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Autore: Tristano    12/04/2011    1 recensioni
Questa vorrebbe essere una raccolta di sonetti, ma come si vede già nella prima poesia del sonetto è presente solo uno scheletro, un abbozzo. Forse, se un giorno diventerò più bravo mi cimenterò a scriverne uno nello schema tradizionale. Il titolo, che mi è sembrato curioso, ha origine dal modo in cui sono nati questi miei scritti: per l'appunto sul mio balcone con un pettirosso, un merlo e un piccione. Spero che vi piacciano.
Genere: Introspettivo, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avanti?

 

Non mentire, tu, volto di plastica,

respiro forzato, non senti il ritmo

meccanico, di questo tuo assordante

soffiar, nel polmone d'acciaio?

 

E i freschi pini, ruscelli, torrenti

non dirmi tu, ventre, orrendo rapace

d'ingoiar tutto in un sol boccone

digerendolo in bagni di cemento.

 

Non mentire, non chiamarlo progresso

ossessione semantica di un folle:

vivi nelle pance, non chiamarti uomo.

 

Lasciami schiacciato dalle ruspe,

non regalarmi scatole magiche:

i vermi, mi ridaranno alla vita.

 

  
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