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Autore: lisa76    08/05/2011    13 recensioni
Le cose cambiano. Il sogno di Harry si infrange, un tradimento cambia radicalmente la vita di Hermione, una legge la spinge a scelte impensate. Mentre il mondo di Harry cade a pezzi quello di Hermione si sta formando. Il riavvicinamento tra i due porta Harry ad interrogarsi sul rapporto del amica con l'ex nemico e a riconsiderarare le sue scelte. Tutto cambia, ogni esperienza ci porta a scelte che non avremmo mai pensato di fare, ma non sempre è un male. Dimenticate l'epilogo di J.K.R.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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O.L.A. 1

1-

La vedeva ancora così, nuda sopra ad Anthony, mentre facevano l’amore nella loro casa, quella che lei aveva voluto e lui aveva comprato; nel loro letto scelto da lei e pagato da lui, davanti a lui che aveva l’unica colpa di essere rientrato in un orario insolito scoprendo infine l’infame tradimento.

Quell’immagine pareva stampata a fuoco nella sua retina, nonostante fossero ore che girovagava senza meta cercando di allontanarsi da quanto era successo.

Chi diavolo era diventata la sua Ginny?

E poi Anthony?

Il suo secondo, colui che considerava un amico, forse il migliore da quando aveva rotto i rapporti con Ron.

Ron

Un’altra fitta all’altezza dello stomaco, stessa famiglia, stessa morale.

D’altronde anche lui aveva tradito Hermione accusandola poi come se ella stessa fosse la colpevole del suo tradimento.

Ricordava ancora quella discussione in cui si era trovato suo malgrado.

Hermione in lacrime mentre lui le sputava in faccia tutto il suo odio, tutta la sua perfidia accusandola di amare più il suo lavoro di lui, la sua fama, la sua notorietà.

Se qualcuno se ne era fregato della fama tra i tre salvatori del mondo magico, quella era proprio Hermione, aveva voluto finire gli studi al contrario di lui e Ron e solo dopo aveva intrapreso il corso per diventare Auror, risultando anche lì la migliore. Perché lei era migliore, migliore di tutti loro.

Ricordava chiaramente che aveva tentato di intervenire in difesa dell’amica, che per lui era quasi una sorella. Ma Ginny lo aveva fermato convincendolo a non prendere posizione.

Ora avrebbe voluto prenderla quella posizione, avrebbe voluto essere così acuto da capire che Ginny era diventata una piccola bugiarda arrivista, interessata più al suo conto in banca ed alla sua posizione sociale che a lui come Harry.

Il destino è beffardo e tende a gabbarti proprio quando sei convinto di averlo in pugno e così era successo anche a lui.

Lui che era stato il “bambino sopravvissuto”, lui che aveva salvato il mondo magico sconfiggendo Lord Voldemort, lui che era diventato il capo degli Auror del Regno Unito.

Era così preso dalla sua vita, dal bisogno di rendere felice Ginny per ripagarla di tutto il tempo e le sofferenze che aveva passato per lui, da non rendersi conto di cosa gli succedeva intorno.

Aveva messo Ginny ed il lavoro al centro del suo mondo, cercando di accontentare l’una senza mancare nel altro, memore della fine precoce della relazione tra i due migliori amici.

Ma tutto era stato inutile, perché in realtà si era semplicemente messo un paraocchi.

Aveva finto di non vedere com’era cambiata la dolce Ginevra Molly Weasley.

Aveva perfino litigato con Hermione quando quella gli aveva, con tatto e gentilezza, fatto notare che non era accompagnando a tutti i balli o eventi mondani la fidanzata che avrebbe preservato la pace nel neonato mondo magico.

L’aveva accontentata sempre in tutto, perché lei era la sua Ginny e doveva avere il meglio; aveva soprasseduto sul suo diventare sempre più esigente e capricciosa, sul suo spendere e spandere convinto che fosse solo causato dalla novità di poter avere a disposizione un capitale non indifferente e la notorietà di essere la fidanzata del “salvatore del mondo”.

Però almeno ora poteva ammettere con se stesso che una parte di lui aveva cominciato ad interrogarsi sul bisogno spasmodico di spendere e sfoggiare abiti e gioielli sempre nuovi e sempre più costosi, sul suo amore incondizionato per ogni tipo di ricevimento e ballo formale che si teneva al ministero e perfino sulla sua evidente incapacità di trovarsi un lavoro.

Ginny Weasley era diventata una mantenuta di lusso, sì perché dalle fidanzate ci si aspetta almeno un po’ d affetto, cosa che ormai Harry ricordava a malapena poiché negli ultimi anni dall’amata fidanzata non aveva ricevuto che scenate e capricci, degni di una bambina di pochi anni viziata e dispotica.

E lui era stato un idiota colossale.

Talmente idiota da passare su tutto, come dimostrava la scatolina di gioielleria che si rigirava in tasca da quella mattina, il contenuto di quella scatolina era la ragione ultima del suo rientro anticipato a casa, voleva chiederle di sposarlo.

Ma si può essere più deficienti?

Se fosse rientrato al solito orario, probabilmente, non avrebbe scoperto nulla.

A questo pensiero il sangue gli si gelò nelle vene, avrebbe sposato quella piccola arrivista puttana!

La prima goccia di pioggia lo sorprese nel mezzo di un bel monologo d’insulti diretti a se stesso.

Alzando il viso al cielo fu colto da un’improvvisa inquietudine.

Dove sarebbe andato?

Di certo non a casa sua, lui se ne era andato sbattendo la porta, ma dubitava che la signorina Weasley se ne fosse minimamente preoccupata giacché nonostante l’avesse visto, chiaramente, non aveva smesso di scoparsi Goldstein.

Stringendo i pugni con rabbia si chiese cosa fare e dove andare. Chi gli era rimasto?

Non Ron con cui parlava appena e solo quando si trovavano alla Tana coinvolti nei pranzi della numerosa famiglia di Molly. Non dai Weasley perché per un po’ ne avrebbe avuto abbastanza di quella famiglia, non che la colpa fosse dei signori Weasley certo ma non aveva voglia di guardare in faccia Arthur con ancora negli occhi le immagini del tradimento di sua figlia.

Sarebbe andato sicuramente da Anthony se non fosse l’altra parte in causa del suo tradimento.

E allora dove andare?

L’amara considerazione di essere nuovamente solo contro il mondo lo colse trovandolo spiazzato a quell’eventualità.

Hermione forse lo avrebbe ascoltato, ma forse no, d’altronde si era completamente disinteressato dei suoi problemi soprattutto con l’ultima legge magica varata. Talmente tanto che la sua migliore amica era stata costretta a sposare Malfoy. Già proprio quel Draco Lucius Malfoy che l’aveva insultata e derisa nei loro anni scolatici.

Merlino, come aveva fatto a lasciarla tra le spire di quella serpe?

La legge varata dal ministero era assurda, lo aveva detto chiaramente al ministro, ma nemmeno la sua notorietà era valsa a evitare il peggio.

Dopo la caduta di Voldemort il nuovo mondo magico era cambiato.

I matrimoni misti con babbani ormai erano all’ordine del giorno, mettendo così sempre più a repentaglio la sicurezza dello Statuto per la segretezza. I ben pensanti del ministero allora ne avevano combinata una delle loro: chi sposava un babbano doveva rinunciare alla magia e i nati babbani, come Hermione appunto dovevano scegliere se sposare un mago e rimanere in possesso dei propri poteri o tornare nel loro mondo di origine. Un’assurdità totale, ma il Wizengamot l’aveva votata all’unanimità. Erano sorti molti comitati promotori di un referendum, fatto più unico che raro per il mondo magico, per chiedere l’abolizione di quest’idiozia, ma intanto i termini di “regolarizzazione” erano scaduti e molti maghi e streghe erano stati costretti a vedersi spezzare la bacchetta, altri come la sua amica avevano optato per un matrimonio concordato a tavolino. Di questo lo stesso ministro era a conoscenza, ma aveva sardonicamente commentato che anche se i matrimoni non erano d’amore, avrebbero preservato il mondo magico, e tanti saluti al vecchio motto di Silente “ L’amore è la magia più grande che esista”.

Al riparo di una tettoia Harry si domandava se tentare o no di parlare con Hermione.

Lavoravano insieme, lui era il capo di tutti gli Auror e quindi anche dell’amica e del neo marito.

Sì perché dopo la caduta di Voldemort Malfoy aveva intrapreso la carriera di Auror, non pochi avevano storto il naso, ma a conti fatti lui stesso non poteva lamentarsi dell’operato del giovane collega. Più taciturno e meno scontroso di quanto era stato in gioventù Draco Malfoy era un ottimo Auror, competente e preparato. La sua vasta cultura in fatto di pozioni ne aveva fatto un elemento di spicco del suo reparto e lo aveva portato ad operare nelle squadre speciali insieme a lui ed Hermione. Ne avrebbe fatto parte anche Ron se qualche anno prima non avesse rinunciato per intraprendere la carriera di giocatore professionista di Quidditch, con molta gloria e poca reale capacità, ma avere uno degli “eroi” in squadra era troppo ghiotto per qualsiasi squadra e quindi avevano fatto a gara a ricoprirlo d’oro, aumentando ancora di più il suo ego già di per sé smisurato tutto speso in soldi facili e donne altrettanto facili.

Lavanda intanto si era fatta sposare, sì perché il caro vecchio Ronald cadeva sempre negli stessi errori e proprio con l’ex fidanzatina di scuola aveva tradito Hermione non pensando però che la cara Lav Lav era un arrivista di prima categoria e si era assunta anche l’onore e l’onere di rivelare il tradimento alla fidanzata ufficiale ovvero Hermione.

Inventandosi di sana pianta una gravidanza che si era rivelata a conti fatta fasulla, ma che aveva costretto Ron a sposarla con buona pace di mamma Molly e visto che nel mondo magico il divorzio non esisteva, si era sistemata per la vita condividendo con la neo cognata le gioie della notorietà riflessa e delle spese pazze.

Hermione, stoica com’era sempre stata, aveva urlato tanto per poi rassegnarsi alla stupidità del ragazzo che aveva amato da sempre e riprendere con la sua vita gettandosi anima e corpo nel lavoro, allontanandosi progressivamente da tutti loro e trovandosi quindi sola ad affrontare quella stupida legge.

Ricordava chiaramente quando gli aveva comunicato, con scarso entusiasmo, il suo prossimo matrimonio con l’erede di casa Malfoy ed Harry aveva urlato e tanto, per poi arrendersi al suo lapidario “ Dimmi tu cosa dovrei fare? Rinunciare alla magia? A questo mondo che ormai è tutto quello che mi rimane? “ colpito lui aveva abbassato la testa rifiutandosi però categoricamente di partecipare a quella pagliacciata. E tutto il mondo magico aveva favoleggiato sull’assenza del più famoso amico della sposa al “matrimonio dell’anno”, al quale perfino Ginny aveva partecipato dimostrando una faccia tosta notevole.

Hermione però era sempre rimasta la stessa stupenda persona che era a undici anni, buona e altruista, capace di mettere il bene degli altri prima del proprio. Purtroppo l’unica volta che non l’aveva fatto Harry gli aveva voltato le spalle dimostrandosi infine un pessimo amico.

La pioggia continuava a cadere copiosa mentre lui continuava ad insultarsi, quanti errori aveva commesso negli ultimi anni, quante stupidaggini aveva commesso pensando di essere nel giusto e invece aveva sbagliato tutto. Tutto!

Alla fine decise che se da qualche parte doveva cominciare a porre rimedio ai propri errori forse Hermione era il punto di partenza perfetto, certo avrebbe dovuto sopportare quella serpe di suo marito ma se avesse riavuto la sua migliore amica al fianco, quella sorella che amava e ammirava, tutto sarebbe stato più semplice anche perché la “mente” del gruppo era sempre stata lei e ora aveva assoluto bisogno di qualcuno che lo guidasse nel faticoso compito di rimettere in sesto la sua vita.

La visione chiara del mondo di Hermione e la sua mente pronta alla ricerca della giusta soluzione erano ciò che più anelava insieme ad un abbraccio sincero che da troppo tempo non riceve e se per averlo avrebbe dovuto strisciare lo avrebbe fatto perché per lei ne sarebbe sempre valsa la pena.

Certo di questa nuova convinzione si smaterializzo di fronte ai cancelli del Mannor della famiglia Malfoy.

POSTO PICCOLO:

Ciao sono nuova in questa sezione ho pubblicato qualcosa in Twilight, ma poca roba. Spero che l'inizio vi abbia incuriosito. Vi lascio anche il mio blog dove metto gli spoiler e qualche comunicazione. 

http://acasadilisa.blogspot.com/

Un bacione Lisa 

PICCOLO SPAZIO PUBBLICITÀ: L'Antidoto     'Rincontrarsi' Incredibilmente Noi
Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di J.K.Rowling.
Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.

   
 
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