Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: IsaMarie    13/06/2011    10 recensioni
Bella e Jasper sono i gemelli Swan che vivono con il padre Charlie e la cugina Rosalie a Forks. Le loro vite si intrecceranno con i ragazzi Cullen: Edward, Alice e Emmett.
(Scritta con sara_cullen)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie, Jacob/Leah
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cap. 103 EFP
Buongiorno e buon inizio settimana!
Siamo felicissime che la coppia Rosalie/Emmett vi piaccia così tanto! Ci avete piacevolmente sorprese. Grazie!
In questo chappy potrete leggere il loro hot. Speriamo vivamente di essere riuscite a descrivere bene i pensieri di Emmett, che risulterà forse un po' troppo scurrile (ma lui è fatto così!), riuscendo a trasmettervi qualcosa attraverso questo personaggio così goliardico ma allo stesso tempo maturo e innamorato.
Rosalie probabilmente vi soprenderà un po' per l'audacia, ma ormai avrete capito che si tratta di una coppia esplosiva!
Molte di voi ci hanno chiesto quanto manca alla fine. Quindi  approfittiamo di questo spazio per rispondere alla vostra domanda in modo che anche chi se lo chiede, e non l'ha detto espressamente, possa farsi più o meno un'idea.
Allora non possiamo dirvi con precisione quanti capitoli ci saranno ancora, ma non pensiamo più di una trentina.
Gli avvenimenti principali da descrivere, dopo la fine di questo weekend, sono principalmente quattro: Halloween, compleanno dei gemelli e Alice, Natale e Capodanno. Poi ci sarà un salto temporale all'epilogo che si svolgerà subito dopo il diploma, a giugno.
Quindi non disperate che prima o poi questa tortura finirà!
Ringraziamo come sempre tutte coloro che ci seguono con tanto affetto!
Un bacione e vi lovviamo tantissimo!
BUONA LETTURA DA MANU E SARA!

CAPITOLO 103 rating rosso!


CAPITOLO 103
 


Eros e tenerezza




Pov Emmett


Merda, che cazzone che ero stato!
Ero assolutamente pentito per le stupide accuse che avevo rivolto alla mia Rose. Abbassai la testa, mesto e contrito per ciò che di assurdo mi era uscito di bocca e per aver anche solo pensato una cattiveria del genere. Possibile che la mia stupida e soprattutto insensata (Rose me lo aveva fatto chiaramente capire) gelosia dovesse sempre incastrarmi? Ero un troglodita, aveva ragione lei!
-Scusami…- mormorai senza aggiungere altro. Ero pienamente consapevole che con altre parole avrei potuto aggiungere danno al danno. Sfoderai invece uno sguardo cucciolosissimo e un tenero broncetto che avrebbe fatto addolcire e impietosire anche il più efferato serial killer. La vidi chiudere gli occhi e sospirare profondamente, come per tentare di calmarsi.
Dai che forse funzionava!, esultai internamente, ma senza lasciare trasparire nulla esternamente.
-Emmett Cullen! Io non so più come farti capire che non hai nessuna valida ragione per cui essere geloso!- esordì incrociando le braccia al petto. -Innanzitutto conosco quel luogo perché l’ho sentito nominare parecchie volte in quanto meta ambita dalle coppiette. E poi ne conosco esattamente l’ubicazione e come arrivarci perché una volta (l’anno scorso, per essere precisa) mi ci ha portata Paul, nel periodo in cui si era preso una leggera sbandata per me- mi spiegò, mentre il tenero broncio, si stava di nuovo trasformando in un ghigno rabbioso all’idea di quella situazione. Ma come aveva osato quel… quel…
Però, prima che potessi chiedere ulteriori spiegazioni, Rose mi anticipò continuando il racconto, ben consapevole della mia morbosa curiosità.
-Una sera ci eravamo recati tutti insieme al New Moon, ma Bella aveva litigato furiosamente con Dylan. Jazz, vedendola in pessime condizioni, ha deciso di riaccompagnarla subito a casa, mentre io ero rimasta a concludere la serata, convinta da Leah che non voleva rimanere l’unica ragazza in quel fornito gruppo di maschi. Solo che quella brutta traditrice, per aiutare il suo caro amico nell’impresa assurda di conquista della sottoscritta, pur sapendo che non ero affatto interessata, mi ha incastrato facendomi capitare, al ritorno, per ‘puro caso’ in auto con lui…- raccontò molto tranquillamente. E meno male che lo era lei: a me giravano i coglioni a mille!
-Paul invece di riaccompagnarmi subito a casa, si è diretto a Moon Pick per dichiararsi. Io, naturalmente, ho rifiutato gentilmente e siamo rimasti un po’ lì a chiacchierare, giusto per stemperare almeno un minimo il pesante imbarazzo che si era venuto a creare. Basta, chiuso! Nessun buon motivo per colpevolizzarmi, ok?- finì pazientemente, scatenandomi comunque un moto di stizza e fastidio verso Paul, che non mi ero mai accorto fosse interessato a lei.
-E prima che tu ti metta a rimuginare, come a quanto pare sei solito fare, e a far nascere strane idee in quella tua testaccia dura, vorrei rassicurarti: Paul ha immediatamente capito la situazione, e dato che era solo attrazione fisica la sua, una semplice infatuazione, se l’è subito fatta passare e siamo rimasti solamente buoni amici- mi svelò, guardandomi con sincerità. Che cucciola: impossibile non crederle!
-Però, se stasera preferisci che ci appartiamo in qualche altro posto, perché magari ti dà fastidio che ci sia già stata con lui, anche se ti ripeto che non è assolutamente successo nulla, per me non c’è nessun problema… basta che prosegui sulla statale e imbocchi uno qualunque dei tanti sentieri che si inoltrano nel bosco. Mi è venuto in mente quello, solamente perché è il più vicino e il panorama è molto suggestivo- mi rassicurò, accarezzandomi delicatamente una guancia e sorridendomi dolcemente. Dio quanto la amavo!
La abbracciai di slancio e lei ricambiò con intensità, sfregando il suo viso sul mio petto e facendomi rabbrividire.
-Ok, andiamo! Abbiamo perso fin troppo tempo per la mia coglionaggine!- mi insultai ancora, facendola scoppiare a ridere.
-Dici che è una malattia contagiosa? No, perché quando ti si avvicina qualche sgallettata, anche la mia razionalità va a farsi benedire e una furia violenta si impossessa del mio corpo- scherzò, probabilmente per farmi sentire meno in colpa. Scoppiai in una risata tonante.
-Sei il mio angelo, Rosellina!- esclamai felice, mentre le nostre mani si intrecciarono sul cambio.
-Potrei trasformarmi anche in un terribile demonio vendicatore se non la pianti di chiamarmi Rosellina! Lo sai che lo odio- mi ammonì. Lo sapevo eccome! Ma mi piaceva punzecchiarla in continuazione… era più forte di me! E poi anche lei adorava il nostro continuo battibeccare.
Dopo che ripartimmo, ci mettemmo poco a raggiungere il sentiero di cui mi aveva parlato. Lo imboccai e dopo dieci minuti di sterrato in salita ci ritrovammo in un grande spiazzo erboso, a strapiombo sul mare: Moon Pick ci accolse con un panorama incredibile. Per fortuna era deserto e non vi erano altre auto in vista nelle vicinanze. Rose aveva pienamente ragione: la vista da quassù era da mozzare il fiato. Il mare, all’orizzonte, era illuminato a sprazzi da dei lampi. Era in arrivo un temporale coi fiocchi a giudicare dal susseguirsi repentino dei bagliori e al rombo lontano, ma potente, dei tuoni. Meglio così! Avremmo avuto ancora più privacy nel caso che qualche altra coppietta avesse avuto la nostra stessa idea…
-Sta iniziando a piovere… tanto per cambiare- esclamò Rose, osservando le gocce che rapidamente ricoprivano il parabrezza.
-Già…- mormorai, ormai pienamente concentrato sulle sue cosce e completamente indifferente a ciò che mi circondava. In quel momento avrebbe potuto venire giù anche l’intera volta celeste: non me ne sarei nemmeno accorto!
La mia mano si posò su una delle sue lunghe e flessuose gambe, iniziando a percorrere in una lenta carezza quella pelle morbida e vellutata come pesca. D’improvviso feci reclinare il suo sedile causandole una piccola esclamazione di sorpresa.
-Brava… inizia a scaldare la voce che tra poco ti farò urlare per davvero…- mormorai, con la voce già roca per l’intenso desiderio. Una risatina allegra proruppe dalla sua gola, mentre con uno scatto fulmineo, che mi lasciò basito, sgattaiolò sui sedili posteriori, ribaltandoli con l’apposito pulsante: et voilà, il nostro letto personale era pronto! Altro che la Ferrari di Jasper o la Aston di Bella! Meravigliose auto, per carità… ma veramente poco pratiche per la mia attività preferita!
-Ora non mi scappi più- la avvertii, spostandomi anch’io dietro con lei.
-Veramente sto proprio aspettando che ti dia una mossa… la tua orsacchiotta è ansiosa di incontrare il piccolo Emmy- mi provocò spudoratamente. In un unico e agile movimento la sovrastai con il mio corpo, spingendo il mio bacino contro il suo per farle percepire distintamente la portata della mia eccitazione.
-Bè?! Ti sembra ancora tanto piccolo, il povero Emmy?- le domandai.
-Mmm…- mugolò; -Sei ancora troppo vestito e non riesco a capire bene…- continuò impunemente. Mi voleva sfidare? Ghignai divertito… mi piaceva da impazzire quando la mia miciotta tirava fuori gli artigli… nel sesso diventava veramente impareggiabile! Non avevo mai avuto una ragazza come lei… un vero e proprio talento naturale! Se poi si metteva in conto che non aveva nessun tipo di esperienza precedente, la cosa era ancora più fenomenale. La consapevolezza di essere stato il solo e unico a poter accarezzare, vezzeggiare e adorare quella dea, mi riempiva di compiacimento e soddisfazione.
In un attimo mi liberai di tutti i miei vestiti, mettendomi poi in ginocchio di fronte a lei: osservava attentamente il mio membro con un’espressione lasciva, e quando con la lingua accarezzò lentamente le sue labbra, il mio cervello andò completamente fuori uso.
-Allora?!- le chiesi, con una nota di orgoglio per le dimensioni del mio amichetto. Ma la mia Rose aveva proprio deciso di farmi perdere del tutto il mio già debole controllo.
-Se te la devo dire proprio tutta, c’è decisamente troppo buio e non riesco a vedere con precisione… mi sa che dovrò verificare con mano, o meglio… con la bocca- mormorò. Senza nemmeno avere il tempo di elaborare il significato delle sue parole, un vero e proprio ringhio si sprigionò dalla mia gola a causa di quell’improvviso piacere.
-Oh cazzo, Rose!- esclamai, lasciandomi invadere da quelle molteplici sensazioni di benessere a lungo agognate durante quella bellissima giornata. Rosalie continuava a dedicarsi con attenzione ad Emmy… mi faceva impazzire… era meravigliosa!  
-Piccola, sei fantastica! Ma voglio anche le mie bambine, lo sai- la pregai. Mi guardò negli occhi e sorridendomi si levò la camicetta e il reggiseno, mentre io la aiutavo con la gonna, facendola immediatamente sparire insieme ai suoi miseri slip. Quando alzai i miei occhi rimasi ammaliato da quel seno sodo e prosperoso: era il mio punto debole!
-Buonasera bambine mie… mi siete mancate tanto oggi!- mormorai con lussuria, rivolgendomi a quel seno da urlo.
-Non mi abituerò mai a sentirti parlare con loro!- sghignazzò Rose, mentre io avvolgevo quelle splendide e morbide colline con entrambe le mani, avvicinandole tra loro e stuzzicandole  quei bottoni così roesei e scuri.
Rose ansimò, buttando la testa all’indietro, facendo ondeggiare i suoi splendidi capelli che le accarezzarono il fondoschiena.
-Parli proprio tu che l’hai battezzato Emmy?!- la schernii, senza interrompere le mie attenzioni come ipnotizzato da quei due soffici gioielli.
-Giusto… e a questo proposito non vorrebbe un salutino dalle bambine?- mi chiese, con tono malizioso.
-Oh sì, tesorine! Fate due coccoline al povero Emmy, che è rimasto improvvisamente solo soletto senza le giuste attenzioni- la esortai. Rose non se lo fece ripetere due volte e immediatamente sentii la mia parte più sensibile avvolta da un calore e una morbidezza unici. Rose mi riempì di attenzioni, proprio nel modo in cui sapeva farmi impazzire letteralmente e dopo poco il piacere esplose violento.
Dio santo, ero in paradiso! Che immensa goduria!
La abbracciai e la attirai verso il mio viso, per poi far irruzione con bramosia nella sua bocca. Le mie mani scesero sui suoi glutei e stringendoli forte la sollevai e la feci stendere sotto di me. Mi soffermai un attimo ad ammirarla: era bellissima, perfetta e tremendamente sexy. Era sempre pronta a soddisfare ogni mia richiesta e ogni mio desiderio e quel suo abbandonarsi completamente ai miei tocchi e alle mie carezze mi eccitava da morire. Senza distogliere i miei occhi dai suoi, resi ancora più brillanti dal luccichio che li contraddistingueva quando il desiderio imperversava in lei, iniziai ad accarezzare la sua zona più sensibile,
rimanendo come sempre affascinato da quella pelle così delicata, bagnata e tremendamente bollente.
-Cazzo, Rose… un giorno o l’altro mi manderai al manicomio…- esclamai, dedicandomi a lei con le stesse attenzioni che lei aveva riservato a me. Rosalie gemeva per poi iniziare ad ansimare sonoramente.
-Ahhh, sì! Oddio Emmett! Così… non ti fermare- urlò, facendomi sorridere compiaciuto. L’avevo detto io, che avrebbe urlato! Nel sentirla così in balia del mio tocco, Emmy là sotto si stava prepotentemente risvegliando, dopo la piccola pausa. Giusto un attimo per riprendere fiato!
Il piacere esplose presto anche in lei, ma non le diedi nemmeno il tempo di riprendere fiato, che i nsotri corpi erano già diventati uno solo, iniziando la danza più antica del mondo.
L’abitacolo dell’auto risuonava dei nostri gemiti che sovrastavano persino il sottofondo musicale dell’autoradio; tutto quello spazio ristretto era impregnato dei nostri odori e dai finestrini trasudava la condensa causata dal calore sprigionato dai nostri corpi eccitati.
Cercai di trattenere il piacere il più a lungo possibile e quando Rose si lasciò andare urlando il mio nome, mi liberai anch’io, facendomi travolgere come un treno in corsa.
Ci accasciammo ansanti sui sedili, completamente sconvolti come ogni santa volta che facevamo l’amore. Che fosse un momento altamente passionale come questo, o una semplice sveltina, o un tenero e dolce completarsi, quando i nostri corpi si univano vivevo sempre l’esperienza più sconvolgente che potesse esistere!
-Adoro fare l’amore con te!- mormorò Rose, tra le mie braccia, baciandomi teneramente le labbra e sorridendomi.
-Eh lo so! Che posso farci?! Modestamente sono uno scopatore D.O.C.!- mi vantai, buttandola sul ridere, e guadagnandomi un coppino.
-Serio mai, vero?!- mi rimproverò bonariamente.
-Ma mi ami anche per questo, no? Non solo per le mie impareggiabili prestazioni sessuali!- la schernii ancora, facendola scoppiare a ridere. In quel momento era una visione stupenda!
-Ci puoi giurare, scimmione- mi confermò.
-Ti amo da morire, Rose- sussurrai, stringendola addosso a me, incapace di stare lontano da quel corpo morbido. Ci cullammo ancora un po’, stretti uno all’atra, ascoltando il temporale imperversare fuori dall’auto e tremendamente felici e innamorati.

Pov Edward

Una fastidiosa sensazione di solletico sul viso mi riportò indietro dal tranquillo e rilassante mondo dei sogni. Mi passai una mano sul volto per cercare di scacciare via quella noiosa seccatura, senza avere ancora la forza di aprire gli occhi. Al mio gesto una risatina sommessa risuonò divertita nelle mie orecchie, facendomi riprendere definitivamente il contatto con la realtà circostante. Rimasi fermo e immobile, continuando a far finta di dormire, per cogliere la mia dispettosa gattina di sorpresa.
Di nuovo qualcosa di morbido (probabilmente una ciocca dei suoi capelli, a giudicare dal profumo di fragola) mi solleticò una guancia; ma prima ancora che potesse continuare quella tortura, spalancai gli occhi e con un movimento fulmineo la presi tra le braccia, portandola sopra di me, con il suo corpo ad aderire completamente al mio.
Un urletto di spavento uscì dalla sua bocca, seguito subito da una dolce risata ed io mi persi nel cioccolato fuso dei suoi occhi, sorridendole con amore.
-Brutta impertinente! Cosa dovrei farti per avermi svegliato in un modo così subdolo, anziché con dei meravigliosi baci?- le domandai, mentre le sue mani affondavano nella mia criniera spettinata, accarezzandomela teneramente. Finse di pensarci un po’ su.
-Mmm… vediamo… ad esempio potresti andare a preparare un’abbondante e squisita colazione…- propose, facendomi ridere di nuovo.
-Forse ti è sfuggito il senso della domanda. Io pensavo più a una punizione che ad un premio- affermai sornione. Lei sbattè le lunga ciglia, strinse gli occhi in un’espressione dispiaciuta e sporse il labbro inferiore in fuori, imitando alla perfezione il mio famoso ed irresistibile broncio che sfoderavo quando volevo ottenere qualcosa.
-Ma io ho una fame da lupi!- si lamentò, con una vocina da bambina piccola.
-Sei una perfida ladra! Quello è il mio sguardo da cucciolo sperduto, il mio labbro tremulo per intenerirti... perché ho come la sensazione che stai cercando di fregarmi alla grande?- le domandai indispettito, incapace però di resistere a quel visino meraviglioso. Ma prima che potessi catturarle quel labbro invitante con i miei denti, un’espressione di trionfo glielo fece ritirare.
-Ho solo imparato dal migliore! Ed io apprendo molto in fretta…- dichiarò, con un cipiglio orgoglioso.
-Me ne sono accorto che impari in fretta. Ti ho già detto che stai diventando pericolosa…- affermai, certo ormai di essere in suo potere sempre e comunque.
-Ma mi dica, mio unico e stupendo maestro… il mio tentativo di persuasione sta funzionando?- domandò, con un tono innocente. Scossi il capo, sorridendo.
-Al ‘pericolosa’ aggiungerei anche… adulatrice spudorata e terribile ruffiana! Comunque direi che il tuo tentativo potrebbe risultare pienamente convincente solo se mi dessi un fantastico bacio del buongiorno- la provocai.
-Mmm… direi che si può fare…- mi rispose, fissando insistentemente la mia bocca. Lentamente avvicinò le sue peccaminose labbra alle mie… la mia lingua, desiderosa di sentire di nuovo il suo sapore, uscì subito a lambire quelle morbide carnosità. Dio! Adoravo la sua bocca ed ero certo che non mi sarei mai stancato di baciarla… avrei passato ore e ore a gustarmi quei due petali rossi lisci come seta e gustosi come fragole mature. Bella permise subito alle nostre lingue di ritrovarsi e iniziare a giocare… dapprima fu un bacio dolce e sensuale, ma divenne presto decisamente più impetuoso e coinvolgente… a quel contatto più approfondito il mio amichetto si risvegliò e premetti il mio bacino sulla sua calda intimità. Le mie mani la cinsero più forte e con uno scatto la portai sotto di me, invertendo la nostra posizione. Bella riprese ad accarezzare e tirare leggermente i miei capelli, segno che si stava completamente abbandonando alle mie mani che iniziavano a vagare impazienti sul suo corpo, mentre le nostre bocche non la smettevano di assaporarsi, leccarsi, torturarsi. Scesi poi a baciarle il collo, che Bella mi offrì prontamente, mentre una sua mano scese ad accarezzare la mia schiena, donandomi brividi intensi.
Mi spostai poi verso i suoi seni, desideroso di sentire nuovamente la tenera consistenza delle punte rosee… ma quando stavo per lambirne una, già completamente turgida e soda come una ciliegia matura, il suo stomaco brontolò sonoramente, riportandomi bruscamente alla realtà.
Scoppiai a ridere sul suo seno, solleticandola con il mio fiato e facendola sobbalzare. Alzai la testa per guardarla in viso e la vidi chiaramente in imbarazzo per quella involontaria interruzione.
-Hai proprio tanta fame oggi, amore mio…- constatai con un ghigno divertito. L’espressione colpevole sul suo viso mi fece sogghignare ancora di più.
-Scusami… ma ogni volta che mangio il sushi, poi il giorno dopo, il mio fisico sembra dimenticarsi che la sera prima si sia nutrito regolarmente… si vede che lo smaltisco subito…- tentò di giustificarsi in qualche modo.
-Bella, potevi anche fermarmi… non devi avere paura di offendermi, né tantomeno sentirti obbligata a mettere i miei desideri davanti ai tuoi bisogni- cercai di rassicurarla. I suoi occhi si spalancarono di incredulità e poi si strinsero a due fessure…
-Edward Cullen! Come ti vengono in mente certe idiozie? Io non mi sento obbligata a fare proprio niente! Tu forse non hai ancora ben presente il potere e l’effetto che hai su di me! Credi che sia facile per me ragionare in maniera chiara e razionale quando mi baci con quel trasporto? O quando mi accarezzi in modo così travolgente? O quando semplicemente mi sfiori, o…- interruppi immediatamente, con un sonoro bacio a stampo, quella dichiarazione di amore per me, prima che i buoni propositi andassero a farsi friggere. La guardai, sorridendole.
-Ora basta! Altrimenti non ti faccio mettere piede fuori da questo letto prima di un paio d’ore… e non credo che il tuo stomaco mi ringrazierebbe… abbiamo tutto il giorno per riprendere questo discorso, ed io sono stato imperdonabile- dichiarai, alzandomi con un balzo e trascinandola con me. -Ora mi infilo qualcosa, ti rubo dieci minuti il bagno e poi scendo a preparare la colazione, spero decente. Tu fai pure con calma se vuoi farti una doccia- le proposi.
-Grazie mille, amore! Dopo la doccia, disfo il letto così cambio le lenzuola e poi preparo una lavatrice… a proposito dammi i tuoi abiti da lavare così saranno a posto anche quelli quando torneremo a casa- mi spiegò, offrendosi di pensare anche alle mie cose. Con un enorme sorriso compiaciuto, che però tentai di celare ai suoi occhi, le porsi gli abiti del giorno precedente e poi mi chiusi in bagno. Velocemente mi lavai, mentre la mia mente continuava a pensare quanto mi fosse piaciuta quella sua proposta… mi ero emozionato per un gesto tanto normale… che idiota! Stavo veramente perdendo completamente la testa per quella creatura meravigliosa! Per un istante mi ero immaginato sposato con il mio angelo, nella nostra casetta, con lei che si affaccendava nelle pulizie quotidiane, ed io che cercavo di darle una mano come potevo. Scossi la testa sotto l’acqua scrosciante, cercando di allontanare quelle gradevoli ma precoci fantasie. Edward sei un idiota! Ti rendi conto che state festeggiando appena il primo mese insieme? Che siete terribilmente giovani e soprattutto che state frequentando ancora il liceo?, mi rimproverai, cercando di riportare il mio cervello alla ragione. Certo che me ne rendevo conto! Solo che da quando mi ero perdutamente innamorato di lei, pensieri di questo tipo si affacciavano sempre più spesso alla mia mente, lasciandomi con un senso di tenero intontimento. Ero consapevole che sarebbero dovuti trascorrere degli anni, prima di poter realizzare quel sogno ad occhi aperti… ma l’idea del nostro futuro insieme mi stuzzicava parecchio…
Mi diedi una mossa e accelerai le manovre per liberare il bagno in fretta, poi scesi in cucina per preparare i viveri. Mentre i cornetti cuocevano in forno, mi recai a sistemare un po’ il salone, dato che la sera precedente, stanchi e desiderosi di andare a dormire, avevamo lasciato parecchio disordine sul tappeto. Accesi anche il camino e subito un caldo tepore iniziò a scaldare l’enorme stanza.
All’improvviso, un tremendo boato mi fece sobbalzare: fuori stava ancora imperversando un violento temporale, che continuava dalla sera precedente. Eravamo stati proprio fortunati il giorno prima a goderci quella splendida giornata di sole! Ma oggi non mi dispiaceva affatto restarmene rintanato in casa a godermi la compagnia e le coccole della mia Bella…
Il timer del forno richiamò la mia attenzione. Andai a sfornare i croissant e li disposi su un piatto, appoggiandoli sulla tavola insieme al resto.
-Oddio! Che profumino celestiale!- esclamò Bella, entrando in cucina; -Mmm… quante cose buone! Ho già l’acquolina in bocca- si entusiasmò alla vista del cibo. Mi venne a dare un bel bacio sulla guancia e poi si sedette di fronte a me.
-Grazie amore… sei stato gentilissimo e anche molto bravo!- mi elogiò, facendomi gongolare come un bambino. Sì, ne ero certo… un domani io e lei saremmo stati proprio una bella famiglia felice… magari anche con qualche piccolo Cullen in giro per casa a far danni…
-Figurati… per te questo ed altro- le risposi, contento. Bella iniziò a mangiare con appetito ed io mi incantai a guardarla: era bellissima sempre e comunque, anche con la bocca così piena. Sorseggiai il mio cappuccino, completamente ammaliato.
-Mi piace questa nostra routine… è così intima… mi sembra quasi di essere già in una casa tutta nostra come se…- mormorò a bassa voce, ma si interruppe imbarazzata, mentre le sue gote si coloravano leggermente. Le afferrai la mano, stringendola nella mia, per farle capire che non aveva niente di cui vergognarsi. Anche a lei, evidentemente, erano venute in mente le mie identiche riflessioni e ciò non poteva che lusingarmi enormemente!
-Come se fossimo già marito e moglie e avessimo la nostra piccola famiglia?- terminai io per lei. Spalancò gli occhi meravigliata dalle mie parole ed io le sorrisi dolcemente.
-Prima o poi, amore mio… vedrai che un giorno il nostro sogno si realizzerà- la rassicurai, facendole esplodere un sorriso estasiato nel suo volto meraviglioso. Dio, quanto la adoravo!





ANTEPRIMA CAPITOLO 104

-Mentre aspettiamo che l’acqua si scaldi, vado nello spogliatoio a infilarmi il costume. L’ho lasciato nell’armadietto la scorsa volta- mi spiegò Bella, avviandosi dall’altra parte della piscina.
Scoppiai in una sonora risata, che rimbombò e attraversò l’intera grande stanza. Davvero pensava che l’avrei permesso? Per nulla al mondo avrei tollerato in quel momento che un insolente pezzo di stoffa celasse il corpo mozzafiato della mia dea!
-Scusa, amore… ma pensi veramente che ti lasci addosso il costume in acqua?- le domandai con un sopracciglio alzato, incredulo per la sua decisione insensata.
Bella si bloccò e si voltò verso di me, fissandomi attonita. Ghignai, compiaciuto dalla sua reazione impacciata: forse l’avevo sconvolta… che tenera la mia timida cucciolotta!
-Bè… ma… io pensavo… cioè…- balbettò, gesticolando agitata. Non riuscii proprio a trattenermi di fronte alla sua espressione scioccata e la mia risata aumentò ancora. La mia micetta era unica! A volte si trasformava in una donna sexy e audace, senza alcun tipo di timidezza… altre, come in questo momento, ritornava la ragazza insicura e impacciata di un mese prima; dio, quanto l’adoravo!


V
i ricordiamo l'altra nostra fiction Segreti e Inganni



Ecco alcuni blog di bravissime autrici che meritano una visita!


Il sorriso in una pagina
Mad about you
yara's mind
Nel mondo di Elisa e Yara
Les mots de Chloè
L'anima delle stelle
silviettafanfiction
A casa di Lisa
USADDICTED
L'angolo creativo
Lalayasha


Alcune fiction ancora in corso che meritano di essere seguite!

Testa o Cuore? di Isabella v (sara_g)
 
UNA SERA, PER CASO ... di endif
Un'altra opportunità  di eli777
Farfalle colorate di Stupid Lamb
Il Guardiano del Faro di  Lele Cullen
L'altra metà del cuore di sara_g
Due anime legate ad un destino di loulou72
Relazioni nascoste di Aleuname
Day by day... but? di _Betty_
Sogni Proibiti di  Lele Cullen 
From Juliet, with love di cloe cullen
Wish upon a star di
cloe cullen
332 di barbara_f
Un amore tra le onde di _rainbow_
Un incontro imprevisto di tania86
Broken road di Fiorels
Il gusto del piacere di
bellsmarie80

L'odore dei ricordi di Imaginary82

Sun and planets di Stefys79
Un regalo speciale di elizzie (Fiction un po' forte! Non per tutti!)
Stelle cadenti di eclinu
Il mio Amore Fragile di OpunziaEspinosa
L'amore ai tempi della guerra di  
annalisa69
.In Trappola. di
Betrayed_89
Scuola&Amore di maryc
   
 
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: IsaMarie