Artemisia e Noriko
Presents:
PAPPARAPPAPPAPPA’
Una nuova
ficcina strampalatissima tratta da scene REALI di
vita vissuta dalle autrici stesse. NON STIAMO
SCHERZANDO!
Sono tutte cose successe per davvero. Comunque, siete pregati di farci sapere
se siamo da mettere in manicomio e se vi aggradano altre avventure
stramapalate. Precisiamo che i nomi Didi & Gogo sono tratti da un noto
manoscritto che vi invitiamo ad indovinare. Altro piccolo punto, siccome non
crediamo che verranno mai svelati i nomi per esteso durante la storia, ve li
mettiamo qui, subitissimo in anticipo: Valdimira (Didi – performed by Noriko)
ed Estragona (Gogo – Performed by Artemisia).
Bando alle
ciance e ciance alle bande….vi lasciamo alla lettura o parto/aborto che sia
della nostra marcissima mente di universitarie. Baci bacini e baciotti!
Didi&Gogo
LE AVVENTURE DI DIDI&GOGO
Didi è una
giovin fanciulla.
Gogo pure.
Questo è
quanto vi deve bastare per la lettura.
Chicchiricchì
del gallo. Gogo apre un occhio, subito dopo apre anche l’altro.
E si accorge
che la sveglia è suonata un’ora prima. Schizza fuori dal letto e, nel correre
in cucina agguanta la coperta di Didi e la fa volare in un angolo.
Didi smettila
di poltrire che siamo in ritardo!
Prende e si
fionda a fare il caffè.
Allora Didi,
siamo in ritardo, organizziamoci: io mi lavo mentre tu ti vesti poi ti lavi tu
e mi vesto io eppoi mangiamo eppoi andiamo a comprare quella cosa lì che mi hai
convinta a fare quell’altra cosa e….Didi? mi ascolti? So che non sei molto
loquace la mattina ma nemmeno uno dei soliti grugniti…ma…DIDI! NO! OMMIODDIO HO
UCCISO LA MIA AMICA CON UNA MOKKATA E… ah no…è solo il suo maglione per terra
impiastricciato del caffè che ho rovesciato ieri e del sugo della pasta che è
caduto settimana scorsa….
E allora dov’è
Didi?
Gogo non sa
che fine abbia fatto la sua amica…ancora con lo spazzolo in bocca e il filtro
della moka in mano, un calzino su un piede e la scarpa nell’altro le viene
l’illuminazione illuminante del secolo….
Non è che Didi
sta ancora dormendo?
Possibile si
domanda?
Si risponde
anche.
Possibilissimo.
Torna in camera mentre al posto dello spazzolo, che ha mollato su una mensola
della libreria, agguanta il mascara e se lo passa tra i capelli che, una bella
strisciata nera sul biondo fa molto “trash” come dice Didi.
A proposito di
Didi.
Didi!
Disgraziata! Ancora nel letto sei?
Didi non
risponde…si arrotola ancora di più ficcandosi, per quel che le è possibile, i
piedi sotto al sedere per tenerli al calduccio.
Gogo pensa che
se non fosse per il cappellino di lana modello “Gandalf” a strisce fucsia e
marrone castagna e per il pigiama disegnato a pois rosa su fondo giallo
canarino…dov’è rimasta Gogo nella descrizione?….ah si…se non fosse per quei
piccoli particolari nell’abbigliamento di Didi, la scena sarebbe stata anche
comica…
Ma a Gogo
viene quasi un infarto del miocardio a quella visione.
Meno male che
la sera è Didi la prima a infilarsi sotto le coperte!
Gogo riflette.
Bè, adesso è
ora di svegliare la piattola ronfante.
Torna in
cucina e prende una pentola da polenta per venti e la riempie
d’acqua…calda…sarò fetida ma non così tanto…pensa Gogo.
Dopo aver
riempito il pentolone si dirige faticando a zampettare per il peso, verso la
camera.
Gogo incombe
come un uccellaccio nefasto sul giaciglio dell’amica, faticosamente solleva il
pentolone sopra la testa e….
SPALSH!
Lo rovescia
sul letto dell’amica…tanto Didi dorme col materasso ad acqua!…un po’ in più…
Didi apre un
occhietto arrossatissimo…evidentemente ha fumato parecchio la sera prima…ah
già, pensa Gogo, Didi non fuma….allora l’avrà sognato…che sogno realista Didi!
Didi fissa
l’amica senza muoversi, con il cappellaccio floscio sui codini sparati
all’infuori tipo ‘pippi calzelunghe’.
Gogo ricambia
la fissità tenendo ancora la pentola da polenta sopra la testa che le gocciola
sul mascara tra i capelli che sgocciola a sua volta sul calzino abbinato alla
scarpa.
Gogo è un po’
tonta la mattina.
Gogo che fai?
Ti sveglio
rimbambita!
Eh?
Didi
ripigliati!
Ho capito! Mo’
mi sveglio ma…
Ma?
Ma insomma
Gogo! Dovevi proprio fare tutto sto casino?
Bè…
E poi…
Poi Didi?
Lo sai
benissimo! Strilletta Didi. Gogo solleva entrambe le sopracciglia perplessa.
Lo so? So cosa
Didi?
Che la doccia
non la faccio mai al mattino!
Ahhh….bè,
scusami, ora muoviti che siamo in ritardo!
Ritardo Gogo?
Ma se sono solo le sette e trenta!
Appunto il
negozio apre alle….Gogo si blocca.
Appunto Gogo,
alle OTTO e trenta…sei la solita
casinara…
E vabbè…mi son
sbagliata…ora vestiti che dobbiamo prepararci per andare a comprare la lana e
farci la sciarpa…altrimenti non faremo in tempo a finirla entro finesettimana!
Finesettimana
Gogo? Dai i numeri? Entro dopodomani!
Uh! E vabbè,
ragione in più per andare il prima possibile…
E così Didi
& Gogo si apprestano a lavorare a maglia….
Cap 2:
Didi e Gogo camminano
per la strada fischiettando una canzonetta per bambini…Didi fischia il tema
principale mentre Gogo fa la controvoce che le viene proprio bene. Poco dopo
arrivano al negozio, entrano e salutano la comare dietro al bancone. Una
vecchiaccia barbuta con un porro grosso come un porro sulla punta del naso
rubicondo.
Salve
vecchiaccia barbuta con un porro come un porro sul naso rubicondo! Saluta Gogo
mentre Didi sghignazza lì accanto.
Come mi hai
chiamato giovane squinternata? Domanda la vecchia.
Le ho detto
buongiorno signora! Sa, forse non ci sente bene….qui vicino ha aperto lo studio
di un noto otorino…se volesse l’accompagno! Risponde Gogo candidamente.
La vecchiaccia
non è molto convinta.
Didi invece è
convintissima del fatto che, probabilmente le è venuta un’ernia dal ridere.
Cosa
desiderate?
Lana! Esclama
Didi
Bè…è un
negozio che vende lana…
Appunto
allora! Rincara Gogo
E allora?
Domanda la signora
Lana! Continua
Didi
Lana! Prosegue
Gogo
Ho capito che
volete della lana, ma quanta?
Tanta! Dice
Didi
Tanta! Dice
Gogo
Bene, tanta
lana….è già un buon punto….di che tipo?
Morbida! Parte
Didi
Morbidissima!
Estende Gogo
Ottimo…tanta
lana morbida…
Morbidissima
signora! Morbidissima!
Si
si…morbidissima…
Tanta Lana!
Puntualizza Didi
Si
ok….bene….colore?
Colore Gogo?
Colore! Didi!
Che colore
Gogo?
Uh…nera!
Nera Gogo?
Conoscendoti avrei pensato un fumo di Londra…ma se insisti col nero…
Tu Didi?
Rosa cicca…
Rosa cicca?
Rosa cicca…
Rosa cicca
signora!
Un
attimo….allora: tanta lana morbidissima nera e rosa…
Rosa cicca!
Precisa Didi visto che il colore è per lei….
Rosa cicca!
Dice Gogo…tanto per fare il coro a Didi.
Uhhh! Un
attimo ragazze…tanta lana morbidissima nera e rosa cicca….ottimo….,si dice la
vecchia che già prevedere terribili malditesta per colpa di quelle due pazze…
Le due
annuiscono in sincrono.
Quanta ne
volete?
Già detto
signora…tanta! Parte Gogo per la tangente.
Vediamo di
capirci…cosa ci dovete fare? Domanda la vecchia
Sciarpe
signora! Dice Didi orgogliosa del progetto del giorno.
Gogo annuisce
contenta.
Allora vi
servono…uhm….direi…le volete lughe?
Lunghe
lunghissime! Dice Didi
A noi le cose
corte non piacciono….dice Gogo fissando un fanciullo che passa lì fuori dalla
porta del negozio.
Come dice
signorina?
Lunga
lunghissima signora! Precisa Gogo.
Didi fa una
faccia fissando l’amica perplessa. Gogo le risponde con un muso innocente.
Didi non ci
crede nemmeno un briciolo.
Allora
signorine, giusto per non stare qui tutta la giornata, facciamo una dozzina di
rotoli a testa, di quella bella spessa così siete contente, nera e rosa
cicca….ecco….il peso…
Peso Gogo?
Peso Didi…la
lana va a peso…non lo sapevi?
No, pensavo a
lunghezza…
Ah…nemmeno a
rotoli…a lunghezza vai tu…e poi sono io eh?
Bofonchi Gogo?
Nel tentativo
di dare un filo logico alle tue cazzate….
Si certo
Gogo…come no…allora signora?
Facciamo che,
per due belle fanciulline come voi….sono….ottanta euri in tutto!
Le due si
guardano poi guardano la vecchia.
La vecchiaccia
barbuta le fissa scommettendo sul passeggino di sua nipote che le due non hanno
un soldo.
Ma Didi e Gogo
proprio il giorno prima, erano andate a farsi un giro al parco dopo aver bevuto
come due stronzone e lì, all’ombra, avevano visto due bei fanciulli che
bisbigliavano tra loro tutti concitati. Le due s’erano avvicinate quatte quatte
e avevano ascoltato.
Non molto
bene.
L’unica cosa
che avevano capito era una gran quantità di soldini coinvolti.
Cominciarono a
fare il filo ai due bei figlioli. Almeno, pensavano fossero belli perché, non
si sa come, portavano un cappuccio totale nero in testa che lasciava fuori solo
gli occhi e la bocca. Insomma, con abile manovra gli fregarono le borse con la
scusa di andare un attimo in bagno e se la diedero a gambe.
Dentro le
borse, di un piattume e sciatteria secondo Didi, due grossi sacchi di iuta che,
in realtà secondo Gogo servivano per coprirsi perché secondo lei che, fidati
Didi ho un occhio di lince!, quei due non erano un granchè…dicevossi, dentro i
due sacchi c’erano una gran quantità di quattrini.
Didi guarda
quindi Gogo.
Gogo ricambia
Didi e caccia dalla tasca dei jeans un rotolo di banconote grosso come un
tronchetto della felicità.
E tira un
foglio da cento cacciandoli alla signora che si domanda se per caso qualcuno
avesse lavato le banconote in lavatrice con qualche capo rosso…visto che le
banconote erano macchiate di rosso.
Tranquilla
signora! Non è tintura! ho controllato, viene via con l’acqua calda grattando
un pochettino…fa Gogo sorridendo gioconda.
La vecchia è
un po’ perplessa ma accetta il contante e dà il resto alle due che, contente
come due pasque tornano a casa mangiucchiando da un sacchetto dell’ esselunga
una quantità immonda di caramelle mou che si attaccano ai denti come il bostik.
E NEL PROSSIMO CAPITOLO:
Didi &
Gogo fan la maglia.
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