare un aspetto diverso a seconda dell’umore del “padrone” descritta nei primi capitoli.
Complesso: 7
Nonostante le varie pecche riguardanti l’attinenza e l’originalità, la storia comunque risulta piacevole e carina, forse troppo attinente alla storia del manga negli ultimi capitoli. A mio parere sarebbe stato meglio incentrare la storia sull’infanzia di Noriaki e ampliare ciò che viene descritto nei primi capitoli, poiché l’idea è buona.

Totale: 36


Giudizio di _ALE2_

Grammatica: 8

Ho notato delle parole ripetute e qualche erroretto prettamente di distrazione. Una cosa che non mi è piaciuta è stata la scelta del lessico, che ogni tanto risulta un po’ mancare, rispetto al livello interpretativo alto della fan fiction. Ho apprezzato gli stacchi temporali e la divisione in capitoli, soltanto gli asterischi a volte distanziavano troppo un capitolo dall’altro.

Originalità: 7

La storia si presenta dapprima veramente particolare (il tema della vista incentrato in quello che è una sorta di amico immaginario, un amico visto solo dal protagonista), poi però perde di incisività, si stacca quasi totalmente dal tema della vista.

Caratterizzazione: 8

Mi sono documentata non conoscendo l’opera originale e credo che la caratterizzazione sia stata quasi perfetta, la passione per i videogiochi del protagonista, il suo dramma dato il suo isolamento e tante altre sfaccettature. L’introspezione del personaggio è profonda e alla fine della fan fiction si ha un’idea precisa del carattere di Noriaki.

Attinenza al tema dato: 7

Il tema, come ho già detto, è ben incentrato nella prima parte della storia ma poi si perde quasi del tutto, se non nella descrizione dello Stand.

Complesso: 7.5

Storia ben sviluppata, che pecca soltanto nell’attinenza al tema proposto.

Totale: 37.5 




Totale: 36.75
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Le bizzarre avventure di Jojo / Vai alla pagina dell'autore: kymyit