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Autore: Kurtofsky    19/03/2011    3 recensioni
Azimio Adams teneva a cinque importanti cose nella sua vita: il suo codice d'onore, il rispetto a scuola, la squadra di football, gli amici e la sua famiglia.
Non c'era cosa che non avrebbe fatto per preservare quegli elementi, tant'è che spesso e volentieri si ritrovava a fare i salti mortali per loro o, a seconda dei casi, a ballare con gli sfigati del Glee Club che, strano ma vero, era stata la cosa migliore fatta in quegli anni scolastici.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Dave Karofsky, Kurt Hummel, Mercedes Jones
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Titolo: Double Date
Titolo del Capitolo: Let’s Talk!
Fandom: Glee
Personaggi: Azimio Adams, Mercedes Jones, Dave Karofsky, Kurt Hummel, Rachel Berry
Genere: Introspettivo, Fluff, Romantico
Rating: Verde
Avvertimenti: Het, Slash, What if? (E se…), Spoiler!
Conteggio Parole: 1169 (FiumiDiParole)
Note: 1. All’amore della mia vita, al mio orsacchiottone coccoloso che amo tanto tanto<3
2. Più Merzimio! è_é THIS IS THE WAY!
3. Ci saranno alcuni spoiler<3
4. Il comportamento di Kurt verrà ovviamente spiegato nei capitoli successivi, se quindi lo vedere OOC il suo è giustificato… almeno credoXD
5. Non betata<3


{ Double Date ~
- 2. Let’s Talk! -



Nel farsi la doccia al termine dell'allenamento, Azimio avvertì una vaga e crescente tensione nel suo corpo anziché il sollievo per quella pausa.
Sapeva che Dave lo aspettava al varco, pronto a prenderlo in giro dinnanzi al rifiuto di Mercedes e temeva che quel momento arrivasse troppo in fretta... non era poi così convinto di riuscire a farsi una ragione davanti ad una risposta negativa.
Non che non si fidasse delle sue capacità - tutt'altro! - ma Mercedes non l'aveva mai guardato con benevolenza.
Cercò quindi di far durare più a lungo la doccia, e anche quando fu costretto ad uscire si asciugò e si rivestì con estenuante lentezza.
Sfortunatamente non era ancora in grado di fermare il tempo e si ritrovò vestito con accanto il suo migliore amico che non aspettava altro che umiliarlo.
" Allora Az...", il ghigno di Karofsky lo accolse insieme ad una spallata. " Andiamo?"
" Rimarrai deluso visto che mi dirà di sì.", ribatté Azimio, cercando di auto convincersi su un possibile esito positivo.
" Vedremo..."
Si avviarono lentamente verso la sala delle prove del Glee Club e Adams tentò, vanamente, di far desistere l'amico.
" Di sicuro se ne saranno andati. Scommetto che le prove sono finite da un pezzo.", commentò. " Le parlo domani."
" No. Sono ancora lì. Inoltre domani è sabato e non c'e scuola."
Azimio lo guardò sospettoso, cogliendo nelle affermazioni dell'amico una strana certezza.
" E tu come fai a sapere se sono ancora lì?", magari poteva ricattarlo nel scoprire un qualcosa di scottante.
Sì: era una buona idea.
" Lo so e basta."
" Mi puzza questa questione!"
" Ti puzza solo perché te la stai facendo sotto, Az!", rise Dave, chiudendo lì il discorso, palesando in quel modo che non avrebbe risposto a nessuna domanda.
E Azimio si senti ufficialmente nella merda.
Doveva trovare una soluzione ma ormai sembrava troppo tardi, e una volta vicino all'aula del Glee superò l'amico per lanciarvi un'occhiata all'interno, scoprendo che, miracolosamente, vi erano ancora tre persone: la Jones, la Berry e quella checca di Hummel.
Le due ragazze parlavano fitte con il finocchio ma, dalla sua posizione, non poteva capirle.
Non che gli interessasse ma voleva sapere quanto ci avrebbero messo ancora, possibilmente voleva trovare Mercedes sola.
" Allora?"
Lanciò un'occhiata a Dave e gli fece cenno di restare indietro.
" Lei c'è. Ma ci sono anche la Berry e Hummel. Aspetto che se ne vadano."
" Che codardo.", ghignò Karofsky, lanciando ugualmente uno sguardo nell'aula.


Mercedes aveva sempre odiato vedere Kurt, il suo migliore amico - ed ex cotta giovanile -, giù di morale.
Era sempre stato un ragazzo forte. Intelligente e sveglio che, quando voleva, sapeva essere cinico e crudele tanto quanto Santana.
Solo pochi però sapevano che quel suo atteggiamento - quel suo convinto cercare la perfezione fisica e canora - erano la sua difesa. Nascondeva spesso le sue debolezze dietro quella maschera da ragazzino superficiale spesso e Mercedes lo conosceva così bene da non credere a certi suoi atteggiamenti e trovava impossibile non preoccuparsi quando Kurt arrivava a mostrare il suo malumore anche agli altri.
Era raro vederlo in quelle condizioni e doveva essere davvero successo un qualcosa di veramente grave.
" Devi parlare! Dai Kurt, almeno con noi!", Rachel gli carezzò il ginocchio con fare materno - era maturata dalla loro vittoria alle Regionali, era addirittura più sopportabile.
" Non è successo niente ragazze. Dovreste solo essere felice che io sia qui no?"
" Lo siamo, per l'amor di Dio!", esclamò Mercedes alzando gli occhi al cielo. " Ma non me la racconti giusta! Stavi bene alla Dalton, l'hai sempre detto. Non puoi aver cambiato idea di punto in bianco!"
Kurt mugugnò qualcosa distogliendo lo sguardo, quasi incapace di sostenerlo.
" Non è stata una scelta semplice...", ammise. " Ma... non potevo più stare lì. Non era il mio posto."
" Ma... Blaine...", esordì Rachel incerta, cercando negli occhi di Mercedes un appoggio.
Quest'ultima ricordava ancora la chiamata eccitata di Kurt che ricevette qualche giorno prima delle Regionali e come, in preda all'emozione, le aveva raccontato di Blaine, delle sue parole e di baci. L'aveva fatto quasi senza prendere fiato e, tra i deliri dell'amico, lei ricordò anche la strana sensazione che l'aveva colta nel sentire quel racconto.
Certo, aveva gioito con lui - e ci sarebbe mancato altro! -, ma il suo sesto senso di donna le diceva che quell'amore provato dal Warbler era uno dei cosiddetti 'fuochi di paglia' - li aveva visti spesso in Kurt, sapeva come funzionavano - che ardevano tanto all'inizio per poi perdere ogni significato.
Sperava di sbagliarsi: lo sperava per davvero.
" Voi siete stati bravissimi, avete meritato di vincere. Al contrario mio che non ho cantato bene. È colpa mia se l'accademia ha fatto una pessima figura."
" Non è vero Kurt!", esclamò Rachel indispettita. " Hai cantato benissimo, ma la canzone non rendeva pienamente giustizia alla tua voce: quella, se permetti, è stata una scelta pessima. Quindi, non è colpa tua!", lo difese.
" Rachel ha ragione.", ammise Mercedes sospirando. " Allora... è davvero per questo che te ne sei andato?"
Kurt esitò, tenendo lo sguardo basso, confermando alle amiche la poca veridicità delle sue parole.
" Ci nascondi qualcosa.", palesò infatti Jones, sperando in quel modo di far parlare l'amico. " Prendendo per vera quella tua motivazione... è una tua impressione o sono stati loro a dirti qualcosa?"
" No!", si affrettò a rispondere Kurt. " Sono stati tutti gentili con me... ma... c'è anche la retta della scuola da pagare, non ho preso la borsa di studio... mi mancavate, Pavarotti è morto...", iniziò con una sequela di scuse e, solo le prime parvero le più credibili, anche se le due ragazze sapevano che Burt e Carole non ci avrebbero pensato due volte a pagare la retta della Dalton.
" Tuo padre cos'ha detto? E Blaine? Cioè Kurt... sei tornato qui con quel tipo, Karofsky, che potrebbe riprendere a perseguitarti... non che non sia felice del tuo ritorno, ma sono preoccupata.", mormoro Rachel.
" Me la caverò.", il ragazzo abbozzò un sorriso, falso e teso, e Mercedes notò ancora come evitasse accuratamente di parlare di Blaine. " Mio padre non ha detto niente... se non di stare attento. E non ho più paura..."
" E con lui, con Blaine, come sta andando?", domandò direttamente Jones, facendo sussultare l'amico.
" Ecco...", gli occhi chiari di Hummel vagarono per tutta la sala prove, imbarazzati. " Siamo buoni amici, come sempre."
Sia Rachel che Mercedes si scambiarono un'occhiata, avevano capito entrambe la situazione e per Kurt non era ancora arrivato il momento giusto per elaborare quando fosse accaduto.
" D'accordo.", accettò Berry, abbracciando affettuosamente il ragazzo. " Quando avrai voglia di parlare lo farai."
Kurt assentì e, accettando anche l'abbraccio di Mercedes, prese la sua borsa.
" Andiamo, abbiamo un compito da preparare!", esclamò Rachel. " Ho un sacco di idee! Un mash-up sulle canzoni di Barbra, che ne dite?"
" Alle volte mi chiedo con quale criterio il Professor Schuester crei le squadre...", commentò Mercedes, certa che mettere tre elementi come lei, Kurt e Berry in squadra era un vero e proprio azzardo.
Erano tre prime donne e, anche se avrebbero creato uno spettacolo di dimensioni colossali, era certa che avrebbero discusso parecchio prima di raggiungere un accordo.
   
 
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