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Autore: Kyuketsuki Assassin    26/03/2011    4 recensioni
HOLAAAAAAAAAAAAAAA!!!! XD storia sistemata, scritta da me e dalla mia grande amica Moniko Chan. Cosa accadrebbe se io e lei, mentre siamo al Lucca, venissimo catapultate nel mondo di Hetalia a causa di uno degli incantesi fallimentari di Inghilterra? Riusciremo mai a tornare a casa? Ma soprattutto: riusciranno mai le nazioni a sopportare le nostre menti bakate?! venite a scoprirlo, io e Moniko Chan vi aspettiamo!!!! XD DASVIDANYAAAAAAAAA!!!!
(presenti paring vari)
Genere: Avventura, Demenziale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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La mattina seguente le due ragazze si svegliarono con lo stesso identico umore del giorno precedente, tristissime perché sapevano benissimo che quel giorno se ne sarebbero andate per sempre. Raggiunsero Arthur ed Alfred in cucina, e iniziarono a fare colazione senza dire una parola
 
“ehm....ragazze? Ok che siete tristi perché dovete andare via, ma non vi sembra eccessivo?”
 
“no” fu la risposta secca che ottenne l’americano da parte delle altre due, che risposarono la loro attenzione sulla loro colazione
 
“non fate quei musi lunghi! per tornare a casa vostra sarà necessaria la presenza delle altre nazioni. Ora che ci penso, dovranno essere qui a momenti. Sara, tu e Alfred dovete portarci nel posto dove avete trovato la pietra, ok?”
 
“si Iggy”
 
l'inglese iniziò a preoccuparsi: quelle due erano troppo tranquille, e la cosa non era normale
 
“hai cucinato tu Iggy?” chiese d’un tratto la mezza romana
 
“si, perché?”
 
“oh, niente, è buono”
 
si, la cosa non era per niente normale. Come erano arrivate, le due ragazze sparecchiarono e filarono nella loro stanza per vestirsi, ma erano appena uscite dalla cucina che qualcuno suonò alla porta
 
“già qui?”  disse l'americano perplesso andando ad aprire alla porta. Appena aprì, qualcosa di molto simile ad Italia schizzò dentro come una saetta per andare ad abbracciare strette Monica e Sara che rimasero quasi scioccate: dopo tutto, era ancora mattina, ed è provato scientificamente che la mattina il cervello fatica a connettersi
 
“BUAAAAAAAAAAAAAAH!!!! NON VOGLIO CHE ANDIATE VIAAAAAAAA!!!” strillò il piccolo italiano in piena crisi isterica d’addio
 
“F-Feli! c-ci soffochi....!!!”
 
inutile dire che l'italiano, impegnato com'era a stringerle e a piangere, non aveva sentito le due, ma per fortuna che in loro aiuto intervennero Germania e Giappone
 
“Italia-kun! Lasciale andare! Non vedi che le soffochi?!”
 
“Italia! molla la presa! le stai uccidendo!”
 
appena sentì il comando del tedesco, Feli lasciò la presa sulle due, che poterono ricominciare a respirare
 
“grazie Lud ....”
 
Monica, grazie allo stritolamento di Italia si era ripresa un po' dalla depressione, e prese parola
 
“ma....che ci fate qui?”
 
Feliciano non esitò a rispondere “siamo venuti a salutarvi! e poi Inghilterra ha detto che era necessario l'intervento di noi nazioni per farvi tornare a casa!”
 
“davvero? e perchè?” domandò Monica
 
“sembra che per attivare l'incantesimo bisogna cantare, il problema è cosa bisogna cantare”
 
“è imbarazzante?”
 
“nono … devo tradurre il testo, c'è anche lo spartito, ma non si capisce niente”
 
“ti ci vorrà tanto?”
 
“penso un paio d'ore, come minimo”
 
Sara nel frattempo si era avvicinata quatta quatta al libro che era in cucina, e aveva dato un'occhiata allo spartito di cui parlava Iggy. Da mezza morta di sonno e depressa, appena vide le prime note, cacciò un urlo acutissimo, che fece catapultare gli altri in cucina
 
“c-che c'è?! perchè hai urlato?!” esclamò l’inglese,  preoccupatissimo
 
“MONICA!”
 
“che c’è?!”
 
Sara additava lo spartito come una matta con un sorriso a 32 due denti in volto, gesticolando e bofonchiando parole senza senso
 
“Sara calmati, respira e dimmi tutto!” disse afferrandola per le spalle
 
“il testo! il testo!” gridava come una pazza: “leggilo!”
 
“o-ok, ma tu sciallati va bene?” prese in mano il librone e guardò al pagina, sbiancando e arrossendo allo stesso tempo, si voltò verso l'amica che sorrideva felice e sorrise allo stesso modo
 
“qualcosa non va? avete mangiato troppo?” azzardò l’inglese notando i loro sguardi
 
“il testo!!! sappiamo tradurlo!!!”
 
Dire che Arthur era scioccato era dir poco “c-che?! È-è gaelico antico!! come avete fatto?!”
 
“la musica la conosciamo!” esclamò Monica al settimo cielo
 
“c-che?! come fate a conoscerla?!”
 
“a me l'ha fatta conoscere lei, poi non so” rispose indicando l'amica, intenta a studiarsi lo spartito
 
“tu.....conosci il testo?! ma come?!”
 
Sara ridacchiava al settimo cielo “il testo altro non è che una delle tante canzoni dei Blackmore's Night! il titolo è Home Again, di nuovo a casa!” spiegò la ragazza, con gli occhi che le brillavano
 
“i Black chi?!” domandò Alfred, perplesso
 
“i Blackmore's Night! E’ un gruppo inglese che fa canzoni semi celtiche e rock rinascimentale! Sono magnifiche! Appena ho visto le prime note ho riconosciuto immediatamente la canzone!!”
 
dicendo questo prese le mani di Monica e le due si misero a cantare il ritornello, felici come una pasqua
 
“un momento … Blackmore’s Night avete detto?”
 
“si”
 
L’inglese si schiaffò la mano in faccia: “perché non ci ho pensato prima?! Accidenti! E pensare che piacciono anche a me!”
 
“che cosa?!” domandò incredula Sara, sorridendo radiosa
 
“è la verità, le loro melodie mi ricordano quando ero piccolo”
 
“oddio!” urlò Monica rossa in volta e con la faccia da fan girl arrapata: “Iggirisu da piccolo, devo strapazzarlo!!!” e si gettò addosso ad Inghilterra strozzandolo, continuando a urlacchiare “kawaii, kawaii, kawaii!!!”
 
“h-help me” pigolò il povero inglese mentre cercava, in vano, di liberarsi dalla presa della ragazza
 
“Moni! lascialo! ci serve vivo!”
 
Sara riuscì dopo molte insistenze a staccare Monica da Iggy, e per distrarla gli lanciò un pupazzo di Arthur da piccolo che l’amica iniziò a coccolare e strapazzare continuando  dire "kawaii"
 
l'inglese si tirò su ansimando: “non ho ancora capito se mi vuole bene o se mi vuole uccidere!”
 
“ti vuole bene! è che è un po’ esuberante, come America” spiegò Sara, come se fosse la cosa più ovvia
 
Arthur aggrottò le sopracciglia: “beh … ora che abbiamo il testo, sarà il caso di andare no?”
 
“mi lasci il tempo di trascriverla così facciamo le fotocopie e poi ve la insegno?”
 
“certo”
 
la ragazza prese il librone e si mise all'opera: in poco tempo, preparò delle fotocopie leggibili per tutti e le distribuì alle nazioni: “ora dovete seguire me! così vi insegno!”
 
fecero diversi tentativi, ma disastrosi, le nazioni non riuscivano a sincronizzarsi, l'unico che sembrava andare meglio era Roderich, che si era messo addirittura al pianoforte e faceva d’accompagnamento musicale. Alla fine, dopo circa quattro ore di prove, le nazioni impararono Home Again
 
“certo che è più facile insegnare ai bambini dell'asilo! uffa! beh, almeno adesso, dopo QUATTRO ORE di prove la sapete. Sia lodato il signore” disse Sara facendosi il segno della croce
 
“sempre sia lodato” risposero le nazioni
 
“EIMEEEEEEN!!!”
 
A tutti si ghiacciò il sangue nelle vene dallo spavento. Si girarono appena in tempo per vedere correre via un uomo, o meglio, un armadio vivente vestito da prete con in mano quelle che sembravano molto delle spade, per poi sparire tra la vegetazione
 
“chi é?” chiese Feliciano guardando perplesso il punto in cui lo strano prete era appena sparito
“torna qui cane di Giuda! Non abbiamo ancora finito io e te!”
 
dal nulla spuntò un "signore" alto, con lunghi capelli neri e una giaccone rosso che lo copriva dalla testa ai piedi, rosso lo era anche il largo cappello, bianche e nere invece, le esagerate pistole che impugnava. Lo sguardo era contorto in una smorfia di pura rabbia, e da un angolo della bocca si poteva intravedere chiaramente un canino lungo e dall’aspetto terrificante, come il resto della dentatura che si scorgeva
 
“Doitsu, mi fa paura!” strillò l’italiano nascondendosi dietro al tedesco, che rimase immobile a guardare lo strano essere che, in quel momento, lo notò. I due si fissarono, e l’uomo in rosso, sorridendo in modo agghiacciante mostrando una chiostra di denti affilati e appuntiti, gli puntò contro le pistole
 
“crepa, nazista bastardo!”
 
Ludwig aveva due opzioni: o essere ucciso da un pazzo vestito di rosso, o perdere tutta la dignità e darsela a gambe come un codardo.
 
Scelse la seconda
 
“WAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!! QUEL PAZZO VUOLE AMMAZZARMI!!!”
 
“ALU-CHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAN!!!!”
Alucard frenò subito la corsa, si girò moooooooolto lentamente verso Sara e la guardò malissimo, digrignando i denti e puntandole contro le pistole
 
“non. chiamarmi. ALU.CHAN!!!”
 
Sara sbiancò trovandosi puntate contro le due pistole enormi, si fece piccola piccola dalla paura
 
“taskete....." pigolò terrorizzata
 
intanto Monica che era tornata dal mondo delle fate, continuando a stringere il suo Arthur-pupazzo, si avvicinò, ignara di tutto
 
“che succede?” chiese allegramente
 
Alucard guardò anche lei, ma quest’ultima sembrò non farci minimamente caso
 
“ooooooh, ma tu sei Alucard! piacere di conoscerla! Sara hai visto chi c'è?! che bella sorpresa!”
 
“non le ha ancora sparato?” chiese Germania spuntando da dietro un albero
 
“mi sa che lo sta per fare” pigolò in risposta Sara, mentre il vampiro era tutto concentrato su Monica, infatti le stava puntando contro la Jackal alla testa, mentre Casull era stata riposta al suo posto
 
“oooooh, ma questa è Jackal! Che bella! Chissà quanti ghoul avrai fatto saltare con questa!”
 
“come?” chiese Alucard, perplesso e sopra tutto sorpreso, dato che la ragazza sembrava non aver minimamente paura nonostante avesse una pistola puntata alla testa
 
“i ghoul! Quella specie di zombi contro cui combatti, mi piace come le loro teste scoppiano in sangue e polvere da sparo! è così artistico!”
 
Alucard sembrò abbassare la guardia: “e così … ti diverte?”
 
“Non sai quanto! e poi quando hai smaciullato Valentine?! o quando ti sei mangiato Rip?! poveretta un po’ mi dispiace, o quando hai sodomizzato Incognito?! Dio se sei stato grande!”
 
“mmmh …” il vampiro abbassò la pistola, fissandola
 
“che fa adesso? la sbrana?” chiese di nuovo Ludwig, senza uscire dal suo nascondiglio
 
“s-sembra che si sia tranquillizzato …” azzardò la mezza romana
 
“anche a Sara piace molto, non è vero? chiese girandosi verso di lei
 
“eh?! a-ah, siii certo moltissimo! eheh...”
 
Alucard rise di gusto: “mi piacete! Avete lo spirito giusto! Brave!” sempre sorridendo, anzi, ghignando, diede una pacca sulla testa a tutte e due: “ora devo andare a far saltare la testa ad Andersen”
 
“ci porti le foto?!”
 
“ma non  può Monica! Lui non viene in foto!”
 
“ah … peccato. Alla prossima allora!”
 
Alucard fece un ultimo ghigno e finalmente se ne andò
 
“oddio, grazie al cielo non ci ha uccise! ma .... dove sono gli altri?” si chiese guardandosi in giro, alla ricerca delle altre nazioni, che uscirono allo scoperto, guardandosi in giro, temendo di rivedere Alucard saltare fuori e ucciderli
 
“cosa. Cavolo . era. Quello. aru?”
 
“maledizione, proprio adesso Alucard doveva saltare fuori!” sbottò l’inglese
 
 “lo conosci?!” esclamò Sara, guardandolo
 
“certo che lo conosco! mi ha causato un sacco di problemi! venire qui a Londra nell'800, per poi farla quasi radere al suolo perché un maggiore nazista …” e qui l’inglese scoccò un’occhiataccia a Ludwig “ … voleva ucciderlo”
 
“povero Iggy!” commentò Monica
 
“ma mi avevi detto che non conoscevi la Hellsing!”
 
“ho mentito. se te l'avessi detto avresti sicuramente trascinato Alcuard a cercare i pezzi con te e Monica
“non sarebbe stato male!” intervenne l’altra ragazza, immaginandosi il loro viaggio in compagnia del vampiro
 
“forse è meglio così … avrebbe litigato con Russia, me lo sento, e avrebbe cancellato dalle cartine Germania”
 
“poco ma sicuro.....” fu l’unico commento del tedesco
 
“a me non faceva paura”
 
“sei uno dei pochi Russia-san: appena lo vedono squartare una persona o risorgere dopo che l'hanno trivellato di colpi, tutti si mettono a urlare e se la fanno sotto dalla paura!”
 
“ovvio! Alucard è il vampiro più forte che esista al mondo! sfido chiunque a sconfiggerlo!” intervenne Sara, annuendo decisa
 
“per fargli capire che squartare la gente non si fà mi è quasi costata la pelle! meno male che Integra è un po’ più ragionevole, anche se è pazza, almeno quanto lui...”
 
“davvero?” chiese Sara “Integra Farburke Wingates Hellsing è pazza?? ma dal manga non si direbbe!”
 
“non la conosci come la conosco io, ti assicuro che quelli della Hellsing sono matti da legare, anzi, è proprio la famiglia Hellsing ad essere completamente fusa di testa!”
 
“perchè parli così male di loro? dopo tutto la Hellsing ti ripulisce dai vampiri e dai ghoul che girano per il tuo territorio!” disse Monica
 
“ma hai idea dei soldi che devo sborsare dopo che la Hellsing ha fatto secchi vampiri e ghoul?!?! sono tanti! pure troppi!!!”
 
“povero Iggy! ti fanno disperare! ecco perchè sei in crisi economica!”
 
“allora se conosci anche gli Hellsing … conoscerai anche i Phantomhive ?” chiese Monica all’inglese, che in cambiò alzò gli occhi al cielo, disperato
 
“non me ne parlare....anche Ciel, che se ne và in giro come se fossimo nell'800! E Sebastian che fa a botte con Greel e mi ribaltano la città....poi odio quello shinigami dai capelli rossi”
 
“povero Iggirisu....” dissero in coro le due pattandolo sulla schiena
 
“scusate, non dovevamo tipo cantare un qualcosa per farle cioè tornare a casa?”
 
 
“a si, è vero. Andiamo”
 
Sara e America condussero tutti gli altri verso il punto in cui avevano trovato il masso, per fortuna che i due si ricordavano la strada (o almeno, se la ricordava Sara, dato che America continuava a dare indicazioni sbagliate), e arrivarono alla radura tutti sani e salvi
 
“siamo arrivati!”
 
“wow! non pensavo che ci fossero ancora posti del genere in una foresta!”
 
“invece di meravigliarvi tanto, risparmia il fiato per cantare”
 
“aspetta, dobbiamo sistemare i pezzi prima, ma sembra un puzzle, è difficile” disse Monica mentre continuava a cambiare posto ai pezzi: “ci vorrebbe il professor Layton”
 
“no! anche lui no!”
 
“conosci anche lui?”
 
“si, è un'ottima persona, e incastra un sacco di criminali, ma mi ribalta Londra con le sue indagini!”
 
“quindi non lo chiami?”
 
“neanche se mi paghi”
 
“e allora ci tocca metterci al lavoro”
 
detto questo si accucciarono vicino alla pietra per fare dei tentativi, e finalmente dopo mezzora buona ci riuscirono
 
“ecco ora possiamo cantare!” esclamò Monica alzandosi e stiracchiandosi
 
“bene gente! ricordate i posti che vi ho assegnato?” chiese Sara guardando le nazioni, che non dissero nulla
 
“potresti … rinfrescarci la memoria?”
 
“nani?! oh my Jashin......ok, vi metto a posto io....."
 
e dopo un'altra mezzora passata a sistemare le nazioni ai rispettivi posti, finalmente tutti furono pronti per procedere, ma c'era un piccolissimo problema: Francia non voleva cantare
 
“ma perchè Furansu-nisan?! cosa ti costa cantare?!” chiese Monica sull’orlo del piano
 
“la canzone è in inglese, e io ODIO l'inglese!”
 
A quel punto intervenne Sara “nn me ne frega niente! tu canterai!”
 
“no!”
 
“osi contraddirmi?!”
 
“oui”
 
“Furansu-nisan?”
 
il francese si voltò sentendo una mano sulla spalla e sbiancò
 
“se non canti ti renderò impossibile parlare per il resto della tua vita, hai capito?” disse Monica con un sorriso
 
la presa sulla spalla del francese si stava stringendo pericolosamente, e il viso della ragazza non prometteva niente di buono
 
“ci sono passato, è meglio che le dai ascolto o ti stacca il braccio” disse tranquillo l’inglese, facendo, però, un passo indietro
 
“o-ok … canterò” pigolò terrorizzato
 
“bravo Furansu-nisan!”  disse allegra
 
“grazie Monica per averlo convinto! gente, fatemi vedere cosa siete in grado di fare! maestro....” disse rivolta ad Austria, che annuì e diede l'attacco iniziale suonando il piano, seguito a ruota, poco dopo, da tutti gli altri che, per miracolo erano finalmente sincronizzati: sembravano quasi un coro di angeli. Le ragazze erano entusiaste, e cantarono con le nazioni con molto entusiasmo, specie quando arrivò il ritornello
 
“Old familiar faces
Everyone you meet
Following the ways of the land
Cobblestones and lanterns
Lining every street
Calling me to come home again!



Dancing in the moonlight
Singing in the rain!
Oh, it's good to be back home again
Laughing in the sunlight
Running down the lane
Oh, it's good to be back home again!”


 
finito il ritornello, una luce cominciò a farsi vedere
 
“manca poco! ragazzi ci si quasi" strillò Sara durante la pausa musicale
 
“un ultimo sforzo! siamo a metà canzone! non mollate!” intervenne Monica
 
sentendo "metà canzone" le nazioni alzarono notevolmente la voce e cantarono più forte, talmente forte che forse li sentivano perfino in città. E finalmente, quando finirono di cantare, il varco si era completamente aperto
 
“grandissima interpretazione ragazzi! siete magnifici come coro! Lud, non pensavo sapessi cantare così bene!” intervenne la mezza romana sovrastando le grida di giubilo degli altri.
 
il tedesco arrossì, ma accennò a un sorriso imbarazzato
 
Feliciano saltò addosso alle ragazze, stringendole forte forte: “mi mancherete tantissimo” pigolò tra i lacrimoni
 
“su su Feli … dispiace anche a noi, ma purtroppo dobbiamo...e poi non vi dimenticheremo mai! promesso!”
 
“parola d'onore?”
 
“parola d'ore!” rispose Sara facendosi la croce sul cuore
 
con un ultimo abbraccio l’Italia si staccò
 
Sara dopo essere libera dall'abbraccio di Italia non esitò ad andare ad abbracciare Russia, piangendo come una fontana, e poco ci mancò che anche il russo si mettesse a piangere
 
“non ti dimenticherò mai Ivan......io.....ti amerò per sempre!”
 
Il russo ricambiò la stretta, forse più forte “non smetterò mai di amarti......” mormorò, baciandola dolcemente
 
 “ma perché devono sempre essere così drammatici?!” esclamò Monica
 
“che tenerezza...........buaaaaaaaaaaah!!! Arthur abbracciami!!!” strillò Alfred avvinghiandosi al povero inglese che a momenti moriva soffocato
 
“non......respiro.......”
 
fu di malavoglia che Sara alla fine si decise a staccarsi dal suo amato Ivan, per poi passare a salutare anche gli altri
 
in sostanza fu una valle di lacrime nel vero senso della parola, perché non erano solo le ragazze a piangere, ma anche metà delle nazioni stava piangendo
 
“Gilbert? stai....piangendo?!”
 
“eh?! no! è che......” ma non finì la frase che il prussiano scoppiò a piangere, abbracciandole strette “mi manchereteeeeeeeeeee!!! Anche se siamo stati insieme per poco tempo, sentirò tantissimo la vostra mancanza!!!”
 
Sara ricambiò la stretta imbarazzata, mentre Monica rideva: “ahahah su Ore-sama!  versare le suo regali lacrime per noi! quale onore!”
 
“siete state delle avversarie esemplari!” disse, guardando Sara e tirando su col naso
 
“mpf! ti atterro quando vuoi!” disse sorridendo tirandogli un pugnetto sulla spalla
 
“ti aspetto!”
 
 “e così.....siamo arrivati al capolinea” disse Arthur rivolto alle due ragazze, che avevano appena finito di salutare tutti
 
“purtroppo si.....”
 
“ci mancherai Iggy”
 
“si si, anche voi” rispose l’altro, vago
 
Monica però notò che gli occhi dell'inglese era lucidi di lacrime. la ragazza sorrise: “Iggy, guarda che non c'è niente di male nel piangere! in questi casi bisogna lasciarsi andare!”
 
manco l'avesse detto che Inghilterra abbracciò le due, come se fossero figlie sue, piangendo come un disperato
 
“sigh...mi....mancherete tantissimo! anche se....mi avete fatto disperare, sentirò molto la vostra mancanza! riguardatevi, e....non dimenticate quello che avete passato qui...”
 
“non lo dimenticheremo mai Iggy, giuriamo”
 
“lo ricorderemo finché campiamo!”
 
le ragazze si staccarono sorridendo con gli occhi lucidi: “a-a presto iggy...e grazie per tutti i consigli sui celti!” disse Monica, una volta lasciata la presa
 
“di niente”
 
si voltarono e si avviarono verso il varco
 
“ah, quasi dimenticavo, Monica!”
 
la ragazza si voltò: “che c'è?”
 
“prendi!” disse lanciandole qualcosa
 
Monica afferrò il piccolo gingillo che le aveva lanciato, lo guardò e sgranò gli occhi: “è-è-è … un triskele!”
 
“originale credo che tu sappia che significa vero? trattalo bene mi raccomando”
 
“c-certo grazie Arthur, grazie infinite!” disse, cercando di trattenere le lacrime
 
l'amica sorrise, guardò per un ultima volta le nazioni e alzò il braccio per salutarli: “arrivederci e non dimenticateci mai, mi raccomando!”
 
“certo! A presto!” urlarono in risposta
 
le due ragazze sorrisero, si presero per mano ed entrarono nel portale, che si richiuse subito alle loro spalle
 
“mi mancheranno quelle due....” mormorò Alfred con gli occhi ancora lucidi
 
“a tutti mancheranno” intervenne Germania che tentava di non far vedere le lacrime che gli velavano gli occhi “ma non possiamo dire che ci siamo trovati male con loro”
 
“spero di rivederle al più presto, già mi mancano!” intervenne Italia, attaccato al braccio del tedesco
 
“una cosa è certa …” iniziò Arthur fissando il punto in cui erano sparite le ragazze “non credo che le dimenticheremo tanto facilmente”
 
nel frattempo....
 
le ragazze, dopo aver attraversato il passaggio, con loro enorme sorpresa, si accorsero di essere tornate esattamente nel bagno da cui erano partite
 
“siamo tornate?!”
 
“e portiamo i cosi da cosplay! ma che....”
 
“è come se non fossimo mai partite....che sia stato solo un sogno?”
 
Al commento dell’amica, Sara corse con la mano a guardare se aveva ancora il ciondolo che le aveva regalato Ivan, e con sua grande gioia si accorse che il piccolo cuore di cristallo era ancora al suo collo
 
“no, non credo, ho ancora la collana che mi ha dato Ivan, non ti sei accorta di avere quella che ti ha dato Iggy?”
 
Monica si guardò al mano, il triskele era ancora lì: “mi sa che non è stato un sogno”
 
“intanto usci dal bagno per vedere se si ancora nel nostro tempo”
 
uscirono, e si accorsero che era tutto uguale
 
“non è che siamo nel futuro?”
 
“no, il cellulare mi segna il 31 ottobre del 2010”
 
“scusi..mi saprebbe dire che giorno è oggi?” chiese Monica fermando un passante, che la guardò come se fosse pazza: “ehm...il 31 ottobre?”
 
“che anno?”
 
“2010?”
 
Scoccandole un’occhiata, il poveretto si allontanò in fretta
 
“certo che lo hai traumatizzato”
 
Monica alzò le spalle: “che è? non si può più chiedere il giro? manco gli avessi puntato della pistole alla testa!”
 
“va be, lasciamo perdere. continuiamo il giro?”
 
ma le due si guardavano intorno senza entusiasmo: gli avvenimenti accaduti nel mondo di Hetalia erano ancora impressi nella loro testa, e Sara sembrava anche depressa
 
“ma che hai? ok che siamo andate via, ma perché quella faccia?
 
“e me lo chiedi?! non....rivedrò mai più il mio Ivan......”
 
l'amica sospirò: “e adesso che faccio?” si guardò in giro per cercare una soluzione, prima che la depressione di Sara invadesse gli stand
 
si sistemò gli occhiali e la borsa: Sara, guarda quel negozio!”
 
“quale?” chiese con voce morta
 
“quello!”  disse avvicinandosi e guardando all'interno: è molto carino, perchè non entriamo? ci so anche i cuscini yaoi!”
 
Sara annuì poco convinta, se nemmeno gli yaoi la tirava su non sapeva che fare
 
la commessa non appena entrarono le chiamò: ehm .., scusate, siete voi Sara e Monica?”
 
“si, ma come fa a sapere il nostro nome?”
 
la ragazza scosse la testa: “me li ha detti un ragazzo che è venuto qui prima, ha detto che vi avrei riconosciute  dai cosplay”
 
“un ragazzo?” chiese Sara accennando a un ritorno dalla terra dei morti
 
“un brunetto molto carino, e mi ha dato questa, mi ha detto di consegnarla a voi due, e di non aprirla”
 
le ragazze si guardarono e presero in mano la busta: g-grazie..”
 
“di niente”
 
le due uscirono e si misero su una panchina
 
le ragazze aprirono la busta con mani tremanti, e videro che c'era dentro una lettera
 
Sara iniziò a leggerla “dice...care ragazze, speriamo che siate arrivate  a casa senza farvi del male, e che non ci siano stati cambiamenti nel vostro tempo, ci mancate tanto, ma questo ve lo abbiamo già detto *sbavatura*
 
“deve essere Feli che scrive … eheheh”
 
“probabile” poi la ragazza continuò
 
"vorrei tanto passare ancora un po’ di tempo con voi, ma i miei impegni di nazione me lo impedisco (Lud ha voluto che scrivessi questa parte) sappiate però che non vi abbiamo dimenticato e che se mai tornerete siete le benvenute
aspetto trepidante di gioia il vostro ritorno, così' anche gli altri, una grande abbraccio da tutti noi!
Italia Veneziano"
 
la lettera finiva lì, ma le sorprese no: dentro la busta c'era un altro foglio, co tutte le firme e le dediche delle nazioni, scritte nella loro lingua ma tradotte in italiano, infine c'erano anche le foto fatte a Natale da Kiku e Ungheria, in una c'erano anche Russia e Sara, teneramente abbracciati
 
“questa è mia!” disse la ragazza non appena la vide
“sono stati gentilissimi, ma leggi la dedica di America: non dovete preoccuparvi, perché avete l'eroe dalla vostra, ahahah! E Russia? che ha scritto?”
 
Sara lesse la dedica del russo: "nonostante siamo lontani l'uno dall'altra, non smetterò mai di pensarti. ti amo sara”
“ooooh, ma che carino!”
 
La ragazza arrossì sorridendo “che ha scritto Iggy?”
 
Monica lesse"dato che mi hai detto che ami il tè, questa è una bustina di tè inglese, il migliore, fanne buon uso....ho sentito che Brescia festeggia il Celtic Day....magari ci passo. Ah, quasi dimenticavo: non vi avevo detto che noi nazioni possiamo passare dal nostro mondo al vostro, e quindi credo che Sara sarà molto felice quando Ivan verrà a farle visita tra due giorni"
 
Sara si mise a strillare dalla felicità, saltellando sul posto, ignorando completamente i passanti che la fissavano come se fosse matta
 
Monica rise e continuò a leggere il resto delle dediche: “Sara, questa è di Prussia la prossima volta non mi farò mettere sotto da te, sta sicura che avrò la mia rivincita!"
 
“che venga pure! sono pronta a batterlo in qualsiasi momento!”
 
“direi che il buon umore ti è tornato!”
 
“come non posso essere felice ora che so che Russia verrà a farmi visita?!”
le ragazze risero di gusto, continuando a leggere le dediche e spulciando le foto, e dopo un oretta passata al freddo decisero di chiudere tutto e di continuare con la visita al Lucca, ma rinunciarono subito perché faceva troppo freddo, e i loro costumi erano un po' troppo leggeri
 
“andiamo in quel bar, che ne dici?” propose Monica indicando un locale lì vicino
 
“ok, basta che stiamo in un posto caldo....”
 
le due entrarono nel locale, venendo subito riscaldate dall'aria calda che regnava al suo interno. Il posto era un po' affollato, pieno di cosplay che come loro avevano avuto l'idea di rifugiarsi li per sfuggire al freddo
 
ma fortunatamente riuscirono a trovare un posto libero e ci si sedettero subito, mentre veniva la cameriera a prendere le ordinazioni
 
“un tè al limone”
 
“prendo quello che ha preso lei”
 
la cameriera prese nota e si allontanò
 
“non si saluta più?”
 
 
le due riconobbero la voce e si girarono di colpo: nel tavolo dietro di loro, sorridente, c'era Inghilterra, che si avvicinò alle due, che a momenti si sarebbero messe a strillare
 
“IGGY!!!”
 
“shhh! Zitta Monica! vuoi farmi scoprire?! qui pensano tutti che sia un cosplayer!”
 
Monica borbottò uno “scusa2 e si risedette, dato che si era alzata
 
“cosa ci fai qui?!”
 
“mi assicuravo che foste tornate a casa sane e salve, e vedo che Italia, per una volta, abbia fatto le cosa come si deve" disse l'inglese accennando alla busta che teneva in mano Sara
 
“uh? che c'è?” chiese vedendo che Monica tremava sulla sedia: “p-posso a-abbracciarti?”
 
l'inglese sospirò imbarazzato: “se proprio devi …” borbottò
 
la ragazza più veloce di flash gli fu addosso stritolandolo: “Iggyyyyyy!!!!!”
 
“d-danm! è come essere abbracciati da un orso o da America!”
 
“è solo felice di vederti!”
 
“ma...c'è bisogno di strozzarmi?!”
 
“Iggirisu!!!”
 
Sara ridacchiò divertita mentre guarda l'amica strapazzare l'inglese
 
“oh, Monica, è arrivato il tè”
 
subito la ragazza di sedette al posto, mollando l'inglese che tentava di riprendere fiato
 
“eeeeeh, brutta cosa la vecchiaia”
 
Arthur la guardò male e si sistemò la camicia: “mpf, vedo che state bene, quindi posso anche andare”
 
“aspetta!” esclamò Monica lasciando stare il suo tè
 
“che c'è ancora?”
 
“il triskele è bellissimo, grazie infinite!”
 
l'inglese arrossì: “me l'ho avevi g-già detto … comunque … prego” borbottò
 
Monica fece un gran sorriso, Sara lo salutò e Arthur uscì dal locale
 
“è stato bello rivederlo, no?”
 
“già.......”
 
le due finirono di bere il loro tè, pagarono e poi ricominciarono il loro giro
 
“aaaaw! non vedo l'ora che arrivi il mio Ivanuccio!”  pigolò Sara felice, saltellando “sono così felice! un po’ mi dispiace di essermene andata, ma visto che possono venire a farci visita … waaaaaaaah!”
 
Monica sorrise, inspirò l'aria fredda e umida di pioggia del Lucca: “già! Non può andare meglio di così!”
 
E si mise a piovere
 
“come non detto”
 

FINE
 



 

RINGRAZIAMENTI:
 

 
 

sa: abbiamo finitooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!! campioni del mondoooooooooooooooooooooo!!!!!! *[]* (inizia a correre come una scema cantando l'inno dei mondiali 2006)
 

 
 

mo: sciallati!!!!!! dobbiamo fare i ringraziamenti!!!
 

 
 

sa: eh?! oh....vero........buaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!!!!!! çAAAAAAAAAAAAAç
 

 
 

mo: e adesso perchè piangi?!
 

 
 

sa: sigh....la fic è finitaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!! T[]T
 

 
 

uk: cosa?! ho sentito bene?! la fic è finita?! 
      

 

sa: zi ç___ç
 

      
 
uk: SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!! MUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!!!!!!! FINALMENTE L'INCUBO E' FINITO!!!!!
 
 
mo: come puoi essere così spietato!?
 
 
uk: senti chi parla! mi avete tormentato per tutto il tempo! la mia vendetta sarà implacapileee!! MUAHHAHAHAH!!!
 
 
sa: allora sarai felice di sapere che non ci fermiamo qui!
 
 
uk: MUAHHAHA-EH!? che intendi?
 
 
mo: quasi me ne dimenticavo! infatti! ci rivedremo ancora!
 
 
uk: state scherzando vero?!?!
 
 
noi: no!!! *W*
 
 
sa: abbiamo l'immenso piacere di annunciare........CHE CI SARA' UN SEGUITO!!!!!
 
 
mo: esatto! lo metteremo a breve su EFP!!! il titolo è, stavolta, "Pazze Interviste Hetaliane!" dove tutti i segreti delle nostre care nazioni verranno a galla!!!
 
 
uk: NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!! QUESTA E' L'APOCALISSEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!! BUAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!! ALFREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEED!!!!!!!!!!!!! (scappa tra le braccia dell'americano)
 
 
us: ma perchè piangi?!
 
 
uk: ci sarà un sequel!!!! quelle due arpie mi tortureranno ancoraaaaaaaaaaaaaa!!!!!! TOT
 
 
us: un sequel?
 
 
uk: esatto!
 
 
us: ma.....E' MAGNIFICO!!!!! *-*
 
 
uk: cosa?! magnifico un corno!!!
 
 
us: ahahahah!! tranquillo iggy! ci sarà io a difenderti!!!
 
 
uk: ç____ç
 
 
sa: e poi ci saranno anche nuove comparse!
 
 
us: eh? davvero?

 
uk: non mostrarti interessato!
 
 
mo: si! ci saranno i Nordici al completo, Turchia e Grecia!
 
 
sa: per non dimenticarci di Sealan-

 
uk: CHE!?  ci sarà anche Peter!? m-ma non è una nazione!
 
 
mo: niente ma Iggy! che c'è? intendi sfidare le autrici?! chiese con un sibilo, ed entrambe si voltarono, squadrandolo e ridacchiando malefiche
 
 
uk. help.....
 
 
mo: tornando a noi, ci saranno anche i Baltici!
 
 
sa: e per ultima ma non per importanza... ALASKA!!!
 
 
uk......ho sentito bene?
 
 
mo: benissimo, altrimenti lavati le orecchie, si signore e signori! sarà presente anche l'adorabile figlioletta di Russia-san!
 
 
ru: che?! io ho una figlia?!
 
 
sa: certo che si! ^^
 
 
mo: per essere precisi è-mpffff!!! (Sara le tappa la bocca)
 
 
sa: zitta e non fare spoiler!!
 
 
ru: che stava per dire?!
 
 
sa: nulla nulla, non farci caso! ^^" comunque......ringraziamo tantissimissimo chi ci ha seguite fino alla fine e chi ha messo la fic tra le preferite, seguite, da ricordare, o semplicemente chi l'ha letta per passare il tempo! Speriamo tanto che verrete a leggere il sequel, io e Monica vi aspettiamo!!! DO SVIDANAYAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!
 
 
Mo: oh! Un’ultima cosa! Chi fosse interessato ad “Home Again”, qui c’è il link della canzone, buon ascolto!!! ^O^ http://www.youtube.com/watch?v=bwZHYKsGIu4
 

 

  
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