Family Encounter
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Te ne pentirai. Amaramente.
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Guarda che se parli ti sconcentri...
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Non cercare di sviare il discorso, sai. Ti avevo
avvertito, ricordatelo!
Ron sorrise, mettendosi più comodo sul sedile
dell’automobile che Hermione stava guidando, slacciandosi la cintura e
continuando a piluccare dal pacchetto di Gelatine Tuttigusti +1 – ‘Allacciati la cintura! Immediatamente!’ -
Ron sbuffò mezzo divertito, tornando mentalmente a tre
giorni prima.
*
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No, papà. No...
Ron si avvicinò furtivamente da dietro abbracciandola per
origliare la telefonata. Hermione tentò di spingerlo via, ed abbassò la voce.
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Non credo sia una buona idea... casa mia è ancora
un po’ in disordine, non voglio che voi la vediate così...
Lui ritornò all’attacco, cercando di infastidirlo: - E’
casa nostra. –
Hermione lo spinse nuovamente via, sillabandogli ‘Sei un
rompiballe’ solo con le labbra. Ron si scostò e tornò a mettere in ordine la
cucina soddisfatto, ma cercando di continuare ad origliare la telefonata, cosa
alquanto difficile, dato che lei abbassava la voce più che poteva.
Si dovette di nuovo avvicinare per sentire qualcosa.
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... ovviamente, verrò a trovarvi qualche volta...
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E io non posso?
Hermione sbuffò, ma evidentemente il padre doveva aver sentito, perchè si affrettò a giustificarsi: - No, pa’... è solo... Ron, sai.
Seguì una pausa, e subito dopo Hermione
si accucciò su se stessa, per cercare di evitare ostinatamente che Ron
sentisse, senza risultati, perchè lui le si attorcigliò addosso, ostinato
quanto lei.
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Sai, presentarvelo ora non sarebbe l’ideale... è
molto occupato...
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Non lo sono! – Ron con tutte le sue forze. Hermione
si girò di botto e lo guardò con uno sguardo omicida, tornando subito dopo alla
telefonata: - Oh... sì, sì, era lui... no, bè... Mhm... Ok... va bene... Per il
week end allora? Sì. Ok, ok... ciao, pa’. No, non passarmi mamma, salutala e
basta. Ciao!
Hermione mise giù la cornetta con una faccia tra il disgustato e il rassegnato, mentre Ron girava per la stanza esultando. Hermione con un colpo di bacchetta sparecchiò la tavola, torva. Ron le si avvicinò da dietro, prendendola per le spalle.
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Oh, dai, non fare così! Perchè non vuoi
presentarmeli?
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Tu non capisci! Io stavo cercando di salvarti! Da loro!
Ma oramai è troppo tardi... dobbiamo andare lì per forza.
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Ma cos’hai contro i tuoi?
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Mah, contro mio padre niente... è lei!
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Chi è lei? una zia pazza segregata in cantina? Una
bitorzoluta pianta carnivora? Cosa?
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Mia madre!
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Ma no!
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Piantala.
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Non può essere così male... ha concepito te.
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Tu scherzi. Lei è un essere venuto in Terra per
rendere la vita difficile al genere umano, in modo da farci suicidare tutti e
sterminarci. Comunque non può andare peggio di cos’; non ti rendi conto di
quello che hai fatto!
E fu in quel momento che squillò nuovamente il telefono.
Ron alzò la cornetta.
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Pronto? Mamma, non urlare, ti sento. Sì, tutto
okay... sì, il trasloco è andato bene, grazie. Sì, certo che do da mangiare al
cane. No, non la tratto male Hermione... stai parlando come se la picchiassi!
Sabato non possiamo... no, è che siamo dai...
Prima che Hermione strillasse: - NON FARLO!!! – Ron aveva
già pronunciato le fatidiche parole.
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... genitori di Hermione.
Hermione lo guardò inorridita.
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... Bè... non so se... ma non lo sanno... no,
mamma, certo che vi vogliamo... li avvertite voi? Ah... mh-mh... sì, ciao, ci
vediamo sabato.
Si fissarono un secondo.
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Vengono anche loro dai tuoi.
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Con loro intendi loro tutti,
o loro madre e padre?
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Tutti, credo... ehi, rilassati, okay? Andrà tutto
bene...
Hermione aveva la vaga sensazione che niente sarebbe
andato bene.
Continua...
Non so come andrà avanti questa storia, so solo che dubito
sarà molto lunga – sapete che scrivo solo one-shot di solito...
Commentinoooo!