Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: _Heavenly_    24/07/2011    3 recensioni
Lei non sembrava sentirlo tutto quel gelo, lei aveva un golfino di lana e una sciarpa lunghissima che quasi ripuliva il marciapiede. Passeggiava guardando dritto difronte a sé, gli occhi sporchi di azzurro e le guance rosee.
“ Sei mai stato innamorato?” chiese ad un certo punto schiudendo le labbra in un sorriso radioso.
Alessadro si ritrovava davanti ad una domanda difficile che lo porta a ricordare un dei periodi più importanti ed intensi della sua adolescenza.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ultimo capitolo


Alessandro

Sembra facile,
invece non lo è quasi mai
chiudi gli occhi se ami davvero
non ti dirò segui il sentiero
sarò, io sarò, luce nel cielo
quando penserai: "io non ci vedo"
non lo perderai l'amore vero.

Lo canterai, lo scalderai
dal freddo e il gelo
e lotterai, sì lotterai
perchè sia vero.

Sembra facile,
invece non lo è quasi mai
non si svela un mistero
quando penserai: "io non ci vedo"
non lo perderai l'amore vero.

Lo canterai, lo scalderai
dal freddo e il gelo
e lotterai, sì lotterai
perchè sia vero.


Cesare Cremonini e Malika Ayane- Hello!



Sollevai l'ultima cassa di bibite dal furgoncino della parrocchia e mi voltai diretto verso l'ingresso delle palestra. Accanto a me Giovanni aveva fatto lo stesso e mi precedeva di qualche passo.

Era arrivato l'ultimo giorno dello scambio con gli studenti di Barcellona e nell'aria già si respirava la tristezza degli addii.

Alcuni studenti erano già partiti tra pianti disperati e pacche sulle spalle, altri invece aspettavano ancora il volo successivo previsto per la sera.

É strano rimanere in silenzio con te accanto” sorrisi al mio amico.

Non sono dell'umore oggi” fece spallucce.

Immagino sia per Carola, no?” aspettai la conferma che subito mi arrivò dai suoi occhi sull'orlo del pianto.

Spiegami come devo fare Ale!” disse con tono di voce troppo alto, tanto che altri due ragazzi di fronte a noi si voltarono incuriositi.

Fatevi gli affari vostri!” sibilai prendendo Giò per un polso.

Lo trascinai verso il giardino della scuola infischiandomene del lavoro in cui fino a pochi minuti prima eravamo impegnati.

Ascoltami” cominciai “ Tu l'ami davvero, ti si legge negli occhi. Non credere a chi ti dice che non funzionerà, che i rapporti a distanza lacerano l'amore. Non provare a crederci. Non ti ho mai visto così innamorato Giò, lei potrebbe essere quella che entrambi stiamo cercando” terminai con il fiatone. Lui mi osservava perplesso, o forse semplicemente pensieroso.

Si l'amo più di quanto io abbia mai amato nessun altra” confermò a se stesso.

Lo sai” gli poggia una mano sulla spalla.

Non sarà la distanza a dividere due cuori innamorati. Glielo devo dire, lo deve sapere!” correva già verso una meta non ancora definita. Correva perchè aveva troppe cose da dirle e temeva di dimenticarsele, anche se sapeva benissimo che sarebbe stato impossibile.

Risi e lo salutai con la mano.

Mi rimisi al lavoro sperando che i ragazzi avessero terminato la parte più dura.

Ale!” mi chiamò uno di loro appena mi vide.

Si?”.

É passata di qui Chiara, sembrava di fretta. Voleva parlarti” disse.

Dov'è andata ora?” domandai con una strana sensazione indosso.

Si sarà fatta accompagnare da un'amica, mi ha lasciato il messaggio e poi è salita in una Punto nera” mi rispose cercando di capire perchè mi interessasse tanto.

Grazie” mormorai “ Senti, avete ancora bisogno di me qui?” chiesi.

Ce la caviamo, vai pure!” mi rispose, forse aveva percepito la mia ansia.

Bene. Grazie mille!” dissi sbrigativo e corsi via, proprio come pochi minuti fa aveva fatto il mio migliore amico.

Salii sul mio motorino e sfrecciai in direzione della casa di Chiara, sperando di trovarla lì.

Chi è?” chiese sua madre al citofono.

Salve Antonia, sono Alessandro” risposi “ C'è Chiara?”.

É passata a prendere le valige circa mezz'ora fa” e mi aprì il portone del condominio come se già sapesse che sarei salito.

Valige?” domandai confuso.

Corsi velocemente i trenta scalini che mi dividevano dall'appartamento di Chiara ed entrai senza chiedere permesso.

Ale, pensavo che Chiara te l'avesse detto” mi venne incontro dispiaciuta Antonia.

N-non ci capisco più nulla” scossi la testa.

Chiara è partita. Per la Spagna”.

Quell'ultima parola rimbombò per qualche minuto dentro la mia testa, mi sconvolse a tal punto che mi sentii mancare.

Mia sorella vive lì da circa vent'anni e si è dimostrata disponibile all'idea di ospitarla per un periodo di studio all'estero. A Chiara è sembrata un occasione da non perdere” mi spiegò sua madre senza perdere quel tono dispiaciuto.

Certo, da non perdere..” ripetei incredulo.

Così ha colto l'occasione di raggiungerla in corrispondenza della partenza di Federico. È davvero una fortuna che l'abbia conosciuto, frequenteranno le stesse lezioni e almeno avrà qualcuno della sua età a cui rivolgersi” parlò con molto rispetto del ragazzo Spagnolo. Io quel rispetto non glielo davo, non pensavo che lo meritasse.

Meglio che vada ora. La ringrazio” sorrisi forzatamente alzandomi in fretta e raggiungendo la porta.

Figurati. Arrivederci” mi sorrise.

Appena uscito mi ci volle qualche minuto per riordinare le idee, capire cosa fare, arrivare alla risposta che ora mi sembrava così vicina da poterla sfiorare.

Poi mi ricordai di quello che poche sere fa mi aveva detto Rebecca, lasciai che mi lampeggiasse nella testa per un po'.

Potrai credere di averlo finalmente trovato, o di averlo perso per sempre. Ma non lo perderai l'amore vero”.

Lancia una moneta” sussurrai e subito mi sentii idiota. Mi ricordai di uno dei tanti consigli sciocchi di Giovanni.

Nel momento in cui lanci una moneta per prendere una decisione” aveva cominciato “ Mentre lei è in aria, capirai da solo quale prendere. Sarà quella in cui stai sperando di più”.

Che sciocco ero stato a ridere di quelle parole.

Frugai tra le tasche dei jeans alla ricerca di una moneta, quando la trovai diedi alle sue due facce i volti di Chiara ed Agnese, poi la lanciai.

Capii subito, finalmente presi la mia decisione.

Sbrigati!” mi dissi montando sul mio motorino.

Dovevo raggiungere l'aeroporto prima che il gruppo avesse terminato il check in.


Entrato in aeroporto mi sentii spaesato e depistato da tutte quelle persone che aspettavano il loro volo. Io cosa stavo aspettando? Nulla. Io cercavo conferme, prove. Cercavo di non sbagliare, non di nuovo.

Mi avvicinai alla zona check in dove avevo sentito che si sarebbe radunato l'intero gruppo.

Eccola, un po' in disparte, silenziosa, sicuramente con la testa altrove.

Lo capii subito che non stavo sbagliando, lo capii subito che era lei.

Si voltò appena e, mi domando ancora come, riuscì a scorgermi tra i compagni che si salutavano per l'ultima volta.

Sorrise e mi venne incontro piano, ridusse gli occhi a due fessure come per accertarsi che non fossi un miraggio.

Che ci fai qui?” mi domandò quando fu abbastanza vicina.

Ti devo una risposta no?”

Spalancò gli occhi e schiuse appena le labbra, mi parve quasi che le stesse mancando il respiro.

La vuoi ancora, no?” mi divertii a tenerla sulle spine. Il suo viso impegnato a mantenere il controllo della respirazione era esilarante.

Ma guarda che se è brutta..” s'affrettò a dire tutto d'un tratto.

Non le lasciai il tempo.

La mia risposta sei tu” sussurrai.

Lei riuscì a sentirmi e rimase pietrificata, gli occhi le si fecero ancora più grandi.

C-come?” chiese, ma sapevo che aveva capito benissimo.

Sei mai stato innamorato? Ricordi?” sorrisi.

S-si” abbassò lo sguardo imbarazzata.

Sì Agnese, sono innamorato di te. E scusa se sono stato così stupido da farti soffrire, confondere, arrabbiare, aspettare..” lasciai che le parole uscissero da sole, sapevo che da quel momento nulla sarebbe stato sbagliato.

Lei si fece più vicina, mi posò l'indice sulle labbra e sorrise alzando gli occhi al cielo. Non era da lei essere così romantica.

Le presi i fianchi e la avvicinai ancora di più a me.

La baciai, finalmente la baciai.




Ultimo capitolo. 

Finalmente, un pò mi dispiace lo ammetto. 

Ma non nascondo di essere contenta di aver dato la fine che questa FanFiction si merita. 

Lo so, essere puntuale non è la cosa che mi riesce meglio. Anzi proprio no. 

Ma ho bisogno dei miei tempi perchè i miei pensieri si snodino :) 

Spero che " Agnese" ,con le sue imperfezioni, vi sia piaciuta. 

Un abbraccio grande grande

Alla prossima

Heavenly

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: _Heavenly_