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Autore: Disadattata    22/08/2011    3 recensioni
Ho fatto una cazzata ed ora mi ritrvo con degli imbecilli ai servizi sociali. Ma del resta non è brutto perchè niente è normale.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< Aiuto! Cazzo, aiutatemi! >> supplicava Kelly in lacrime.
Io non sapevo che fare se fossi andata da lei il lupo mi avrebbe ucciso ma se invece fossi rimasta lì dov'ero il lupo avrebbe ucciso lei e io non me lo sarei mai perdonata. Mi alzai dal pavimento, decisa per andare ad affrontare la bestia ma una mano mi fermò.
<< Che cazzo fai? Resta qui o ti ucciderà! >> Nathan sembrava molto preoccupato ma non me ne fregava un cazzo! Kelly è la mia migliore amica e nessuno deve provare a farle del male!
Lasciai la presa di Nathan. Le mie mani erano sudate e il cuore palpitava al massimo. Stavo per affrontare la morte.
Una belva color grigio fumo mi spuntò davanti. I suoi occhi erano umani, di un colore che già avevo visto e conosciuto.
I suoi denti erano rossi, pieni di sangue e il suo alito puzzava di fogna.
Il lupo aprì le sue fauci ed era pronto a mangiarmi. Ma con un semplice scatto corsi via, pensavo di averlo seminato ma sentivo ancora i suoi passi pesanti dietro di me. Non sapevo dove stessi andando , correvo come una dannata. 
<< Jane sta' attenta! >>
Nathan mi spinse con un forza sovrumana. Sbattei le spalle contro il muro. Mi salvò la vita. Guardai il lupo divorarselo , una lacrima uscì dai miei occhi.
<< Nathan.. no..>> sussurai con voce flebile. E poi tutto si fece bianco. Non ero mica morta?
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<< Jane! JANE! >> gridò Simon << Oh! Finalmente ti sei ripresa! Sono tre ore che sei svenuta, sai, dopo avermi baciato sei diventata pallidissima e sei cascata per terra come una morta >>.
<< Simon! Oh cazzo! Simon stai bene..Ti amo! >> calde lacrime mi scendevano dagli occhi. Era tutto un incubo. Non era successo niente.
Presi Simon dal colletto della sua camicia e lo baciai. Aveva la pelle fredda, gelida.
<< Perchè sei così freddo? >> gli domandai.
<< Bhe che pretendi, c'è caldo e mi sono messo davanti il ventilatore per un'ora. >>
<< Capisco. >> non capivo se stesse dicendo la verità o meno ma non me ne importava poi così tanto. Mi ricordai di Kelly e di Nathan.
Andai a cercarli insieme a Simon mano per la mano. Erano fuori a farsi una canna.
<< Ehi! Bella addormentata nel bosco. Come stai? >> fece Nathan. Gli sorrisi, ero così felice del fatto che non era morto.
Abbracciai a Kelly. Ho avuto tanta paura per lei, non potevo perderla.
<< Non mi abbracci? Pure io ti ho pensato ! >> scherzò Nathan, o almeno speravo che schenzasse.
<< Non hai bisogno dei miei abbracci tu! >> gli risposi.
Nathan farfugliò qualcosa e io lo guardai strano.
Simon poi mi riprese per mano . Passammo tutto il pomeriggio insieme al parco a pomiciare e ad abbracciarci.
<< Sono cotta di te dalla prima volta che ti ho visto, i tuoi occhi.. >> ci fissammo. I suoi occhi, li avevo visti nell'incubo. CAZZO! Erano gli occhi del lupo. Lui aspettava che continuassi le parole d'amore che gli stavo dedicando ma in realtà non ne avevo più voglia.
<< ... e meglio andare, è tardi. >> continuai.
<< Stai bene? >>
<< Sisi, tutto bene. >> Non era vero, avevo improvvisamente paura di lui. L'amavo e lo ripugnavo nello stesso tempo.
<< Allora.. ci vediamo domani >> conclusi.
<< Va bene. Ciao amore. >>.
Gli diedi un bacio frettoloso in bocca e poi mi incamminai verso casa. 
Si era fatto veramente tardi. La luna luccicava. Gli uccelli non si sentivano più e i pipistrelli cominciavano ad uscire dalle loro tane.
Camminavo velocemente. Avevo paura ed ero sola nel grande parco. Guardai l'orologio , era mezzanotte.
Non si vedeva più tanto bene. C'era troppo buio e anche troppo silenzio. Inciampai e caddi per terra. La cosa su cui ero inciampata era grossa e lunga. Presi il cellulare e azionai la lucetta blu. Non sapevo se urlare o scappare oppure entrambi, invece rimasi lì inorridita. Una mano, un braccio e un corpo senza vita. Era una ragazza sulla ventina. Aveva le stesse caratteristiche del morto che vidi negli spogliatoi proprio una settimana prima. '' Che cazzo devo fare? Porca miseria! ''. Corsi in cerca di aiuto e inciampai di nuovo. Un altro corpo. Mi accorsi che ero circondata da cadaveri. 
Grossi e pesanti passi si avvicinavano a me. Stavolta ero sicura che non era un incubo. Era tutto vero.
  
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