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Autore: Artemisia_    26/08/2011    0 recensioni
No per carità, non arrivate a conclusioni affrettate.
Lei non ama lui, lui non ama lei.
A lei non piace lui, a lui non piace lei.
Il loro rapporto assomiglia più all'odio,
ma non è odio. E' qualcosa che vagamente gli si avvicina.
E' un'attrazione.
Non fisica, ne mentale.
Sono attratti l'uno dall'altra come calamite.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Antitesi.
 
Amore infelice.
E' questo il tema della nostra storia, l'ha scelto lei. La mia antitesi come dice la professoressa. Non so bene cosa significhi, è la prima volta che qualcuno nomina questa parola e per quanto posso capire o immaginare, l'antitesi è l'opposto di una persona.
Adele Bucetti è il mio opposto.
Ha gli occhi bassi oggi. Di solito mi guarda con aria di sfida o con aria quasi spaventata.
Non sono un mostro, non ho mai fatto del male a nessuno.
Nemmeno a Viol, è questa la dice lunga. Mi descrivono come uno che maltratta la propria ragazza ma non sanno che è il contrario.
-In che epoca la facciamo nascere questa storia?-
Adele alza i suoi grandi occhi cioccolato e mi fissa incuriosita del mio silenzio. A quanto sembra non mi reputa un tipo che riesca a pensare.
-Ti do carta bianca, puoi fare ciò che vuoi-
Eccolo il suo sgardo, inviperito dalla mia risposta.
-Pensi che debba lavorare solo io?-
La fisso e lei fissa me. Arrosisce. La guardo incuriosito, non mi ricordavo che quel volto fosse mai arrossito. Forse prima di allora, non l'avevo notata. Quando pensavo al suo nome, mi venivano in mente solo gli occhi.
-No, non penso. Ma credo di non saper creare una storia d'amore-
Sono sincero. Anche nella vita reale, questo è il compito di Viol.
 
Primo giorno della terza b (quella di due anni fa, non di oggi).
Violetta Burochini entrò in classe come una pecorella smarrita in mezzo a tanti lupi.
Adorabile per gli occhi.
Bassina, con un viso a forma di cuore dalla carnagione perennemente abbronzata.
I capelli lunghi con la frangia che nasconde le sopracciglia fini e gli occhi, di un color nocciola, circondati da delle lunghissime ciglia. Il naso piccolo e all' in su come una francese e le labbra carnose. Un trucco al naturale e avvolta in un cappotino nero, con una cintura in vita per sottolineare quanto fosse sottile.
Bei tempi. Quando l'ho conosciuta, non fumava ancora. Non era ancora come me.
Si andò a sedere in fondo, davanti l'armadio che nascondeva chissà quali registri. Ed io senza dire niente a nessuno dei miei amici, mi andai a sedere li accanto a lei.
-Ciao- Non lo dissi con il mio solito tono scorbutico ma con un tono stranamente gentile.
-Ehi- rispose lei con un sorriso, dal suo sguardo sapeva già chi ero e la fama che mi portavo alle spalle ma lei non veniva dalla classe seconda in cui la mia fama era cresciuta. Lei era diversa ed io forse potevo essere diverso.
Diventammo subito amici, eravamo abbastanza loquaci e spesso durante le varie lezioni si sentivano le nostre risate.
Col passare dei mesi mi sentii sempre più sicuro e le chiesi di uscire.
Era gennaio e faceva ancora freddo, ma forse era meglio così. Lei mi rispose di si subito, non ci pensò nemmeno un secondo.
E da allora è sempre stato tutta una corsa con lei. S'integrò benissimo nella mia cerchia di amici e anche, con mio immenso dispiacere, col fumo e la droga. Era uguale a me.
Nel corso dei mesi cambiò anche il suo aspetto.
I suoi capelli assunsero la forma di un caschetto, la sua bocca si tinse di rosso e gli occhi, i suoi occhi che amavo così tanto, s'intinsero di nero.
Le sue amiche più fidate furono Alessandra Sorai, l'incubo di tutta la scuola per i suoi modi poco garbati, e Marilena Giudilechi, una tizia coi pensieri appannati dal fumo e dal sesso.
 
Lei non c'era più ed io, ero e sono troppo affezionato alla sua compagnia per negarmela.
E' la mia migliore amica, prima di essere la ragazza con cui condivido il letto, e questo è sempre stato il fatto più importante.
La cosa più ecletante che feci per sancire il nostro "amore" fu incindere sul muro del cortile nascosto: "Viol e Kekko xseo". E nonostante tutto, quelle scritte durano ancora, un pò come noi.
 
Mi ridesto dal mio subconscio e guardo la mia compagna.
E' ancora lì che mi fissa, sembra preoccupata.
Mi guarda come se fossi un can...  La parola mi muore in bocca. Il nervoso sale, mi alzo dalla sedia e vado via.
Che compito stupido, idiota e insensato. Che differenza potrebbe mai esserci tra l'amore di oggi, di ieri o di domani?
Cammino nel corridoio. Il corridoio che mi ha visto crescere in questi anni, quello coi pavimenti a scacchiera e dagli alti tetti arcati. Il corridoio della mia casa.
Il nervoso è ancora dentro di me, devo sfogarlo. La strada per il cortile è troppo lunga.
Entro in bagno.
 
La prima sigaretta la fumai il primo giorno di scuola all'età di quattordici anni, la mia condanna.
Cannato.
Do un pugno al muro, il dolore ormai non lo sento. Ci sono abituato.
-Kekko, kekko, kekko-
Una voce alle mie spalle, quasi comprensiva, mi chiama.
Scalzini è lì, accanto alla porta del bagno che mi fissa con un ghigno.
Alzo un sopracciglio.
-La tua antitesi crede in Dio, lo sai?-
E scoppia a ridere.
Lo guardi ancora più perplesso.
-E allora?-
Sbotto, in fondo a chi importa a cosa crede lei o meno?
-Ci divertiamo un pò-
Il suo tono di voce è serio, il suo sguardo è serio.
Ed io sono inqueto. Per questa volta non sono pronto a fargli da braccio destro, sta volta non ci trovo nulla di divertente a torturare una bimba.
 
Lo sorpasso, non lo degno di una risposta. 
Voglio tornare in classe ma ormai è tardi.
Il corridoio è tappezzato di fotografie di preti pedofili o che se la fanno con le suore.
Credo che Scalzini ha inquadrato che tipo è Bucetti, lui si divertirà un mondo ma lei...
 
Sta volta mi sento come un angelo custode.
Dio se esisti, batti un colpo. Mi sento ridicolo a pensarlo.
La porta si apre. E' lei, Adele.
Si guarda intorno, è spiazzata dalle immagini. Mentre le fissa però le cresce la collera.
Si guarda intorno e mi vede, quanta rabbia leggo.
Mi volto dall'altra parte e vado via.




Buona sera a tutti, anzi buona notte.
Ecco un altro capitolo.
Vorrei ringranziarvi tutti quanti e
un grazie in particolare vorrei dirlo a 
_amethyst_ grazie davvero per i tuoi preziosi consigli,
cercherò di descrivere maggiormente.
Alla prossima.
  
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