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Autore: IsaMarie    11/04/2011    16 recensioni
Bella e Jasper sono i gemelli Swan che vivono con il padre Charlie e la cugina Rosalie a Forks. Le loro vite si intrecceranno con i ragazzi Cullen: Edward, Alice e Emmett.
(Scritta con sara_cullen)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie, Jacob/Leah
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Cap. 87 Buongiorno a tutte e buon inizio settimana!
Siamo felici che vi sia piaciuto il lato sensibile di Emmett. Pensavamo poteste rimanerne un po' deluse, visto che molte di voi si aspettavano la rissa, e invece è riuscito a sorprendervi!
Come tutte le persone innamorate, anche lui ha rivelato tutte le sue insicurezze. Per fortuna che c'era il nostro Edward a rassicurarlo!
Ora vi lasciamo a un chappy di passaggio. Potrà risultarvi magari un po' noioso, ma servono anche questi ai fini della storia e poi ormai ci conoscete e sapete che non riusciamo a non spiegarvi ogni più piccola cosa.
Un bacione e grazie infinite a tutte voi che ci seguite, sia che abbiate voglia di lasciarci un piccolo commento, sia che leggiate in maniera sileziosa!
BUONA LETTURA DA MANU E SARA!


CAPITOLO 87


Chiacchiere e sorpresa



Pov Bella

Era lunedì ed ero appena entrata negli spogliatoi della palestra per affrontare l’ultima, faticosa ora di ginnastica. La sfacchinata finale e finalmente poi sarei potuta andare da Edward! Stavo pensando ad un modo per sottrarmi a quell’odiosa e poco eccitante seduta di attività fisica, quando un uragano mi piombò addosso: Alice! Come quella ragazza fosse sempre esagitata e frenetica a qualsiasi ora del giorno e della notte, per me continuava a rimanere un fitto mistero…
-Alice… per favore… ti dai una calmata?- le domandai, irritata da tutta quella scalmanata irruenza. Stavo in piedi per puro miracolo divino e lei che faceva? Mi saltava addosso, facendomi pure perdere l’equilibrio! Per non parlare del fatto che ero ancora piuttosto indolenzita dal giorno precedente… e di certo i suoi assalti fisici non mi aiutavano per niente.
-Ehm… scusami Bella, è solo che sono così felice di vederti! Mi sei mancata supertanto oggi, all’ora di pranzo- esclamò allegra. Sentii la risatina sommessa di Rose e mi voltai a guardarla, stranita. Ok! Alice voleva qualcosa… certo, a pranzo non ci eravamo viste, perché lei doveva andare in biblioteca per una ricerca; ma mio fratello l’aveva accompagnata, quindi ero sinceramente propensa a pensare che non gli fossi poi mancata così tanto!
-Alice… spara! Subito, senza tanti giri di parole!- le intimai con l’indice alzato, mentre iniziavo a prepararmi a quella che ritenevo una proposta di tortura.
-Ahahah, sgamata! Ormai tesoro, ti conosciamo troppo bene e quindi non puoi più fregarci! Non ti riesce!- la canzonò Rose, che evidentemente aveva avuto la stessa accoglienza e nemmeno lei si era fatta abbindolare da quella pietosa bugia.
-Ma guardate che siete veramente perfide e prevenute, voi due! Non apprezzate dei gesti sinceri di disinteressato affetto!- si imbronciò, offesa. Sospirai divertita.
-Senti, angioletto santo! Lo sappiamo che ci vuoi bene, ma ti conosciamo altrettanto bene… quindi arriva subito al punto della questione, così risparmiamo tempo e fatica!- le ordinai ancora, strappandole un sorriso furbetto.
-Bene! Se la mettete così, vi parlo subito di qualche ideuzza che ho pensato per questa settimana!- esclamò, di nuovo allegra e pimpante. Lo sapevo! E la parola ideuzza (unita a settimana) non mi piaceva per niente… si trattava di un lasso di tempo troppo lungo per dormire sonni tranquilli...
Ormai rassegnata al peggio, mi sedetti sulla panca, pronta a incassare quella che sapevo già essere una spiacevole notizia… almeno per me!
-Allora ragazze, parliamo di questioni serie… come d’accordo ho cercato un po’ su Internet i vari negozi dove poter affittare i costumi per Halloween e ho scoperto, con meraviglia, che ce ne sono un sacco!- si entusiasmò. Mmm… un brivido freddo mi attraversò la schiena: qualcosa non quadrava…
-Perché ho l’impressione che sia in arrivo un ‘ma’ poco simpatico?- domandai, sospettosa. Alice mi sorrise sorniona.
-Purtroppo molti di quei negozi non hanno un sito, né un numero di telefono, quindi dovremo andare là per forza… e tra la scuola che termina solo a metà pomeriggio e il viaggio di andata e ritorno, di certo una o due giornate non ci basteranno per visitarli tutti e trovare quello che cerchiamo. Per non parlare del fatto che tu Bella per l’intero weekend non sarai disponibile! Tutto ciò per dire che entrambe potete scordarvi per questi pomeriggi la compagnia dei maschietti… e preparatevi a passare molte ore per negozi… potremmo anche approfittare per fare dei giretti e qualche acquisto. Angela è contenta e Leah pure!- ci spiegò, mentre il viso di Rose si stava aprendo in un meraviglioso sorriso e sul mio, invece, si stava dipingendo un’espressione terrorizzata. No! Ore e ore per negozi, no! Avevamo chiaramente deciso che avremmo guardato su Internet e ora quella full immersion per negozi mi rifiutavo di accettarla!
Bè… per almeno due pomeriggi la scusa ce l’avevo… ma poi?
-Quindi si parte già oggi!- aggiunse Alice, felice all’idea di passare un’intera settimana con noi ragazze impegnandosi nel suo hobby preferito.
-Mi spiace Alice… voi andate pure, ma io oggi e giovedì non posso- dichiarai, con indifferenza, contenta di avere almeno quella scappatoia. Due espressioni stupite e curiose si dipinsero sui loro volti, mentre mi fissavano attendendo che spiegassi loro quali impegni improrogabili avessi. Sbuffai. In quella famiglia non si poteva mai organizzare una sorpresa che subito tutti ne venivano a conoscenza!
-Vedete… è già un po’ di tempo che volevo fare questa sorpresa a Edward, ma purtroppo la settimana scorsa, a causa di quella maledetta laringite, ho dovuto rimandare… questa mattina sono andata dal professor Perry e mi sono iscritta al corso di pianoforte di Edward!- rivelai loro. Mi guardarono meravigliate.
-Wow! Lo sapevo io! Ma lo sai quanto sarà felice Edward?- si entusiasmò immediatamente Rosalie.
-Tu dici? Pensi che gli farà veramente piacere? Non è che magari penserà che il mio è solo un modo per stargli appiccata e controllarlo quando non siamo insieme? Magari gli scoccia non avere più quei momenti per sé!- mi preoccupai, facendomi assalire dall’ansia. Cercavo con tutte le mie forze di mettermi in testa che per lui sarebbe stata una piacevole sorpresa, ma poi le mie insicurezze e paure tentavano di riaffiorare. Alice mi accarezzò il braccio per cercare di tranquillizzarmi.
-Bella… sei sempre la solita! Possibile che tu non abbia ancora capito che se potesse mio fratello si incollerebbe col Bostik al tuo corpo e non si staccherebbe mai?!- mi rassicurò, con dolcezza.
-Infatti… e poi mi ha confidato un sacco di volte che gli sarebbe piaciuto tanto insegnarti a suonare… se lui non guidasse già la moto, non ti sarebbe piaciuto condividere con lui la tua passione?- mi rivelò Rose, facendomi ragionare. Annuii un po’ più tranquilla. Purtroppo la campanella suonò e dovemmo interrompere la conversazione per andare a lezione.
Per mia grande fortuna il professor Clap non stava affatto bene, quindi si limitò a farci scaldare un po’ con qualche giretto di corsa e poi ci fece fare ciò che più ci aggradava, mentre lui faceva un salto in infermeria a farsi dare qualcosa per un mal di testa che, a suo dire, gli stava perforando il cranio. Io, Rose e Alice, ci sedemmo da una parte e continuammo la nostra conversazione.
-Ok, Bella… per oggi e per giovedì sei dispensata dai giretti per negozi, però… perché non ti sei fatta insegnare da Edward a casa? Non avevi di certo bisogno di stare altre ore a scuola, no?- mi chiese Alice.
-Sì, effettivamente avrei potuto… però poi ho pensato che in questo modo avrei avuto degli altri crediti… e devo ammettere che non facendo nessuna attività extrascolastica, mi fanno veramente comodo… diciamo che prendo due piccioni con una fava!- spiegai. Alice e Rose, potevano contare su altri crediti perché facevano parte del comitato scolastico: Rose aveva subito coinvolto Alice, ed effettivamente la sua capacità organizzativa era ideale per quel ruolo.
-Ma ragazze… come farete col ballo di Halloween? Potete assentarvi, visto che siete le organizzatrici?- domandai. Rose scrollò le spalle.
-Ne ho già parlato stamattina con alcune ragazze. Ho spiegato tutto quanto, lasciando a loro la direzione dell’intera serata e devo ammettere che erano felicissime che io avessi così fiducia da lasciar gestire tutto quanto a loro. Quindi non c’è problema! L’importante che non ci eclissiamo per l’organizzazione, soprattutto io… su questo non ammettono assenze- mi spiegò.
-Allora Bella! Cos’hai deciso di regalare a mio fratello per il vostro mesiversario?- mi chiese improvvisamente Alice. Oh, cazzo! Non ci avevo proprio pensato! Sicuramente Edward mi aveva preso qualcosa… ed io? Probabilmente dalla mia espressione sorpresa le ragazze si accorsero che ero decisamente in alto mare.
-Non dirmi che non avevi intenzione di comprargli niente, dopo che si sta prodigando come un matto per organizzare la serata perfetta?- mi chiese, palesemente contrariata Rose.
-Oddio! Con tutto quello che è successo in questi giorni e ‘sta storia della sorpresa, non mi è passato nemmeno per l’anticamera del cervello!- mi giustificai, mentre loro continuavano a fissarmi scuotendo il capo. Uffa! Ma non ne facevo mai una giusta! Poi in queste cose ero veramente una frana…
-E ora? Alice, ti prego aiutami! Tu sai cosa piace a tuo fratello…- la pregai, sperando che da quella testolina sempre attiva e in fermento potesse uscire qualche idea geniale.
-Sinceramente ne avrei tante di idee… però Bella… sei sicura che non vuoi regalargli qualcosa che ti venga dal cuore? Ti assicuro che Edward si accontenterebbe anche di un biglietto di auguri, purché venga da te e solo da te… vedi… tutto quello che sta organizzando lo ha pensato da solo, senza il suggerimento di nessuno ed è… bé, è estremamente romantico e speciale quello ha preparato! Ti giuro che farebbe sciogliere anche un iceberg!- mi rivelò, incuriosendomi ancora di più, ma allo stesso tempo facendomi riflettere sul fatto che per una volta aveva pienamente ragione.
-Hai ragione… però Alice… ora sono più ansia di prima… qualunque cosa gli regalerò non sarà mai alla sua altezza! Resterà comunque deluso dalla mia mancanza di originalità- mi demoralizzai.
-Tesoro mio… non è una gara… è solo un esprimere i propri sentimenti… Edward ti ama da morire e organizzare questa serata è il suo modo di dimostrartelo… non si aspetta di certo che tu gli faccia chissà quale regalo fantasmagorico, né tantomeno lo pretende…- cercò di farmi capire Rose.
-E poi, sorellina... io ho detto che sarebbe meglio che decidessi tu il regalo, visto che è una data importante… non che non possiamo aiutarti in un’altra maniera… tipo a prepararti! Noi sappiamo che venerdì sera, Jazz avrà il compito di accompagnarti al tuo appuntamento e partirete alle sette di sera. Da quando usciamo da scuola avremo tre ore di tempo per prepararti e renderti ancora più splendida di quello che già sei! Vedrai… appena ti vedrà, a mio fratello prenderà un infarto!-sogghignò la mia folletta preferita.
-E nei prossimi giorni, oltre ai costumi per Halloween, potremo concentrarci anche sulla ricerca dell’abito, delle scarpe, degli accessori e soprattutto dell’intimo, perfetti per la serata! Poi, magari, girando per negozi, potrai farti qualche idea su cosa regalargli e noi senz’altro ti consiglieremo, ok?- mi propose Alice, dolcemente. Le gettai le braccia al collo, facendoci finire entrambe sdraiate per terra; ci mettemmo a ridere come matte, mentre le altre ragazze ci guardavano come se fossimo state delle pazze furiose.
-Sei un po’ più tranquilla, ora?- mi chiese Rose, sorridente. Annuii con forza.
-Sì, sorelline! Non so come farei senza di voi!- dichiarai, convinta.
Il suono della campanella ci comunicò che finalmente quelle ore scolastiche erano finite. Ci fiondammo negli spogliatoi e per fortuna, non avendo fatto praticamente niente, non dovemmo nemmeno perdere tempo con la doccia, ci cambiammo e in un attimo eravamo pronte. Salutai Rose e Alice e mi diressi verso l’aula di musica, pregustandomi già l’espressione stupita di Edward. Naturalmente, sperando sempre che il suo fosse uno stupore positivo…

Pov Edward

Finalmente anche quella giornata era finita. Come mio unico impegno mi rimaneva solamente la lezione con Ben e poi sarei potuto andare a La Push da Jake, per continuare la preparazione del regalo per Bella. Non vedevo l’ora di mostrarglielo... ma soprattutto fremevo all’idea di passare un intero weekend con la mia gattina sexy!
Certo, mi dispiaceva molto che questa settimana ci saremmo visti poco, ma ne valeva senz’altro la pena. Avevo chiesto ad Alice di farsi venire un’idea brillante per mantenere Bella occupata nei pomeriggi, magari anche a cena; e, manco a dirlo, mia sorella aveva trovato immediatamente la soluzione ideale, adducendo come scusa la ricerca dei costumi di Halloween. Povera la mia cucciolotta! Ero sicuro che, quando Alice glielo avrebbe proposto, le sarebbe quasi venuto un accidente al pensiero di girare per tutta la settimana tra i vari negozi... mi sentivo quasi in colpa! Bé, quasi… in fondo si sacrificava anche lei per una giusta causa! Mi venne da ridere al pensiero… non ero proprio certo che anche lei l’avrebbe pensata così se avesse saputo la verità.
Ripensai a tutto il lavoro che stavo facendo per riuscire a finire in tempo il suo regalo… ero soddisfatto del risultato soprattutto con l’idea in più che mi era venuta, grazie alle parole di Jake… però proprio a causa di questo cambiamento dell’ultimo minuto ero rimasto decisamente indietro nella preparazione.
Certo lui e gli altri ragazzi, tra cui anche Jazz ed Emm, mi avevano dato la loro piena disponibilità; però sapevo che il tempo era contato e non ne avevamo più molto a disposizione. Tutti i ragazzi si erano comportati da veri amici e non avrei mai finito di ringraziarli, anche perché ero pienamente consapevole che ognuno di loro avesse i propri impegni! Eppure stavano cercando di mettere da parte qualsiasi cosa, solo per potermi aiutare. Ero felice di aver trovato persone così meravigliose, ma sapevo che questo era anche merito della mia stupenda ragazza, che riusciva a farsi volere bene sempre da tutti quanti e quindi ognuno di loro era contento di poter contribuire alla sua felicità. Finito tutto quanto, avrei dovuto senz’altro fare qualcosa per contraccambiare quel loro gesto affettuoso e sincero.
Senza nemmeno rendermene conto mi ritrovai davanti all’aula di musica, e dal suono che proveniva dall’interno, capii immediatamente che Ben mi aveva preceduto e stava ripetendo l’esercizio che gli avevo dato per compito. Sorrisi… era veramente un ottimo allievo.
-Complimenti, signor Cullen- la voce del professor Perry mi fermò proprio mentre stavo per entrare. Lo guardai, leggermente confuso.
-Buongiorno, professore- risposi educatamente.
-Devo ammettere che il signor Cheney sta facendo veramente degli enormi progressi e il merito è anche suo!- mi elogiò, imbarazzandomi.
-Bè, grazie professore… ma le assicuro che la maggior parte del merito va a Ben… penso che se tutti i ragazzi affrontassero con lo stesso impegno e dedizione ogni materia, come fa lui con il pianoforte, allora la scuola sarebbe gremita di studenti con ottimi curriculum- gli spiegai, convinto. Era vero… Ben aveva una determinazione e una voglia di imparare che rendevano l’insegnamento talmente piacevole che in un attimo le ore insieme a lui volavano; e quando, la lezione successiva, suonava ciò che gli veniva richiesto, che fosse una piccola serie di note o un esercizio più complicato, i risultati erano sempre ottimi, ed io mi sentivo orgoglioso come non mai. Il professore mi sorrise benevolo.
-Oh, non metto in dubbio che il suo sia un ottimo allievo, ma mi creda se le dico, dopo anni di insegnamento, che nel rendimento di uno studente l’insegnante ha un ruolo fondamentale e spesso dietro un cattivo studente, si cela un pessimo insegnante- mi rivelò.
-Bè… in questo caso, grazie ancora, professore. Ma come mai qui? Voleva vedere i progressi di Ben?- gli chiesi curioso, mentre entravamo in aula, salutando Ben, che ci venne incontro immediatamente. Raramente il professore era venuto a qualche nostra lezione e di solito chiedeva direttamente a me qualsiasi informazione sull’andamento del corso… si fidava ciecamente e questo non faceva altro che innalzare il mio orgoglio.
-No, veramente… sono venuto per avvertirla dell’arrivo di una sua nuova studentessa, che si è iscritta proprio questa mattina- mi spiegò. Oh no! Mi irrigidii immediatamente, contraendo la mascella e stringendo forte i pugni per la rabbia. Possibile che quelle maledette stronze, sabato, non avessero capito che non stavo scherzando? Decisi di metter le mani avanti, prima di veder varcare la soglia da una di quelle oche giulive.
-Senta professore… sa che con lei sono sempre stato sincero e le ho spiegato fin dall’inizio che c’erano delle ragazze che avrebbero voluto iscriversi, non certo per una vera passione o per bisogno di crediti… mi aveva assicurato, insieme al preside, che avrei avuto potere decisionale su chi accettare o meno a queste lezioni… come mai ora ha deciso al posto mio?- gli chiesi, irritato e con un tono di voce forse un po’ troppo poco rispettoso. Infatti Ben, mi strinse immediatamente il braccio, come a frenare eventuali altre mie uscite poco piacevoli. La risata tonante del professore anziché farmi arrabbiare di più, mi fece confondere parecchio, ma prima di potergli chiedere una spiegazione, mi anticipò riprendendo a parlare.
-Calma, calma, signor Cullen… non ho voluto certamente accettare una studentessa al suo corso senza tener conto delle sue precedenti rimostranze; ma chissà perché… sono certo che, questa studentessa in particolare, non le darà nessun disturbo, anzi! Penso proprio che accetterà volentieri la sua iscrizione! Certo che però se mi fossi sbagliato, non si faccia problemi a dirle che dovrà trovarsi un altro corso extrascolastico… per me non ci sono problemi… mi faccia solo sapere, così potrò redigere una nuova scheda su di lei, ok?- mi spiegò, rendendomi sempre più perplesso. E continuando nella sua risata, ci salutò e se ne andò.
-Tu ci hai capito qualcosa?- domandai a Ben, che mi guardava con la mia stessa espressione dubbiosa.
-Veramente non molto; ma tra poco lo scopriremo, penso proprio sia arrivata- affermò, indicandomi la porta. Da fuori si udivano delle voci... cercavo di tendere l’orecchio, ma la voce profonda del professore sovrastava quella della ragazza. Un attimo dopo la porta si aprì e alla vista di chi stesse entrando, un radioso sorriso si aprì sul mio viso e corsi ad abbracciarla.
-Amore mio! Ma… come è possibile…- mi meravigliai.
-Ciao, tesoro mio… ecco, vedi… avevi proposto tempo fa di insegnarmi e così ho pensato di farti una sorpresa… e poi così otterrò altri crediti scolastici per il mio curriculum… bé… spero che non ti dispiaccia…- mi confidò, balbettando imbarazzata e con le gote decisamente colorite.
-Oddio, Bella! Dispiacermi?! Ma sei pazza?! E’ veramente stupendo!- mi entusiasmai. Ero felice… molto, molto felice di poter passare altro tempo con lei, ma soprattutto di poter condividere quella mia passione con la persona più importante per me! E poi sapevo che significato avesse per lei il fatto di poter imparare a suonare il pianoforte: ricordavo ancora perfettamente il suo rammarico quando mi aveva confessato che sua madre avrebbe voluto che lei imparasse a suonare ma che aveva stupidamente sempre rimandato, pensando che avrebbero avuto tanti anni insieme. I suoi occhi quella volta si erano velati di tristezza, malinconia e senso di colpa.
-Allora non sei arrabbiato, perché magari pensi che voglia monopolizzare tutto il tuo tempo o peggio… che voglia controllarti?- domandò Bella, ancora leggermente titubante. Scossi la testa, ridendo… quando mostrava tutte le sue assurde insicurezze mi inteneriva da morire: sembrava quasi un piccolo pulcino tremante. Senza rendersene conto, assumeva sempre lo stesso comportamento, ormai la conoscevo bene! Oppure, semplicemente, era lei ad essere talmente trasparente nei suoi atteggiamenti da rendere il mio comprenderla del tutto naturale: il suo sguardo si fissava dappertutto tranne che nei miei occhi, le spalle si incassavano, la testa si abbassava imbarazzata e le sue mani si torturavano a vicenda, per non parlare del suo labbro inferiore, che diventava un vero e proprio martire, sacrificandosi ogni volta che lei era un po’ più agitata, imbarazzata o semplicemente eccitata. A quel pensiero, un brivido si irradiò nel mio corpo finendo direttamente nel mio inguine e incendiandomi al solo pensiero di possederla per tutto il nostro weekend! Ok, stavo diventando proprio un maniaco e per di più, perso in immagini di lei completamente nuda, non l’avevo ancora rassicurata, lasciando, come un perfetto idiota, che si continuasse a crogiolare ancora nelle sue insicurezze. Una piccola ma decisa spinta di Ben, mi permise di riprendermi dai miei ben poco casti pensieri e di rassicurare la mia cucciolotta.
-Amore… io vorrei sapere come ancora ti possono passare certe idee per quella testolina?! Lo sai che se fosse per me passerei ogni singolo momento con te, e poi so benissimo che ormai ti fidi, quindi nessuna delle tue paure può essere giustificata in qualche modo- le spiegai. -Avanti, vieni qui, cucciola!- la abbracciai e la strinsi al mio petto.
-Sono felice, Edward! Allora che aspettiamo? Iniziamo subito, no?- mi propose, di nuovo sorridente e entusiasta. Improvvisamente mi venne in mente che, dopo la lezione, Jake mi aspettava e che non sarei di certo potuto andare, visto che Bella era con me. Alice mi doveva qualche spiegazione! Avrebbe anche potuto avvertirmi, così da cercare di cambiare i miei programmi. Maledizione!
-Sì, ora iniziamo. Per favore iniziate a sedervi… io vado un secondo in bagno e torno subito, ok?- affermai.
Annuirono e io mi fiondai fuori e telefonai subito a Jake, sperando che rispondesse.
-Ehi, Edward! Hai già finito con Ben?- rispose immediatamente.
-No, Jake! Veramente abbiamo un problemino. Mi dispiace tanto, ma Bella oggi mi ha fatto una sorpresa e si è iscritta anche lei al mio corso… ora è in aula con Ben e dopo torneremo a casa insieme… come faccio a venire da te senza dirglielo chiaramente?- gli spiegai, sperando che avesse una soluzione.
-Oh, porco cazzo! Quella ragazza è veramente un danno! Per carità, sicuramente tu sarai felice di averla alle tue lezioni, ma se avesse rimandato anche solo di una settimana sarebbe stato decisamente meglio!- esclamò, ridendo per il mancato tempismo di Bella. Sorrisi… certo aveva ragione, ma io non riuscivo a dispiacermi più di tanto al pensiero della sorpresa che mi aveva fatto.
-E adesso?- domandai ancora.
-Non lo so, amico! Sinceramente è un problema, perché non hai molto tempo a disposizione… per venerdì deve essere già tutto pronto, e non sono di certo cose che richiedono poco tempo… potremmo dover rifarlo più volte prima di essere soddisfatti del risultato- mi spiegò, preoccupato. Cazzo, se aveva ragione! Ma io che potevo farci?
-Lo so, Jake… ma così non mi stai aiutando per niente! Anzi… la mia ansia aumenta- gli rivelai. La sua tonante risata mi perforò un timpano.
-Senti Edward, per oggi e per giovedì facciamo così: quando avrete finito, te ne andrai tranquillo a casa con lei, come se niente fosse; poi quando lei andrà a dormire, tu ci raggiungi qui alla riserva… intanto noi vedremo di iniziare a sistemare qualcosa con quello che ci hai già dato. Ok? E in questi giorni preparati a fare le ore piccole… mi spiace ma è l’unica soluzione- mi propose.
-Per me Jake non è un problema, ma mi spiace per gli altri… avete tutti quanti un lavoro o la scuola e non vorrei darvi problemi…- mi scusai, rammaricato. Stavano già facendo molto per me e mi dispiaceva complicare ancora di più la situazione.
-Non ti preoccupare Ed… ci fa veramente piacere darti una mano, fratello! Ci vediamo verso mezzanotte… magari potresti farla stancare con un po’di sana ginnastica, così crolla prima! Penso che le idee non ti manchino, no?- mi schernì, divertito, facendomi scoppiare a ridere.
-Grazie, Jake… a stasera- lo salutai e poi chiusi la comunicazione. Rientrai in aula e, dopo aver dato un bacio a Bella, iniziammo la lezione.


ANTEPRIMA CAPITOLO 88

Certo… io ed Esme avevamo già parlato di sesso e le avevo confidato le mie paure a lasciarmi andare; però poi non le avevo raccontato più nulla! Accidenti, forse ci era rimasta male, pensando che magari, quando fosse arrivato il momento, mi sarei confidata di nuovo con lei…
Invece, sorprendendomi una volta di più, la sua espressione era rimasta serena; anzi, mi sorrise calma attraverso lo specchio.
-Tesoro, tranquilla… l’avevo già intuito da sola e… anche tuo padre…- mi rivelò, facendomi alzare di scatto, rossa come un peperone, mentre Alice imprecò perché per poco non si bruciava con l’arricciacapelli a causa del mio brusco movimento.
-Cosa?! Oddio!- mi spaventai. Esme mi abbracciò immediatamente per cercare di tranquillizzarmi.
-Bella… non ti devi preoccupare… sai quanto ti voglio bene e sono certa, dal modo in cui vi guardate tu ed Edward e da quanto vi amate, che avete affrontato quel passo con la giusta maturità e non a cuor leggero…- mi rassicurò, facendomi riaccomodare, per permettere ad Alice di terminare il suo lavoro. Io però ero ancora inquieta… caspita! Lo sceriffo lo sapeva…
-Sì, ma Esme… mio padre… come l’ha presa? E come l’ha capito? Quando?- domandai allibita.


Vi ricordiamo l'altra nostra fiction Segreti e Inganni
e il nostro blog Le fan fiction di Manu e Sara

Un nuovo forum di  due scrittrici molto brave: Yara89 e essebi! 
Andate a fare una visitina, ne vale la pena!
E&Y'world: il mondo delle fanfiction

Ecco alcuni blog di bravissime autrici che meritano una visita!

Il sorriso in una pagina
Mad about you
yara's mind
Nel mondo di Elisa e Yara
Les mots de Chloè
L'anima delle stelle
silviettafanfiction
A casa di Lisa
USADDICTED
L'angolo creativo
Lalayasha

Alcune fiction ancora in corso che meritano di essere seguite!


Solo per un week-end di Isabella v (sara_g)
Testa o Cuore? di Isabella v (sara_g)
Lightning in my life di elisa1975
NASTY GAME di elisa1975
UNA SERA, PER CASO ... di endif
Un'altra opportunità  di eli777
Farfalle colorate di Stupid Lamb
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Due anime legate ad un destino di loulou72
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