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Autore: Calliphora994    31/07/2011    7 recensioni
Uno strano caso porterà Booth e Bones a New York, per collaborare con il NYPD, in aiuto alla detective Beckett e a Castle.
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Seeley Booth, Temperance Brennan
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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I quattro raggiunsero Lanie che li aspettava sul retro del furgone della polizia; Rick continuava a guardarsi intorno confuso finchè Lanie gli chiese “Castle hai perso qualcosa per caso?”
“mi stavo solo chiedendo, visto che dovevi parlarci di Peter.. si insomma pensavo ci dicessi qualcosa riguardo al suo cadavere”
“Volevo soltanto mostrarvi queste, eranoenel fascicolo di Peter” e così dicendo, Lanie mostrò loro delle lastre.
Castle, Beckett e Booth le guardarono con espressioni vuote, mentre Brennan disse prontamente “Glioblastoma multiforme”
“Esattamente” disse Lanie, mentre gli altri continuavano a guardare inespressivi le due dottoresse “ E’ un tumore cerebrale maligno, la forma più grave. Inoltre, essendo localizzato nell’emisfero destro, alterava la sua percezione della relatà”. Ci volle un secondo perché Beckett giunse alla conclusione “Insomma, quel tumore l’aveva fatto impazzire”
“Peter sapeva che gli sarebbe rimasto poco da vivere ed amava la sua famiglia, così li ha uccisi tutti per non doversi separare da loro”
“Che storia triste” concluse Rick e rimasero tutti in silenzio per qualche secondo.
Fu Lanie la prima a parlare “Beh meglio che mi muova a portare il cadavere in obitorio. Il caso è chiuso quindi, è stato un onore lavorare con la miglior coppia investigativa dell’FBI” disse stringendo la mano a Booth e Brennan.
Prima di andare via, Lanie prese Kate per il polso
“Cos’è successo?” chiese
“A chi?”
“A te e Castle, sembrate due calamite che vi opponete alle forze fisiche! Vi doete sforzare per stare lontani 10 centimetri”
“Cosa? Sei fuori strada”
“Certo certo” concluse Lanie con tono malizioso “Ma io sapevo che prima o poi sarebbe successo”
 
Booth e Brennan, che si trovavano ancora nei paraggi, si lanciarono uno sguardo d’intesa
“Lanie ed Angela dovrebbero decisamente conoscersi” sentenziò Booth
“Stavo pensando esattamente la stessa cosa” confermò Brennan prendendolo a braccetto.
Avevano fatto solo qualche passo quando furono raggiunti da Castle e Beckett “Ehi vi va di andare a bere qualcosa ? Per festeggiare la chiusura del caso”
“Castle ti è minimamente passato per la mente che a quest’ora tutti i pub sono chiusi?” lo punzecchiò Beckett
“No problem, andremo tutti a casa mia, sono ben attrezzato per queste cose”
“Non mi stupirei di trovare delle spogliarelliste nascoste nello sgabuzzino delle scope”
“Non ti preoccupare Kate, ho anche degli spogliarellisti”
 
“E poi c’è stata quella volta in cui io e Bones ci siamo ritrovati in mezzo ai serpenti e vestiti da Halloween” disse Booth ridendo
“Io ero vestita da Wonder Woman e lui da studente con un elevato quoziente intellettivo”precisò Brennan
“Un nerd Bones, si dice nerd.”
Erano tutti e quattro seduti nel salotto di Castle bevendo alcolici e raccontando aneddoti divertenti avvenuti durante le loro partnerships.
Risero tutti al racconto di Booth, poi fu il turno di Castle
“Una volta stavo facendo finta di guidare l’auto di Beckett ed è piovuto un uomo sul cofano”
“E’ la Divina Provvidenza che agisce contro la tua stupidità” rispose pronta Kate
“Cara detective, ti ricordo che il sottoscritto una volta ti ha salvato dall’esplosione di casa tua”
“Rallenta, Castle. Io mi sono salvata da sola buttandomi nella vasca”
“E io ti ho aiutata ad uscire, visto che avevi la caviglia slogata”
“E ti sono grata per questo”
Lo scambio si era svolto con dei toni sarcastici, mente Beckett disse l’ultima frase con tono dolce. Booth e Brennan avevano seguito la scena divertiti, finchè Bones non esclamò seria “Anche Booth mi ha salvato la vita, diverse volte. Si è anche preso una pallottola al mio posto”. Appoggiò il bicchiere sul tavolino e quando si voltò incontrò lo sguardo di Booth.
“Bones, siamo partner e..amici da anni. Te l’ho già detto che morirei e ucciderei per te”
I due continuarono a guardarsi negli occhi, i loro sguardi dicevano più di mille parole. Il silenzio imbarazzante fu interrotto da Rick che si schiarì la gola. Brennan a quel punto schizzò in piedi imbarazzata e prendendo (inconsapevolmente) Booth per mano “Beh si è fatto tardi, vero Booth? Dovremmo davvero andare, domani abbiamo l’aereo e..”
“Si si d’accordo” Castle li accompagnò alla porta e se la chiuse dietro di sé per poi raggiungere Beckett in salotto; ormai erano rimasti solo loro due e l’imbarazzo di Kate era tangibile.
“Che serata infinita” disse la detective con tono stanco “Quella di Peter è stata davvero una storia triste”
“Forse dovremmo dormirci sopra..” disse Rick, e Kate lo guardò con sguardo indecifrabile “…Separatamente, intendo” A quel punto lo sguardo di Beckett diventò maliziososo.
“Katherine Beckett, mi meraviglio di te..” Castle pronunciò quest’ultima frase con tono tra l’incredulo e l’indignato, ma non riuscì a terminarla perché Kate gli si lanciò addosso e crollarono entrambi sul divano abbracciati.
 
“Bones stai bene? Ti vedo un po’.. accaldata” chiese Booth apprensivo
“Si sto bene, è solo che non avrei dovuto bere essendo  già stanca” disse Brennan, ma effettivamente si sentiva davvero accaldata, aveva le guance in fiamme; non sapeva se ciò era dovuto all’alcohol o alla piega che aveva preso il discorso a casa di Castle.
“Forse è meglio se torniamo in albergo a piedi. Hai voglia di fare una passeggiata?”
“Certo” rispose Brennan un po’ titubante. Cominciava a sentirsi davvero quasi ubriaca.
Passeggiarono in silenzio, ognuno immerso nei propri pensieri che probabilmente erano gli stessi per entrambi. Ad un certo punto, Booth prese la mano di Brennan con finta nonchalance, continuando a guardare dritto davanti a sé. Brennan strinse a sua volta e l’occhio le cadde sulle loro mani intrecciate.
Ormai  era successo, non poteva più tirarsi indietro, era consapevole che la presenza di Booth era indispensabile nella sua vita. Non poteva più nascondersi dietro quel muro immaginario che li divideva.
Ma di lì a poche ore sarebbero tornati a Washington e avrebbero dovuto fare i conti con la vita di tutti i giorni, avrebbero dovuto dare spiegazioni e affrontare le conseguenze di quello che era successo a New York.
Ne valeva la pena?
Quasi percependo i suoi pensieri, Booth strinse di più la sua mano intorno a quella di Bones.
Sì, ne valeva decisamente la pena.
 
Le loro mani si lasciarono soltanto una volta giunti in hotel ed entrati in ascensore. Il loro nervosismo era tangibile, non sapevano come comportarsi. Erano così agitati che al momento di procedere verso le loro camere si salutarono quasi frettolosamente, ma entrambi si allontanarono portando con sé un senso di delusione e incompletezza che sembrava urlare “ma come? Non mi chiedi di passare la notte insieme?”
Booth procedette verso la sua camera dandosi continuamente dell’idiota senza attributi; giunto di fronte alla porta si mise a frugare nelle tasche.
“Oh no” fu l’unica cosa che pensò.
 
Brennan aprì la porta e si gettò sul letto ancora vestita e a faccia in giù, non riusciva a muoversi sia per la stanchezza che per la confusione che aleggiava nella sua testa.
 
 
I suoi pensieri furono interrotti da qualcuno che bussava alla porta. Dovette compiere uno sforzo immane per alzarsi dal letto.
La sua espressione doveva essere comica quando aprì la porta e si trovò di fronte un Booth con un sorriso imbarazzato che le diceva “Ehm, mi sono chiuso fuori dalla stanza. Non è che mi ospiteresti per stanotte?”
Bones lo fece entrare senza dire una parola e chiuse la porta con una lentezza irritante, per poi girarsi verso Booth, non aspettandosi di trovarlo così vicino a lei. Come calamite, si avvicinarono sempre di più finchè le loro labbra si incontrarono; entrambi presi dal bacio arretrarono fino a ritrovarsi sul letto.
 
 
Beckett fu svegliata dalla luce e muovendosi quasi rotoló giù dal divano.
 "Eppure stanotte io e Castle stavamo comodi, non siamo caduti..."
Si fermó un attimo quasi scioccata dai suoi stessi pensieri, poi sorrise al ricordo della notte precedente; non erano caduti dal divano perche si erano addormentati abbracciati strettissimi. Alzandosi si rese conto di avere solo una coperta addosso, così si guardò intorno alla ricerca dei suoi vestiti, ma trovó solo una maglia appoggiata sul bracciolo del divano.
La indossó e constató che doveva essere di Castle, visto che le arrivava a metá coscia e profumava di lui.
Si diresse verso la cucina da dove provenivano dei rumori; appena Castle la vide appoggiata allo stipite della porta sgranò gli occhi

"Sexy.." Si lasció sfuggire
“Non far finta di non sapere dove siano i miei vestiti, Castle” sentenziò Beckett con una punta di sarcasmo
“I tuoi vestiti sono di sopra, nella camera degli ospiti e pronti per essere indossati” rispose Rick con finta innocenza  “Comunque..” continuò facendo il giro del bancone della cucina per avvicinarsi a Kate “Buongiorno anche a te, detective” disse posandole un bacio a fior di labbra “Ho preparato i pancakes”
Beckett rimase per qualche secondo paralizzata, non si aspettava tutto ciò; e la cosa più sconvolgente era che Castle si stava comportando come se baciarla in quel modo e prepararle la colazione fosse normale routine. Ma la cosa le piaceva, e molto.
 
Brennan si svegliò e appena realizzò che si trovava appoggiata al petto di Booth tirò un sospiro di appagamento; appena Booth realizzò che Brennan era sveglia cominciò ad accarezzarle i capelli
“Buongiorno, Bones”
“Buongiorno” disse lei, perfettamente sveglia, alzando leggermente la testa e guardando Booth, il quale si avvicinò a darle un leggero bacio.
“Avevi minimamente vagliato stanotte di scendere alla reception per farti dare un duplicato della chiave?” disse innocentemente Brennan.
“Certo, ma qualcuno mi ha trattenuto nella sua camera e non sono potuto scendere…” rispose Booth ancora più innocentemente e avvicinandosi per baciarla di nuovo.
Brennan stette al gioco, ma poi si allontanò “Abbiamo l’aereo, su alzati, vai a prendere la chiave e vestiti! Ci vediamo giù” lo spronò Bones alzandosi dal letto e cominciando a vestirsi.
“Mmmh” protestò Booth abbracciandole i fianchi, ma arrendendosi alla vista della sveglia; così si alzò dal letto e uscì dalla stanza, non prima di aver salutato Brennan a modo suo.
 
 
Poco prima di attraversare le porte a vetri dell'aereoporto, Brennan si fermó
"Booth, dobbiamo parlare"
"Proprio ora Bones? Non possiamo prima arrivare a Washington?"
"No, é proprio di questo che ti voglio parlare" Brennan aveva uno sguardo deciso
"D'accordo, dimmi" sospriró Booth avvicinandosi.
"Quando torneremo a Washington sarà tutto diverso, insomma quello che é successo qui avrà delle conseguenze, dovremo dare delle spiegazioni ai nostri colleghi, ai nostri superiori.."
Booth si rese conto che Brennan stava andando nel panico, poteva quasi percepire il suono del suo cervello che lavorava, così decise che doveva in qualche modo fermarlo.
"Bones ehi, guardami. Saró sempre con te, sempre" disse, prendendole le spalle "l'importante é che siamo sicuri di quello che proviamo l'uno per l'altra. Tu sei sicura di quello che provi per me?"
Lei annuì
"Bene, perché lo sono anche io. E poi non dobbiamo programmare tutto, la vita va vissuta, non programmata" continuó Booth.
I due si abbracciarono
"Grazie, Booth" sospiró Brennan.
"Ragazzi!"
Booth e Bones si staccarono voltandosi e videro Castle e Beckett che si avvicinavano.
"Pensavate davvero che vi avremmo lasciati andare senza salutarvi?" Disse Rick stringendo la mano a Booth, mentre Kate e Brennan si abbracciavano.
Rick fece uno strano movimento delle sopracciglia, ma Booth non capì, così Castle cominció a lanciare occhiate in direzione di Bones, le quali volevano dire "allora, com'é andata con Brennan?".
Booth gli fece segno che era andato tutto bene.
"Ragazze basta spettegolare. Temperance spero di rivederti presto, magari in circostanze più allegre."
Cosí dicendo, Rick aspettò che le due ragazze si separassero per poi abbracciare a sua volta Bones.
"È stato un piacere, agente Booth" disse Beckett stringendo la mano a Booth.
"Anche per me, detective"

“Cosa vi stavate dicendo tu e Beckett?”
“Niente..” rispose Brennan con tono evasivo
"Comunque quei due non me la raccontano giusta, Bones"
"Intendi che hanno una relazione sessuale?"
"Sì beh, più o meno. E sai una cosa, Bones? Se non ci diamo una mossa perderemo l'aereo" Booth prese la mano di Brennan e i due si incamminarono verso l'interno dell'aereoporto.

"Aah, devo 20 dollari ad Esposito" imprecó Rick "aveva ragione, Booth e Brennan vanno a letto insieme"
Beckett inarcó il sopracciglio, scettica.
"In effetti se ne stanno andando mano nella mano" constató.
"L'amore é nell'aria, Kate" Affermò Castle cingendole le spalle e Beckett gli passó un braccio intorno alla vita, ridendo.
   
 
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