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Autore: Flaqui    29/09/2011    4 recensioni
L'inferno è vuoto, i diavoli sono qui... William Shakespeare
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3
Determinazione

 
Melody Paz guidava la sua chiatta mercantile sulle tranquille acque del canale di Territ. Era un nebbioso pomeriggio di fine settembre e Melody si sentì più che sollevata nell’essersi lasciata alle spalle le acque agitate e tempestose del Mare del Nord.
Il vento era calato ma era ancora abbastanza forte da gonfiare la vela bianca della “Snorri”. Si lanciò un occhiata intorno, valutando con aria pensierosa dove fosse meglio attraccare.
Il pontile in legno era lungo e risaliva fino ad una collinetta, sparendo dietro l’imponente insegna di una delle tante locande per marinai del porto. Due giovani pescatori, non più grandi di lei, erano appena tornati da un infruttuosa battuta di pesca e ora sedevano con i piedi a mollo nell’acqua, lanciandosi un rocchetto.
Dalle occhiate che le lanciarono furono di certo più che felici di afferrare le pesanti corde di canapa che lei gettò a riva, e ansiosi di mostrarle le loro capacità, assicurarono con un bel nodo la barca ad uno dei paletti del molo. I due pescatori furono anche più che felici di darle consigli su come ammainare la vela e sul modo migliore per stivare le cime.
Consigli che Melody ignorò, in parte perché capiva poco e niente di quello che dicevano, ma principalmente perché nessuno poteva dire a Melody Paz che cosa fare. Nessuno, nemmeno sua madre.
Anzi, soprattutto non sua madre.
Con la disinvolta abilità di chi ha trascorso le ultime due settimane in mare da sola, la ragazza ammainò la grande vela e arrotolò con cura la pesante stoffa, assicurando il timone e avvolgendo le corde. Infine, ignorando le insistenti proposte d’aiuto srotolò la passerella e scese a terra, con un saltello aggraziato.
Melody era rimasta in mare per più di tre settimane e l’unica cosa che agognava ora era rimettere piede a terra, camminare su un suolo fermo, solido e immobile, e soprattutto non doversi preoccupare della tempesta in arrivo che minacciava di sconvolgere le maree.
I pescatori, che a quel punto avrebbero dovuto essere già tornati a casa dalle rispettive mamme, continuavano a lanciare occhiate insistenti.
-‘Sera bellezza!- le gridò uno di loro, spalle larghe e mani grandi, mentre il suo compare ammiccava con un tono che riteneva malizioso.
Melody li ignorò, arrivò in fondo alla banchina e prese il sentiero alquanto battuto che portava nel cuore della città. La ragazza inspirò con forza l’aria secca, così diversa da quella della terra dove era cresciuta e si guardò intorno, mordendosi il labbro per non saltellare.
Era davvero lì.
Le piaceva già quella nuova terra su cui era approdata, le piacevano le acque verdi e lente del fiume, distanti da quelle trasparenti della sua casa, ma che in un certo senso le davano una sensazione di pace e tranquillità. E le mura che circondavano il castello, così alte e imponenti.
Si incamminò lungo la ripida salita che portava alla Porta Meridionale e inspirò profondamente. Mentre camminava la ragazza notò un vecchio mendicante seduto per terra. Infilò una mano in tasca e estrasse una moneta, per onorare la tradizione del suo popolo che credeva portasse fortuna fare l’elemosina al primo mendicante che si incontrava in paese straniero, e la mise in mano all’uomo.
Solo quando la sua mano attraversò quella dell’uomo, Melody intese che si trattava di un fantasma. Sorpreso dal tocco e vagamente irritato dall’essere appena stato attraversato, lo spettro si alzò e si allontanò. Melody si fermò, ansante, poggiando per terra la sua tracolla in pelle, e si portò una mano alla fronte, mentre finalmente metteva a fuoco l’ambiente attorno a lei.
E quando finalmente potè far quadrare il tutto si sentì mancare. Il castello era pieno di fantasmi che lei, essendo una Veggente di Spiriti, non aveva altra scelta che vedere, che loro scegliessero di apparirle o meno.
Per un attimo fu tentata di tornarsene sulla sua barca, sfidare la acque fredde e ritornarsene a casa, da sua madre, magari nascondendosi sotto le sue coperte calde.
Ma Melody Paz era prima di tutto un mercante, prima ancora che Veggente, e quindi, la cosa che avrebbe fatto, sarebbe stata commerciare.
Non importava quanti spiriti ci fossero.





Angolo Autrice
Lo so, lo so!
Aggiorno questa storia praticamente dopo secoli e con un capitolo brevissimo e assolutamente orrendo..
Sono tanto pentita! Sul serio...
Potete anche tirarmi i pomodori in faccia se vi fa sentire meglio..
Allora ragazze, mi perdonate?
Il personaggio di Mel sembra molto OOC in questo capitolo, ne sono consapevole, eppure se dovessi scegliere una fra le ragazze della Casa capace di attraversare un intero oceano per puro desiderio di avventura, guadagno e fama, determinata e pronta a tutto... bhe io sceglierei proprio lei..
Un enorme e grandissimissimo bacione alle sei (SEI!!!!) ragazze che hanno recensito il precedente capitolo (leggi orrore), siete tutte nel mio cuore!
Bacioniiii
Fra

   
 
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