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Autore: I_Want_Wonderland    30/03/2011    6 recensioni
ATTENZIONE: tutto quello che leggerete è uuna mia FF risalente all'uscita di HAARP... tutto ciò che ho scritto è pura invenzione!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Lolita...'
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Dopo quella sera non avevo dubbi: ero realmente innamorata di Dom. E la cosa più spettacolare e che lui amava me. Non mi interessava se lui non aveva ancora ufficializzato il nostro rapporto al mondo, ero la sua ragazza. Era ufficiale per lui, e a me questo bastava. Dopo Monaco i ragazzi iniziarono un lunghissimo tour in nord America. Talmente lungo che ogni sera cambiavano città, senza sosta. Non fecero nemmeno una pausa ne per il compleanno di Chris ( il 2 Dicembre) ne per quello di Dom ( il 7 Dicembre), e nemmeno per il giorno di natale. Il loro obbiettivo era quello di passare il capodanno tutti insieme a Como. La brillante idea venne alla musa ispiratrice di Matt: Gaia. Era riuscita ad affittare un castello sulla riva del lago. Non so come cazzarola avesse fatto, ma ce l’aveva fatta. Sarebbe stato così perfettamente romantico. Romantico e anche molto incasinato visto che ci sarebbero stati oltre a noi coppiette felici: Tom, Morgan, Chris con moglie e figli a seguito, altri amici dei ragazzi, altri amici di Gaia tra cui Jessica, la sua migliore amica nonché ex ragazza di Dom. Questa notizia mi sconvolse un po’. Speravo sinceramente di evitare spargimenti di sangue. Anche perché poi io mi sono messa con Dom quando loro non stavano più insieme, quindi si potevano evitare benissimo. Dom evidentemente non la prese tanto alla leggera come me. In quei giorni era terribilmente teso e assente. Anche quando facevamo l’amore lo sentivo distante. Lui si giustificava dicendo che era solo stanco per via del tour, ma io sentivo che l’arrivo della sua ex lo turbava. Così arrivò la fatidica sera del 31. Durante una delle nostre tante conversazioni telefoniche ci eravamo promessi di consegnarci i regali di natale il giorno di San Silvestro. E così fu. Dom mi porse un enorme scatolone rosso con un enorme fiocco argento. “Buon Natale!!!” e sfoggiò uno dei suoi soliti sorrisi. Aprii la scatola rimasi folgorata. All’interno c’era un bauletto Louis Vuitton, con il portafoglio coordinato. “Ti piace???” mi chiese lui un po’ preoccupato. “Certo grazie!!!” dissi tutta eccitata. “Il mio è un regalo un po’ unico- dissi porgendogli il pacco- è sia per natale che per il compleanno”. “Oh. Non c’era bisogno di spendere soldi per me.” “Piantala e apri!” Scartò il pacchetto. La sua faccia assomigliò un tratto a quella di un bambino. “Non ci credo! Tutta la discografia in vinile completa dei Queen. Per di più autografata!” “So che può sembrarti un regalo scemo, visto che hai la discografia completa in cd.” “Ma scherzi? Questi sono da collezione… Non c’era bisogno. Non dovevi spendere soldi per me.” “ E tu allora? Minimo avrai speso 1000 €!” “Ma è diverso. A una ragazza piace ricevere regali.” “Ah Ok! Allora questi li metto su E-bay!” dissi mentre gli prendevo i dischi dalle mani. “Non ci provare!” Iniziai a stuzzicarlo, a fargli il solletico. E lui per difendersi lo fece a me. Finimmo sul letto uno sull’altro, ridendo come due bambini. “Lo sai che ti amo” gli sussurrai all’orecchio, e lo baciai. Lui si staccò quasi repentinamente da me. “Forse è meglio prepararsi”. Era palese che qualcosa la turbava. Per la serata indossai un vestito nero stile anno sessanta. Dom invece si vestì con pantalone e un panciotto nero, camicia bianca indossando ovviamente un paio di converse. Scendemmo nel gran salone ghermito di gente. Era tutto addobbato di ghirlande e nastri dorati, con delle luci ad intermittenza. In un angolo c’era un immenso buffet, con ogni sorta di pietanza. Era tutto perfetto, Gaia aveva fatto un buon lavoro. Passai più o meno tutta la sera tra il buffet, la pista da ballo e ogni tanto chiacchieravo con Kelly, la moglie di Chris. All’improvviso mi accorsi che non c’era più Dominic. Iniziai a cercarlo qui e la ma nulla. Vidi Gaia che parlava con una ragazza, mi avvicinai a lei per chiederle se lo aveva viso. “ Gaia scusa hai visto Dom?” “No, Lolita non lo visto. Ah ti presento la mia amica Jessica.” Era lei. Il sangue mi si gelò nelle vene. Mi ritornò in mente la foto vista tempo prima a casa di Dom. Gli strinsi la mano presentandomi, lei arrossì, poi cadde un silenzio imbarazzante. Talmente imbarazzante che anche Gaia ne fu avvolta. “Fortunatamente qualcuno mi chiamò “Lolita! Lolita!” Era Tom. “Lolita scusa vieni un momento” “Si certo! Scusate” mi congedai da loro e lo segui. “Oh Tom. Grazie. Mi hai salvato da una situazione imbarazzantissima.” “ Ho notato. Senti mi ha detto Dom che ti aspetta in camera, di raggiungerlo.” E mi fece l’occhiolino. Corsi subito di sopra. Lo trovai seduto nel letto con la testa fra le mani. “Hey! Sei qui! Ti stavo cercando!” “Stavo impazzendo giù. Non ce la facevo più.” “Ho fatto qualcosa che non dovevo?” “Non sei tu sono io. – si alzò dal letto e iniziò a camminare su e giù per la stanza. “Avrai notata che in questi giorni sono nervoso” “ Si è mi hai detto che era solo stress accumulato in tour” “ Più o meno…In tour è successo una cosa… Ad un concerto ho incontrato Jess… e siamo andati a bere qualcosa…beh siamo stati insieme per anni…. Era da molto che non la vedevo…” “Dominic però dimmi dove vuoi arrivare!” “ Ecco sai… abbiamo bevuto…abbiamo bevuto molto… - tutto un tratto si fermò davanti a me- ci sono andato a letto.” Sentii un peso allo stomaco; continuava a parlarmi ma nella mia testa riecheggiava quella frase: ‘Ci sono andato a letto’ . “Dimmi qualcosa. Non guardarmi e basta.” “Lasciami sola” . Uscì dalla stanza senza dire una parola chiudendosi la porta alle spalle. Mi sedetti sul letto. Ero apatica. Non provavo ne odio, ne rabbia, ne nessun altro tipo di sentimento. E così che si sente quando si è traditi? Mi chiesi. Forse lei lo avrà fatto per ripicca nei miei confronti? No altrimenti non sarebbe arrossita dall’imbarazzo. E lui? Solo un mese fa mi ha dichiarato il suo amore, e ora mi dice che è stato con il suo ex amore. O forse non l’ha mai dimenticata. Dovevo capire. Mi alzai dal letto e scesi di nuovo nel salone. Cercai disperatamente Dom, senza successo. Andai allora in terrazza, pensando che fosse andato a fumare per smaltire il nervoso. Fu così. Ma non era solo, al suo fianco c’era lei. Mi fermai a guardarli dal vetro della finestre. Si vedeva lontano un miglio che erano intimi, felici, ancora innamorati l’uno dell’altra. Una lacrima mi rigò il volto. Corsi di nuovo su per le scale, urtai qualcuno e non chiesi nemmeno scusa. Misi frettolosamente tutto quanto nel trolley. Mi infilai il Moncler sul vestito, presi le chiavi della macchina e mi diressi verso l’uscita. Mentre camminavo mi ritornò alla mente quell’immagine di loro due. E il viso mi si rigò di lacrime. Finalmente raggiunsi il loggiato dove era parcheggiata la macchina.“Lolita aspetta!” era Dom mi aveva seguita. “Stai scappando come una ladra.” “Dominic lasciami andare.” “Ok sei arrabbiata. Hai ragione ho fatto una cosa che non dovevo fare. Ma ti posso spiegare tutto. Non è come sembra. “Tu l’ami ancora?” “Ma cosa…? Cosa centra?” “ Ti ho fatto una domanda?” cadde il silenzio. “Vedi Dominic, per quanto io possa essere giovane non sono scema. Vi ho visti prima insieme, mentre parlavate. Tra di voi c’è ancora qualcosa.” Lui mi guardo con uno sguardo colpevole. “Tu mi hai fatto vivere il più bel sogno che potessi mai aspettarmi della mia vita, e te ne sono grata per questo. Ma in tutte le volte che ci siamo visti, non ho mai visto la stessa felicità nei tuoi occhi come con lei qualche minuto fa” Tremavo e singhiozzavo “Io non voglio andare avanti con una storia che finirà tra qualche mese, perché ti accorgerai che non mi ami. Che sono stata solo uno sfizio per te.” “No, no, no. Non dire così- si avvicinò e mi abbracciò- Sappi che tutto quello che ho fatto per te l’ho fatto con il cuore!”. Non riuscivo a fermare le lacrime. Rimasi abbracciata a lui per un secondo un secondo che durò l’eternità. Dentro si sentivano le voci che facevano il conto alla rovescia…5…4…3…2…1. Mi staccai da lui. “Buon Anno Dominic. Sperò davvero che tu possa essere felice, perché saperti felice mi renderà felice.” Lo baciai per un’ultima volta. Mi girai e corsi in macchina, misi in moto e partii. Vidi la sua immagine farsi sempre più piccola dallo specchietto retrovisore. Era una scelta sofferta, ma la scelta più giusta. Un giorno magari mi guarderò indietro e ricorderò i momenti piacevoli passati insieme. E lui? Quando starà benissimo, si ricorderà di me? Semplicemente mi dimenticherò di questo amore. Non è facile. Ma è l’unica cosa che io possa fare.
  
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