Avanti?
Non mentire, tu, volto di plastica,
respiro forzato, non senti il ritmo
meccanico, di questo tuo assordante
soffiar, nel polmone d'acciaio?
E i freschi pini, ruscelli, torrenti
non dirmi tu, ventre, orrendo rapace
d'ingoiar tutto in un sol boccone
digerendolo in bagni di cemento.
Non mentire, non chiamarlo progresso
ossessione semantica di un folle:
vivi nelle pance, non chiamarti uomo.
Lasciami schiacciato dalle ruspe,
non regalarmi scatole magiche:
i vermi, mi ridaranno alla vita.