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Autore: mikan93    26/10/2011    4 recensioni
Se Nami fosse una secchiona con una vita difficile e una gita e un ragazzo le cambieranno la via!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nami, Nico Robin, Roronoa Zoro, Sanji | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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2 capitolo: Forse è un' amica?
 
 
 
Il giorno dopo tutti erano un po’ stupiti nel sapere che la secchiona Nami sarebbe venuta ad una gita scolastica.
E qualche ragazza già si lamentava per chi sarebbe stata la sfortunata che  avrebbe avuto lei come compagna di camerata, sarebbe stata una vera noia  con una ragazza che al posto di viversi la sua adolescenza come tutte le ragazze normali lei sprecava intere giornate a studiare.
Chi avrebbe mai voluto passare una giornata con una come lei?
In quei giorni tutti la prendevano in giro, perfino i ragazzi delle prime, ma lei da brava ragazzina qual era camminava per i corridoio dell’ istituto a testa alta senza vergognarsi della scelta che aveva fatto.
E poi perché mai doveva vergognarsi?
Soltanto perché aveva accettato di partecipare ad  una stupida gita ?
Non voleva nemmeno andarci? Aveva fatto di tutto si era anche umiliata per sfuggire da tutto questo ma sua sorella non demordeva, si era perfino aggrappata alle sua caviglie, ma le aveva risposto un  no secco.
Ci aveva provato anche con  Ace  ma niente, i suoi sforzi di comprarsi la sua famiglia con qualche moina  non avevano portato a nulla, solo a far arrabbiare Nojiko e a prendersi un mestolo in testa.
 
Era appena entrata  in classe ma questa volta non era sola, come capitava da quattro anni a questa parte.
L’aula era occupata da un’altra persona Nico Robin  un componente del gruppo delle perfide.
I passi di Nami e lo strusciare della sedia  fecero si che la moretta alzasse  il suo bel viso e puntasse  i suoi occhi blu in quelli marroni di Nami.
Erano vicine di banco dai tempi della prima ma non si erano rivolte mai la parola, lei gli rivolse solo un piccolo sorrise e poi ritorno al suo libro.
Nami iniziò  a frugare  nella sua borsa  nel imminente  ricerca del suo  manga preferito.
-Dove cavolo è finito, ero sicura di averlo messo in borsa.
- Hai bisogno di aiuto?
Nami alzò il suo viso e si ritrovo una Robin sorridente accostata al suo banco.
-No, e che mi sono dimenticata il mio manga a casa, anche se ero sicura di averlo ficcato  in borsa.
E con  un braccio continuo a  frugare nello zaino.
-Che manga leggi?
Si morde il labbro inferiore, era in soggezione sotto lo sguardo freddo ma allo stesso tempo amichevole della vicina di banco. 
- Credo che non ti piacerà!
La moretta accosta la sua sedia vicino al banco di nami e ci si siede.
-Anche a me piace leggere manga il mio preferito e One Piece, e il tuo?
Nami con un sorriso a trenta due denti.
-È anche il mio preferito. 
La perfida si alza fruga nella borsa di Praga e prende un volume dalle piccole dimensioni.
-Se vuoi te lo presto io già lo letto.
-Sicura?
-Certo prendilo!
 
Ha interrompere l’amichevole chiacchierata  fu una voce squillante che perforo i timpani alla giovane studentessa, e poi appari  Bibi nella sua meravigliosa divisa, fatta dal suo stilista personale.
-Robin, cosa ci fai lì? E parli con la secchiona?
Robin si alzò dal suo banco e si avvicino alla sua cerchia di amici.
-Stavo parlando con Nami. Hai qualche problema?
L’ azzurrina non rispose, forse non gli arrivava ossigeno al cervello oppure l’unico neurone che gli era rimasto era morto per solitudine, e lei non aveva capito la frase e il tono di ironia con cui la moretta aveva  pronunciata.
 
 
 
 
Era passato un mese da quando aveva parlato con Robin e ancora doveva restituirgli il libro.
Quella giornata era un caos, era andata a fare compere con sua sorella e la sua nipotina, aveva comprato di tutto e di più  dai vestiti alle scarpe fino ad arrivare alle borse, si era fatta un guardaroba  per estate inverno.
Avevano pagato tutto Nojiko e Ace e lei non sapeva come sdebidarsi. La sua nipotina pi era stata dolcissima gli aveva regalato il duo peluche preferito cosi che quando era triste e gli manca il Giappone basta che stringeva il pupazzo e sentiva l’odore e il calore che c’era nella loro piccola casetta.
 
 
Erano appena arrivati al aeroporto ed era il momento dei saluti, sua sorella già piangeva  mentre Ace e Rouge la prendevano in giro perché lei l’avevano spinta ad andare.
-Su Nojiko non piangere guarda che e solo una settimana e poi ti prometto che chiamerò tutti i giorni.
Ace si avvicinò a Nami e gli appoggio un braccio sulla spalla.
-Non pensare a tua sorella e pensati a divertirti e goditi Parigi perché è bellissima, e incontra il tuo amore.
La piccola Rouge inizio a ridere.
-Papà  da quando sei cosi saggio?
Ace mortificato mise il broncio e con le braccia incrociate sul petto si girò dal altro lato con fare offeso.
-Da ora e comunque signorinella, noi dobbiamo parlare ancora della marachella che hai combinato, povero gatto come è potuto diventare azzurro?
La piccola Rouge si accosto a lui e l’abbraccio.
-Dai papi, lo sai che scherzavo io ti voglio bene.
Nojiko con le lacrime agli occhi abbraccio la sua sorellina e poi si unirono a loro anche Ace e Rouge in un grande e caloroso abbraccio di famiglia.
-Su ora lasciamola andare che deve partire.
 
 
 
Nami salutava la sua famiglia e mentre attraversava  il corridoio per arrivare al aereo vedeva sua sorella e la sua nipotina che piangevano appoggiate sul grande torace di suo cognato che tutto sorridente la salutava e con la bocca mimava un ti voglio bene e divertiti.
L’unica cosa che gli sarebbe mancata del Gippone erano loro la sua famiglia. 
 
  
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