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Autore: MissHarvelle    23/08/2011    3 recensioni
Questa FF é ambientata dopo la prima stagione ed é sulla ship Elena/Claudio. Che cosa succederebbe se una madre creduta morta per lungo tempo improvvisamente si facesse viva? Questa situazione é quella che si ritrova ad affrontare Claudio e solo con l' aiuto di Elena riuscirà a uscirne fuori..VIVO.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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9 . The Heart Has Its Reasons,

of Which Reason Knows

Nothing ;

 

 

Elena camminava concentrandosi unicamente sul foglietto di carta che aveva tra le mani, sul quale la grafia disordinata e un po' troppo rotondeggiante di Lucia aveva impresso le seguenti parole: Via Trastevere 254. “ Come sempre ho una sfortuna sfacciata!”- pensò con sarcasmo la ragazza. Tra tutte le vie in cui poteva abitare Valerio, la sua famiglia aveva scelto proprio una delle più caotiche e popolate della città!
Il suo sguardo scrutava attentamente i complessi, focalizzando la sua attenzione sui numeri insinuati tra muri e pareti più o meno eleganti. Dopo più di mezz' ora, i suoi occhi si illuminarono, un lampo di vittoria sul viso: finalmente aveva trovato la villetta a schiera che cercava.
Entusiasta per la sua scoperta, suonò il citofono fin con troppa foga, la quale suscitò le risate di un gruppetto di ragazzini che passava di lì per caso. La ragazza, mortificata per la figuraccia, nascose il viso tra le mani per soffocare una risata autoironica e quando le distolse si trovò davanti Valerio.

Ciao Ele! Come mai da queste parti?”

Il suo viso radioso e i modi delicati la misero subito a suo agio. Non conosceva molto quel ragazzo, l' avevo giusto visto un paio di volte nel periodo in cui usciva con Claudio, però dentro di sé sapeva che era un buono, gentile ed educato, e questo era il motivo principale che l' aveva spinta a venire fin lì. Forse non avrebbe accettato di condividere con lei i problemi di Rizzo, ma di sicuro non l' avrebbe giudicata e soprattutto derisa. Ne aveva fin sopra i capelli di essere presa in giro.

Ciao Vale! Senti – la sua voce si ridusse a un sussurro- sono qui perché ho bisogno di parlarti di Claudio, sono molto preoccupata per lui.. non ti disturbo vero?”

Il volto di Valerio si allargò in un sorrisetto a trentadue denti che Elena non seppe decifrare. Le era sembrato di vedere un ghigno di soddisfazione, ma forse se lo era solo immaginato...

Certo che non disturbi!Ah, una cosa.. c' è qui Lucia, spero che non sia un problema..- il ragazzo, allo sguardo interrogativo di lei, riprese – stiamo studiando greco, sai quest' anno abbiamo la maturità!”

Non c' era affatto bisogno di darle ulteriori spiegazioni: quello che accadeva tra lui e Lucia erano solo affari loro! Elena sapeva che Lucia era innamorata di lui da un po' di tempo ormai, il fatto che fosse gay non sembrava scoraggiarla.
Ma lui, lui che cosa provava per lei? Quando erano insieme si guardavano con una complicità e una sintonia che la sbalordiva e la inteneriva nello stesso tempo, però non poteva essere innamorato di lei, lui era già fidanzato con un altro. Di una sola cosa era sicura: se lui fosse stato etero, si sarebbe messo già da un po' di tempo con Lucia...

Non c' è problema, anzi sono felice di vederla!”

Detto questo, il ragazzo le fece attraversare un piccolo giardino che conduceva direttamente a un' ampia quanto elegante veranda. Elena da lontano intravide l' amica che accarezzava dolcemente il suo pancione. Provò una fitta al cuore nel vedere le sue mani, troppo piccole e delicate, stringere quel rigonfiamento enorme e ingombrante che ben presto sarebbe esploso. Non era sicura che l' amica fosse abbastanza forte per poter crescere un bambino da sola... certo, ci sarebbero stati sempre i genitori, gli amici, Cesare e Valerio..ma alla fine a fare i conti con quell' enorme carico di responsabilità sarebbe stata sola. Un po' come lo era stata lei quando aveva perso sua madre in quel dannato incidente...

L' amica si voltò nella sua direzione e le regalò un sorriso sincero. Poi Elena si avvicinò a lei e le diede un tenero bacio sulla guancia.

Ele che bella sorpresa! Sei qui per Claudio giusto?”

Vedendo l' amica farle cenno con il capo, le porse un quotidiano puntando l' indice su uno degli articoli in prima pagina.

Allora é meglio che prima leggi questo!”

I suoi occhi scorsero febbrili tutto il servizio, divorando parola per parola con gli occhi sbarrati per lo stupore. Immagini e parole, entrambe confermavano l' arresto di Vittorio Rizzo, avvenuto la notte prima intorno all' una ad opera della polizia.
Il padre di Claudio veniva dipinto come un mago del crimine, un genio che aveva fatto un unico passo falso, cioè costituirsi. Molte erano le speculazioni riguardo quella mossa così avventata, ma a lei non interessavano. L' unica immagine che vide davanti ai suoi occhi fu quella di un ragazzo,bello e impossibile che le chiedeva disperatamente un po' di aiuto e conforto. Sarebbe bastato così poco per farlo stare meglio...un crampo allo stomaco le divorò i sensi.
Elena gettò uno sguardo di disappunto ai due ragazzi, i quali non sembravano poterle fornire più informazioni di quelle apprese nell' articolo.

Ho provato a chiamare Cla, ma ha sempre il telefono staccato! Qualche giorno fa abitava da me, poi se ne é andato senza darmi nessuna spiegazione.. da allora non l' ho più visto né sentito, purtroppo..”

Non poteva credere che tutto questo stesse accadendo proprio a Claudio! Dopo gli eventi degli ultimi mesi la ragazza pensava che ormai lui fosse al sicuro, che il peggio fosse passato. Invece... era pronta a scommettere che dietro tutto ciò c' era lo zampino di Ginevra! Elena sentì ribollire dentro di sé una rabbia cieca e impotente, che per un attimo le offuscò la vista.
Lucia, notando l' impeto d' ira, prese per un braccio l' amica e le impose di calmarsi.

Ele anche se ti agiti così tanto, non cambierai nulla! Anzi forse peggiorerai solo tutto...adesso prima di tutto dobbiamo trovare Claudio e poi e ripeto solo poi potremo cercare di aiutarlo!”

Valerio venne in soccorso a Lucia. “Ha ragione Elena! Per adesso abbiamo le mani legate! L' importante é trovare Claudio e stargli accanto... non capisco solo una cosa: come mai ti importa tanto di lui?”

Sul volto del ragazzo non c' era nessuna traccia di allusione e scherno, solo una sana e semplice curiosità.

Io...io credo di volergli bene.”

Era più di quanto potesse ammettere a se stessa.

Credi o gli vuoi bene?”

Gli voglio bene. É difficile spiegare le motivazioni, perché beh..insomma.. dopo quello che mi ha fatto passare l' anno scorso sfido chiunque a pensare una cosa del genere! Però..credo di avere visto in lui dei lati che non conoscevo..e diciamo che non mi sono dispiaciuti! ”

non si sceglie a chi volere bene e soprattutto non ci si dovrebbe mai interrogare sui motivi che ti attirano verso una persona rispetto ad un ' altra ; Ricordati sempre Elena che, come diceva Pascal, le coeur a ses raison que la raison ne connaît point , il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce...Il cuore ci suggerisce delle cose che a volte, razionalmente sono insensate, proprio perchè irrazionali; la ragione dovrebbe essere lo strumento per aiutarci a fare la scelta giusta, non quella impulsiva, ma il cuore be, lui ha un potere più grande,urla molto più della ragione...

Vale... mi dispiace interrompere la tua lezione di filosofia, ma mi si sono appena rotte le acque!”

Elena non ebbe nemmeno il tempo di guardare l' amica che si contorceva dal dolore per le fitte lancinanti, poiché Valerio si gettò sull' amica e poi le urlò di chiamare l' ospedale
.Era necessario non perdere tempo.
La posta in palio, la vita di Lucia e del bambino, era troppo alta per essere messa in gioco.

 

 

Claudio tormentava il bicchiere di cognac da un tempo che per lui sembrava infinito. Si divertiva a muovere il pollice in tutte le direzioni possibili, descrivendo archi più o meno ampi che avevano il solo scopo di fargli passare il tempo, in qualche modo.
La notte prima era stata un vero incubo e quel giorno sarebbe stato solo uno dei primi in cui evitare i paparazzi era fondamentale come respirare. Quella mattina se ne era andato via di casa presto, i soliti Ray Ban che gli oscuravano gli occhi e un abbigliamento sportivo che avrebbe confuso anche il più furbo dei giornalisti; con questa tenuta aveva girovagato un po' per le strade di Roma, finchè era giunto in quella specie di bettola che però profumava di anonimato. Erano circa quattro ore che si trovava in quel bar e nonostante si fosse stancato di torturare quel povero bicchiere non sapeva che altro fare- pensare era vietato – dunque alla fine decise di prendersi un martini, tanto per cambiare.

Non credi che sia un po' troppo presto per bere tutta questa roba?”

La cameriera, che non doveva avere più di venticinque anni, si avvicinò a lui. Appoggiò la bevanda sul tavolino leggermente traballante e lo fissò con aria diverita.

L' unica cosa in cui credo é il libero arbitrio. Ah..e anche che non siano affari tuoi!”

Il ragazzo la incenerì con lo sguardo, poi sorseggiò il suo drink, un ghigno di soddisfazione dipinto sul volto.

Ehi, piano con i paroloni ragazzino! Volevo solo essere gentile.. é evidente che non sei abituato a queste cose.. che é, per caso i tuoi ti hanno cresciuto in un qualche paesino sperduto in cui non si insegnano le buone maniere?”

Ma chi diavolo era quella e che cosa voleva dalla sua vita? Nonostante possedesse un sedere da favola, quella ragazza non aveva alcun diritto di esprimere giudizi sulla sua famiglia, visto che lo conosceva a dir tanto da appena cinque minuti.

Senti Maria Teresa di Calcutta dei miei stivali non ti conviene mettere in mezzo i miei genitori, perché poi dovrei iniziare a parlare dei tuoi e non so se sia conveniente..”

Era ingiusto prendersela con quella ragazza, però a Claudio non importava un granchè di avere ferito i suoi sentimenti da crocerossina. Ero stufo di quel genere di ragazze, era stufo di qualsiasi genere di ragazza!

Va bene come non detto! Goditi il tuo Martini del cazzo e poi sparisci di qui, altrimenti sarò costretta a chiamare la proprietaria!”

Era veramente incazzata. Tanto quanto lui era ubriaco.

Fallo pure! Tanto non rimetterò più piede in questa topaia ..stanne certa!”

Topaia? Così ferisci i miei sentimenti.. Claudio!”

Una voce decisamente civettuola spezzò l' atmosfera di odio reciproco che aleggiava tra i due. La barista gettò un ghigno di soddisfazione in faccia al ragazzo e si rifugiò in un angolo del bar, pregustando con gioia la vendetta della sua titolare. Vendetta che, ahimè per lei, aspettò invano.
Due occhi nocciola si incastonarono in quelli di Claudio, rivelando la presenza di una ragazza dai capelli color miele e lo sguardo da cerbiatta.
Passò qualche istante prima che lui la riconoscesse. Quei ricci così perfetti erano impossibili da dimenticare. Una spiaggia deserta e due bicchieri rotti sul bordo del bagnasciuga gli tornarono in mente,suscitando in lui il primo vero sorriso della giornata.

Giada! Da quanto tempo é che non ti vedo?- guardò più attentamente il locale, poi proseguì – alla fine quindi sei riuscita a convincere tuo padre a comprarti un bar... sono davvero impressionato, anche se devo essere sincero..il tuo locale resta pur sempre una topaia!”

Il tono ironico dell' amico divertì la ragazza, la quale lo abbracciò in uno slanciò di affetto.

Mi sei mancato pazzo! - gli sussurrò maliziosamente in un' orecchio, la voce calda e sensuale proprio come lui si ricordava.

Anche tu, loca!”

Era vero; le era mancato non avere intorno Giada. Lei rappresentava una delle poche boccate d' ossigeno che le erano state concesse nella sua vita,era un mix di allegria e vitalità a cui era difficile rinunciare, una volta avuta l' occasione di provarlo.

Qual buon vento ti porta qui?Non siamo in una zona della città che sei abituato a frequentare...”

Sono in cerca di un po' di svago. Diciamo. Se avrai letto i giornali saprai tutto comunque.” Un' ombra di tristezza gli oscurò il volto.

Sapere cosa? Lo sai che non leggo mai i giornali, se non quelli di gossip..ma solo per divertirmi a prendere in giro i grafici per i pessimi fotomantaggi o fotoritocchi!”

L' occhiolino che gli regalò gli fece capire che nonostante Giada sapesse tutto, preferiva evitare l' argomento perchè non voleva intristirlo inutilmente.Un improvviso calore lo avvolse, sciogliendo ogni residuo di ostilità e tristezza.

che ne dici se andiamo in quel maneggio che ci piaceva tanto?Non é tanto lontano da qui e se vuoi ci possiamo andare con la macchina..ce l' ho parcheggiata qui dietro!”

Dio benedica Giada Benedetti!” pensò con soddisfazione il ragazzo faccendole un cenno di assenso. Era eccitato all' idea di passare un pomeriggio in buona compagnia e immerso nel verde più brillante dei ricordi felici.

 

 

L' atmosfera cupa della stanza era abbellita da uno spiraglio di luce che entrava dalla persiane accostate. Esso conferiva alla stanza, un elegantissimo studio in legno, un aspetto mistico. La donna passeggiava avanti e indietro, incapace di fermarsi perchè in preda all' angoscia. Ad un certo punto, andò a sbattere contro un mobile , così, colta da un improvviso moto di stizza, andò alla ricerca dell' interruttore in cerca di una migliore visibilità.

Io non lo farei se fossi in te!”

Il tono pacato dell' uomo,appena entrato nella stanza le provocò un misto di sensazioni, tra cui paura, timore e rispetto, che la spinsero ad obbedire a quello che sembrava un tacito ordine.

Ho realizzato una concezione molto affascinante in questi ultimi anni: l' unico modo per apprezzare la luce é quello di abitare, vivere costantemente nel buio più cieco e totale..solo così si riuscirà a dare un senso a tutto e si imparerà ad apprezzare le cose belle della vita. Vivo in questa atmosfera gotica proprio per questo motivo! Vivendo a stretto contatto con il buio però é impossibile non perdere la retta via e gettarsi nello sconforto, ecco che qui entra in gioco lo spiraglio di luce, che svolge il duplice ruolo di guida e consolatore..non trovi che tutto ciò sia affascinante, mia cara?”

Ginevra sentì un brivido di terrore correrle lungo la schiena. Avrebbe dato qualsiasi cosa per rimandare quell' inquietante incontro, ma purtroppo dopo i recenti eventi era impossibile.

Credo..certo che si!”

Gli occhi dell' uomo scintillarono, un guizzo di follia nelle iridi color cioccolato. “Oh, Ginevra Ginevra! Apprezzo il tuo tentativo ma temo che tu non abbia capito nemmeno una parola di quello che ti ho detto. - si interruppe un attimo,fingendo di pensare a cosa dire, poi riprese con più foga - d' altra parte, ci vuole intelligenza per capire certe cose, facoltà di cui tu sei sprovvista, visto che ancora non hai trovato il modo per ridarmi i miei fottutissimi soldi!”

La prese per i polsi e con una forza bestiale la sbattè a terra, come se fosse un sacco di patate.

Mi dia ancora un po' di tempo -tentò la donna – signor Hill le prometto che questa volta non la deluderò!”

E sentiamo mia bella signora..quanto tempo dovrei concederle? Ne ho abbastanza delle sue scuse. Se non voleva indebitarsi con me bastava che la smettesse di rovinarsi la vita giocando con le slot machines!”

Si avvicinò a lei, notando con piacere che tremava come una foglia. Le pose una mano sotto il mento, fissandola con l' interesse con cui un allevatore osserva un capo di bestiame prima di acquistarlo.

Non posso concederti altro tempo. Rivoglio i miei soldi indietro, ma non perchè ne abbia bisogno...é una questione di principio, non credi?”

Ginevra abbassò lo sguardo, umiliata dal trattamento di quell' uomo freddo e crudele. Cosa sarebbe successo adesso? L' avrebbe subito uccisa in quella stanza o avrebbe escogitato qualche diabolico stratagemma prima?
L' uomo le girò le spalle e se ne stette lì, in quella posizione, per un tempo che a Ginevra parve infinito. Quando le campane di una chiesa lì vicino suonarono per indicare che era mezzogiorno, lui si voltò verso di lei, un ghigno di soddisfazione dipinto sul viso contrassegnato da lievi rughe.

Mi sento abbastanza magnanimo oggi , quindi credo che ti risparmierò,ma da adesso in avanti si fa come dico io. Riavrò presto i miei soldi, ma devo portare pazienza...”

Detto questo se ne andò misteriosamente, lasciandola lì da sola, intenta a raccogliere i cocci del suo traboccante orgoglio ferito.

 

 

 

Note dell' autrice: eccomi qui con il nuovo capitolo. Che ne pensate della piega che sta prendendo la storia? Avete alcune ipotesi su quello che potrà accadere d' ora in avanti? Va bene, ora basta con l' interrogatorio xD La via in cui ho scelto di far abitare Valerio esiste realmente, però non essendo di Roma non so se ho scritto una stupidata o meno XD
Ringrazio di cuore oltre a tutte le persone che mi seguono e recensiscono maryellen per avere inserito non solo questa FF, ma anche l' altra tra le preferite ^^ Se hai voglia di farmi sapere che cosa ne pensi di tutte e due, ti invito a farlo ;)

Vi devo chiedere un favore: qualcuno sa dirmi come si chiama il figlio di Lucia nella serie? Sto avendo un po' di problemi a recuperare le puntate, quindi se mi aiutate mi fareste un enorme piacere! Confido in voi *_*
Credo che su questo capitolo ci sia poco da spiegare, se voi avete qualche dubbio o perplessità fatemelo sapere! Sarò ben lieta di rispondervi ^^

a presto (spero!) Fabi <3

 

  
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