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Autore: Agartha    04/04/2006    6 recensioni
Sirius pensava di sapere tutto sulle donne, sull’amore e sui suoi amici, però su due di queste convinzioni ben presto dovette ricredersi. È una commedia ambientata all’epoca dei malandrini. Spero che si respiri un po’ l’aria che c’era nella mia fic “Le coppie sbagliate”.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: Remus/Sirius
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Ecco qui il nuovo capitolo di questa fic
Ecco qui il nuovo capitolo di questa fic (finalmente).

Il mese di marzo è finito e spero che aprile mi riporti la regolarità di postaggio.

Spero che questa storia continuerà a piacervi.

Un bacione.

Agartha

 

Un ringraziamento speciale a Kaya per tutto quello che fa per me. Grazie! Agartha.

 

CAPITOLO 2 – LE PRIME MOSSE DI JAMES

 

Era già metà aprile quando finalmente Sirius, James e Remus cominciarono a mettere in atto i piani di conquista ideati del primo.

I tre ragazzi avevano preferito tenere fuori dai loro progetti Peter per non creargli problemi con la sua ragazza: la sua relazione con Susan, infatti, procedeva a gonfie vele ed era meglio che la ragazza non sapesse che ruolo aveva avuto Sirius nella nascita della sua attuale felicità; altrimenti avrebbe potuto mettere in dubbio il fatto che Peter le piacesse davvero o meno. Sapere che era stata una terza persona a combinargli i primi appuntamenti, poteva farla pensare che Minus fosse tutto fumo e niente arrosto, che ciò che le piaceva di lui fosse solo illusione perché in verità il suo compagno era uno smidollato incapace di fare niente senza l’aiuto di qualcun altro.

Per quella volta i malandrini avrebbero agito senza l’aiuto di un loro membro. 

Solo i tre scapoli si sarebbero occupati del piano che li avrebbe aiutati a trovare la loro ragazza perfetta.

Black decise di occuparsi della conquista delle tre ragazze contemporaneamente. Dopotutto se lui ed i suoi amici volevano riuscire ad ottenere i loro favori per il ballo di fine anno non c’era un minuto di perdere.

Conciliare nei suoi progetti Rosaline e Lizzie fu facile visto la situazione che si era creata, per Lily fu più complicato.

Alla fine, però, capì come doveva fare ed organizzare un piano d’azione divenne semplice.

Il corteggiamento di James sarebbe stato gestito in maniera distaccata, mentre quello di Rosaline e Lizzie all’inizio sarebbe stato curato insieme.

Mettere in atto i suoi progetti, però, come ben presto capì, non fu facile.

Per alcuni giorni attese, senza fare nulla,  l’occasione propizia per dare avvio all’opera di conquista di Lily da parte di James, ma non arrivò.

Si rese conto che a quel punto era meglio che l’opportunità la creasse artificialmente.

Ci rimuginò su e gli venne un’idea.

Per prima cosa, Sirius chiese a Potter di non chiedere più a Lily di uscire fino a quando lui non gli avesse dato il suo permesso.

Se James voleva avere delle speranze con la ragazza, doveva apparire ai suoi occhi come una persona completamente diversa, anche se sarebbe rimasto sempre se stesso. Doveva far capire a Lily che lui era serio nei suoi sentimenti e niente e nessuno sarebbe riuscito a farli cambiare. Doveva far capire alla ragazza che se gli dava una possibilità non sarebbe stata delusa, ma anzi l’avrebbe resa la persona più felice del pianeta.

James non doveva più tenere con Lily i suoi usuali comportamenti strafottenti, da persona a cui è tutto è dovuto, doveva dimostrarle la sua sensibilità e la parte più sincera del suo animo.

Sirius, con il suo piano, voleva dare a James la possibilità di far capire a Lily quale persona speciale fosse, la profondità dei suoi sentimenti e la serietà delle sue intenzioni.

Per farlo, però, doveva cambiare l’involucro che copriva il regalo.

Il dono sarebbe sempre stato James, ma stavolta a coprirlo ci sarebbe stata una pellicola d’oro, invece che la solita carta sgualcita.

Potter accettò il consiglio dell’amico: per diversi giorni smise di chiedere a Lily di uscire.

La ragazza sembrò dispiacersi per quello e James cominciò davvero a pensare di avere speranze di conquistarla.

Sirius, però, frenò i suoi bollenti spiriti.

Se lui avesse ricominciato a comportarsi come il solito “stupido”, solo perché lei sembrava triste a causa della perdita delle sue attenzioni, tutto sarebbe tornato come prima.

Era adesso che arrivava la parte più difficile del piano.

James doveva imparare a rapportarsi con la ragazza in modo naturale, senza eccessi.

Doveva far diventare la sua presenza per lei importante, senza attirare troppo l’attenzione.

Il loro rapporto doveva evolvere in un’altra forma, in modo che quando lui le avesse richiesto di uscire, stavolta lei non avrebbe potuto dire di no. Meglio addirittura sarebbe stato spingere lei a chiedere a Potter un appuntamento, in quel modo James non sarebbe incorso in dei rifiuti.

Era per far progredire il legame tra Potter e la Evans in quel modo,  che Sirius aveva bisogno di costruire un’opportunità.

Aver studiato tutte le abitudini di Lily gli tornò molto utile. La ragazza era un tipo puntiglioso che odiava avere a che fare con i professori in negativo, quell’aspetto del suo carattere fu la base su cui Sirius lavorò per il suo piano.

Quella mattina era appena finita la lezione di Pozioni e Lily camminava con le sue amiche per raggiungere l’aula di Trasfigurazione.  

Remus, l’unico dei malandrini con cui la ragazza parlava normalmente, le si avvicinò per chiederle se era pronta per l’esercitazione pratica a cui la McGranitt l’avrebbe sottoposta insieme a lui quel giorno in vista dei M.A.G.O.

La ragazza sorridendo asserì e fece per tirare fuori dalla cartella il libro di Trasfigurazione per dare incisività alle sue parole, quando si accorse che non era nella borsa.

Lily sbiancò in volto.

Remus, che suo malgrado era stato costretto a dare man forte i suoi amici, finse di preoccuparsi. Gli dispiaceva mentire a Lily, ma non poteva tradire i suoi amici, non poteva negare loro il suo aiuto, visto che aveva accettato gli “stupidi” piani di conquista di Sirius.

Lupin sapeva benissimo perché Lily era così agitata, per lei dimenticare un libro di testo, oppure arrivare tardi a lezione era qualcosa di riprovevole.

Era stato Sirius a far sparire dalla cartella della ragazza il libro, voleva obbligarla ad andarlo a cercare nel dormitorio dei Grifondoro. La Evans non ne avrebbe chiesto in prestito uno alle sue amiche, il suo libro era pieno di appunti e lei voleva essere sicura di poterli consultare in ogni momento quando ne necessitava.

Remus doveva soltanto farle notare che il testo mancava ed il resto l’avrebbe fatto la ragazza da sola.

Imbarazzata, infatti, la Evans si scusò con le sue amiche, dicendo loro che doveva passare per il dormitorio a prendere una cosa prima di andare a lezione.

Salutò Remus e si fiondò su per le scale.

Aveva cinque minuti per recuperare il suo libro, prima dell’inizio delle lezioni.

Normalmente sarebbe riuscita a fare in tempo, ma non aveva previsto gli ostacoli che Sirius aveva messo sulla sua strada.

Per primo, scivolò in una pozza d’acqua apparsa nel nulla e fu costretta a rallentare la sua avanzata.

Chi era che le aveva fatto quel brutto scherzo?, pensò non appena si alzò in piedi.

Non c’era nessuno in giro.

La pozza doveva essere stata lì da molto tempo e lei a causa della fretta non l’aveva notata.

Quel giorno per lei era un continuo crescendo di sfortune. 

Raggiunse il dormitorio stando ben attenta a non incorrere in ulteriori problemi e cominciò a cercare il suo libro di testo.

Ci impiegò un bel po’ a rintracciarlo. 

Alla fine lo trovò in Sala Comune su un tavolino.

Ieri era sicura di averlo portato in dormitorio. Com’era finito lì?, si chiese. Non riuscì a darsi una risposta e dovette alla fine ammettere, che forse, in verità, visto che il giorno prima era davvero stanca, se l’era dimenticato. Come aveva potuto essere così sbadata? 

Si picchiò mentalmente per quella dimenticanza. Non doveva più capitare.

La ragazza non poteva di certo sospettare che era stato Sirius ad incantare il libro il giorno prima, mentre lei studiava in Sala Comune. Aveva fatto in modo che il tomo sparisse durante la notte per poi ricomparire nel luogo in cui era stato incantato ad un orario prefissato.

Quell’orario corrispondeva all’inizio della lezione di Trasfigurazione.

La ragazza solo in quel momento si rese conto dell’ora. Un brivido di paura gli attraversò la schiena.

Era in ritardo, e visto che era lei quel giorno a dover essere interrogata con Remus dalla McGranitt, la donna non avrebbe mai accettato nessuna giustificazione da parte sua.

Dai caposcuola, com’era Lily, la McGranitt pretendeva serietà soprattutto in quell’ultimo periodo prima degli esami e lei con la dimenticanza del libro l’avrebbe delusa. 

Era nei guai.

Come affrontarli?

Era troppo ligia al dovere per fingere di essere malata.

L’unica cosa che poteva fare era andare a lezione e sperare che la McGranitt la prendesse meglio di quello che pensava.

Ripercorse i corridoio della scuola e scese le scale velocemente con il cuore in gola.

Lei odiava mettersi nei guai con i professori.

Era sempre stata una studentessa modello, addirittura in sette anni di scuola, non aveva mai preso una sgridata e nemmeno era mai stata causa della perdita di alcuni punti per i Grifondoro.

Stavolta, però, niente e nessuno l’avrebbe salvata né dall’una, né dall’altra cosa.

La sfuriata della McGranitt sarebbe stata terribile da sopportare, e la perdita di punti un dolore incredibile. Quell’anno, infatti, i Serpeverde di punteggio erano molto vicini ai Grifondoro ed a causa sua la sua casa rischiava di perdere la Coppa della Case,  dopo che era da sette anni che la vincevano ininterrottamente. 

Era a pezzi.

Raggiunse l’aula di Trasfigurazione ed aprì la porta trattenendo il respiro.

Rivolse lo sguardo, con il cuore che gli martellava nel petto, verso la cattedra e… la professoressa non c’era.

Si guardò intorno.

I suoi compagni parlottavano e ridevano fra loro seduti sui banchi.

Cos’era successo?

Che la McGranitt fosse malata? No, era impossibile. L’aveva vista quella mattina durante la colazione e le sembrava in ottima salute.

Si sentì chiamare da una sua amica: “Lily, sei stata fortunata. Siediti qui prima che la McGranitt torni e si accorga del tuo ritardo.”

La ragazza si sedette. Era stata graziata, non sarebbe stata punita visto che la professoressa non si era accorta della sua assenza, ma perché?

Chiese alla sua amica: “Come mai la McGranitt non c’è?”

L’altra ragazza rise prima di spiegarsi: “La professoressa non ha fatto nemmeno in tempo ad entrare, che James ha affumicato l’aula con uno dei suoi scherzi. La McGranitt a quel punto l’ha richiamato all’ordine ma lui sembrava non volerne sapere di stare fermo. Alla fine la professoressa è stata costretta a portarlo dal preside e siamo in attesa del suo ritorno.”

Lily si fece pensierosa. Era da mesi che James non faceva più scherzi in aula, perché quel giorno aveva deciso così?

E soprattutto perché era stato così esagerato da farsi punire e portare dal preside?

Si avvicinavano i M.A.G.O. e le note di demerito potevano danneggiare i risultati finali.

Guardò verso dove James si sedeva di solito con i suoi amici e vide Sirius che la guardava intensamente con i suoi occhi magnetici, Remus, invece, teneva il capo chino con le labbra serrate.

Ecco un’altra stranezza, pensò Lily. Che Sirius non avesse contribuito allo scherzo di James era stranissimo, era la prima volta che Potter si faceva punire da solo.

Quello sguardo di Black fisso su di lei, poi, le fece intuire la verità.

James si era messo nei guai, solo per impedire alla McGranitt di scoprire il suo ritardo?

Era da un po’ che Potter con lei era strano. Non le chiedeva più di uscire e sembrava volerla evitare. Aveva cominciato a pensare che James si fosse stufato di lei, e non capendone il motivo si era rattristata. Ed ora accadeva quello.

Il suo cuore cominciò a battere all’impazzata.

Proprio in quel momento la porta si aprì ed entrò la McGranitt seguita da Potter.

Il ragazzo sorrideva furbescamente alle spalle della donna.

“Torna al tuo posto Potter.”, esclamò la professoressa. “E la prossima volta stai attento alle pozioni che ingurgiti durante l’ora di Pozioni. Capisco testare il proprio lavoro, ma prendere una pozione eccitante per un tipo giovane e dalle strani abitudini come sei tu,  può creare effetti collaterali non previsti.”

“Sì, professoressa. Mi dispiace per ciò che è accaduto.”

“Fa in modo che non capiti più, stavolta sei perdonato.”

“Vuol dire che non mi punisce?”, chiese sorpreso James.

“No, per questa volta no. Non voglio compromettere i tuoi M.A.G.O. per questo tuo errore di valutazione. Solo mi raccomando che l’inconveniente non si ripeta.”

“Sarà fatto. Grazie.”

Detto questo James tornò al suo posto, nel farlo, però, quando fu all’altezza del banco di Lily strizzò l’occhio alla ragazza che lo guardava stranita. La giovane sapeva che quel giorno a pozioni non avevano fatto nessuna pozione eccitante, però, la McGranitt sembrava convinta del contrario.

Quando Potter le strizzò l’occhio, Lily sorrise.

Allora era davvero così.

James non solo l’aveva salvata dal  prendere la sua prima sgridata scolastica, ma era riuscito anche a togliersi dai guai con quella trovata sulla pozione.

Potter continuava a stupirla. Era davvero in gamba.

Per la prima volta la ragazza guardò agli scherzi di James in modo diverso. A volte potevano essere anche d’aiuto, non servivano solo a schernire gli altri, Potter era una continua fonte di sorpresa.

La lezione cominciò.

Sia la sua esercitazione pratica, sia quella di Remus andarono a gonfie vele.

Alla fine dell’ora, Lily si decise per la prima volta in sette anni a rivolgersi a James per parlarci senza sgridarlo.

Lo avvicinò e gli chiese chiarezza relativamente a quello che aveva intuito: “Prima hai allontanato dall’aula la McGranitt per impedirle di scoprire il mio ritardo?”

Lui, come gli aveva consigliato di fare Sirius, s’impose di essere naturale. Leggermente imbarazzato disse: “Ho visto che ritardavi e mi sarebbe dispiaciuto che a meno di due mesi dalla fine della scuola tu rovinassi il tuo perfetto curriculum scolastico. Sono io quello più adatto a subire le sgridate della professoressa, tu sei troppo in gamba per essere richiamata a causa di un singolo ritardo.”

James a quel punto ridacchiò, quella battuta così come gli aveva detto Sirius, poco prima che Lily si avvicinasse, doveva servire per non far pesare troppo alla ragazza le sue azioni. Doveva dimostrarsi interessato al benessere della Evans, ma nel contempo non doveva sembrare troppo voglioso di compiacerla, altrimenti l’altra avrebbe capito l’inganno.

Lily rise a sua volta per qualche istante.  

Era stata colpita dal fatto che James non si fosse vantato per l’aiuto che le aveva dato. Quel comportamento stonava con il ragazzo che aveva sempre conosciuto, che non faceva che decantare le sue doti a destra e manca.

Ultimamente James aveva il dono di sorprenderla e lei dovette ammettere con se stessa che la cosa le faceva piacere.

James con quel piccolo gesto d’aiuto, le aveva fatto capire che la conosceva bene.

Lei era terrorizzata dall’idea di non corrispondere all’idea che i professori si erano fatti di lei e lui l’aveva protetta impedendole di scontrarsi con quella realtà. Doveva dirgli qualcosa.

“Sinceramente quello che hai fatto per me oggi mi ha fatto molto piacere. Una parte di me sa che forse sto sbagliando. Ingannare i professori non dovrebbe darmi tutto questo piacere, eppure non posso che essertene grata. Non mi piace avere contro i professori, finisco con l’innervosirmi e combinare guai. Grazie, quindi, per quello che hai fatto per me oggi, James.”, sussurrò la ragazza sincera.

Era la prima volta che Lily ringraziava ed usava il nome proprio di Potter senza insulti più o meno coloriti prima o dopo. Il ragazzo si ritrovò a sorridere con il sorriso  più schietto e sincero che avesse mai solcato le sue labbra.  Sentire Lily parlare così lo aveva riempito d’orgoglio.

“Non c’è di che.”, biascicò.

Lily a quel punto non seppe più cosa dire, era profondamente imbarazzata. Lo salutò e raggiunse le sue amiche.

Lily aveva bisogno di comprendere il motivo per cui era così felice di quell’aiuto, si rendeva infatti conto che se fosse stata un’altra persona e non James a darle una mano,  non si sarebbe sentita così serena. 

Era il gesto di James, perché era partito da lui, che le faceva piacere.

Cosa le stava succedendo?

Confusa non si accorse dello stato d’animo del ragazzo che aveva lasciato dietro di sé.

James era raggiante.

Il piano di Sirius già aveva raggiunto uno scopo, finalmente Lily si era decisa a parlare con lui non solo per rifiutarlo o sgridarlo.

Era soddisfatto.

Dovette fare uno sforzo sovrumano, però, per non andare da lei e chiederle subito di dargli un appuntamento.

Se avesse fatto così avrebbe rovinato tutto.

Sirius aveva ragione, doveva procedere per gradi.

Lui ed i suoi amici erano stati un po’ cattivi ad inscenare la falsa del libro, però ora come ora James non poteva che pensare che il fine giustificava i mezzi.

Se Lily avesse presto capito quanto lui teneva a lei, allora anche quell’episodio falso sarebbe passato in secondo piano. Anche perché d’ora in poi era intenzione di James trovare un modo per parlare con la ragazza senza più ricorrere a stupide messinscene. Anche Sirius era dello stesso parere e glielo disse mentre si complimentava con Potter per la buona riuscita della prima parte del suo piano di conquista.

Remus, a quelle parole, tirò un profondo respiro di sollievo.

Tutto sommato la falsa del libro si era svolta senza complicazioni per cui tutto era bene quello che finiva bene. Aver ingannato Lily ancora gli pesava un po’, ma nel contempo era disposto a perdonarsi visto che tutto si era risolto per il meglio.

Ora poi aveva altri pensieri più grossi per la testa.

Non ci voleva un genio per capire a cosa Sirius stesse pensando in quel momento.

Per quel giorno James era stato accontentato, rifletteva Sirius. Ora non vedeva l’ora che arrivasse il pomeriggio per occuparsi di Rosaline e Lizzie.

 

FINE CAPITOLO 2 – LE PRIME MOSSE DI JAMES

 

Finito anche questo capitolo.

Si comincia ad intravedere come Sirius ha intenzione di conquistare le ragazze.

Cosa ne pensate dei suoi metodi?

Fatemi sapere.

 

Ed ora i ringraziamenti a chi commenta:

 

Per fairy81. Come vedi almeno all’inizio e per James il piano di conquista di Sirius sembrerebbe dare degli ottimi risultati. Ma secondo te le cose potranno andare sempre così bene? In effetti la situazione sentimentale che coinvolge Lizzie, Rosaline, Remus e Sirius è molto ingarbugliata, ma il dottor Stranamore sembra intenzionato a perseguire comunque i suoi scopi. Chi lo sa perché Rosaline ha cominciato a detestare Sirius, forse hai intuito bene, forse no, lo scoprirai solo se continuerai a leggere. Eh eh eh! Per quanto riguarda Remus per il momento lui in questa fic è un personaggio emblematico, chi lo sa cosa gli sta passando per la testa. Speriamo in bene. Spero che anche questo capitolo ti abbia fatto piacere. Grazie per il commento. Un bacione.

 

Per Francesca Akira 89. Sirius è una testa dura perché non ha ancora capito in che guaio si è messo. Eh eh eh! Spero che nonostante ora il suo personaggio ti dia su i nervi continuerai a seguire la storia. Grazie per il commento. Un bacio.

 

Per Sara. La situazione sentimentale tra Lizzie, Sirius, Rosaline e Remus è ingarbugliata proprio con lo scopo di pepare la fic. Vedrai però che tutti i tasselli prima o poi troveranno la loro giusta collocazione. Fidati! Per quanto riguarda James, come vedi, i suoi propositi di conquista sembrerebbero essere a buon punto. Ma secondo te le cose gli potranno sempre andare così bene? Grazie per avermi fatto sentire la tua voce. Un abbraccio.

 

Per Muse. Sono felice di sapere che trovi anche questa mia nuova fic carinissima. Spero che con il proseguo della storia tu rimanga dello stesso parere. Io ce la metterò tutta per scrivere qualcosa di simpatico, anche se a tratti la situazione potrebbe farsi più seriosa. Sirius è meticoloso nelle cose che gli interessano. Lui ha una fama da mantenere ed è intenzionato a far girare tutto secondo i suoi progetti. Non sa invece in che guaio si è messo. Remus è superiore per un motivo che scoprirai solo leggendo. Spero davvero che la fic sarà tutta una sorpresa per te. Grazie per il commento. Un bacione.

 

Per Hazel_dei_misteri. Grazie per la precisazione. Sono felice di sapere che trovi che i miei in verità siano errori microscopici, che balzano agli occhi solo alle persone meticolose. Spero però davvero in futuro di poter migliorare ancora di più. Io ci tengo. Già dall’inizio della mia carriera (che parola grossa) di fic-writer mi sembra di fare meno errori di punteggiatura (il mio punto debole) e sto tentando ora come ora visto che qualcuno me l’ha fatto notare di alleggerire le frasi delle mie fic in modo da renderle più scorrevoli. Ci sto riuscendo? Non preoccuparti, non è mia intenzione licenziare Kaya ed anche lei ha capito le tue precisazioni. Non c’è nulla da scusarsi, tu continua pure a dire quello che ti passa per la mente quando leggi le mie storie. Non me la prendo, sai? Anzi, se tu mi parli dei miei errori, tutto questo per me diventa stimolo per migliorare. Aspetto le tue vere considerazioni quando riesci a farle. Un bacio.

 

Per FaithLupin. Sono felice di sapere che anche lo scorso capitolo ti è piaciuto. Come vedi avevi ragione Sirius è proprio bravo nel suo mestiere. Se aprisse un’Agenzia di Cuori Solitari farebbe soldi a palate. Remus si è lasciato solo coinvolgere nei suoi piani ma in verità preferirebbe fare dell’altro. Il motivo di questo suo totale menefreghismo lo scoprirai solo leggendo. Spero che anche questo capitolo incentrato più che altro su James e Lily ti abbia fatto piacere. Grazie per il commento. Un abbraccio.

 

Per l3la. Sirius agente segreto? Potrebbe essere l’idea per una nuova fic. Cosa te ne sembra? Per quanto riguarda, invece, questa storia beh… come vedi il piano di Sirius per mettere insieme James e Lily sta dando dei buoni risultati, c’è da chiedersi però se sarà sempre così. Mah! Sirius ha già preso in esame l’orgoglio di Lily, ha studiato la signorina Evans molto bene ed è per questo che ha ideato il piano di cui hai letto. È proprio bravo ad ideare strategie, soprattutto quando qualcuno è intenzionato a rispettarle. Tu dici che Sirius non conosce gli uomini? Io non credo! Secondo me non riesce a capire solo qualche uomo, soprattutto se stesso e Remus. Quest’ultimo in questa fic avrà un ruolo molto emblematico. Il suo comportamento menefreghista rivelerà più di una sorpresa. Per sapere come Sirius e Remus si comporteranno con Lizzie e Rosaline non potrai che leggere il prossimo capitolo. Spero ti piacerà, così come spero ti sia piaciuto questo. Grazie per il commento. Un bacione.

 

Per Nadeshiko. Mi dispiace che l’aggiornamento di questa fic sia arrivato così tardi, purtroppo gli ultimi mesi per me sono stati terribili. Spero d’ora in poi di tornare un po’ più regolare nel postaggio, anche se ho ancora dei problemi. Vedremo! Sono felice di aver ricevuto il tuo commento. Se riesco a portare avanti cinque fic alla volta è solo perché ho tante idee per la testa che desiderano uscire. È difficile tenerle segregate. Eh eh eh! Tu invece cosa mi racconti di nuovo? Quando posterai la tua prima fic su Harry Potter? Sirius è sicuro dei suoi mezzi, è per questo che non accetta sconfitte. Lui vuole avere Rosaline per sé, vuole accoppiare Remus e troverà un modo per farlo costi quel che costi. Solo che purtroppo c’è chi sta collaborando di controvoglia e questo potrebbe essere un problema. Remus in questa fic è un personaggio emblematico, è menefreghista nei confronti delle ragazze. Perché? Lo scoprirai solo leggendo. Eh eh eh. Il quadriangolo è un’ottima soluzione per tutti gli intrighi che devo mettere in atto. Spero che la storia continuerà  a piacerti. Grazie per il commento. Un bacio.

 

Grazie anche a chi legge e non commenta.

 

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Agartha

 

 

 

  
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