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Autore: Sekunden    06/04/2011    2 recensioni
Fan fiction scritta da Sekunden & gioTRAUMER. Una storia nata per caso, dalla pura immaginazione di due matte che seguono The Vampire Diaries, e che adorano Michael Trevino & Ian Somerhalder.
Non è una semplice fan fiction, è molto di più. Una storia originale, piena di intrighi, passione, amicizie, amori, e quant'altro. Buona lettura!
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5

# Finally, We're here. #
Scritto da gioTRAUMER



Come programmato, in un'ora arriviamo. Fa tutto molto strano. Dobbiamo ancora realizzare che stiamo veramente per raggiungere Atlanta, e soprattutto stiamo per vedere tutti gli attori della serie per la quale impazziamo da anni. Prendiamo in mano le valigie, chiudendo la macchina, e raggiungendo il check - in. Non ci lasciamo la mano, l'un l'altra. Viaggiando da una parte all'altra dell'areoporto, perdiamo la cognizione del tempo. Si fa tardi, e mancano cinque minuti per imbarcarci. Stiamo immobili, quasi pietrificate. Dopo pochi secondi parte una voce femminile dagli altoparlati:"Per il prossimo volo ad Atlanta, la gentile clientela è pregata di imbarcarsi." Letizia gira di scatto la testa verso di me, fissandomi. La cosa è reciproca, finchè subito dopo non cominciamo a saltare ed urlare abbracciate. Non ci sembra vero. Corriamo come disperate verso il metal detector. E dopo un paio di controlli, finalmente ci ritroviamo a camminare su un tappetino rosso. Quello che precede la prima classe. "Prego signorine, i vostri posti sono di là." La voce di una gentile hostess fa alzare di colpo le nostre teste, ancora parecchio in confusione. Annuiamo, e la seguiamo, fino a raggiungere due sedili accoglienti. Ci sediamo, e molliamo un altro dei nostri soliti urli. Facciamo il nostro saluto, che consiste in un paio di scambio di batti - mani, e in qualche schiocco di dita.
"E' meglio dormire mi sa. Altrimenti il tempo non passerà mai!" le sussurro mentre storciglio le cuffie.
"Sono profondamente d'accordo."
Un bacio sulla guancia, lo sguardo al cielo, e addio mondo.

DRIIIN, DRIIIN!
"La gentile clientela è pregata di scendere dal lato destro dell'aereo."
Boom, mi sveglio di colpo, sussultando sul sedile, e prendendo una cuffietta.
"Letizia, Letizia svegliati! Amore!" la scuoto, fissando tutta la gente scendere.
"Uh? Che cosa...?" si stropiccia gli occhi, cominciando piano a stiracchiarsi.
"Letizia, dobbiamo scendere, siamo arrivate!" continuo a scuoterla, senza rendermene conto.
"Va bene, va bene! Ma mollami il braccio!" tira il braccio a se, mentre continuavo ad essere nervosa. "Su, manteniamo la calma. Scendiamo, prendiamo le valigie, e l'hotel c'aspetta!" mi sorride tranquilla. Ma diamine, come faceva a mantere la calma in quel modo? Continuando a tremare, e cercando di riprendermi, la prendo per mano, camminando a rilento, guardandomi attorno. Appena scese completamente dall'aereo, i ruoli si invertono. Letizia si regge alla mia spalla, guardando immensi grattacieli che si innalzano davanti a noi.
"Oh, finalmente ti sei resa conto che siamo ad A-T-L-A-N-T-A cara mia!" scandisco le ultime parole, sorridendo divertita nel vederla allibita, proprio come me poco fa. La prendo per mano, trascinandola fino al ciglio della strada, fuori l'aereoporto. Non da segni di vita, ma non mi preoccupo più di tanto. Con uno dei miei fischi micidiali, richiamo a noi un taxi.
"Alla 42esima, grazie." dico fiera, passandomi una mano fra i capelli, mentre riposo le valigie dentro al taxi. Mentre l'autotista si dirige verso il nostro hotel, accarezzo Letizia.
"Su amore riprenditi!" le do una pacchetta sul viso.
"Giorgia, ma siamo a... cioè, noi... Trevino..." tutto ciò che le esce, confusa, dalla bocca.
"Sì amore mio, con calma ci riprenderemo. Basta che non fai quella faccia da imbecille!" mi scappa una risata divertita, mentre sento il taxi rallentare.
"E' quel grattacielo lì?" la voce roca del tassista mi coglie di sorpresa.
"Sì, è quello." annuisco, prendendo in mano la mia borsa.
"Beh allora complimenti ragazze, è il più lussuoso dei grattacieli ad Atlanta." un sorriso improvviso balza sul mio viso, mentre arrosisco, e annuisco in segno di ringraziamento. Dò i soldi all'uomo, e prendo Letizia con me. Ci pazziamo davanti all'edificio, fissandolo a bocca aperta.
"Io corro nella vasca idromassaggio." dico immobile, fissando i metri che si innalzavano davanti a noi.
"Bene, io invece devo fumarmi una sigaretta!" Letizia si allontana, dato che a me dà fastidio il fumo. Intanto prendo il mio BlackBerry, e controllo cosa c'è di nuovo. Un messaggio. Un paio di click, e... "Ehi, ciao. Sono di nuovo io, Matteo. So di non essere una delle persone nella tua lista di chi vuoi sentire, ma... insomma, spero tu sia arrivata ad Atlanta sana e salva. Qui ci manchi già. Un bacio, Teo." Sento il cuore fermarsi. Matteo era il mio ragazzo, fino a un mese fa. Andando a fare una vacanza, si era infatuato di una ragazza. Si sono baciati, me l'ha confessato, e io l'ho piantato in asso. Sì, anche se siamo ancora innamorati l'uno dell'altro. Sospiro e riposo il BlackBerry in tasca, vedendo arrivare Letizia.
"Chi era?" chiede curiosa, legando i capelli in una cosa.
"Nessuno." rispondo secca, calando la testa.
"Da quando chiami Matteo, 'Nessuno'?" mi chiede con un sorriso divertito. Dio, mi conosce troppo bene. Scuoto la testa, prendendola per mano e entrando nell'hotel. Presto alla reception mi faccio dare la tessera per la porta, e le chiavi, in caso perdessi uno dei due. Corriamo al sesto piano, quello in cui si trova il nostro appartamento. Finalmente eccolo. Siamo davanti alla porta, io con la tessera in mano, vicino alla porta, per passarla. Sto tremando, sì. Mi avvicino piano. Finchè chiudo gli occhi, e la passo di colpo.
BIP BIP.
Due suoni acuti fanno schioccare la serratura della porta. Si apre da sola. Lasciandoci a bocca aperta. Apparte per la visuale di un salotto con muro a vetro che da su uno splendido panorama, ci troviamo davanti un cartellone, appeso al soffito, con le seguenti scritte:"Giorgia and Letizia, welcome! A kisses by Ian, Nina, Paul, Michael and Candice. And all cast. Xoxo."
La nostra reazione? Entrare in casa, chiudere la porta. E urlare.

   
 
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