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Autore: IsaMarie    18/08/2011    16 recensioni
Bella e Jasper sono i gemelli Swan che vivono con il padre Charlie e la cugina Rosalie a Forks. Le loro vite si intrecceranno con i ragazzi Cullen: Edward, Alice e Emmett.
(Scritta con sara_cullen)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie, Jacob/Leah
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Cap. 113
Ciao a tutte!
Passato bene il ferragosto? Noi tutto ok e speriamo sia stato così anche per voi.
Allora torniamo ai nostri piccioncini che si stanno comportando come dei bambini di due anni. Ma il rapporto cresce e si fortifica anche superando queste liti inutili. Non preoccupatevi troppo, perchè sapete che non riusciamo a far star separati i piccioncini a lungo, quindi la tempesta sarà passeggera.
In questo capitolo succederà anche qualcosa di bello, che aspettavate con ansia! Indovinate un po?!
Ringraziamo tutte le lettrici che ci hanno inserito nelle seguite (445), nelle ricordate (100) e nelle preferite (300). Anche chi ci ha inserite tra gli autori preferiti! Grazie di cuore, siete il nostro sostegno!
BUONA LETTURA DA MANU E SARA!

P.S.: volevamo avvisare chi ha già letto la nostra OS che abbiamo inserito la copertina che ha creato la nostra carissima e gentilissima Rossella (Lalayasha)! Se avete voglia, tornate a dare un'occhiata!
GRAZIE AMORINO NOSTRO! SEI UN TESORO!


CAPITOLO 113 


Riavvicinamenti e… allontanamenti

Pov Emmett

Io e Jacob eravamo posizionati sul palco del DJ. Dovevo ammettere che era davvero divertente smanettare con tutti quegli strumenti sofisticati e stavo passando una serata abbastanza piacevole, nonostante tutto. Bè… a dire il vero il mio umore si era aggiustato un bel po’ da quando Rose, prima dell’inizio della gara, mi aveva volontariamente regalato un sorriso dolcissimo e rassicurante. Il mio battito era schizzato alle stelle e una concreta speranza si era subito insinuata nel mio cuore. Come aveva fatto Rose a sapere dove mi trovassi?! Forse anche lei, come me, aveva seguito i miei movimenti… Probabilmente mi aveva sorriso solo per tenere a bada il suo accompagnatore, facendogli credere che io fossi il suo ragazzo a tutti gli effetti; ma non mi importava il vero motivo… il suo tenero gesto mi aveva talmente emozionato che mi aveva raddrizzato comunque la serata! Forse il suo perdono non era poi così lontano…
La gara stava procedendo alla grande: molte coppie erano già state eliminate o si erano ritirate, ma i nostri amici e familiari erano ancora tutti in pista. Danzavano tutti molto bene, ma la coppia che più catalizzava l’attenzione di tutti (e che continuava a essere acclamata dal pubblico) era quella composta da Bella e il suo ex. Volteggiavano sicuri per l’enorme sala, come se non avessero mai fatto altro nella vita. Erano una meraviglia per gli occhi, ma le circostanze che si erano create non mi piacevano proprio per niente…
Il problema non nasceva per come si stava comportando Bella, che si stava limitando solo a danzare, ma a causa dell’odioso litigio che aveva avuto con mio fratello. Edward aveva sbagliato a cercare di imporsi in modo così prepotente, non poteva intimarle nulla… ormai avrebbe dovuto conoscere la sua fidanzata: odiava sentirsi comandata e, a dirla tutta, effettivamente mio fratello aveva toppato alla grande.
Per carità, capivo alla perfezione la sua gelosia; ma doveva imparare a fidarsi ciecamente di lei, perché Bella lo amava con tutto il suo cuore e non avrebbe mai fatto niente per ferirlo. Purtroppo il suo caratteraccio impulsivo e il suo senso di possessività erano emersi in tutta la loro prepotenza, facendogli aprire la bocca a sproposito e darle fiato per sparare solo delle enormi cazzate. Però ora la faccenda stava decisamente degenerando…
Edward continuava a lanciare sguardi cupi verso la coppia di ballerini (sguardi che lasciavano ben poco adito ai dubbi riguardo i suoi sentimenti) e ogni volta la furia gli trasfigurava il viso. Mi dispiaceva vederlo così in pena, perché ero consapevole di quanto stesse soffrendo; ma Bella non stava facendo assolutamente niente di male, si stava comportando in modo più che corretto! E anche durante la bachata, che aveva appena ballato con Dylan, mai una volta si era strusciata addosso a lui… cosa che invece non si poteva affermare di Edward: il grande stronzo di una volta era tornato! Continuava a strofinarsi addosso ad Ariel in maniera quasi scandalosa e a quell’oca non sembrava dispiacere per niente! Anche Bella aveva posato spesso gli occhi su di loro e tutte le volte sul suo viso si era dipinta un’espressione di sorpresa e sofferenza. Non poteva continuare così… maledizione, rischiava di perderla sul serio stavolta!
-Tuo fratello sta davvero esagerando!- esordì irritato Jake che, evidentemente, li stava osservando con particolare attenzione. Sapevo quanto anche lui fosse protettivo nei confronti di Bella e stavolta lo capivo alla grande: Edward stava facendo incazzare pure me! Bella non si meritava un trattamento del genere ed ero certo che, a mente fredda e lucida, Edward si sarebbe pentito amaramente del suo stupido comportamento, specialmente se avesse continuato a oltrepassare il limite, come purtroppo stava accadendo.
-Già… odio quando fa la testa di cazzo…- mormorai, assentendo alle sue parole.
-Bè, allora vedi di trovare un modo per farlo smettere, prima che si metta in un brutto guaio! Bella è già parecchio incazzata per la scenata di prima, ma certe cose le odia proprio. Tempo fa, al compleanno di Rosalie, io e Jazz lo avevamo avvertito, in caso di litigio, di evitare certi giochetti con lei, perché gli si sarebbero ritorti contro. Non che una bella lezione non gli serva, anzi… non gli farebbe male! Però non voglio vedere soffrire la piccola Bells, cosa che invece sta già avvenendo!- mi spiegò, infervorandosi.
-Mi trovi perfettamente d’accordo- affermai risoluto. Anch’io non volevo vedere star male Bella; e poi, se la lite si fosse trasformata in qualcosa di più grosso, ci sarebbero stati male entrambi, perché sapevo quanto si amassero.
-Allora vai a riferirgli che se non la smette di fare il cretino con quella sventola gli stacco le palle e gliele lego intorno al collo come un papillon!- mi avvertì Jake, facendomi ghignare per quell’immagine. -Ora metto un lento, così potrai parlargli senza che debba smettere di ballare- dichiarò.
I miei occhi vagarono un po’ sulla pista e mi accorsi che anche Jazz si era fatto attento a quella situazione… infatti stava letteralmente fulminando Edward con occhiatacce minacciose. Lui, senza scomporsi affatto, continuò imperterrito la sua opera da emerito idiota, facendo scontrare il suo bacino con quello della ragazza e accompagnandolo in un gesto molto intimo e sensuale. Purtroppo a quella mossa assistette impotente anche Bella, che sbiancò quasi del tutto. Perfino da quella distanza potei accorgermi con facilità di quanto fosse rimasta sconvolta dal comportamento vile e sleale di Edward, anche se cercò di non scomporsi e di non concedergli alcuna soddisfazione, tornando invece a concentrarsi sul suo compagno e sui passi della danza.
Cazzo, Edward! Ma che diavolo aveva intenzione di combinare?! Voleva rovinare definitivamente il suo rapporto con Bella? Me ne ero accorto io, in lontananza, di quanto stesse male quella povera figliola; possibile che lui se ne fregasse alla grande?! Cosa gli diceva quel cervello avariato? Non era da lui! Piuttosto che farla soffrire si sarebbe fatto pestare a sangue e ora che gli succedeva?! La gelosia faceva commettere proprio le peggiori stronzate!
-Sarà meglio che ti muovi perché ho come la netta impressione che tra qualche minuto Jazz gli farà un altro buco in culo! A tutto c’è un limite e lui l’ha di certo oltrepassato!- ringhiò Jacob.
-Corro!- risposi, mentre mi catapultavo giù dal palco. Intanto la musica vivace del merengue stava scemando per lasciare spazio ad una più calma e tranquilla. Bene! Passando accanto alla pista non riuscii a trattenermi dal lanciare uno sguardo di sfuggita a Rose e il mio cuore prese di nuovo a battere come una corsa impazzita. Cazzo! Era una vera e propria bomba vestita in quel modo… e quei capelli rossi le donavano da dio, facendole risaltare ancora di più i suoi occhioni azzurri. Era eccitante da morire e quel cretino con cui ballava le stava letteralmente sbavando addosso. Dio, che giramento di palle! Gli avrei volentieri tranciato di netto quei luridi tentacoli che ora le stringevano in maniera possessiva i fianchi. Era meglio per lui che quelle mani rimanessero lì, in quel punto, perché, se solo mi fossi accorto che avevano intenzione di scendere sul suo culo, il polpo si sarebbe ritrovato monco!
Rose d’un tratto incrociò il mio sguardo e un tenero sorriso fiorì di nuovo sul suo volto e di conseguenza sul mio. Come avrei voluto prenderla tra le mie braccia e portarla via da quella sala affollata! Mi mancava ogni cosa di lei e quei giorni erano stati veramente terribili! Speravo solo in questo weekend di riuscire a parlarle con il cuore in mano, per farle comprendere quanto fossi perso senza di lei. I suoi sorrisi mi facevano ben sperare: forse mi avrebbe almeno ascoltato! Nei giorni passati le avevo lasciato il suo spazio e le avevo dato il tempo di riflettere sui suoi sentimenti con calma, senza insistere e senza imporle la mia presenza ingombrante e costante… ed evidentemente aveva funzionato, visto che quelli di stasera mi sembravano dei piccoli passi verso di me… speravo solo di non sbagliarmi di brutto!
Cercai di concentrarmi di nuovo sul mio compito e feci cenno a mio fratello di avvicinarsi a bordo pista. Continuando a ballare, quel coglione, con un ghigno sfrontato, mi arrivò accanto.
-Ciao, Emmett! Non so se conosci la stupenda Ariel! Come puoi vedere è un’ottima ballerina! E non solo, immagino…- esordì con il tono da strafottente che non udivo più da tempo. Già solo quello mi fece girare i coglioni a mille!
-Che cazzo stai combinando?! Ti sei bevuto il cervello?!- lo aggredii in malo modo.
-Ehi, calma!- sogghignò come un deficiente; -Mi sto solo divertendo. Non c’è bisogno di incazzarsi così… non sto facendo nulla di male, proprio come Bella!- si risentì all’istante per le mie accuse.
-E’ proprio qui che ti sbagli, coglione! Bella non sta facendo un cazzo… infatti sta solo ballando! Tu, al contrario, stai praticamente scopando in pista coi vestiti addosso!!- lo accusai. La ragazza, sentitasi chiamata in causa, sgranò gli occhi palesemente offesa per le mie parole. Ohhh aveva da fare poco la santarellina, quella!
-Ehi! Ma come ti permetti?!- si stizzì; -Noi non stiamo scopando! Ci stiamo solo divertendo… e parecchio anche!- si difese.
-Senti, dolcezza… sarai anche caruccia, ma sarà meglio che ti limiti a tenere la tua boccuccia ben chiusa, invece di sparare cagate! Mio fratello è felicemente fidanzato e non ha bisogno di divertirsi con te… anzi, mi correggo: era felicemente fidanzato, perché dopo stasera non so se la sua ragazza sarà ancora dello stesso parere…- la zittii, per poi tentare di far capire al rincoglionito quanto grave fosse la situazione.
Probabilmente la ragione di Edward si rimise in moto di botto, dopo il lungo black-out (era anche ora!), perché si bloccò sul posto come un baccalà surgelato… e sul suo viso comparve una smorfia di terrore. Finalmente! Forse aveva ricominciato a ragionare di nuovo con il cervello, invece che con il gioiellone di famiglia!
-Bene… vedo che stai rinsavendo, perché stai anche rischiando parecchio con Jake e Jazz! Ti giuro che in questo momento vorrebbero staccarti le palle!- rincarai la dose, giusto per essere certo che avesse il quadro completo di quanto avesse esagerato. La ragazza nel frattempo si era messa a protestare sonoramente: per fortuna erano appena stati eliminati.
-Aria… Ariel!- la schernii, ridacchiando per il gioco di parole. La ragazza si dileguò all’istante, lanciandomi epiteti poco carini, degni di uno scaricatore di porto. Pazienza! Sarei sopravvissuto comunque!
Ora dovevo occuparmi di mio fratello che continuava a guardarsi intorno spaesato, in cerca della sua ragazza, che era scomparsa dalla pista in un baleno.
-Cazzo! Cazzo! Cazzo! Emmett! Cosa cazzo ho combinato?!- continuava a mormorare, terrorizzato, consapevole di essere uscito dai limiti.
-Un bel casino! Ecco che hai combinato! Vedi che succede a ragionare con il pistone, al posto del buon caro e vecchio cervello?!- lo accusai. Non me la sentivo di giustificare il suo comportamento, anche se vederlo così pallido e in preda al panico mi faceva stare male.
-Dove sarà andata, ora?! Cristo! Non vedo nemmeno più lui! Emm… e se fosse così incazzata con me… da gettarsi tra le sue braccia?!- mi domandò con un soffio, alla soglia della disperazione.
-Senti, Edward… ma il cervello l’hai lasciato a Forks stasera?! No, perché inizio seriamente a crederlo! Ti sembra possibile che Bella sia la tipa che si butta su un altro ragazzo solo perché l’hai fatta incazzare?!- lo rimproverai, cercando di farlo ragionare con lucidità.
-No… no… lei no! Lo stronzo che fa ‘ste cagate sono solo io! Merda, Emmett! Non voglio perderla! Non posso!- si spaventò, smorto come un cencio.
-Non la perderai… quella ragazza ti ama troppo… aspettati un bel cazziatone, o magari ti farà un po’ il culo, dato che te lo meriti; ma sono certo che ti perdonerà. Ora vai a rinfrescarti un po’ alla toilette, poi la cerchi con calma, pronto a strisciare ai suoi piedi se necessario, d’accordo?!- lo tranquillizzai; -Io intanto inizio la ricerca!- gli promisi. Annuì; e mesto con la coda tra le gambe, si diresse ai bagni.
Incrociai lo sguardo con Jake e gli feci un cenno d’assenso. Lui mi sorrise e ritornò a concentrarsi sulla consolle. Mi fermai un attimo a osservare la pista. Rimanevano poche coppie, ma tra queste c’erano ancora Jazz e Leah e Alice e il suo compagno. Erano veramente bravissimi. Ma in un attimo mi resi conto che mancava qualcuno… oh porca… dove cazzo era Rosalie?!
Un senso di inquietudine mi invase e mi misi freneticamente alla sua ricerca. Allontanandomi un po’ dalla pista e dalla musica, riconobbi la sua voce alterata. Mi avvicinai e dietro una colonna c’erano lei e la piovra con cui ballava che stavano litigando. Stavano urlando e lei lo insultava perché le aveva toccato il sedere. Cosaaa?! Ma come diavolo si era permesso?! Sbuffai come un toro inferocito; il mio primo impulso fu quello di avvicinarmi e scaraventarlo dall’altra parte del locale, a metri di distanza da lei… ma poi mi ricordai che Rosalie odiava certe scenate in pubblico e quindi con calma (che faticavo comunque a mantenere!) mi accostai a loro.
-Sei solo una stronza! Neanche ce l’avessi d’oro! Stavamo andando da dio insieme, e avremmo anche potuto vincere uno dei premi! Potevi almeno avvertirmi, piuttosto che lasciarmi lì come un cretino!- la accusò, arrabbiato.
-Non ce l’avrò d’oro, ma il culo lo faccio toccare solo a chi dico io! Non mi faccio palpare come una puttana dal primo che passa! Chiaro, stronzo?- si difese strenuamente. E brava la mia bambolina!
-Se vuoi ti pago! Non saresti la prima troietta con cui vado!- ribattè il tizio. Ok, ora basta!
-Ehi, amico! Vedi di darti una calmata! Non è certo il modo di rivolgerti ad una signorina per bene- lo ammonii con tono tranquillo, mentre il coglione sbiancava alla mia vista. Effettivamente ero quasi il doppio di lui. Ora non fai più il furbo, eh?!, ghignai tra me e me. Dovevo restare pacato… non volevo sembrare il solito cavernicolo geloso e possessivo agli occhi di quella creatura dolcissima.
-Emmett…- mormorò Rosalie, meravigliata dalla mia presenza.
-Scusa se mi sono intromesso, ma ero in giro a cercare Bella… e sono stato attirato dalla tua voce non proprio tranquilla…- le spiegai. Non volevo che pensasse che la stessi controllando.
-Anche se vedo che te la cavi benissimo da sola… come sempre d’altronde…- affermai, sorridendole.
-Grazie… e comunque Brad se ne stava giusto andando. Non abbiamo più niente da spartire, visto che siamo fuori dalla gara… vero?!- si rivolse al verme. Se ripensavo alle sue parole di poco prima… dio, mi sentivo ribollire il sangue! Gli avrei spezzato volentieri tutte le ossa!
-Sì… mi aspettano…- dichiarò, titubante. Era chiaramente spaventato dalla mia mole, e sorrisi soddisfatto. Anche se in realtà avrei voluto vederlo strisciare ai miei piedi e pregarmi di risparmiarlo… ma dovevo trattenermi. Come però fece il gesto di allontanarsi una mia mano finì (molto delicatamente!) sul suo braccio, afferrandolo saldamente… bè, forse con un po’ troppa energia, vista la sua smorfia di dolore… ma erano dettagli! Lo feci di nuovo voltare verso Rosalie.
-Sarebbe più educato, prima di tornare dalla tua combriccola, almeno ringraziare la signorina per la bella serata; e, se proprio vogliamo essere dei veri gentiluomini, chiederle scusa per il tuo comportamento sgarbato e per le tue parole da autentico cafone- gli consigliai (ed era meglio per lui che seguisse alla lettera il mio suggerimento). Come un cagnolino bene addestrato fece quanto richiesto e dopo qualche secondo si dileguò alla velocità della luce. Ah, che soddisfazione!
-Stai bene?- mi rivolsi a Rosalie che mi fissava con un’espressione indecifrabile. Avevo paura di aver esagerato… e forse era ancora più arrabbiata di prima per la mia intromissione.
-Ora sì- mormorò e, lasciandomi completamente basito, volò tra le mie braccia, facendosi avvolgere completamente dal mio corpo. La strinsi a me con forza (Dio, quanto mi era mancata!) e lei si lasciò abbracciare, abbandonando il viso sul mio petto. Non potevo credere a ciò che stava accadendo!
Inspirai con un profondo gemito il profumo dai suoi capelli e li accarezzai con estasiata lentezza. Dopo un momento che mi sembrò eterno, lei sollevò il viso e potei notare che delle lacrime scendevano copiose dai suoi occhi. Con una mano continuai a stringerla e con l’altra cercai di asciugarle il volto. Avrei voluto dirle mille cose, ma avevo un enorme groppo in gola che mi impediva di pronunciare anche solo mezza parola. L’unica cosa che riuscii a fare fu sorriderle e lei ricambiò all’istante. Non sapevo cosa pensare… avevo paura di sperare che fosse tutto risolto, quando magari lei aveva solo bisogno di un po’ di conforto.
-Mi sei mancata così tanto…- sussurrai, incapace di trattenere oltre le emozioni.
-Anche tu… scusami… avevo bisogno di un po’ di tempo… ma stare senza di te è la peggiore delle torture… mi manchi così tanto…- mormorò in imbarazzo. Il cuore mi esplose di gioia e la felicità che mi investì era così destabilizzante che una lacrima scivolò sul mio viso.
-Ti amo, Rosalie. E non sei tu a doverti scusare, ma io… non sono perfetto e non lo sarò mai. Ma mi impegnerò per cambiare e per cercare di essere alla tua altezza…- tentai di spiegarle, ma scosse energicamente la testa, interrompendomi.
-Emmett… tu sei la persona più dolce e generosa che io abbia mai conosciuto… non voglio che cambi di una virgola perché è di te che mi sono innamorata… così come sei… non di un damerino perfetto. Ho solo bisogno di sincerità totale da parte tua… solo di quella…- dichiarò.
-Puoi giurarci amore mio! Non ti mentirò mai più! Non ti darò mai più il minimo motivo per non fidarti di me!- le promisi. Lei mi sorrise raggiante e finalmente le nostre labbra si unirono, dando vita ad un bacio così denso di amore e passione che ci mancava poco che incendiassimo il locale.
Ci staccammo ansanti ma felici. Poi Rose d’un tratto si fece seria, facendomi tremare. Che le era venuto in mente ora?!
-Prima hai detto che stavi cercando Bella? Cosa è successo?!- mi chiese, preoccupata. Le spiegai rapidamente la situazione. Anche lei era in ansia per la cugina perché si era accorta di tutto. Bè… non accorgersene sarebbe stato impossibile, visto il comportamento palesemente schifoso di Edward.
-Giuro che, se finisce male, tuo fratello si ritroverà a cantare l’Aida per i prossimi decenni! Da soprano!- si infervorò. Sorrisi della sua rabbia.
-Sei estremamente sexy, tutta incazzata, lo sai?!- la elogiai. Arrossì di brutto, facendomi sghignazzare.
-Grazie…- mormorò, compiaciuta.
-Sarà meglio che andiamo a cercare quei due, prima che scoppi una guerra. Stasera la vedo storta- proposi.
-Sì, anch’io! Andiamo!- mi assecondò. E mano nella mano ci dirigemmo alla ricerca di Bella ed Edward.

Pov Bella

Ero appena uscita fuori dal locale, sul retro, per cercare di calmarmi. Ero incazzata nera e le lacrime premevano prepotenti per uscire. Era stata la festa di Halloween più orrenda della mia vita!
Possibile che quella che doveva rivelarsi una serata allegra, divertente e anche (perché no!) romantica, dovesse essersi trasformata in un incubo?
Al momento dell’estrazione delle coppie mi ero veramente alterata per il comportamento grottesco e infantile di Edward. Come diavolo si era permesso di ordinarmi di non ballare con Dylan a causa della sua stupida gelosia?! Io non mi sarei mai sognata di intimargli una cosa del genere… magari ci sarei stata malissimo se lui avesse ballato con una sua ex molto importante, ma non avrei mai cercato di imporgli la mia idea con la forza… avrei senz’altro cercato di farglielo capire in altri modi, con la speranza che lui accettasse di sua spontanea volontà di non ballare con quell’eventuale partner. Cosa che avrei fatto esattamente anch’io, rinunciando senza alcun rimpianto alla gara, se lui avesse trovato un modo meno detestabile per chiedermelo, anziché comportarsi come un possessivo ed odioso cavernicolo. E meno male che mi aveva appena chiesto scusa per la scenata di poco prima! Ma allora cosa significava tutto ciò?! Ovviamente, che le sue scuse non valevano un tubo e che non si era realmente pentito di quella reazione, ma aveva voluto solo calmare le acque. Si era reso ridicolo di fronte a tutti e cosa, che sopportavo ancora meno, mi aveva trattata come un oggetto di sua proprietà. Dio che rabbia assurda!
Calciai via un mozzicone di sigaretta per terra. Aveva persino accusato Dylan di aver giocato sporco per finire in coppia con me, ed io avevo trovato quell’insinuazione talmente folle, da insultarlo davanti a tutti… e invece ero venuta a scoprire che Edward effettivamente aveva visto giusto! Bè… questo comunque non poteva giustificare ciò che aveva detto e il modo esecrabile con il quale mi si era rivolto.
Ma quanto erano idioti tutti i maschi del mondo?! Li facevano con uno stampino unico così risparmiavano tempo?! L’imbecillità era per caso concentrata nel testosterone?
E come si era permesso quell’altro deficiente di rovinarmi di nuovo la vita?! Non aveva già combinato abbastanza danni mesi prima?! Eh no! Doveva girare il coltello nella piaga!
Ma ciò che mi aveva ferita come una pugnalata al cuore era stato il comportamento di Edward in pista…
Da quando ci eravamo messi insieme mi ero convinta che lui non sarebbe stato mai più lo stronzo che avevo conosciuto all’inizio… che grazie al nostro immenso amore aveva fatto emergere l’autentico se stesso: un ragazzo dolce, altruista, brillante, generoso, simpatico, romantico, comprensivo e rispettoso della sua fidanzata…
Certo, come no! Ero solo una stupida bambina che credeva ancora alle fiabe! Avrei dovuto travestirmi da Cappuccetto Rosso… sarebbe stato decisamente più appropriato per una credulona come me. Quel brutto pezzo di… Mmm… non avevo nemmeno la voglia di insultarlo per bene! Si era strusciato per tutto il tempo contro quella meretrice di una sguattera, che ovviamente era stata ben contenta di farsi spupazzare. E quello stronzo schifoso l’aveva abbracciata, stretta contro il suo corpo in maniera possessiva come faceva con me, le aveva percorso la schiena con le sue mani e molte volte le loro bocche erano state a pochi millimetri di distanza… Dio, mi sentivo così ferita! Così umiliata!
Una goccia d’acqua salata sfuggì al mio controllo. Che palle! Ma perché ogni volta che ero nervosa dovevo piangere come una fontana?! Non lo sopportavo proprio! Ma stavolta non avrebbe avuto la soddisfazione di vedere le mie lacrime. Non le avrei versate per lui! O perlomeno non in pubblico! Avevo ancora un minimo di dignitoso orgoglio, anche se ritenevo che quella sera Edward lo avesse calpestato a sufficienza; ma lo avrei tirato fuori con grinta!
Sobbalzai quando sentii un benefico calore avvolgermi le braccia. Alzai gli occhi e vidi quelli dolci di Emmett che mi guardavano dispiaciuti. Abbozzai un sorriso.
-Grazie, Emm…- mormorai. Poi di colpo mi accorsi che c’era anche Rosalie con lui.
-Rose! Non dirmi che hai abbandonato la gara per colpa mia, ti prego!- la implorai.
Lei mi sorrise e scosse la testa.
-No, Bella, non preoccuparti. E’ stata colpa di quel cretino con cui ballavo che ha avuto la brillante idea di palparmi il sedere- mi spiegò, con una smorfia schifata. Sgranai gli occhi, meravigliata. Non c’era davvero limite alla stupidità degli uomini! Ma perché non erano in grado di capire che (a meno di non essere fidanzati) un ballo era solo un ballo?!
-E tu che hai fatto?!- le chiesi, momentaneamente grata di aver qualcosa su cui concentrarmi che non comprendesse l’atteggiamento troglodita di Edward o lo stupido comportamento di Dylan. Idioti tutti e due!
-Ed io l’ho mollato in pista e me ne sono andata… così mi ha seguita e abbiamo iniziato a discutere… poi è intervenuto da vero gentiluomo il mio orsacchiotto e mi ha salvata…- mi raccontò. Meno male! Almeno uno si salvav… Ma un momento! Aveva appena detto “il mio orsacchiotto” o mi stavo rincretinendo del tutto?! Loro si abbracciarono, sorridendomi raggianti.
-Oh mio Dio!- urlai, incapace di trattenermi; -E’ magnifico! Come sono felice per voi!- continuai, al settimo cielo. Almeno una cosa positiva in quel casino di serata era successa!
La porta del locale sbattè forte contro il muro e comparve Dylan trafelato. Mortificato, si scusò con me davanti a Emm e Rose e chiarì il suo strano comportamento della serata: mi raccontò che ci teneva tanto a parlarmi almeno una volta, per chiarire il suo passato con me. La nostra rottura era stata traumatica anche per lui e ci teneva a spiegarsi del tutto, dato che ci stava ancora molto male.
Emm non avrebbe voluto lasciarci da soli, sostenendo che suo fratello si sarebbe incazzato ancora di più, se ci avesse scoperto appartati a parlare; ma io mi inalberai: che osasse solo lamentarsi, quell’uomo di Neanderthal!! A quel punto però, intervenne mia cugina.
-Mi dispiace, Bella… ma non ho nessuna intenzione di lasciarti sola con questo verme!- affermò Rose, sorprendendomi e fulminando Dylan con un’occhiataccia. Stavo per ribattere anche a lei, quando il mio ex mi anticipò.
-Non c’è problema, Bella… mi vergogno da morire per quello che ti devo raccontare, ma a questo punto non voglio aggravare la tua situazione col tuo ragazzo; e se ci saranno anche loro due magari non litigherete più di quello che avete fatto…- mi tranquillizzò.
-Mi pare il minimo, stronzo! E sono proprio curioso di ascoltare cosa tirerai fuori per giustificare il tuo insulso comportamento schifoso!- gli ringhiò contro Emmett, facendolo indietreggiare di qualche passo, intimorito dalla sua mole. Sorrisi tra me e me… effettivamente Emmett arrabbiato e minaccioso incuteva un certo… terrore!
-Emmett…- tentai però di ammonirlo.
-No, Bella! Emm ha ragione! Mi dispiace ma non lo tollero proprio e non riesco davvero a capire come puoi anche solo parlargli! Sei sempre troppo buona! Avresti dovuto dargli un calcio nel culo e basta!- mi rimproverò Rose con veemenza. Sospirai e la abbracciai.
-La mia cuginetta… non è che ti stai immedesimando un po’ troppo nel tuo alter ego, Elektra?!- la schernii, tentando di smorzare la tensione che si era creata. Ci riuscii perché scoppiò a ridere seguita a ruota da noi. Poi sempre abbracciate raggiungemmo uno dei nuovi tavoloni di legno, con cui Sam aveva arredato quell’area, e ci sedemmo. Una volta sistemate, ci accorgemmo che Dylan era rimasto nello stesso punto di prima. Rosalie si spazientì subito.
-Allora, verme! Ci vieni a raccontare la tua favoletta o no?!- lo provocò ancora. Le tirai una gomitata, ridacchiando, mentre lui, sempre più imbarazzato, ci raggiungeva. Emmett, invece, si era già seduto sulla panca, sistemandosi tra le gambe della sua ragazza.
Piantai i miei occhi su Dylan e mi augurai che almeno da quel casino potesse nascere qualcosa di buono. Ero proprio curiosa di sapere quale giustificazione avrebbe tirato fuori dopo tutto quel tempo, visto che mesi prima (quando avevo scoperto il suo tradimento) non era stato in grado né di ribattere alle mie accuse né di darmi una ragione valida che potesse spiegarmi in qualche modo il suo comportamento orrendo. Almeno una spiegazione decente me la meritavo!
Alla fine della sua narrazione eravamo tutti sbalorditi ed io ero completamente sconvolta. Non potevo credere a ciò che Dylan mi aveva appena raccontato. Avevo sempre immaginato che ci fosse stato un motivo preciso in grado di causare un cambiamento così radicale nel suo atteggiamento durante gli ultimi tempi del nostro rapporto; ma avevo sempre ritenuto che riguardasse un episodio legato al sesso e al fatto che io non mi sentissi ancora pronta ad affrontare quel passo con lui… e invece quella maledetta di Tanya (sì, sempre lei!) era andata decisamente oltre!

ANTEPRIMA CAPITOLO 114

Non potevo ancora credere al casino che avevo combinato!
Vidi il gruppetto parlottare con Bella e poi lei scese dal tavolo e si avviò verso di me. Mi accorsi solo in quel momento che non avevo ancora mosso un passo… ero immobile… i miei piedi erano diventati di piombo e non riuscivo nemmeno a muovere un muscolo per andarle incontro.
Abbassai il viso, impacciato. Ero agitatissimo: il cuore mi batteva forte, il sangue scorreva veloce nelle vene rendendo ansimante la mia respirazione, la mascella era contratta, la gola si era improvvisamente seccata, gli occhi erano lucidi, e le mie mani si erano serrate a pugno… mi resi conto che era la paura a rendermi così nervoso… avevo un maledettissimo e fottutissimo terrore che non mi avrebbe mai perdonato. Non riuscivo nemmeno a comportarmi da uomo e guardarla in viso… non volevo che l’unica emozione che riuscissi a scorgere nei suoi occhi fosse la delusione anziché il solito sguardo pregno d’amore che riservava solo al sottoscritto…


V
i ricordiamo l'altra nostra fiction Segreti e Inganni
la nostra nuova OS estiva  Ritrovarsi



Alcune fiction ancora in corso che meritano di essere seguite!

UNA SERA, PER CASO ... di endif
Il Guardiano del Faro di  Lele Cullen
L'altra metà del cuore di sara_g
Due anime legate ad un destino di loulou72
Relazioni nascoste di Aleuname
Day by day... but? di _Betty_
From Juliet, with love di cloe cullen
Wish upon a star di
cloe cullen
332 di barbara_f
Un amore tra le onde di _rainbow_
Un incontro imprevisto di tania86
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