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Autore: Yusaki    13/06/2006    7 recensioni
Potete leggere questa ff anche se non avete letto il mio capitolo unico speciale di natale intitolato "La magia della notte di natale". Certo, se lo leggeste capireste un attimo di più, ma potete capire anche così la storia di Angel, una ragazzina che una notte viene a sapere di essere la discendente di Yoh Asakura, di essere una sciamana...e sono passati proprio 500 anni...e allora che dire? CHE IL NUOVO SHAMAN FIGTH ABBIA INIZIO!!!!!^_^ p.s.i personaggi ho messo Altri perchè saranno una sorpresa...diciamo!-_^ Leggete e recensite mi raccomando!!!^_^
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ugh! le recensioni! Devo rispondere!Ugh…il ritardo nel postare il nuovo capitolo…Devo scusarmi! Ugh…ho perso il conto delle cose che devo fare! (Quando dico Ugh sembro il mio criceto che sclera sapete?^_^=)

Sapete che ho avuto il mio primo blocco dello scrittore di ff?O_o è stata un’esperienza strana!V_V Ogni volta che mi sedevo davanti al computer per scrivere mi passava la voglia e finivo per restarmene inebetita a navigare beatamente col cervello in isole sconosciute dei sette mari…

La discussione divaga, rispondiamo alle recensioni!^_^

Lolly: Grazie cara, per me è sempre bello quando qualcuno mi dice che la mia ff è originale!^///^ (fra parentesi è il complimento che amo di più!) Per Faust discendente e Hao discendente non ti resta che proseguire nella lettura della ff!^.^

Miya: In effetti ti svelo che anche a me la finale del nome dei Tao è venuta in mente solo mentre stavo scrivendo i loro nomi!^_____^ ihihihi (O_o n.d.Ren)

Anna-chan: grazie dei complimenti!^0^ Fra Jin e Angel nascerà qualcosa? Mah, boh! Me lo chiedo anch’io!^_^’’’’(Ma sei scema? Guarda che sei tu l’autrice!!!!n.d.Jin-che-si-sente-tirato-in-causa)

Shark Attack: Sono felicissima che il capitolo ti sia piaciuto! Sai che quella scena è piaciuta anche a me che l’ho scritta?!*_* No, immagino che non potevi saperlo!ç_ç Ora lo sai!^__^ ciao!

ColdFire: Tutte preoccupate per il povero caro discendete di Lyserg eh? a quanto pare Lyserg riscuote parecchio successo! >_> Ma non temere! Avrai le risposte a tempo debito!^.^ E mica gli farò nulla di male…naaaa (Improvvisamente temo per la mia incolumità n.d.discendente-di-Lyserg) E se su questo discendente ne sapessimo di più proprio in questo capitolo? Ehehehe…*___*

Hotaru’91: Ciao Saphi!^0^ Grazie dei complimenti ed eccoti servito il nuovo capitolo! Anche se con un po’ di ritardo ^_^’’’

vanchan: allora, ti rassicuro subito, il “discendente” di Hao è un maschio! Coi capelli lunghi, ma è un maschio!*_* (Oh, ma ce l’avete coi miei capelli?!>__< # n.d.Hao) e quindi siamo  posto con la tua prima domanda e si, il nome di Miupeace è stato fatto apposta!-__^  Per la tua seconda domanda invece…si, le mogli sono state ipnotizzate e narcotizzate!*___* (COME SAREBBE?!?!?!?!?!>___< n.d.sciamani/Vedete altre alternative? Sennò non si spiega che vi abbiano sposato!V__V n.d.Yusaki/Beh, per noi si spiega come mai ci abbiano sposato!-__^ n.d.Hao e Ren/si, beh, voi siete casi particolari!VçVn.d.Yusaki) Umh, chissà, chissà, magari più in qua farò uno speciale sulle povere sfigate che si sono sposate i nostri cari sciamani!^0^ Se sarà così ti farò fare la moglie di Horo Horo!^_^ Promesso! Ci vediamo al prossimo capitolo ok?^__^

Kristin: Grazie, sono contenta che la ff ti piaccia! Concordo, Angel e Jin-Kun assomigliano molto a Yoh e Ren!^_^

Didith: Ma certo che ci sarà un cattivone! Come sempre ci sarà a guastare le feste dei nostri eroi! (Eroi?O_o n.d.personaggi) Il cattivone di turno sarà però…una sorpresa…

Lady Antares: Si, Manta doveva essere rivalutato! E poi senza un po’ di polso non sarebbe mai riuscito a far allenare Angel!^0^ Non ti autopunire con i metodi di Jeanne, mi raccomando!O___O’’’anzi, non ti autopunire proprio!^_^'''

 

I recensitori aumentano!*_* La mia gioia sta arrivando fino a voi?^_^ Ma voglio vedere ancora più recensitori! Sapete, a me fa tanto piacere ricevere recensioni e rispondervi, basta che mi lasciate un commentino piccolo piccolo, se avete fretta…anche un “La ff mi piace!” o “La ff fa schifo!” come volete, ma fatemi sentire una traccia di voi!!!!!!!!!!!

Ma ora come dico sempre io: Niente indugi! Si parte con un nuovo, misterioso, capitolo! Perché misterioso? Semplice! È scritto in prima persona ma…chi è il personaggio che parla? Mah! BOh! Chissà! Ce la caveremo? Certo! Ci riusciremo! NESSUN INDUGIOOOOOOO!!!!! Il nuovo capitolo è qua!

Ren: Poverina ha perso del tutto il cervello -___-‘’

Yoh: Ma no, dai, la sua canzone è così musicale!^___^

Ren: Sono circondato da pazzi!ç_ç

Hao: Ma no, che dici! Mica siamo pazzi! ^___^ Vi ucciderò tutti! MHUAHAHAHA!*___*

Ren:…

Yusaki: Inizio capitolo! ^___^

 

Il diario di…

 

Cammino tranquillo per le vie impolverate, la terra chiara mi rimane attaccata alle scarpe. La veste bianca ondeggia placidamente intorno a me creando disegni vivaci e mistici. Una piuma passa vicino al mio orecchio destro.

-Lo avete visto? Andare in giro così…-

-Ma avete notato i suoi occhi? Uguali, uguali, spietati-

-Lui, più che altro. Ha avuto una bella faccia tosta-

-Ssst! Non parlare così ad alta voce stupido! Se ti sentisse non so di cosa sarebbe capace-

Sussurri. La gente piega la testa per parlottare ogni volta che passo. Succede sempre da quando sono qui.

Posso capirli, ora non c’è che dire, sono decisamente più…sentimentale.

Vedono i miei occhi, il mio viso, i miei capelli, le mie vesti, il mio spirito. E nonostante una parte di me sia stata imprigionata quello che ha fatto non è stato cancellato dalla mente di questi stolti.

Stolti.

Però, forse era meglio prima.

Almeno quando la gente mi disprezzava…

Almeno, non mi sentivo così triste!

 

-Hanf…Anf…Basta! Sono esausta!- disse Angel crollando a terra -Sono esausta-

Rimase distesa per terra con i capelli sparsi attorno a lei come un’aura benevola. A quel tempo i suoi capelli assomigliavano molto più a quelli di Anna, avevano la stessa tonalità chiara che ricordava il sole del mattino.

Da piccola nessuno la seguiva negli allenamenti. Suo padre non lo vedeva mai, chiuso come era nelle sue misteriose pratiche scintoiste in qualche tempio perduto; Nyamai, la madre, andava e veniva dalla casa con una rapidità sorprendente e le concedeva solo una carezza frettolosa, a volte un complimento; Kiosawa non aveva tempo per lei in quanto era tutte le mattine in città a caccia di spiriti maligni, il nonno Okamarhi praticava in casa rituali di richiamo dal mondo dei morti.

Da piccola nessuno la seguiva negli allenamenti.

Beh, non è proprio esatto dire così, qualcuno c’era.

-Uff…va bene! Ora sono riposata, aspetta che prendo una tavoletta di cioccolato- Angel frugò nelle tasche fino a tirare fuori un’ammaccata tavoletta di cioccolato al latte che divorò allegramente; allungando una mano fece una carezza al gatto accanto a lei.

-Haka fermati!!! Vai troppo veloce uffa!- il gatto si era alzato d’improvviso ed era schizzato sulla sua testa usandola come slanciò per atterrare su un albero sopra di lei, la guardava con un’impertinente aria sorniona, un campanellino tintinnava con suono argentino al suo collo.

-sono pronta, arrivo!- con l’ultima parola prese un bastone di legno scuro da terra e con un salto fece presa sul ramo dell’albero proprio mentre il gatto vi saltava giù, con un rapido calcolo Angel gli tagliò la strada ma il gatto svicolò con una mezza capriola all’indietro e la ragazzina fu costretta a corrergli di nuovo dietro.

Di sicuro non era un allenamento usuale prendere un gatto, per la precisione, prendere il campanellino appeso al collo di un gatto.

Ma quello non si lasciava prendere facilmente, solo se la piccola Asakura fosse riuscita ad evocare uno spirito avrebbe avuto qualche possibilità, ma la cosa si stava rivelando difficile.

-L’acqua- esclamò ad un certo punto Angel mentre emergeva da un laghetto, il gatto a pochi metri da lei, dopo un’estenuante corsa. Prese fiato e si immerse per poi tornare su e ridere distendendosi sull’acqua e lasciandosi galleggiare senza sforzo.

-Haka, credi che riuscirò mai ad evocarne uno?- chiese guardando mestamente il cielo -Uno spirito?- aggiunse quando vide che il gatto la guardava confusamente.

-è tanto tempo che mi alleno, però gli spiriti riesco solo a vederli, e ancora non mi permettono di avvicinarmi a lui- batté un piede nell’acqua sollevando uno spruzzo che infranse l’aria piacevolmente calda del mattino. Haka miagolò stringendo gli occhi e Angel ricambiò lo sguardo incuriosita -Quella tavoletta buddista non me la fanno toccare, è custodita nel tempio del nonno come una reliquia impolverata qualsiasi, ma dentro c’è il mio spirito- fece una faccia buffa e cambiò posizione nell’acqua immergendovi la faccia.

-Dai, andiamo adesso, fra un po’ è l’ora di pranzo e ci vuole una pausa- disse decisa avviandosi verso la riva seguita da Haka.

Mentre la ragazzina si asciugava i capelli con scarsi risultati il sole arrivò al culmine nel cielo ardendo con un piacevole calore. Al riparo sotto un albero la ragazzina si mise ad ammirare i giochi di luce fra i rami con aria svagata, in un modo che mi ricordava molto Yoh; ancora di più assomigliò a lui mentre mangiava lentamente un panino al formaggio dentro un cestino nascosto vicino ad un albero di ciliegio, in quella stagione non ancora fiorito.

-Chissà quando fiorirà- commentò a bocca piena Angel esternando senza saperlo anche i miei pensieri, il gatto, che si era accucciato placidamente all’ombra, miagolò piano senza apparente risposta.

Mentre osservavo anche io il ciliegio, nascosto dentro il mio piccolo rifugio di legno, sentii dei passi provenire dal corridoio centrale ed esterno della casa.

Angel voltò il capo con aria sorpresa inghiottendo un grosso pezzo del panino; Vide il nonno vestito di una giacchetta blu scuro che sembrava attendere qualcosa in piedi davanti all’atrio d’ingresso, dal corridoio, sopraelevato leggermente dal suolo, comparve una donna. Era una donna molto bella, alta e magra; indossava un lungo Kimono azzurro cielo ricamato d’oro che formava sul suo corpo dolci disegni di fiori, i capelli erano neri e acconciati in una complicata treccia, tuttavia non era truccata e il viso pulito metteva in risalto due splendidi occhi color smeraldo; Portava per mano un bambino che doveva avere pressappoco l’età di Angel, sembrava spaventato ma presentava un’aria decisa, i vestiti erano inusuali per il Giappone, lunghe bretelle nere sopra una camicia bianca che si intravedeva appena sotto il leggero cappotto verde scuro, come verdi erano anche i suoi capelli che scintillavano al sole di mille tonalità più chiare e scure ed avevano un taglio fin troppo lungo per un maschio. Quando si voltò vidi che anche i suoi occhi erano verdi, uguali a quelli della giovane donna che lo teneva per mano, e aveva anche la stessa pallida pelle.

-Signora Diethel, benvenuta in Giappone- disse cortesemente il nonno con un accenno di inchino.

-Nulla, nulla, le ho portato qui il piccolo…- rispose la donna con una piccola spintarella al bambino che teneva per mano e che inciampò in avanti, quando riuscì a rimettersi stabile sulle gambe si guardò imbarazzato i piedi mentre il nonno lo studiava.

Angel non sentì il resto del discorso perché per tutto il tempo suo nonno e l’altra signora sussurrarono e successivamente entrarono in casa. Dopo aver atteso qualche minuto la ragazzina riprese gli allenamenti ma si fermò un’oretta dopo quando il sole la abbagliò improvvisamente. Recuperata la vista posò il bastone di legno e vide il bambino di prima uscire dalla casa con aria spaventata e saltare giù dal corridoio sopraelevato.

Ci fu un momento in cui il bambino notò la presenza di Angel e la guardò con aria interrogativa.

-Ciao, sei un nuovo apprendista?- chiese Angel con un sorriso incoraggiante.

Anche l’altro sorrise -No, non so perché mi hanno portato qui, ma il signor Okamarhi Asakura voleva dare qualcosa a mia mamma- il bambino si avvicinò sorridendo anche lui, le gote leggermente arrossate dal brusco cambiamento di temperatura del giardino.

-Oh, ora ho capito, cioè, in realtà non ho capito, ma non importa- Angel fece un vago gesto della mano -va bene così, mio nonno è un tipo misterioso! Io sono Angel Asakura- disse porgendogli una mano, e il ragazzino ricambiò la stretta con un sorriso.

-Io mi chiamo Kiedom, Kiedom Diethel- disse gonfiando leggermente il petto con aria di importanza -Vengo dall’Inghilterra, da un’antica famiglia di sciamani, ho otto anni domani-

-Io compio gli anni fra mooolto tempo, ne ho ancora sette- lo studiò per un attimo sempre sorridendo finché non scorse nella sua mano un piccolo oggetto luccicante. -Ehi, che cos’è?- chiese indicandolo.

-Oh, questo?- disse Kiedom, apparentemente compiaciuto dalla domanda -è uno strumento per la rabdomanzia-

-La sai usare?!- esclamò Angel ammirata, Haka intanto si era svegliato per il rumore ed osservava con aria beffarda Kiedom.

-Ma certo che la so usare, guarda- con un complicato e agilissimo movimento del braccio il filo luccicante con un cristallo legato all’estremità partì sibilando in alto, a metà strada si fermò, deviò di colpo, ed infine imprigionò la zampa destra di Haka.

Angel lo stava guardando a bocca aperta, qualche secondo dopo si mise ad applaudire mentre Kiedom si inchinava ironicamente e scoppiarono contemporaneamente a ridere.

-E pensare che sono quasi due anni che cerco di prendere quel gatto!- Angel aveva le lacrime agli occhi dal gran ridere mentre slegava un furibondo Haka -Sei davvero bravo!-

-Niente di speciale- si vantò lui arrossendo -Fra l’altro, questo non è neanche il pendolo originale dei Diethel, e non ho uno spirito mio…-

-Muovi il ciondolo attraverso il furioku- Angel guardò attentamente il pendolo che smetteva di brillare e ricadeva floscio a terra -Ho un’idea!-

-Cosa?!- disse lui allarmato dall’improvviso urlo della ragazza.

-Ma certo, ma certo, Haka dammi il tuo campanellino- e senza aspettare risposta prese il campanellino dal collo di Haka lasciando poi cadere un gatto sempre più furioso a terra.

-Cosa vuoi fare con quel campanellino?- chiese stupito quando lei allungò la cordicella in cui era infilato.

-Mettilo al collo, questo è…- e lo lego al collo di Kiedom -Un rilevatore di furioku!- si allontanò di qualche passo per ammirarne l’effetto. -Ti sta benissimo!-

-Grazie- disse Kiedom confuso -Come funziona?-

-Più furioku hai e più il tintinnio del campanellino sarà forte e limpido…senti- disse d’un tratto Angel mentre il visetto infantile diventava serio; il giovane Diethel si mise in ascolto…

Un dolce suono passò da una foglia dell’albero all’altra, sfiorando i rami e sussurrando parole nostalgiche ai ciliegi, era un tintinnio appena percettibile ma che riempiva di un buon tepore tutto il corpo.

Avete presente la sensazione che si prova bevendo una tazza di cioccolata calda mentre fuori nevica?

È la stessa cosa, forse più bella, in quel momento mi riempì il cuore di una gioia che non provavo da molto tempo, anche gli occhi dei due bambini brillavano e mi sembrava di sentire quel suono anche dopo che tornò il silenzio.

Angel tornò in se con un sussulto, persa com’era nell’arcana melodia.

Kiedom portò una mano a quel piccolo oggettino guardandolo con meraviglia -è…è stupendo-

-Si, non starei meglio neppure se avessi appena mangiato tre panini al formaggio- chiarì Angel più a se stessa che a lui; Kiedom, infatti, la guardò confusamente.

Angel legò di nuovo il campanellino ad Haka, l’unico che sembrava ancora in stato riottoso nonostante la melodia.

-Magari sui gatti non funziona- suggerì Kiedom, che aiutava la ragazzina a mettere il campanellino al gatto, e che si era beccato un paio di graffi sulle braccia.

-Questo gatto è un caso particolare!- sbuffò divertita lei con la faccia graffiata. -Sei bravo, hai già molto furiok…-

In quell’attimo il nonno di Angel uscì dai cespugli davanti a loro.

-Vi divertite? Lascia andare il gatto Angel- Angel obbedì all’istante -Kiedom tua madre deve tornare in Inghilterra ora, devi andare-

-Ma…- protestò Kiedom.

-Kiedom?- disse una voce quieta e dolce -Sei qui?- apparve l’elegante signora di poco prima che scrutò con un sorriso i presenti. -Tu devi essere la piccola Angel vero?- disse rivolta alla bambina.

-Si- rispose tranquillamente Angel, il nonno le diede un pugno sulla testa.

-Inchinati e mostra un po’ di rispetto- le ringhiò all’orecchio.

-va bene, va bene, non c’è bisogno di ammazzarmi!- tenendosi una mano sulla testa Angel fece una goffa riverenza e disse imbarazzata -Piacere signora!-

-Ahahaha, che bella bambina che sei- disse ridendo, senza preavviso prese Kiedom per un braccio e lo fece sparire in uno svolazzo del Kimono, con un inchino anche lei scomparve mentre la sua voce permeava ancora l’aria -Mi ha fatto piacere incontrarvi Asakura, grazie per averci ridato Morphin-

-Nonno, che voleva dire?- chiese la ragazzina guardando sorpresa il punto in cui erano spariti.

-Voleva dire che ti devi allenare!- evocò dei piccoli spiriti  gli fece unire al bastone che Angel aveva usato prima, gli ordinò di inseguire la nipote.

-AAAAAH! Nooooo!- Angel cominciò a scappare dal bastone correndo incontro al laghetto nella quale finì dopo essere inciampata su una roccia.

Ricordo che la tirarono fuori dal laghetto solo al tramonto, restò a letto con la febbre per tutta la settimana successiva…

Ahahahaha, che bello, questi ricordi mi fanno andare via la tristezza. Fra l’altro ora non sono più nella via affollata di prima, sono nella mia tenda, all’ombra e non c’è nessuno qui.

-Non dovresti portare ancora quei vestiti- disse una voce.

Mi volto anche se so già chi ha parlato, un giovane dai lunghi capelli scuri mi guarda con aria disgustata e diffidente.

-Lo so, ma mi piacciono molto, anche se non sono più un’Officiante- accavallo le gambe e poggio i piedi sul tavolo che si trova di fronte a me voltando la schiena a lui. Lo sento che mi guarda e resto all’erta, ma poi se ne va via con un fruscio della veste. Tiro un sospiro di sollievo. Non voglio far del male a nessuno ora.

Forse era meglio prima…

Almeno quando succedevano cose come queste…

Almeno quando la gente mi rivolgeva parole di fuoco…

Gli potevo uccidere ridendo come un pazzo.

Almeno quando la gente mi disprezzava…

Almeno non mi sentivo così triste!

 

Ad un sacco di km da lì Angel Asakura sussultava nel letto dopo essere stata svegliata bruscamente dal rumore di una moto nera a grossa cilindrata che infrangeva la finestra della cucina di casa sua.

Dalla moto scese un ragazzo che si tolse il casco, una lunga cascata di capelli smeraldini lo avvolse.

-Salve, potreste aiutare per favore questa ragazza? Credo che sia svenuta-

Così dicendo indicò il retro della moto dove una ragazzina aveva tutta l’aria essere appena giunta all’altro mondo.

 

 

 

Oh, il capitolo è finito! Così, si vi lascio sulle spine per un po’! Certo che di gente pazza ce n’è in giro eh?^_^

Motociclista-misterioso: ho solo sfondato la finestra di una cucina! Nulla di grave!^__^

Yusaki: ^__^ Certo! Niente di che! Dopo il blocco dell’autore sono piena di energie!!!!!!!!!! SIIIIII!!!!!! Il terzo capitolo arriverà più in fretta di quanto pensiate! Cercate di non fare indigestione!!!^0^ Vi è piaciuto questo capitolo che ha ripercorso una breve scena dell’infanzia di Angel? Scommetto che molti di voi hanno già capito chi è il personaggio che parla in prima persona!*_* (Non credo che siano molti quelli che comprendono il tuo cervello bacato! N.d.Tutti) Quindi…fate spazio alle ipotesi! Chi è secondo voi questo personaggio?! Ehehehe, lo scoprirete fra un po’, qualche capitoletto si…ma cercate ugualmente di indovinare! Vediamo chi ci riesce prima!!!!!!!*___* La sfida è aperta…READY…GO!!!!!!!!!!!!!! SHAMAN FIGHT!!!!!!!!!!!!!!!

 

P.s.:come sempre sono ben accetti i pareri sui nomi dei nuovi personaggi!

 

 

  
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