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Autore: Drika    15/10/2011    1 recensioni
Brevissima long in più capitoli sugli albori di questa storia che tutti noi adoriamo. Perché senza loro quattro non ci sarebbe stata nessuna scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
Quindi... Ecco a voi la storia dei quattro fondatori (secondo me ovviamente.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Corvonero, Serpeverde, Tassorosso
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Once upon a time
fondatori

La fredda serata autunnale non sembrava turbare particolarmente la ragazza dai lunghi capelli neri che stava risalendo il sentiero in quel momento diretta evidentemente dal percorso che stava facendo al castello che si vedeva all'orizzonte sulla riva di un magnifico quanto scurissimo lago. Sistemandosi appena il lungo mantello blu notte da viaggio, però, la donna non proseguì direttamente verso la sua meta ma si sedette su un muretto che faceva da separazione tra due vie in evidente attesa di qualcuno.
La ragazza non passava inosservata come si poteva notare dai cenni del capo rispettosi dei passanti e dalle sue altere risposte si mostrava un carattere forte ed autoritario. Alta e longilinea con un viso duro e squadrato colpiva per la profondità degli occhi scuri e seri ed i capelli neri come l'ebano, ma più di tutto attirava l'attenzione il diadema che portava sul capo e dal quale non si separava mai. Come tutto nel suo abbigliamento riprendeva il motivo del corvo ed il corpo del volatile era formato da un enorme zaffiro, mentre in calce si poteva leggere il motto della donna, Wit beyond measure is man's greatest treasure.
Passarono parecchi minuti prima che un'altra figura femminile spuntasse all'orizzonte. Decisamente più bassa e grassoccia della compagna, l'altra donna si notava sopratutto per il colore sgargiante dei suoi abiti gialli e neri in contrasto con i capelli rosso fuoco. Dai lineamenti dolci e morbidi la nuova arrivata aveva spesso un sorriso dolce aperto sulle labbra e dava l'impressione di essere una persona che trovava del bene in chiunque, idea accentuata anche dai dolci occhi verdi.
-Cosetta cara, buongiorno.- la salutò la donna, abbracciandola.
-Buongiorno a te, Tosca adorata.- le rispose la donna, apparentemente fredda. L'indifferenza era tutta apparente, però, perché le due donne erano molto legate tra di loro.
-Stavi salendo al castello?- le domandò la prima sistemandosi appena la mantella gialla con i richiami neri che le copriva le spalle altrimenti scoperte.
-Sì, ovviamente. I nostri maestri così hanno chiesto e così eseguo. Anche perché comunque saremmo dovuti andare questa sera perché domani iniziano i corsi, quindi non vedo cosa mi debba cambiare. Solo non comprendo il motivo di questa anticipazione.-
Tosca camminando fece delle impercettibili spallucce:
-Nella lettera menzionavano una presentazione  prima della cena che apriva ufficialmente il nostro apprendistato con loro, ma niente di più.-
Cosetta prima di rispondere si sistemò il cappuccio del mantello sulla testa provocando l'ilarità della compagna.
-Tosca?-
-La fredda scozzese temo il vento inglese?-
-La buffa gallese mi prende in giro vero? Odio semplicemente il vento che mi manda i capelli sul viso.-
Le due donne risero di nuovo per poi calmarsi nel momento stesso in cui varcarono le soglie della parco del castello.
Hogwarts

Si fermarono un secondo sulla soglia respirando a fondo per poi entrare, pronte al loro incontro.
-Venerabili maestri.- mormorarono le due donne come saluto inchinandosi profondamente davanti ai due insegnanti.
-Lady Tosca, Lady Cosetta, bene arrivate. Cominciavamo a temere che non sareste arrivate in tempo per il tramonto.- disse la severa figura femminile di fronte a loro.
-In realtà solo Morgana dubitava di voi, Milady.- rispose bonario il mago, rispondendo con un cenno di capo al loro saluto. -Bando alle ciance, abbiamo due nuovi alunni che da domani intraprenderanno il vostro cammino. - si girò verso la riva del lago e disse: -Avvicinatevi messeri.-
Prese com'erano dai due insegnanti le due donne non si erano rese conto dei due uomini che stavano aspettando poco lontano. Entrambi con un fisico slanciato e asciutto si distinguevano per il colore dei capelli. Rossi leggermente più viranti verso il castano rispetto a quelli di Tosca il primo, neri come la pece esattamente come quelli di Cosetta il secondo sembravano quasi al riproduzione speculare delle due donne nel genere maschile.
-Lady Tosca, Lady Cosetta- la voce ferma di Morgana le riportò alla realtà -Vi presento i vostri nuovi colleghi di studi, Lord Salazar e Lord Godric.-
I due uomini si inchinarono prima di far loro il baciamano.
Risollevandosi Godric disse:
-Maestro Merlino non ci aveva detto che le nostre compagne di studi sarebbero state due donne di così singolare bellezza.-
-Lei così ci lusinga messere.-
Lo sguardo di Godric passò da Cosetta, che aveva parlato, a Tosca e aggiunse:
-Io dico la verità, Milady.-
La voce di Morgana li distolse da quel momento di semi imbarazzo:
-Prendete posto nelle vostre stanze, signori, e preparatevi per la cena. Questa sera vi parleremo di come si svolgeranno le vostre giornate nei prossimi giorni e in cosa consisterà il vostro insegnamento.-
Detto questo i due insegnanti si avviarono verso il castello, seguiti dopo qualche istante dagli uomini. Quando fu sicura che i due fossero abbastanza lontani per non sentirli Cosetta si girò verso Tosca e disse con un tono misto tra il rimprovero e il riso:
-Tosca, continenti per l'amore del Cielo!-
-Di cosa vai blaterando?-
-Quando Godric si è abbassato per farti il baciamano sei avvampata!-
-Io...-
-E ora le tue gote hanno il colore dei tuoi capelli!-
-Non mi capacito della reazione.- mormorò l'altra sfiorandole.
Cosetta sorrise alzando lo sguardo al cielo che iniziava a punteggiarsi delle prime stelle.
-Si chiama infatuazione, Tosca.-
-Non credo proprio, non l'ho praticamente sentito parlare!-
-Come se fosse necessario perché accada.-
Le due donne rimasero in silenzio finché non arrivarono nell'appartamento che condividevano e si chiusero la porta alle spalle per cambiarsi per la cena.
-E comunque...- fu Tosca stessa a rompere il silenzio, aprendo il suo baule con un colpo di bacchetta -NO!-
-Suvvia, non mentirmi Tosca.- disse l'altra facendo lo stesso gesto ed estraendo un lungo abito dal collo alto nero con i ricami blu. -Saremo pure i quattro maghi più potenti del nostro tempo, ma non siamo immuni dalle passioni mortali!-
Tosca rise stringendosi il corpetto dell'abito giallo pastello che stava indossando:
-Come se non lo fossimo!-
-A maggior ragione!- ribatté l'altra ridendo di gusto e facendo uscire i capelli lunghi e lisci dal colletto.
Tosca sorrise sistemandosi davanti allo specchio la pettinatura che non aveva il tempo di rifare e che si era rovinata per colpa del tempo per poi dire alzandosi:
-Piuttosto, scendiamo a cena che non voglio fare brutta figura da subito!-
L'altra donna annuì mettendosi il diadema sul capo e seguirla nella sala adibita ai pasti. Decisamente troppo ampia per loro sei era illuminata da milioni di candele e soli due tavoli erano apparecchiati. Uno riservato ai due insegnanti e di fronte quello per i quattro studenti che mangiavano uno di fronte all'altro per evitare di sentirsi a disagio dallo sguardo dei loro maestri.
Quando Tosca e Cosetta entrarono i due uomini non erano ancora arrivati, ma non si fecero attendere molto e, una volta che le ebbero raggiunte all'ingresso, si avvicinarono assieme al tavolo e si inchinarono dicendo:
-Venerabili.-
-Ben arrivati!- disse Merlino evidentemente entusiasta mentre Morgana sospirava -Se vorrete prestare attenzione un momento alle mie parole prima di cena vi spiegherò rapidamente come si svolgeranno i prossimi mesi.- i quattro fecero un rapido cenno con la testa mentre Cosetta riusciva a sistemarsi in modo che Tosca e Godric finissero seduti uno di fronte all'altro, guadagnandosi così un'occhiataccia.
-Come prima cosa ancora benvenuti in questo castello dove da domani terremo le lezioni per cui siete qui. Per essere più precisi io mi occuperò degli incantesimi- Tosca e Godric sorrisero radiosi sentendoli nominare – e della trasfigurazione, mentre Morgana si occuperà dell'astronomia – questa volta fu Cosetta ad illuminarsi guardando adorate l'insegnante e perdendo per un attimo il cipiglio serio che la contraddistingueva – e delle creature magiche. Considerato che sarete tenuti a studiare gli astri tre volte a settimana, le lezioni si svolgeranno solo nel pomeriggio. Siamo sì una scuola per voi, ma non vogliamo certo che non siate attenti alle lezioni perché carenti di sonno.- Merlino rise provocando un mezzo sorriso anche gli alunni mentre Morgana alzava gli occhi al cielo -Che altro dire... Ah sì, che entrambi ci occuperemo delle pozioni, a seconda del tipo in questione!- Questa volta furono gli occhi di Salazar ad illuminarsi per un secondo.
-Inoltre, spero vivamente che le formalità legittime che ho visto tra di voi quest'oggi col tempo si appianeranno. Sarebbe auspicabile, infatti, che impariate ad essere amici tra di voi.-
I quattro si inchinarono appena a quelle parole mentre Cosetta sbirciava Godric che però non aveva avuto particolari reazioni a quelle parole.
-Lady Tosca?-
-Sì maestro?- rispose stupita Tosca guardando Morgana che l'aveva apostrofata.
-Mi è giunta voce che lei ha una particolare passione ed abilità per gli incantesimi di cucina, è fondata?-
-Assolutamente sì, quanto meno per la parte della passione.- rispose timidamente la donna, non cogliendo il punto del discorso.
-Io e Merlino vorremmo che si occupasse dei pasti vista la nostra scarsa fantasia al riguardo. - il collega rise a quelle parole annuendo mesto -E' per lei un problema?-
-Sarebbe un grandissimo onore, reverendi maestri.- rispose Tosca rossa in viso per l'emozione, inchinandosi.
-Mi spiace solo che per questa sera dovrete accontentarvi della mia cucina!- disse sorridente Merlino facendogli cenno di sedersi pure a mangiare. I quattro risero appena più sciolti a quella battuta e obbedirono.
Poco dopo nell'immensa sala non si sentì altro che il rumore della cena unita al sommesso chiacchiericcio dei commensali che stavano rompendo il ghiaccio tra di loro.

              ToscaCosetta

Dopo la cena le due donne si erano rapidamente ritirate nelle loro stanze con la scusa della stanchezza per poter liberamente parlare della giornata e delle loro aspettative per i giorni seguenti.
In quel momento Tosca si stava sciogliendo le trecce che facevano da base alla pettinatura che aveva avuto quel giorno, osservando nel riflesso dello specchio Cosetta seduta davanti alla finestra che osservava il limpido cielo notturno.
-A che pensi?- le domandò eliminando il laccio dell'ultima treccia.
-Non sto pensando, sto leggendo le stelle.- risponde l'altra alzandosi e stiracchiandosi per poi appoggiare il diadema nella sua custodia e fare i soliti incantesimi di protezione. -Dammi ti aiuto... - mormora sedendosi sul letto e tendendo la mano per farsi dare la spazzola.
Tosca gliela passò sollevata e si sedette di fronte a lei, rannicchiando le gambe vicino al suo corpo e coprendole con la camicia da notte giallo pastello.
Rimasero qualche minuto in silenzio e l'unico suono era il rumore che faceva la spazzola sui rossi capelli di Tosca quando l'amica disse:
-Allora, cosa ne pensi di Godric?-
-Penso quello che ti ho già detto!- rispose l'altra con apparente noncuranza, mentre le sue gote avvampavano.
-Il tuo rossore e le tue stelle mi fanno ben sperare, invece.- sentendo quelle parole Tosca si girò di scatto.
-Stavi leggendo DI ME nelle stelle, Cosetta?-
-Ogni tanto me lo concedo. I corpi celesti se letti in modo opportuno non menteno mai. Non è della volgare divinazione.- sbottò facendola girare e riprendendo a pettinarla -E comunque sono dell'idea che tu non sia indifferente a Godric, altrimenti non si sarebbe spostato in modo da farlo a te e non a me il baciamano.-
Tosca dal canto suo si limitò a sospirare:
-Ponendo anche che hai ragione, cosa che mi stupirebbe zero, e Godric mi interessi perché dovrei sperarci? Perché dovrebbe scegliere proprio me quando potrebbe avere donne decisamente più belle e invitanti.-
-Perché tu sei bella, testarda cocciuta di una Tassorosso!- rispose l'altra facendo finta di picchiarla col piatto della spazzola.
Tosca si voltò a guardarla e mormorò:
-Mai quanto te, ad esempio!-
-A parte che né Godric né tanto meno Salazar sono il mio tipo, poi non vedo perché dovrebbe interessarsi a me quando ha già messo gli occhi su di te.- lo sguardo di Tosca era di fuoco ma Cosetta le fece cenno di aspettare, lasciandola finire di parlare. -E comunque chi potrebbe desiderare questa donna così magra e longilinea quando potrebbe aver quest'altra donna così dolce nel fisico come nel cuore?-
-E' un modo gentile per trovare qualche vantaggio a mio favore trovando qualcosa che non posso controllare?-
-Assolutamente no, è un modo palese per dirti che sei tu quello che un uomo desidererebbe accanto a sé come compagna. Neanche io parlo tutto il tempo per enigmi!-
Le due donne scoppiarono a ridere mentre si infilavano sotto le coperte nel letto che condividevano dopo che Tosca con grazia aveva fatto finire la spazzola al suo posto. Si tirarono le coperte fino sopra il naso, soprattutto la rossa, per poi mormorare:
-Buonanotte Cosetta. E che il Destino voglia che tu abbia ragione anche questa volta.-
La donna annuì arrotolandosi a sua volta:
-Buonanotte Tosca. E stai serena che, a parte averlo appena ammesso, i segni che vedo e che leggo sono tutti a vostro favore.-
Tosca scosse la testa ridendo rendendosi conto che effettivamente aveva appena confermato i sospetti dell'amica per poi stringersi al cuscino e pensare, chiudendo gli occhi:
-Nos da, Godric.-


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Salve salvino pazienti sopportatori della mia presenza in questo fandom..
*si sposta nuovamente dai pomodori*

Lo so, lo so... Avevo promesso niente FF per un po', ma che ci posso fare?
Un paio di appunti a pié di pagina.
1) l'immagine dei quattro fondatori è presa da qui
2) l'immagine in cui ci sono solo Tosca e Cosetta è presa da Orgoglio e Pregiudizio, nella versione della BBC non del film, e l'edit dei capelli di Tosca è tutto merito di MatiMa visto che io sono una pippa completa con photoshop
3) la frase sul diadema di Cosetta è ovviamente il suo motto, nell'originale inglese che da noi è resa con un ingegno smisurato per un mago è dono grato.
4) sebbene mi piacerebbe molto  io non so il gallese, quindi l'ultima frase è tradotta con Google e vuol dire buona notte. Se ho sbagliato, perdonatemi  perché 
Se sbaglio mi corriggerete.

Dovrei aver detto tutto...
Ah sì, ovviamente recensioni e quant'altro sono sempre molto gradite, a presto per il prossimo capitolo!
   
 
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