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Autore: Artemisia Black    03/03/2006    5 recensioni
Autrici:Artemisia Black& Noriko DeiBey..... TIM SPOT BY ANSA: Al Palazzo di Cristallo (quello di Sailor Moon da non confondersi col palazzo dell'ONU) gli eroi di tutto il mondo si sono riuniti per far fronte ad una nuova,tremenda,minaccia: l'etere è stato invaso dalle avventure di Didi&Gogo. Avvisiamo il volgo che la lettura di tali avventure provoca seria dipendenza e crisi convulsive nonchè eczemi ed eritemi solari. Quindi compratevi la protezione 60, attenti ai colpi di sole!ps: in certe occasioni è utile indossare una bombetta. buona lettura!
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Artemisia e Noriko Presents:

Artemisia e Noriko Presents:

PAPPARAPPAPPAPPA’

Una nuova ficcina strampalatissima tratta da scene REALI di vita vissuta dalle autrici stesse. NON STIAMO SCHERZANDO! Sono tutte cose successe per davvero. Comunque, siete pregati di farci sapere se siamo da mettere in manicomio e se vi aggradano altre avventure stramapalate. Precisiamo che i nomi Didi & Gogo sono tratti da un noto manoscritto che vi invitiamo ad indovinare. Altro piccolo punto, siccome non crediamo che verranno mai svelati i nomi per esteso durante la storia, ve li mettiamo qui, subitissimo in anticipo: Valdimira (Didi – performed by Noriko) ed Estragona (Gogo – Performed by Artemisia).

Bando alle ciance e ciance alle bande….vi lasciamo alla lettura o parto/aborto che sia della nostra marcissima mente di universitarie. Baci bacini e baciotti! Didi&Gogo

 

 

LE AVVENTURE DI DIDI&GOGO

 

Didi è una giovin fanciulla.

Gogo pure.

Questo è quanto vi deve bastare per la lettura.

 

Chicchiricchì del gallo. Gogo apre un occhio, subito dopo apre anche l’altro.

E si accorge che la sveglia è suonata un’ora prima. Schizza fuori dal letto e, nel correre in cucina agguanta la coperta di Didi e la fa volare in un angolo.

Didi smettila di poltrire che siamo in ritardo!

Prende e si fionda a fare il caffè.

Allora Didi, siamo in ritardo, organizziamoci: io mi lavo mentre tu ti vesti poi ti lavi tu e mi vesto io eppoi mangiamo eppoi andiamo a comprare quella cosa lì che mi hai convinta a fare quell’altra cosa e….Didi? mi ascolti? So che non sei molto loquace la mattina ma nemmeno uno dei soliti grugniti…ma…DIDI! NO! OMMIODDIO HO UCCISO LA MIA AMICA CON UNA MOKKATA E… ah no…è solo il suo maglione per terra impiastricciato del caffè che ho rovesciato ieri e del sugo della pasta che è caduto settimana scorsa….

E allora dov’è Didi?

Gogo non sa che fine abbia fatto la sua amica…ancora con lo spazzolo in bocca e il filtro della moka in mano, un calzino su un piede e la scarpa nell’altro le viene l’illuminazione illuminante del secolo….

Non è che Didi sta ancora dormendo?

Possibile si domanda?

Si risponde anche.

Possibilissimo. Torna in camera mentre al posto dello spazzolo, che ha mollato su una mensola della libreria, agguanta il mascara e se lo passa tra i capelli che, una bella strisciata nera sul biondo fa molto “trash” come dice Didi.

A proposito di Didi.

Didi! Disgraziata! Ancora nel letto sei?

Didi non risponde…si arrotola ancora di più ficcandosi, per quel che le è possibile, i piedi sotto al sedere per tenerli al calduccio.

Gogo pensa che se non fosse per il cappellino di lana modello “Gandalf” a strisce fucsia e marrone castagna e per il pigiama disegnato a pois rosa su fondo giallo canarino…dov’è rimasta Gogo nella descrizione?….ah si…se non fosse per quei piccoli particolari nell’abbigliamento di Didi, la scena sarebbe stata anche comica…

Ma a Gogo viene quasi un infarto del miocardio a quella visione.

Meno male che la sera è Didi la prima a infilarsi sotto le coperte!

Gogo riflette.

Bè, adesso è ora di svegliare la piattola ronfante.

Torna in cucina e prende una pentola da polenta per venti e la riempie d’acqua…calda…sarò fetida ma non così tanto…pensa Gogo.

Dopo aver riempito il pentolone si dirige faticando a zampettare per il peso, verso la camera.

Gogo incombe come un uccellaccio nefasto sul giaciglio dell’amica, faticosamente solleva il pentolone sopra la testa e….

SPALSH!

Lo rovescia sul letto dell’amica…tanto Didi dorme col materasso ad acqua!…un po’ in più…

Didi apre un occhietto arrossatissimo…evidentemente ha fumato parecchio la sera prima…ah già, pensa Gogo, Didi non fuma….allora l’avrà sognato…che sogno realista Didi!

Didi fissa l’amica senza muoversi, con il cappellaccio floscio sui codini sparati all’infuori tipo ‘pippi calzelunghe’.

Gogo ricambia la fissità tenendo ancora la pentola da polenta sopra la testa che le gocciola sul mascara tra i capelli che sgocciola a sua volta sul calzino abbinato alla scarpa.

Gogo è un po’ tonta la mattina.

Gogo che fai?

Ti sveglio rimbambita!

Eh?

Didi ripigliati!

Ho capito! Mo’ mi sveglio ma…

Ma?

Ma insomma Gogo! Dovevi proprio fare tutto sto casino?

Bè…

E poi…

Poi Didi?

Lo sai benissimo! Strilletta Didi. Gogo solleva entrambe le sopracciglia perplessa.

Lo so? So cosa Didi?

Che la doccia non la faccio mai al mattino!

Ahhh….bè, scusami, ora muoviti che siamo in ritardo!

Ritardo Gogo? Ma se sono solo le sette e trenta!

Appunto il negozio apre alle….Gogo si blocca.

Appunto Gogo, alle OTTO  e trenta…sei la solita casinara…

E vabbè…mi son sbagliata…ora vestiti che dobbiamo prepararci per andare a comprare la lana e farci la sciarpa…altrimenti non faremo in tempo a finirla entro finesettimana!

Finesettimana Gogo? Dai i numeri? Entro dopodomani!

Uh! E vabbè, ragione in più per andare il prima possibile…

 

E così Didi & Gogo si apprestano a lavorare a maglia….

 

Cap 2:

Didi e Gogo camminano per la strada fischiettando una canzonetta per bambini…Didi fischia il tema principale mentre Gogo fa la controvoce che le viene proprio bene. Poco dopo arrivano al negozio, entrano e salutano la comare dietro al bancone. Una vecchiaccia barbuta con un porro grosso come un porro sulla punta del naso rubicondo.

Salve vecchiaccia barbuta con un porro come un porro sul naso rubicondo! Saluta Gogo mentre Didi sghignazza lì accanto.

Come mi hai chiamato giovane squinternata? Domanda la vecchia.

Le ho detto buongiorno signora! Sa, forse non ci sente bene….qui vicino ha aperto lo studio di un noto otorino…se volesse l’accompagno! Risponde Gogo candidamente.

La vecchiaccia non è molto convinta.

Didi invece è convintissima del fatto che, probabilmente le è venuta un’ernia dal ridere.

Cosa desiderate?

Lana! Esclama Didi

Bè…è un negozio che vende lana…

Appunto allora! Rincara Gogo

E allora? Domanda la signora

Lana! Continua Didi

Lana! Prosegue Gogo

Ho capito che volete della lana, ma quanta?

Tanta! Dice Didi

Tanta! Dice Gogo

Bene, tanta lana….è già un buon punto….di che tipo?

Morbida! Parte Didi

Morbidissima! Estende Gogo

Ottimo…tanta lana morbida…

Morbidissima signora! Morbidissima!

Si si…morbidissima…

Tanta Lana! Puntualizza Didi

Si ok….bene….colore?

Colore Gogo?

Colore! Didi!

Che colore Gogo?

Uh…nera!

Nera Gogo? Conoscendoti avrei pensato un fumo di Londra…ma se insisti col nero…

Tu Didi?

Rosa cicca…

Rosa cicca?

Rosa cicca…

Rosa cicca signora!

Un attimo….allora: tanta lana morbidissima nera e rosa…

Rosa cicca! Precisa Didi visto che il colore è per lei….

Rosa cicca! Dice Gogo…tanto per fare il coro a Didi.

Uhhh! Un attimo ragazze…tanta lana morbidissima nera e rosa cicca….ottimo….,si dice la vecchia che già prevedere terribili malditesta per colpa di quelle due pazze…

Le due annuiscono in sincrono.

Quanta ne volete?

Già detto signora…tanta! Parte Gogo per la tangente.

Vediamo di capirci…cosa ci dovete fare? Domanda la vecchia

Sciarpe signora! Dice Didi orgogliosa del progetto del giorno.

Gogo annuisce contenta.

Allora vi servono…uhm….direi…le volete lughe?

Lunghe lunghissime! Dice Didi

A noi le cose corte non piacciono….dice Gogo fissando un fanciullo che passa lì fuori dalla porta del negozio.

Come dice signorina?

Lunga lunghissima signora! Precisa Gogo.

Didi fa una faccia fissando l’amica perplessa. Gogo le risponde con un muso innocente.

Didi non ci crede nemmeno un briciolo.

Allora signorine, giusto per non stare qui tutta la giornata, facciamo una dozzina di rotoli a testa, di quella bella spessa così siete contente, nera e rosa cicca….ecco….il peso…

Peso Gogo?

Peso Didi…la lana va a peso…non lo sapevi?

No, pensavo a lunghezza…

Ah…nemmeno a rotoli…a lunghezza vai tu…e poi sono io eh?

Bofonchi Gogo?

Nel tentativo di dare un filo logico alle tue cazzate….

Si certo Gogo…come no…allora signora?

Facciamo che, per due belle fanciulline come voi….sono….ottanta euri in tutto!

Le due si guardano poi guardano la vecchia.

La vecchiaccia barbuta le fissa scommettendo sul passeggino di sua nipote che le due non hanno un soldo.

Ma Didi e Gogo proprio il giorno prima, erano andate a farsi un giro al parco dopo aver bevuto come due stronzone e lì, all’ombra, avevano visto due bei fanciulli che bisbigliavano tra loro tutti concitati. Le due s’erano avvicinate quatte quatte e avevano ascoltato.

Non molto bene.

L’unica cosa che avevano capito era una gran quantità di soldini coinvolti.

Cominciarono a fare il filo ai due bei figlioli. Almeno, pensavano fossero belli perché, non si sa come, portavano un cappuccio totale nero in testa che lasciava fuori solo gli occhi e la bocca. Insomma, con abile manovra gli fregarono le borse con la scusa di andare un attimo in bagno e se la diedero a gambe.

Dentro le borse, di un piattume e sciatteria secondo Didi, due grossi sacchi di iuta che, in realtà secondo Gogo servivano per coprirsi perché secondo lei che, fidati Didi ho un occhio di lince!, quei due non erano un granchè…dicevossi, dentro i due sacchi c’erano una gran quantità di quattrini.

Didi guarda quindi Gogo.

Gogo ricambia Didi e caccia dalla tasca dei jeans un rotolo di banconote grosso come un tronchetto della felicità.

E tira un foglio da cento cacciandoli alla signora che si domanda se per caso qualcuno avesse lavato le banconote in lavatrice con qualche capo rosso…visto che le banconote erano macchiate di rosso.

Tranquilla signora! Non è tintura! ho controllato, viene via con l’acqua calda grattando un pochettino…fa Gogo sorridendo gioconda.

La vecchia è un po’ perplessa ma accetta il contante e dà il resto alle due che, contente come due pasque tornano a casa mangiucchiando da un sacchetto dell’ esselunga una quantità immonda di caramelle mou che si attaccano ai denti come il bostik.

 

 E NEL PROSSIMO CAPITOLO:

Didi & Gogo fan la maglia.

 

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