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Autore: Ery_love_99    21/07/2011    0 recensioni
Nella città di Bellavista viveva una ragazza di nome Sara. Frequentava una scuola come le altre ma la cosa che non andava era la sua classe tutta per colpa di Alessandro...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno dopo Sara si svegliò molto presto. Con le sue amiche aveva organizzato un uscita. Si vestì, fece colazione e andò da sua madre.
-Mamma...
-Si,cara?
-Grazie per ieri. Se non mi avresti fatta ragionare non sarei uscita e non avrei incontrato gli altri.
-...Avanti, che aspetti? Vai, le tue amiche ti staranno aspettando ciao caraaaaaaaaaaaaa...
E la madre di Sara svanì nell'immensa casa.
"Fa sempre così, io la ringrazio e lei mi <> che modi sono questi!"
Pensò la ragazza. Era tornata con la solita gioia di vivere. Uscì di casa e incontrò Alessandro che stava andando a fare la spesa.
La ragazza si limitò a dire un semplice C-I-A-O e stava per andare via ma Ale le prese un polso.
-Ma che fai? Devo andare dalle mie amiche.
Alessandro lasciò il polso di Sara e si scusò. La ragazza disse:
-Grazie per le tue parole "Sarò sempre pronto a consolarti". Mi hai fatta sentire molto meglio.
-Sono contento che ti fidi di me.
Sara andò via correndo. "Oh no cavolo. Mannaggia ad Ale sono in ritardo di 1 minuto!!!"
Arrivò al parco giochi, il luogo d'incontro, e vide tutte le sue amiche. 
-Hei Sara, buongiorno!
-Scusate ragazze. C'è stato un contrattempo. Non cambierò mai. Arriverò per sempre in ritardo.
-Ma se sei arrivata in anticipo di 5 minuti!
-Oh... Devo cambiare orologio...
Le ragazze scoppiarono in enorme risata.
-Non capisco che c'è da ridere...
Restarono per un pò di tempo a parlare al parco giochi. Bridgette chiese a Sara mentre tutte le altre erano ben in ascolto:
-Dimmi Sara, cosa si prova a baciare un tipo come Alessandro???
-Ma che domande...
-Dai!!!
Dissero tutte le ragazze. Sara era solo una ragazzina di dodici anni e aveva già ricevuto due baci.
Ci pensò un pò su poi rispose:
-Senti che quel ragazzo sia tuo, senti che ti vuole un mondo di bene e che se ti tradirà... ci resterai male... senti... amore...
Le ragazze rimasero come paralizzate. Poi entrarono in estasi. Prima che potessero sparare un sacco di domande Sara disse:
-Ok, vi ho risposto. Ora possiamo andare o restiamo qui fino a domanimattina???
-Sarebbe una buona idea!
Disse Bridgette in modo ironico. Si fecero una bella passeggiata insieme. Mentre stavano per attraversare la strada a Bridgette suonò il telefono...
Le ragazze erano già dall'altra parte della strada... Senza guardare la ragazza andò... un rumore degli urli e poi Bridgette era sdraiata per terra.
Sara corse con le lacrime agli occhi e disse:
-BRIDGETTE!!!! NO, BRIDGETTE!!! APRI GLI OCCHI SU!!! QUALCUNO CHIAMI UN'AMBULANZA!!!
Si avvicinò un signore e disse:
-Non preoccupatevi sono un dottore. Vediamo... respira ancora. Mi sembra che il polso sia fratturato. E' solo svenuta. Ora chiamo un'ambulanza. Da quanto è accaduto l'incidente?
-Io... non lo so... cinque minuti... credo.
-Molto bene...
Le altre ragazze non c'erano più. Erano andate via. Il tizio con l'auto che aveva investito Sara... anche lui era scappato. Sara era sola, con quel dottore e Bridgette era ancora svenuta  non dava alcun segno di ripresa. Alessandro era lì, con la busta della spesa in mano. Lasciò cadere tutto e corse vicino a Sara. Il ragazzo la vide che piangeva e così la strinse più forte che poteva e le sussurò:
-Andrà tutto bene... calmati... non piangere...
Sara si sentì un pò meglio. Arrivò l'ambulanza e i due ragazzi più il dottore salirono insieme a Bridgette. Stava sbattendo le ciglia. Stava per aprire gli occhi e poi quando ebbe la forza di parlare disse:
-Dove mi trovo? Sara, Ale che ci fate qui? Perchè siamo su un'ambulanza? E... lei... chi è? 
Chiese rivolgendosi al dottore.
-E' un dottore. Bridgette, ora calmati e stai tranquilla. C'è stato un incidente e tu sei svenuta. Hai un polso fratturato.
-E, mia madre? L'avete chiamata?
-L'ho chiamata io. E' già li in ospedale che ti aspetta.
Rispose il dottore.
-Grazie per l'aiuto.
Disse Alessandro. Dopo cinque minuti Bridgette era nel pronto soccorso. La madre era disperata e chiese spiegazioni a Sara.
Quando la ragazza terminò di parlare la madre della sua amica disse:
-Oh... la mia povera bambina!!!
Sara a stento riuscì a trattenere le lacrime e vide che Alessandro era seduto con l'aria pensierosa. Quando Sara si sedette vicinò a lui si ritrovò tra le sue braccia di nuovo Alessandro disse:
-Sarò sempre pronto a consolarti. Non è successo niente. Le metteranno il gesso e basta. Starà bene. Non avere paura. Sono qui, con te e per te.
-Grazie...
Il dottore di prima uscì dalla porta del pronto soccorso e disse:
-Bene. Il gesso è stato messo. La ragazza sta bene. Per questa notte rimarrà a riposo qui. Domani potrà già tornare a casa.
-Ah grazie al cielo.
Disse sua madre. Sara era molto sollevata e chiese:
-Possiamo entrare?
-Si certo. Rispose il dottore.
La madre entrò nella stanza e si avvicinò a Bridgette. Sara e Ale rimasero sulla porta.
-Tutto bene, tesoro?
Chiese la madre a sua figlia.
-Si, mamma. Non preoccuparti.
-...Io, ti lascio sola con i tuoi amici. A dopo.
La madre di Bridgette lasciò la stanza e Sara si avvicinò al letto della sua amica.
-Tua madre ti ha già chiesto se stai bene... le altre ragazze se ne sono scappate. Hanno dimostrato di non essere delle vere amiche...
-Lui... l'hai chiamato tu?
Disse riferendosi ad Alessandro. Sara si girò un attimo per guardare Ale e disse:
-No... l'ho incontrato per strada mentre tu eri svenuta...
Ci fu un totale silenzio poi le due ragazze si misero a piangere. Sara disse:
-Ho avuto tanta paura, sai? Non farlo mai più!
-D'accordo amica mia! Ti voglio bene...
E si abbracciarono dimenticandosi completamente di Alessandro. Poi il ragazzo disse:
-Em... io dovrei riandare a fare la spesa...
Bridgette fece segno a Sara che poteva andare. E disse:
-Con il polso ingessato non potrò fare molto...
-Hei, che ne dici se domani vieni a dormire a casa mia?
-Vedrò se mia madre è d'accordo, ciao e grazie di tutto.
Quando Ale e Sara furono fuori dalla stanza la ragazza fu la prima a parlare:
-Grazie per essermi stato accanto, di nuovo.
-Servono a questo i veri amici, io devo andare dall'altra parte della strada, ciao. E ricordati...
-Se ho bisogno, tu ci sei, ciao.
Quando Sara tornò a casa raccontò tutto a sua madre, cenò e andò a dormire con il pensiero di Alessandro che ancora una volta si era dimostrato un ottimo amico.
  
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