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Autore: Hiraedd    17/08/2011    8 recensioni
James Potter, è esattamente come chiunque non abbia gli occhi rivestiti di prosciutto e i capelli rossi (qualunque riferimento a persone realmente esistenti è pienamente voluto) può osservare ogni giorno… simpatico, sempre pronto a far ridere gli altri, generoso, darebbe la vita per i suoi amici e per quelli più deboli.
Peter Minus, beh, è Minus. Facendo coppia con lui nell’aula di Trasfigurazione ho imparato a conoscerlo meglio. Sempre in seconda fila, senza essere visto, sembrerebbe più una pedina che un giocatore. In realtà, mi sono accorta, è un giocatore tanto quanto gli altri.
Sirius Black... Sirius definisce tutti i confini. Gira per il mondo con scritto in fronte “QUI FINISCONO I BLACK E COMINCIO IO”.
Remus Lupin è la mente diabolica del gruppo. È il classico esempio di persona che tira la pietra e nasconde la mano, non per codardia, ma per quieto vivere. O meglio, fa tirare la pietra agli altri, decisamente, e si mantiene la sua reputazione da Prefetto e bravo ragazzo. Tutto quello che ci mette, è il cervello. Decisamente un personaggio degno di stima, un idolo (Dai pensieri di Marlene McKinnon)
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mary MacDonald, Peter Minus, Remus Lupin | Coppie: James/Lily, Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- Questa storia fa parte della serie 'oltre il fuoco comincia l'amore'
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VILLA POTTER,
ORE 3 p.m. DEL 15 AGOSTO 1977
 
Vergata in inchiostro verde smeraldo, la parola è inconfondibile.
Caposcuola.
No, dico… caposcuola!
Sono spiazzato, anche se “spiazzato” è un eufemismo. A quanto pare, però, non sono l’unico in questa stanza a sfoggiare una delle più incredibili facce da ebete che si siano mai viste. Alzo lo sguardo e mi accorgo che altre tre identiche espressioni ricambiano la mia occhiata.
Il primo a riprendersi è Sirius, che dopo un attimo di incredulità scoppia in una risata simile ad un latrato.
-Merlino, Prongs, stavolta stavo proprio per cascarci- sghignazza strappandomi dalle mani la lettera –devo dire che sembra proprio quella. Certo che potevi sfruttare meglio l’idea… ma forse siamo ancora in tempo…-
Confabula tutto eccitato mentre io, ancora spiazzato, mi limito a guardarlo capendo solo una parola su tre. Vicino a me, Remus è impallidito e Peter non sa che pesci prendere, indeciso se continuare a guardarmi inebetito o dare retta a Sirius.
Nel frattempo, Padfoot ha preso dal suo baule una pergamena nuova continuando a borbottare.
-certo mi dispiace sprecarla… ma se è per una buona causa… insomma, si tratta di Snivellus, mica di uno qualunque-.
Il nomignolo che abbiamo affibbiato a quell’inetto di Piton mi risveglia completamente, e mi volto verso Sirius in tempo per vederlo dare un colpetto alla pergamena con la bacchetta. Mi allungo per afferrarla quando Peter mi precede, rapido come raramente gli capita di essere. A quanto pare ha deciso di stare dalla parte di Sirius, perché osservando bene la pergamena scrolla la testa.
-no, Pad, non va. La Minnie fa le “a” più allungate sulla sinistra, e le “t” meno tozze- dice sventolando la pergamena davanti agli occhi del mio migliore amico –lasciala fare a Jamie, la sua sembra proprio originale-
-lo è- risponde Remus al mio posto. Mi rendo conto che, senza che noi ce ne accorgessimo, ha strappato la mia lettera dalle mani di Sirius.
Con uno svolazzo di bacchetta mormora sottovoce: -special revelio- e la pergamena sfrigola tra se, incantata. Ovviamente non succede niente.
-per la barba di Merlino, Prongs- impreca Sirius, guardandomi di sottecchi –sei caposcuola-.
 

*

 
-no, c’è un errore- ribadisco per la trentacinquesima volta –non è proprio possibile. Insomma, io sono James Potter, quel James Potter! È come se… non so, Piton fosse eletto re delle fate, o…-
-…o Lumacorno mi invitasse alle sue feste…- dichiara Peter per darmi man forte, con un sorriso a trentadue denti.
-…o come se Nick quasi senza testa venisse ammesso alla caccia senza testa…- aggiunge Remus ridacchiando.
-…si, o come se la Minnie si mettesse a ballare nel corridoio a braccetto con Gazza…- ribatto convinto, ridendo sguaiatamente immaginandomi la scena.
-o come se la Evans accettasse di uscire con te a Hogsmeade- aggiunge Sirius con una risata sguaiata.
-LA EVANS USCIRà CON ME QUEST’ANNO- urlo con tutto il fiato che ho in gola.
Mi lancio di peso su Padfoot, che impreparato rotola sul letto su cui si trovava. Afferro il cuscino e inizio a picchiarlo e a prenderlo a cuscinate. Quando vedo che i miei tentativi di mettere a tacere le sue risate non funzionano, tento di soffocarle con il cuscino. Sirius inizia a muoversi convulso.
-di subito che lei uscirà con me- gli intimo minaccioso.
Le risate riprendono. Gli assesto una gomitata sulle costole.
-dillo- ribadisco. Ancora risate, ancora una gomitata.
-DILLO SUBITO-.
Le sue mani si alzano in segno di resa. Gli libero la testa.
-va bene, cadrà ai tuoi piedi…- mormora stroppiato dalle risate –nel vero senso della parola, … probabilmente le verrà un infarto quando vedrà la spilla-.
 

***

 
CASA EVANS
 
 
14 agosto 1977
Lil, tesoro,
sicura di non volermi raggiungere prima del previsto?
Con Emm e Alice pensavamo di andare il 27 a Diagon Alley. Lène ha già detto che per lei non c’è alcun problema, manca solo la tua risposta. Da parte mia, ho proprio bisogno di una scopa nuova, altrimenti la coppa quest’anno ce la scordiamo, e non ho proprio voglia di subire gli insulti di quei viscidi Serpeverde.
Come sono andate le tue vacanze? Io sono stata in Irlanda a trovare i miei parenti, come ti avevo preannunciato in giugno, e devo dire che quella terra mi è piaciuta molto. Ora intrattengo rapporti epistolari anche con allievi maghi di una scuola irlandese, l’istituto SaoirseSorcha.
Sei andata al mare, alla fine? O sei stata tutta l’estate chiusa con tua sorella?
A proposito, grande novità! Mio padre ha comprato un teletitore, è molto bello. L’abbiamo messo in salotto, ma non riusciamo a farlo funzionare, ci hanno dato in dotazione un telelomando ma non sappiamo come usarlo, per di più i disegni del manuale restano fermi quindi non riusciamo a capirci molto. Confidiamo tutti in te, e ti aspettiamo così magari ci insegni ad usarlo.
Ripensa alla mia idea di raggiungerci prima del previsto, non dire subito di no.
 
Tua, Mary
 
 
15 agosto 1977
Miss Lily Evans,
siamo lieti di informarLa che  Lei è stata scelta quale nuova Caposcuola di Hogwarts per l’anno scolastico 1977/78. Nella busta troverà la spilla con il suo distintivo, da appuntare alla divisa scolastica. La preghiamo, il giorno 1 settembre, di recarsi nella carrozza dei prefetti per il viaggio da Londra a Hogwarts dal binario 9 e ¾ alla stazione di King’s Cross.
Cordialmente,
Minerva MacGrannitt
 
 
 16 agosto 1977
Racconta racconta racconta!
Caposcuola? Ma è fantastico! Chi pensi che sia il tuo collega? Di nuovo Remus? Spero per te di si, è un ragazzo simpatico e serio, e ti aiuterebbe molto nel tuo nuovo incarico.
Mary dice che andiamo a Diagon Alley tutti insieme, sono proprio contenta! Quest’estate ho fatto qualche lavoretto e con i miei risparmi penso di riuscire a comprarmi la penna autocorreggente ultimo modello, è fantastica. Inoltre mi piacerebbe potermi comprare un mantello nuovo, ne ho visto giusto uno porpora che sembrava proprio fare al caso mio.
Tu come hai passato le vacanze?
Voglio sapere proprio tutto,
Emmeline
 
 
 
21 agosto 1977
Carissima Lily!
Scusa se ti ho fatto tanto aspettare per avere uno straccio di risposta, ma fino ad ora sono stata ospite a casa di Frank e sua madre mi faceva talmente paura da costringermi a comportarmi da ragazza modello. Per  paura che la mia Briga sporcasse la stanza che tanto faticosamente cercavo di tenere in ordine l’ho mandata a casa mia per tutta l’estate, e non avevo altri gufi a disposizione.
Comunque, raccontami tutto della tua estate! Quello che ho fatto io è presto detto, ho conosciuto TUTTI i parenti del mio Frank, sono tutti molto simpatici. La signora Paciock credo che a volte farebbe paura persino a Voldemort, quindi non ho mai osato contrariarla. Non so se le piaccio oppure no.
Non vedo l’ora di rivedervi tutte, e di tornare a scuola. Ma ci pensi? È l’ultimo anno! Sarà divertente.
 
Un bacio,
Alice
 
P.S. complimenti per la nuova carica!
 
 
 
 
 
24 agosto 1997
Olà!
Ti scrivo direttamente dall'Olanda che, ci terrei a sottolineare, è veramente bellissima.
Torno domani, quindi, non ti preoccupare, anche io verrò con voi a Diagon Alley e ti tormenterò con i racconti di “l'Olanda minuto per minuto!”
Tu che mi dici di te? Oltre al fatto che sei diventata caposcuola, ovviamente c’era da aspettarselo, una
secchiona come te…
non mi crederai mai se ti dico chi ho incontrato qui: Black e Potter, bellissimi e impossibili come sempre. Ops, scusa, dimenticavo che a te non piace sentirmi rivolgere a loro parole del genere.
Comunque james mi ha chiesto di te, e io, fossi in te, gli darei un’opportunità…
Ci vediamo tra qualche giorno
 
Marlene


***
 

Osservo attentamente un pagina della Gazzetta del Profeta da ormai ben dieci minuti.
-Lils, se continui a guardarla così la incenerisci, e poi finisce che non possiamo leggerla anche noi- mi rimbrotta poco gentilmente Lène, rigirandosi tra le mani la sua coppa a cinque gusti di gelato. Faccio poco caso a lei, quando è di malumore è scontrosa, e poi sono troppo presa dal giornale per farci caso –chi vuole provare il gelato all’Erbagraria Muffita?-.
Alice le riserva uno sguardo di puro disgusto.
-che c’è, cara?- le chiede Lène con tono falsamente materno –dici che preferiresti assaggiare quello al Latte Farfallino?-
-si, così poi ti frigola la pancia- ribatte Mary tutta interessata al suo libro –solo tu, Lène, puoi ostinarti a prendere quei gusti, poi stai male per tre giorni di seguito-.
-cos’è la vita senza un po’ di rischio?- chiede allora Marlene inarcando un sopracciglio scuro e delicato come un’ala di gabbiano. La sua bellezza talvolta è sconvolgente, a volte la invidio.
-ben detto, Marli, giuro che sei una malandrina mancata- esclama vivace una voce entusiasta. Alzo gli occhi al cielo chiedendomi perché debbano succedere proprio tutte a me.
Quattro ragazzi, due spavaldi, uno allampanato e uno basso e grassoccio, girano l’angolo e si avvicinano. Il primo è spavaldo, bello come un dio greco. Ha capelli talmente neri da mandare riflessi blu alla luce del sole, occhi di ghiaccio, un sorriso beffardo sul volto e il cervello di un Plancton. È quello che ha parlato, e al quale si rivolge Marlene in tono indispettito.
-chiamami ancora una volta così, Black, e ti giuro che rimpiangerai la dolce Walburga- si limita a dire guardandolo storto. –qualcuno di voi vuole Latte Farfallino?-.
-no, poi mi frigola lo stomaco- ribatte Minus guardandosi attorno, poco interessato alla nostra compagnia. Piccolo e grassoccio, con occhi acquosi e capelli stopposi color topo, è il più improbabile tra i maghi, figurarsi dei malandrini, gruppo scelto. Se i due scemi del gruppo, Sirius come-sono-figo Black e James sono-il-migliore Potter, mi risultano insopportabili, Minus mi è totalmente indifferente. Un’ameba, ecco cos’è… un’ameba quasi magonò.
-Buongiorno ragazze, anche voi qua?- chiede invece Remus J. Lupin, un distinto ragazzo alto e magro dall’espressione tranquilla e imperturbabile –Marlene, piaciuta l’olanda? Buongiorno, Lily- mi saluta gentilmente. È il mio migliore amico, da quando Sev sta con loro.
-Ciao Rem, che piacere rivederti- esclamo alzando lo sguardo dal giornale. Rem è la persona migliore che io abbia mai avuto l’onore di conoscere.
-Remus, l’olanda è bellissima- risponde Lène trasognata –chiedilo ai tuoi compari-
-fantastica, piena di Olandesine- gli assicura Sirius, guadagnandosi un’occhiataccia dalla sottoscritta, che proprio non lo sopporta
-Geniale, ti vendono qualsiasi cosa anche se nel tuo paese di origine è illegale- aggiunge James. L’altro buono.
Il mio sguardo si posa su di lui, molto carino anche se non Bello con la B maiuscola come Sirius, ha grandi occhi nocciola morbidi come quelli di un cerbiatto e capelli neri sempre spettinati. Il cervello è in condivisione con il suo migliore amico, Sirius sono-il-più-figo Black.
Quello di Potter che mi urtà di più, normalmente, è che appena mi vede mi chiede di uscire.
Sempre.
Sempre.
Sempre.
Per questo forse non mi ero accorta di lui. È stato insolitamente silenzioso, avvenimento più unico che raro, e mi ha appena rivolto un cenno della mano senza nemmeno parlarmi.
Forse Merlino si è tagliato la barba, mi chiedo?
Ormai l’attenzione di noi ragazze è tutta presa dai nuovi arrivati, io ho alzato lo sguardo dal giornale, Mary dal libro, Alice ha smesso di parlare di Frank e Emmeline smette per un attimo di rigirarsi tra le dita la sua nuova autocorreggente con inchiostro scopricolore. Quando tutto tace riabbasso lo sguardo sulla Gazzetta, e mi ricordo di cosa mi aveva scioccato tanto. Un sottile filo di preoccupazione mi scuote.
-Lils, c’è qualcosa che non va?- mi chiede Remus avvicinandosi. Deve aver notato che sono impallidita ancora.
-Diamine!- esclamo gettando infuriata il giornale sul tavolo –a quanti siamo, questo mese? Vent’uno, ventidue?-.
-no, non ancora- esclama Emm prendendo il giornale dal tavolo e aprendolo. La foto del marchio nero sembra brillare. Appoggio una mano sul tavolo, vicino alla coppetta del gelato. Non ne voglio più, mi si è chiuso lo stomaco e vorrei tanto che la colpa fosse solo di quell’imbecille di Potter.
-La scorsa notte il marchio è comparso su una piccola villetta nel Cheshire, dentro tre Babbani morti in circostanze misteriose. I tre, due bambini e la madre, stavano cenando. Oliver e Brian Parrowd, insieme alla madre, Vivian Coleman in Parrowd, sono stati trovati morti dalla vicina di casa-.
Emm finisce di leggere e per un attimo al tavolo non si sente volare una mosca. Non mi sono accorta che anche i quattro ragazzi si sono seduti lì con noi, ma non me ne importa più di tanto. Altri tre.
-ventidue- sussurra Emmeline. Anche lei, come me, tiene il conto. Anche lei, come me, è figlia di babbani. Deve tenere il conto.

 

***

 

-merlino, Lils, non potevi svegliarti tardi domani mattina? il massimo che rischiavi era di perderti Ruf!- esclama infuriata per la dodicesima volta Lène.
A suo dire, non vede l'ora di rivedere le altre. Secondo me, non vede l'ora di rivedere Black. Ovviamente la mia migliore amica nega con tutta se stessa da che siamo partite.
Con attenzione varchiamo il binario, cercando di non farci notare da nessun babbano. Al di là della barriera, il treno fischia quasi minacciandoci di lasciarci a piedi.
-tranquilla, Lène, lui è lì- rispondo vedendo i quattro malandrini salire sul treno.
-non so di chi tu stia parlando, non mi abbasso a certe cose- risponde lei in tono di sufficenza.
-certo, come no- ribatto io -e io sono Morgana-.
-senti, Morgana, la riunione nella carrozza dei Prefetti la sta tenendo Merlino? no, perchè se le voci che ho sentito sono vere, faresti meglio a sbigarti a raggiungerlo, prima che faccia saltare per aria la vostra Avalon-.

 

*
 

L'espressione di Lily è tutta un programma, non appena mi vede. Fissa la mia spilla, fissa me, fissa di nuovo la spilla e poi ancora me. Appena la realtà fa breccia nella sua mente, i suoi occhi verdi si riducono in piccole fessure. Faccio quasi un passo indietro, da quanto la temo quando fa così. Ha gli occhi dello stesso colore dell'anatema che uccide. Ovviamente non glielo faccio notare, altrimenti mi uccide davvero. Può non sembrare, ma quest'estate sono diventato più furbo riguardo al caso Lily Evans.
-Silente ha un curioso senso dell'umorismo- rispondo alla sua occhiata truce.
-no, non curioso. Perverso, Perverso fino al midollo- ribatte entrando come una furia nella carrozza.
-in ritardo, Evans?- chiedo.
-evanesci, Potter- risponde. Fin qui tutto normale.
la nostra discussione, se così si può chiamare, viene interrotta dall'arrivo dei prefetti di tutte e quattro le case di hogwarts. Sei per ogni casa, due per ogni anno.

Avery e Mulciber settimo anno, Lastrange e Black sesto anno, Nott e Revir quinto anno. Serpeverde.
Goldstein e Boot, Bortwan e Gwadyen, Brown e Hossas per il Corvonero.
Diggory e Perter, Smith e Belby, Rescor e Zessis per il Tassorosso.
Macdonald e Lupin, Macfadyen e Dunne, Rosmir e Canon per il Grifondoro.

Guardandoli entrare, mi accorgo di come tutti abbiano un rapporto particolare con Lily. Forse lei non se ne accorge neanche, ma i Corvonero la salutano amichevolmente, i tassorosso gentili e i grifondoro particolarmente cordiali, soprattutto Remus e Mary, una delle sue migliori amiche. Mentre la guardo, penso che Lily è proprio speciale.

 

*
 

-molto bene, per di voi non lo sapesse ancora, io sono Lily Evans e lui è James Potter- apre il discorso, mentre io me ne sto zitto a guardare gli altri.
-e chi non li conosce, un babbanofilo e una sanguesporco- ghigna Mulciber, odioso fino al midollo. Non lo sopporto proprio, e vedo Lily stringere i pugni all'offesa.
-almeno a noi ci conoscono... mhm... Macciper?- chiede lei incenerendolo con lo sguardo. il Serpeverde inarca le sopracciglia, quasi non credendo alle sue orecchie.
-ti conviene stare zitta, Evans, se non vuoi che io...-
-ti conviene stare zitto, coso, se non vuoi iniziare l'anno con un debito di punti che la tua casa non riuscirebbe a risanare in trent'anni- risponde glaciale Lily. Credo sia geniale, si, proprio così.
-molto bene, dunque. Quest'anno le riunioni dei prefetti si terrano di venerdì sera. Le ronde si terranno in questo modo. I prefetti del settimo pattuglieranno nell'orario più tardo, una volta a settimana per tre ore. Il sesto anno farà le due ore prima, due volte a settimana. Il quinto farà le prime ore di pattugliamento due volte a settimana. Io e Potter faremo il turno del settimo che rimane scoperto. Nei finesettimana le ronde spettano ai professori- mi si attorcigliano le budella nel sentirle dire che faremo la ronda insieme, tutte le settimane, a tarda notte. Forse non ha solo lati negativi, questa spilla.
-bene- esclama infine facendo uno svolazzo con la bacchetta. dal nulla appare un foglio -per questa settimana scegliamo i turni adesso. Per le altre, facciamo alle riunioni di volta in volta. Qualche preferenza?-.
-Mercoledì sera- grugnisce Avery dal suo posto. Non avevo dubbi che avrebbe scelto per primo. Mulciber sembra d'accordo.
-Giovedì sera- risponde Goldstein.
Questa parte della spilla, invece, non mi piace per niente.







Angolo dell'autrice:
Ehilà! è la prima volta che provo a scrivere su Lily e James, spero di non aver fatto nulla di male.
Nei prossimi capitoli non vi annoierò molto con le mie note, quindi non vi preoccupate.
Spero che qualcuno legga e recensisca!
Buona lettura,
Hir



 

   
 
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