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Autore: Julietts    20/06/2011    1 recensioni
-Avevi ragione-
-Certo che avevo ragione, prof. E lei lo sa perfettamente. Sono state scintille, esattamente come immaginavo-
-Wow-
-Bene. Finalmente, ha scelto. Oh, guardi...che bell’alba-
-E’ stupefacente la tua capacità di impressionarti dei fenomeni atmosferici mentre sei su un divano nuda tra le braccia del tuo professore di lettere dopo due ore di sesso-
-L’emozione è emozione. E io provo emozione-
-Anch’io-
-Sono contenta. Si dice infatti che...se siamo ancora in grado di emozionarci, non siamo poi così distanti da essere felici-
-Già. Ed è mattina-
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-M’illumino
D’immenso-
Giuseppe Ungaretti
 
-Gli uomini sbagliano. Sbagliano continuamente. È nella loro natura, non si può impedire loro di farlo...sarebbe come cambiare la loro essenza. Sbagliare li rende, ci rende uguali, e allo stesso tempo, irrimediabilmente diversi. È un concetto alquanto complicato, lo capisco, ma è anche vero che tutti, alla fine, ce l’abbiamo nel cuore. Sbagliare ci rende migliori, se non ci rovina la vita-
-Già, sbagliare. È un concetto troppo relativo, però, quello dell’errore. Quando si può dire che una persona sbaglia? Qual è il sistema di riferimento, il punto 0? Da che parte comincia l’errore, da che parte comincia il giusto?-
-Non si può. Almeno, noi non possiamo. Forse, dopo anni, attraverso una visione più oggettiva si possono rintracciare i punti, i momenti, dove sono state prese delle decisioni cosiddette ‘sbagliate’. In effetti, se ci pensi, è molto più semplice rintracciare eventuali errori nella storia di Roma piuttosto che in quella contemporanea-
-Un’idea alquanto manzoniana non trova? ‘Ai posteri l’ardua sentenza’-
-Esatto. Sì, sono pienamente d’accordo. Ma vedi, non è l’errore in sé, il punto. Bisogna infatti pensare all’uomo come parte di una comunità, di un gruppo di uomini che, come lui, hanno il diritto di sbagliare. Quindi, un errore che può essere costruttivo per un uomo, può diventare una piaga per un popolo. Sbagliare ci rende uguali, ci può rendere migliori, ma ci può anche distruggere. Il rischio è molto alto-
-In una persona ‘normale’ c’è una sorta di sesto senso che ci induce a riflettere sui nostri errori, e a non commetterne di nuovi-
-La coscienza?-
-Forse. Ma vede, non credo affatto che il prendere una decisione in sé, per quanto possa essere negativa, sia un errore. Il non prenderla, forse, lo sarebbe-
-L’indifferenza peggior peccato capitale?-
-Esatto. Nessuno può essere neutrale. O si è solo infami-
-Cioè secondo te è sempre giusto prendere una posizione. Anche se questa va contro ogni etica e morale, sempre meglio di far finta di nulla e non metterci del proprio. Tutto, ma non astenersi. Mmm, hai una visione piuttosto decisa della realtà, a quanto vedo-
-Certo, prof. Credo fermamente in questi valori. Seguire la propria testa, i propri ragionamenti, non farsi influenzare da nessuno-
-E l’amore?-
-Scusi?-
-Non stai mettendo in conto l’amore-
-L’amore è fortemente irrazionale. Due persone non si possono scegliere. Quello non è amore, è istinto di sopravvivenza. Ci fa sentire al sicuro, avere una persona accanto, più o meno della stessa età, con una storia simile, una qualche sicurezza, un carattere più o meno simile e complementare. Ma quello, ripeto, non è amore. L’amore è qualcosa di fortemente incontrollabile. Non si può arginare, ordinare, esploderebbe tra i paletti, straborderebbe dagli argini. Non si può amare un pochino, o amare tanto. Si ama, punto. È come la morte. Si è morti, punto. Non si può essere un po’ morti, o tanto morti-
-Un uomo e una donna non possono sentirsi sicuri e innamorati?-
-Sta cercando di mettere a tacere i suoi sensi di colpa per caso?-
-Scusami?-
-Ma si, prof, andiamo. Lei vuole ascoltare me, sua giovane alunna di quinta liceo di cui ammira fortemente le idee, che le dico che non sta completamente andando fuori strada e fingendo di essere felice. Mi dispiace, non posso mentirle così-
-Non capisco proprio cosa tu stia dicendo. Ti ho invitata qui, a casa mia, solo per continuare un colloquio che avevamo avuto in precedenza a scuola sul concetto di errore, coscienza, e morale-
-Sì. E ora stiamo parlando dell’amore. E lei, con gli occhi, mi sta pregando di dire qualcosa che possa darle ragione. In cui possa rivedere la sua vita. Le ripeto, mi dispiace, ma non credo che la donna con cui mangia a pranzo, cena e colazione e con cui va a fare la spesa, la sua “fidanzata”, sia l’amore della sua vita-
-No? E che ne sai tu? Non mi conosci-
-Non è vero. Io la conosco meglio di quanto crede. Fa questa vita perché ha sempre voluto una sicurezza di fondo, forse iniziata a cercare quando i suoi genitori sono morti prematuramente, non lo so, comunque, si è trovato un lavoro mediamente prestigioso, una casa mediamente bella in un luogo mediamente tranquillo. E fin qui ci sta. Ma non mi può dire che la donna che ‘mediamente ama’ sia quella che le provoca...il vero amore. Non può dirmi che ogni volta che la vede le viene voglia di baciarla, di farci l’amore fino a stare male. Non mi può dire che quando la guarda mentre parla, mentre sorride, mentre cammina, le vengono i brividi. Non mi può dire di sentirsi pienamente felice e soddisfatto con lei. Non menta a me, o meglio, non menta a se stesso, per favore-
-Forse non tutti siamo in grado di amare in quel modo. Forse alcuni riusciranno solo ad ‘amare mediamente’-
-No. Questa è la scusa che si ripete ogni sera prima di andare a dormire. Ma la smetta, per favore. Lei non è pienamente soddisfatto perché ha provato l’amore vero, e visto che non può essere realizzato, si è aggrappato all’amore giusto. Ma dimentica che l’amore non è giusto, se è grande-
-E sentiamo, chi sarebbe stato o è secondo te il mio grande amore?-
-Ma naturalmente io-
-Scusami?-
-E’ ovvio prof che lei è completamente preso da me. Glielo leggo negli occhi. E se ne vergogna anche parecchio, perché io ho la meta dei suoi anni, sono una sua studente, e questo suo sentimento va contro ogni etica e morale, riprendendo il discorso di prima. Però mi sta un po’ deludendo, se devo dire il vero. Sta decidendo di non scegliere, di ignorare me e se stesso. Mi vuole vicino a lei, il più possibile, però non può combinare niente con me. È in perenne battaglia con se stesso e, sebbene questa situazione sia faticosa, è comunque migliore di qualsiasi tipo di surrogato dell’amore che le offre la sua presunta fidanzata. Mi dica dove sbaglio-
-Io non posso averti-
-Non è vero questo-
-Vuoi dire che...faresti qualcosa con me?-
-Forse non tutto, o non proprio tutto. O forse, ancora non lo so. Potremmo cominciare a fare l’amore, che ne dice? E se saranno scintille, come prevedo, forse, potrei perfino impegnarmi un po’ di più, la prossima volta che mi inviterà qui per ‘una conversazione filosofica’-
-Non ho mai conosciuto una persona come te-
-Ma questo è ovvio. Il vero amore si incontra solo una volta nella vita, e io non le consiglio di sprecarlo così-
-Cioè adesso dovremmo fare l’amore?-
-Sì, oppure, potrebbe cacciarmi via dimostrandomi che sbaglio e facendo l’amore con la sua fidanzata che ama alla follia. A lei la scelta. Ma la prego, la prego, non sia indifferente. Prenda una cazzo di decisione-
-Spogliati-
 
-Avevi ragione-
-Certo che avevo ragione, prof. E lei lo sa perfettamente. Sono state scintille, esattamente come immaginavo-
-Wow-
-Bene. Finalmente, ha scelto. Oh, guardi...che bell’alba-
-E’ stupefacente la tua capacità di impressionarti dei fenomeni atmosferici mentre sei su un divano nuda tra le braccia del tuo professore di lettere dopo due ore di sesso-
-L’emozione è emozione. E io provo emozione-
-Anch’io-
-Sono contenta. Si dice infatti che...se siamo ancora in grado di emozionarci, non siamo poi così distanti da essere felici-
-Già. Ed è mattina-
  
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