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Autore: severuslove    09/07/2011    1 recensioni
Cosa potrebbe succedere se una sayan, fan di Harry Potter entrasse nel mondo magico?
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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 Il giorno tanto atteso era arrivato, abbiamo pianificato tutto per bene: ho inviato diverse lettere più precisamente a: Malocchio Moody, Amelia Bones, Albus Silente (anche se qui non è il caso ma abbiamo pensato che deve esserne informato anche lui), e la tanto odiata, almeno per me, Rita (nota giornalista) di recarsi ad Hogwarts poiché il giorno del rientro degli studenti si sarebbe verificato un evento più unico che raro.
Ovviamente la paura che poteva succedere qualcosa di grave alla scuola aveva fatto scatenare il panico: proprio come volevamo io e Sirius, ops pardon, Felpato….
Per la cronaca il giorno dell’arrivo delle lettere (modificate con un incantesimo in modo che nessuno  riuscisse ad identificare il mittente), ha fatto arrivare un’ondata di auror, l’unico problema per me era raggiungere Felpato in modo da entrare in scena.( Mi ero finta malata con i miei compagni per non destare sospetti) Mentre tutti credevano che io stessi dormendo, con il teletrasporto, imparato grazie a tutti i miei antenati possibili, ero riuscita ad arrivare tranquillamente da Felpato, trasformata in S.S. con la voce modificata (come nel precedente nostro incontro), lo salutai accarezzandolo  mentre lui scodinzolava  contento.
“Pronto per entrare in scena?” domandai al cane sapendo che mi poteva sentire, lui abbaiò per conferma, ed elettrizzata camminavamo fino ad arrivare di fronte all’entrata della Sala Grande, dove il chiacchiericcio presente fino a poco prima cessava di botto, appena noi facciamo il nostro ingresso.
“Ehm…” incominciai, ma non faccio in tempo a dire altro che mi attaccarono  diversi incantesimi;  li schivai senza alcuna fatica portandomi Felpato impaurito con me.
Dopo diversi minuti di attacco, prendendo la mia bacchetta, pronuncio Sonorus sulla mia gola provando a dire tra una schivata e l’altra di un incantesimo:
“Non sono una nemica, voglio solo mostrarvi cosa è successo realmente tredici anni fa, anno in cui morirono i due Potter” con fatica finalmente riesco a dire quello che voglio e  Silente fa cessare l’attacco con una mano. Tutti si fermarono, e lui disse:
“Se effettivamente vuole questo mi dia la bacchetta e nessuno…” non fa neanche in tempo a finire la frase che lanciai la bacchetta , e Malocchio l’acchiappò al volo.
I maghi bah! Proprio non capiscono che oltre alla magia ci sono diversi modi per combattere…
“Chi sei?” chiese Malocchio.
“Mi dispiace ma questo non lo posso dire, ora se volete scusarmi ho una questione in sospeso da risolvere!” prima che qualcun altro può fare qualcosa, disi subito:
“Accio Peter Minus” non usando la becchetta molti maghi si misero improvvisamente a ridere, pensando probabilmente che il mio incantesimo non possa funzionare: il fatto era, che io potevo usare incantesimi senza bacchetta grazie agli allenamenti con i quattro fondatori, ma loro non lo sapevano. Dal nulla quindi sbucò il topo di Ronald, che vedendolo disse:
“Crosta? Ma come…”. Il topo in questione arrivò fino alla mia mano, e Silente disse:
“Ora signorina, è pregata di darci qualche spiegazione”.
“Certamente” disi ghignando: il ratto in questione si era svegliato dal sonno, e guardando chi aveva davanti incomincia a divincolarsi, ma io lo trattenni fermo in modo che non possa scappare.
“Vedete questo ratto che ho in mano?”  Tutti annuirono alla mia domanda:
“Si sta divincolando perché ha una paura fottuta” poi rendendomi conto di quello che avevo detto aggiungo:
“Scusate per il termine appena usato, ma ogni tanto ci vuole”:
“Bene stavo dicendo..? Ah si, il topo in questione non è altri che Peter Minus, Animagus e sostenitore di Lord Voldemort” a sentire il nome di Voldemort  un brivido totale percorse quasi l’intera Sala, ma solo Lupin risponde:
“Non è possibile, Peter non poteva essere..”
“Davvero professore? Ora le mostro che quello che sto per dire non è altri che la verità” Distendo il mio braccio, in modo che tutti possano vedere, e  pronunciai l’incantesimo per far diventare umani coloro che sono animagi.
Il topo si trasforma sotto lo sguardo di tutti e, finita la trasformazione un signore della stessa età di Lupin e Black, trasandato, con i capelli tutti rovinati e un dito in meno in una mano fa la sua comparsa. Nessuno di loro poteva mai immaginare che Peter Minus era sempre stato sotto i loro occhi.
“Allora Minus, come te la passi?” chiesi con noncuranza ghignando come un vero Serpeverde sapeva fare.
“Ch-chi sei, come hai fatto a…?”
“Chi sei, come hai fatto…” dissi “Queste domande non ti devono interessare. Piuttosto  raccontaci come sono andati veramente i fatti?”
“Cosa te lo fa credere che io sia disposto a farlo?”  mentre guardava da una parte all’altra per cercare una via di fuga.
“Molto semplice, hai diverse bacchette puntate contro, in più…” Felpato abbaia, ed io annuisco: era giunta la seconda parte del piano.
“Prego Sir, a te gli onori di casa” dopo di che il cane in questione si trasformò prendendo le sembianze di Sirius Black.
Le bacchette di tutti si puntarono contro di lui, e io mi piazzai davanti dicendo:
“Prima di dire o fare qualunque cosa perché non sentite la loro storia, credo che sarà un tantino interessante”. Lupin osservava nel mentre Black e Minus avido di informazioni e Silente disse:
“Noi teniamo le bacchette alzate, in base a quello che ci dicono loro noi reagiamo di conseguenza”
“Grazie Bionda” Sirius  appoggiò una mano sulla spalla:
“Ti devo un grosso favore”
“Figurati Sir è stato un piacere per me”.
“Guarda, guarda chi si vede, Peter quanto tempo è passato dall’ultima volta?” –decisamente voleva farsi notare- pensai tra me e me.
“S…Sirius” poi si volse verso il professor Lupin “R… Remus” lui rimase allibito:
“I miei vecchi amici…. I miei vecchi amici…” Black decisamente si stava agitando, così dissi:
“Calma, ricordati il piano”.
“Volevo fare una chiacchierata con te, su ciò che accadde la notte in cui Lily e James morirono.”
“Sirius, non so cosa tu…. E’ venuto a cercare di uccidermi un’altra volta” squittì il ratto, indicando Black con il dito medio, cosa che hanno tutti finalmente notato.
“Ha ucciso Lily e James, e ora ucciderà me…”.
“Adesso basta…” dissipuntando  la mano verso di lui:
“Cosa vuoi fare? Tu non hai la becchetta…” disse Minus.
“”Idiota… Incarceramus…”
“Fortuna che ero io quello da calmare…” disse Black.
Adesso era giunto il momento del piano B: visto  che il ratto non voleva parlare di sua spontaneità, avevo preparato il Veritaserum cercando gli ingredienti per Nocturne Alley.  La estrassi dai pantaloni, e Minus diventò pallido:
“Mhh, vedo che sai già che cos’è vero?”, mi avvicinai a lui sotto lo sguardo incuriosito di tutta la Sala.
Feci ingurgitare a forza la pozione a Minus dicendo:
“Molto bene. Sir”, lui ghignando si avviciò:
“Perché non ci racconti un po’ che cosa successe quando i miei amici morirono?”
Così il topo iniziò a raccontare:
“Durate la guerra, ero una spia per conto del mio padrone, il Signore Oscuro, tutti i miei cosiddetti compagni si fidavano di me certo;  perché mai potevano immaginare che il povero Peter Minus, potesse servire in qualche modo al potente Lord.
 Quando i Potter si dovettero nascondere, volevano scegliere Black come custode segreto, ma lui all’ultimo disse che io ero il più adatto”, prese fiato e continuò a parlare, essendo sotto l’influsso della pozione:
“Black credeva che fosse un piano perfetto… un inganno… Da come lui pensava il Lord avrebbe di certo dato la caccia a Balck, non avrebbe mai immaginato che potessero aver scelto me… Era il momento più bello della mia vita, potevo dire al mio padrone che finalmente avevo i Potter”.
Tutti a quell’informazione hanno avuto reazioni diverse, chi accecato dall’odio e chi schifato da come un amico poteva tradire in questo modo.
“Posso fargli una domanda?” chiese Silente a Black guardandolo. Lui semplicemente annuisce, così il preside domandò:
“Perché hai vissuto con la famiglia Weasley per tutto questo tempo?”
“Non ho mai fatto niente per nessuno che non sia a mio vantaggio” disse lui “Il mio signore si nasconde da quindici anni, dicono che sia mezzo morto. Non avevo intenzione di commettere un assassinio proprio sotto il naso di Albus Silente. Volevo essere sicuro che fosse il più forte di tutti prima di tornare da lui, proprio per questo motivo mi sono ritrovato una famiglia di maghi, così potevo tenere le orecchie aperte. Sarei stato riaccolto con grandi onori…” Finito il suo racconto Hermione chiese:
“Ehm…. Signor Black….?”
Black sussultò sentendosi chiamato in causa da una ragazzina, così lei poi sotto lo sguardo di tutti domandò:
“Mi scusi se glielo chiedo, ma come… come ha fatto a uscire da Azkaban, se non ha usato magia nera?”
Sirius guardò Hermione appena rabbuiato, soppesando la risposta:
“Non so come ho fatto” dise poi lentamente. “Immagino che l’unico motivo per cui non sono impazzito è che sapevo di essere innocente. Non era un bel pensiero, quindi i Dissennatori non sono riusciti a portarmelo via… ma mi ha conservato il senno, e non ho perso me stesso.. mi ha aiutato a mantenere i miei poteri, così poi quando tuto è diventato troppo, sono riuscito a trasformarmi, io e i miei compagni eravamo animagi sapete… Anche se inizialmente ero debole… Sono riuscito a vedere Peter in quella foto… poteva fare del male ad Harry, non potevo permettere che li potesse succedere qualcosa...” poi si rivolse a lui dicendo:
“non so se te lo hanno detto, ma sono il tuo padrino…” Harry per tutta risposta annui, trattenendo a stento le lacrime...
“Per fortuna mia, poi è arrivata la Bionda qui presente, senza di lei non so proprio che cosa sarebbe successo”  dandomi un colpetto sulla spalla.
-Io invece lo sapevo eccome- ma questa è tutta un’altra storia….
Il preside Silente si avvicinò a noi dicendo:
“Chiedo scusa per tutto quello che hai dovuto sopportare Black, a nome di tutti ti diamo il ben tornato, e sono sicuro che la comunità magica saprà tutto quello che c’era da sapere, sai” disse rivolto  me:
“Sei la prima persona che vedo capace di fare incantesimi senza bacchetta, chi sei?”
Io per risposta scrollai le spalle dicendo:
“A tempo debito avrete tutte le risposte”.
Lupin andò ad abbracciare Felpato, seguito i da Harry, mentre io sparì tornando nel mio dormitorio non prima che Malocchio mi abbia restituito la mia bacchetta…
Scendendo le scale con il sorriso sulle labbra, notai con piacere che  tutti stavano festeggiando, e Black era in mezzo a Harry e i suoi compagni, e vedendomi arrivare disse:
“Stella! Non sai cosa ti sei persa!” così mi raccontano l’accaduto mentre osservavo Sirius, che guardandomi disse:
“Ci siamo visti da qualche parte?” io nega, perciò con la mia voce tornata normale dissi tendo la mano:
“Piacere di conoscerti, mi chiamo Stella”.
 
 
  
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