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Autore: anacleto_96    21/07/2011    4 recensioni
Bella è una ragazza sedicenne apparentemente uguale ad ogni altra sedicenne.. Ma lei ha un passato triste, dal quale si è ripresa grazie ad una persona speciale.. Ma se anche lei dopo la ferisse? Cosa resterebbe a Bella? E cosa centra in tutto questo Edward, migliore amico di suo cugino Jasper? Se l'idea vi piace dategli un'occhiata. PS: sono tutti umani.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jasper Hale | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Ciao ragazze!! Rieccomi qui! Scusate se ho tardato un po’ (un bel po’ direi) ma pensavo che con l’estate i miei impegni sarebbero diminuiti.. Come ogni volta pensavo male xD ma ora sono qui! Ho letto dalle recensioni che vi aspettavate Edward e invece eccovi Drew.. E questo chi è ora? xD non vi trattengo ancora per molto, eccovi il nuovo cap, stavolta più lungo xD
 
Pov Edward
 
Avevo davanti agli occhi la ragazza più bella che avessi mai visto in 20 anni di vita: era mora con gli occhi di un intenso color cioccolato, alta, si fa per dire, pressappoco come Alice, fisico asciutto e con le curve nei posti giusti.. Insomma, sembrava una dea, Venere per la precisione. Più la guardavo e più mi meravigliavo della sua bellezza. Non ci avrei messo molto a portarmela a letto.. C’era un unico problema, e non era il suo fidanzato, il problema era il suo rapporto di parentela con Jazz. Insomma, era la cugina del mio migliore amico. Non potevo farlo. I miei pensieri furono interrotti dalla sedia che strisciava. Bella e Drew si sedettero con noi.
 
“Finalmente conosco questo famoso Drew! Non sai quanto Bella mi abbia parlato di te!” disse Jasper rivolto a Drew.
 
“Ah si? Sono così famoso?” rispose il ragazzo abbracciando Bella e lasciandole un bacio sulla fronte. Subito arrivò il cameriere e noi ordinammo la colazione. Come ogni mattina ordinai un cappuccino al cioccolato e un cornetto alla nutella.
 
“Per me la stessa cosa” disse Bella sentendo ordine.
 
“Anche tu matta per il cioccolato?” le chiese Rose con un sorriso.
 
“Da sempre!” le rispose Bella con un sorriso. Il cameriere se ne andò e noi continuammo a parlare.
 
“Bella, parlaci un po’ di te, cosa fai? Studi? Lavori?” le chiese Tayler mangiandosela letteralmente con gli occhi.
 
“Io? A dir la verità studio, ma vorrei cercarmi anche un lavoro.. Magari come baby-sitter il pomeriggio” rispose lei. Il cameriere ci portò le ordinazioni e se ne andò.
 
“Ti piacciono i bambini?” le chiese Rose.
 
“Da morire! Li adoro” rispose lei bevendo il cappuccino.
 
“Hai detto che studi, che facoltà frequenti?” le chiese Mike. Jasper si mise a ridere.
 
“Veramente sono ancora al liceo, ho solo 16 anni” cosa? Solo 16 anni? Cavoli, sembrava molto più grande! Insomma, pensavo avesse la mia età! I ragazzi ne restarono sorpresi come me.
 
“Cosa? Solo 16 anni? Te ne avrei dati almeno quattro in più.. Insomma, sembri più grande” le dissi stupito. Lei rise e sentii la sua risata cristallina per la prima volta.. Era davvero una musica soave.. Ma c’era qualcosa in quella ragazza di non attraente?
 
“Beh, grazie” rispose sorridendomi. Emmett si girò verso Drew e lo squadrò.
 
“Scommetto che adesso anche tu ci dirai qualcosa che ci lasci di stucco, tipo che hai sedici anni ma sei un ragazzo sviluppato in fretta.. O magari che vai ancora alle elementari” Drew si mise a ridere e gli rispose.
 
“No, io ne ho 18 di anni, e questo è il mio ultimo anno di liceo”
 
“Davvero? Poi che cosa farai?” gli chiese Alice.
 
“Avevo intenzione di lavorare per mettere un po’ di soldi da parte. Sai, volevo aspettare che anche Bella si diplomasse per andare insieme da qualche parte.. E coi soldi messi da parte volevo affittare un monolocale vicino all’università”
 
“Davvero? Sai è una cosa molto romantica” gli rispose Alice con gli occhi a cuoricino.. Pff.. Ragazze.. Trovano tutto romantico..
 
“Già, non sono la ragazza più fortunata dal mondo?” disse Bella baciando Drew.
 
“Bella, sai che mi sono appena ricordato una cosa?” le disse Jazz di colpo.
 
“Cosa? È una cosa bella? Su su dimmela! Non lasciarmi sulle spine!”
 
“Sabato prossimo è il tuo compleanno! Dobbiamo festeggiare!” festa? La cosa iniziava a piacermi..
 
“Davvero? Oh già è vero! Sabato è il mio compleanno!” guardando la sua espressione veramente sorpresa non riuscii a trattenere un risolino, e lo stesso fecero i ragazzi.
 
“Ti va se lo festeggiamo la sera a casa mia? O avevi pensato a qualche discoteca?” le chiese Jazz.
 
“Jazzi, a dire il vero non mi ricordavo neanche del mio compleanno.. A casa tua va benissimo, devo solo chiederti una cosa”
 
“Dimmi”
 
“Posso invitare, ovviamente oltre a Drew, altre due persone?” gli chiese con gli occhini da cucciolo.
 
“Ti ho mai detto no a qualcosa?” le disse ridendo.
 
“Beh, si.. Ti ricordi quando hai distrutto il mio sogno dei pinguini?” quelle parole provocarono un forte riso a Jazz e Bella mise su il broncio offesa.
 
“Ahahah, ti prego, non dirmi che dicevi davvero quando me lo hai chiesto”
 
“Si invece.. E tu hai distrutto il mio sogno”
 
“Di che si tratta?” le chiese Rose curiosa.
 
“Io volevo comprare un pinguino e chiamarlo Gregorio, volevo insegnargli a volare e fare la sua mamma.. E Jazz avrebbe dovuto portarlo a pesca e fare il suo papà..  Poi quando sarebbe stato grande lo avremmo portato allo zoo a conoscere le pinguine, lui si sarebbe innamorato e si sarebbe sposato e noi avremmo avuto tanti piccoli pinguotini.. Ma lui mi ha detto di no, che i pinguini non avrebbero mai volato e che non era possibile fargli tenere la canna da pesca in mano.. Hai distrutto il mio sogno” disse Bella aumentando di più il broncio.. Un pinguino di nome Gregorio? Insegnargli a pescare? Sentendo quella storia scoppiai a ridere e tutti fecero lo stesso, Drew compreso. Bella si offese ancora di più.
 
“Ma bravi, ridete dei sogni di una bambina di sei anni!”
 
“Dai Bella, non puoi prendertela se ridiamo.. Insomma.. Quale persona sana di mente vorrebbe mettere la canna da pesca in mano a un pinguino! E poi dai, i pinguotini ahahahah” Emmett continuò a prenderla in giro. Quando finimmo di ridere mi asciugai gli occhi, avevo riso così tanto da farmi uscire qualche lacrima.
 
“Possiamo smetterla di ridere dei miei sogni? Guardate che io ho ancora intenzione di farlo!” disse Bella convinta al 100% di riuscire a fare quello che aveva in mente.
 
“Ahah, ti prego, cambiamo argomento.. Piuttosto, dicci cosa fanno i tuoi?” le chiese Rose.
 
“Mio padre è un pediatra, lavora all’ospedale di Forks.. E mia madre.. Beh, lei è morta cinque anni fa” quando recepii la notizia restai stupefatto.. Sua madre era morta? Come? Perché? Immediatamente provai un forte senso di tenerezza verso quella ragazza.. Insomma, io senza mia madre sarei morto.. Lei era tutto per me.. Come aveva fatto lei a sopravvivere per cinque anni? Improvvisamente ebbi un flashback e mi ricordai di una zia di Jazz morta qualche anno fa.. Possibile fosse la mamma di Bella? Intorno a noi calò il silenzio.
 
“Oh, mi dispiace tantissimo.. Scusa, non avevo idea che..” Rose stava cercando disperatamente qualcosa da dire, ma Bella la interruppe con un sorriso.
 
“Tranquilla Rose, ormai è passato. Davvero, non potevi saperlo” il silenzio riscese prepotente sul nostro tavolo. Fu Jazz a spezzarlo.
 
“Beh, visto che abbiamo finito di mangiare, che ne dite di andare a fare un giro? Sono solo le 10 e mezza”
 
“Mi sembra un’ottima idea.. Così Bella può raccontarmi dove ha preso quei pantaloni” disse Alice guardando le gambe di Bella. Ci alzammo e, dopo aver pagato, uscimmo. Le ragazze iniziarono a parlare di vestiti.
 
“Ragazze, prima di perdervi nel vostro mondo, ascoltate un attimo. Cosa facciamo? Andiamo con le macchine da qualche parte?” chiese Emm.
 
“Jazz, non c’era quel parco dove ci portava tua madre da piccoli?”
 
“Si Bella, che ottima idea, ragazzi venite vi faccio strada io.. Saranno dieci minuti di strada in macchina” ci avviammo verso le auto e non potei non trattene un fischio quando vidi la macchina di Drew.
 
“Ti piace?”
 

“E me lo chiedi anche? Questa è una Porsche Panamera Turbo S? Come l’hai comprata? Costa un occhio della testa!”
 
“Diciamo che i nonni servono a qualcosa.. Me l’hanno regalata per il mio diciottesimo compleanno” quella macchina era un gioiello, qualcosa di incredibilmente elegante e veloce, di raffinato ma sportivo.. Insomma, la macchina dei miei desideri.. Ma non sarei riuscito a comprarla neanche se avessi lavorato giorno e notte, quella macchina valeva 240 mila dollari..
 
“Ricordami che devo conoscere i tuoi nonni” gli dissi e lui si mise a ridere. Dopo i complimenti alla sua macchina, ciascuno salì sulla propria auto e seguimmo Jasper.. Dopo circa dieci minuti Jazz si fermò e io riconobbi il parchetto con un sorriso.. Era dove io e Jazz ci eravamo conosciuti. Quando scesi glielo chiesi per togliermi ogni dubbio.
 
“Si, hai ragione.. È qui che ci siamo conosciuti sette lunghi anni fa.. Accidenti a me che non aveva niente di meglio da fare quel giorno se non stare in un parco.. Sai, se non ti avessi conosciuto mi sarei risparmiato un mucchio di grane” mi disse ridendo.
 
“Beh, questo è vero.. Ma ti saresti divertito molto meno” gli risposi.

 

“E anche questo è vero” mi mise una mano su una spalla e iniziammo a camminare. I ricordi di quel giorno riaffiorarono in me con nostalgia. Era un piovoso giorno d’autunno e io ero stufo di stare dentro casa, così mi ero messo una giacca ed ero uscito.. Avevo camminato fino a questo parco e avevo poi deciso di ripararmi in una di quelle casette per bambini, ma quando mi ero avvicinato c’era dentro qualcuno.. Così conobbi Jasper.. In questi sette anni l’avevo visto ridere, l’avevo visto piangere sulla mia spalla e l’avevo consolato, l’avevo aiutato a non pensare ai problemi col padre e l’avevo anche menato.. Insomma, era come un fratello per me, alla pari di Emmett praticamente.
 
“Eh amico mio, quante ne abbiamo passate da quel giorno” gli dissi perso tra i ricordi.
 
“Già, troppe direi” mi disse ridendo. I ragazzi erano un bel po’ dietro di noi, e non c’era il rischio che qualcuno sentisse quello che stato per chiedere a Jazz.
 
“Senti.. Posso chiederti una cosa?”
 
“Certo, di che si tratta?”
 
“Ti ricordi quando mi avevi parlato di quella tua zia che era morta? Lei era la madre di Bella?”
 
“Si, era lei” i ragazzi ci raggiunsero e andammo a sederci su delle panchine.. Parlammo per due ore del più e del meno, poi Bella e Drew si alzarono.
 
“Scusate se me ne vado così, ma oggi ho un mucchio di cosa da organizzare ed è meglio se inizio da subito”
 
“Davvero? Che peccato, volevo invitarti ad unirti a noi sta sera” le disse Alice dispiaciuta. Bella le piaceva, e anche tanto.
 
“Scusa Alice, ma oggi e la serata padre-figlia.. E non posso mancare” serata padre-figlia?
 
“Ma dai Bella, non dirmi che la fate ancora” le disse Jazz con un sorriso.
 
“Certo che si! Non ci rinuncerei per nulla al mondo!” rispose lei.
 
“Scusa, ma in che consiste?” le chiese Mike.
 
“Un sabato sera al mese io e mio padre ordiniamo una pizza e la mangiamo sul divano guardando un film.”
 
“Da quanto lo fate?”
 
“Da sempre che io mi ricorda..Scusate devo scappare, è stato bello conoscervi” salutò Jazz e le ragazze con un bacio su una guancia poi scappò via con Drew.
 
“Tua cugina mi piace” disse Alice a Jazz.
 
“Anche a me.. simpatica la ragazza” aggiunse Emm. Era ora di pranzo e tra 20 minuti saremmo dovuti essere dai miei.
 
“Emm, datti una leva, papà e mamma ci aspettano per pranzo. Ragazzi scusate ma il dovere chiama” Emm lasciò la macchina a Rose e venne con me da mamma e papà. Papà era un avvocato e tornava oggi da un meeting e la mamma ci voleva lì a pranzo. Quando arrivammo parcheggiai e, una volta entrati in casa, la mamma ci salutò calorosamente. Quando arrivò papà iniziammo a mangiare e a parlare del suo meeting. Sarebbe stato un pranzo molto lungo.
 
Che ne pensate? Fatemi sapere! Un bacione!
Vi ricordo le mie altre due ficcy
another twilight story e io e te.
  
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