Fanfic su artisti musicali > Simple Plan
Segui la storia  |       
Autore: SimpleGirl    27/03/2006    2 recensioni
Ecco la mia prima fiction, quindi essendo la prima cercate di essere clementi! La sotria è di Frankie, una ragazza di 17 anni che uscita da una relazione molto burrascosa con il suo ragazzo, vive un brutto periodo ma poi un giorno scopre che i suoi vicini non sono altro che i suoi miti. ovvero i Simple Plan.. e si innamorerà di lui, david il bassista pazzo.. Spero che vi piaccia
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Erano davanti a me. Non riuscivo a distogliere lo sguardo da loro. Erano spaventati perché si aspettavano una chissà quale reazione da me. Ma io non volevo dare loro importanza, però li osservavo. Mi stava venendo su una rabbia che era indescrivibile..
-Signorina?- Mi voltai. Era il signore. Presi le pizze dentro le scatole. Poi mi venne un’idea geniale.
-Senta, mi può dire un trancio di quella pizza??- Lui annuì e mi diede due fette grosse in mano. Erano da mangiare con gli occhi da quanto erano profumate!! Mi avvicinai verso la porta e li guardai. Erano sporchi. Ma non intendo una sporcizia che si può vedere o sentire, ma una sporcizia dentro. Sapevano di persone false e stupide. Li guardai con disprezzo e poi presi le pizze ancora calde e profumate e le spiaccicai in faccia a Lucia e Alessandro. Povere pizze… Non le invidiavo…Alzai delicatamente il dito medio verso di loro e me ne corsi fuori sotto la pioggia sentendo Me Against The World. Ridevo fra me stessa per le facce che dovevano avere quei due stronzi. Andai veloce verso casa correndo sulle scale. Pensai a quante volte da piccola mia madre mi diceva di non correre sulle scale perché prima o poi mi sarei spaccata qualcosa. Io ridevo e salivo sempre di più. Come avrei voluto sentire di nuovo quella voce severa, ma protettiva. Ebbene si, mia madre era morta quando io avevo la tenera età di 13 anni. Un incidente stradale. Dannato a quell’ubriacone che aveva bevuto un po’ troppo quella sera troncando la mia felicità e quella di mio padre. E la sua. Mi era mancata tantissimo, papà era andato a vivere in California dopo che avevo compiuto 17 anni. Tra noi c’era stato un gran bel rapporto, ma dalla morte di mia madre era cambiato tutto. Lui non parlava e io neppure. La nostra grande casa sembrava inghiottirci nel silenzio e lasciarci trascinare in un mondo fatto di silenzi e pianti. Finchè capii che me ne dovevo fare una ragione e così ero andata ad abitare lì con le mie amiche. Entrai in casa. Giulia e Carli erano lì che mi andarono addosso per fottermi le pizze.
-Mia! Mia! Mia!- urlarono assieme
-Hey calme sembrate i piccioni di Nemo!-
-In verità sono gabbiani..-
-Eh vabbeh sempre uccelli sono!!- Loro risero e guardando se avessi preso le pizze giuste Giulia mi disse- Frankie ma il film?- Cazzo. Il Film. Mi diedi un colpo sulla testa –Merda, il film! Torno subito!- Mi fiondai subito fuori dalla porta e vidi che fuori dal condominio c’era un grandissimo pullman che si era fermato davanti al Blockbuster. Uscirono 5 ragazzi tutti incappucciati, io entrai. Salutai il commesso carino e poi andai al reparto dei film. Uffa, dovevo fare tutto di fretta e per di più ci stavano sti’ cinque ragazzi inglesi che parlavano di cazzate, Eh si, io conosco l’inglese. Sono per metà americana quindi so più l’inglese che l’italiano. Stavo cercando un film decente, quando un’illuminazione: La Sposa cadavere! Presi l’ultima copia rimasta quando un ragazzo con il cappuccio e gli occhiali da sole sbuffò. –Cazzo! Ecco e ora che vediamo?- esclamò a un altro che era girato di spalle e guardava la copertina di un film in cui c’erano delle donne nude..
-Ehm scusa, ti do’ 100 euro per quel film!!- mi chiese il tipo incappucciato. Dio, quanti soldi deve avere per spenderli così. –David ma che cazzo fai?? Tiè guardiamo sto qua!- disse mettendogli davanti il film che aveva in mano. No ripetiamo, come si chiama? David?. Uau bell nome!! Non poteva essere lui! Infatti non era lui punto e basta. Me la svignai pagando il film e correndo verso casa. Bah che tipi strani… Arrivai a casa che quelle affamate delle mie amiche avevano già sbranato tutto le due pizze. Io salvai subito la mia e misi il dvd nel lettore.
-Ladies and Gentlemant! The Corpse Bride!!- dissi buttandomi sul divano fra Giulia e Carli.
-La Corp che?- disse Carlotta che ovviamente non aveva capito niente di quello che avevo detto.. Tipico. –Oh ma sei ignorante eh! Per punizione lo guardiamo in inglese!!-
-Nooo!! – esclamarono..
-Okey sarò buona..-
-Lo metti in italiano??- mi chiese speranzosa Carli.
Infatti lei non era come me che sapeva l’americano, sapeva il francese però!
-No.. metto i sottotitoli in italiano!- Loro si misero le mani fra i capelli e cominciarono a guardare il film. Io addentai la mia amata pizza. Chissà ora che stavano facendo quei due stronzilli. Ma chissene importava! Eravamo a metà film quando sentii che della gente stava parlando nel corridoio davanti al mio.. Cazzo che rumore che facevano!!
-Uffi ma chi sono??- dissi buttando la scatola della pizza in cucina. Loro erano troppo prese dal film per rispondere. Dal balcone vidi che il balcone vicino al mio (xD) c’era un ragazzo con i capelli biondini ma era buio quindi non riuscivo a vederlo molto..
-Hey Ciao!- disse in uno stentato italiano. Chissà chi era quel ragazzo misterioso…
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Simple Plan / Vai alla pagina dell'autore: SimpleGirl