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Autore: Lizzyluna    27/10/2011    2 recensioni
Raccolta di frammenti sulle coppie del fandom di Harry Potter, dalle classiche fino alle più assurde, impossibili e vomitevoli. Ispirata dalla Master Ship List di FictionAlley Park.
57) Leather and Libraries - Draco/Hermione
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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- Questa storia fa parte della serie 'Millegusti + 1 - Coppie per tutte le stagioni'
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Pompous Pug - Percy/Pansy

Pansy arrancò alle spalle del professor Lumacorno, mentre gli occhi di tutta Hogwarts si appuntavano sulla sua schiena. Nessuno la insultò, nessuno disse una sola parola, ma lei sentiva il disprezzo generale pesarle addosso come un macigno.
Ipocriti! pensò stizzita. Fate tutti gli eroi perché siete insieme, ma quanto ci mettereste a consegnare Potter se foste soli davanti a Voldemort?
No, lei non era peggiore degli altri. Aveva solo detto le cose come stavano, tutto qui.
Eppure, mentre la via d’uscita da quella scuola maledetta si avvicinava sempre di più, quel peso opprimente non voleva saperne di abbandonarla. Gli altri studenti la oltrepassavano, urtandola per caso o di proposito, e lei, che solo un giorno prima avrebbe fatto scontare ai colpevoli quella mancanza di rispetto, non pensava ad altro che a rendersi più invisibile che poteva.
Voglio solo tornare a casa.
Fu solo quando una mano si posò sulla sua spalla che si rese conto di essere rimasta indietro. Anzi, più che indietro: era rimasta sola. Le scale erano deserte.
«Sbrigati, o non riuscirai a uscire in tempo» la esortò la persona che l’aveva raggiunta, e Pansy sussultò di sorpresa: era l’ultimo essere umano che si sarebbe aspettata di trovare lì, dato che era convinta, come tutti nel Mondo Magico, che avesse venduto cuore ed anima al Ministero.
«Percy Weasley!» lo apostrofò. «Da che parte stai?»
«Difendo la mia famiglia» rispose sbrigativo il ragazzo afferrandole il polso. «Di qua, devi arrivare al settimo piano»
Pansy non era abituata a prendere ordini (soprattutto da un Grifondoro Weasley, figuriamoci), ma lo seguì senza discutere attraverso corridoi e passaggi segreti che un Prefetto non avrebbe dovuto conoscere, mentre intorno a lei l’aria si caricava dei presagi di una battaglia imminente: lampi, esplosioni, urla, richiami e corse affannose. Ad ogni piano la Serpeverde si lasciava alle spalle un po’della sua ansia e del suo disagio, forse perché tra le mura di Hogwarts si sentiva ancora al sicuro (era la sua seconda casa, dopotutto) o forse per la mano che ora stringeva la sua e la guidava verso la salvezza…
«Siamo arrivati» la richiamò Percy riscuotendola dalle sue meditazioni. Stava indicando una porta che, Pansy ne era sicura, non esisteva fino al giorno prima. «Il passaggio ti porterà alla Testa di Porco; potrai Smaterializzarti da lì e tornare a casa… o dove ti pare» la informò il ragazzo. Pansy notò una punta di freddezza nella sua voce.
Tu mi giudichi, Weasley? Proprio tu? Tu che avresti rinnegato la tua famiglia per essere il cagnolino del Ministero?
E invece, quando si voltò per guardare in faccia il suo salvatore, non scorse la minima traccia di disprezzo nei suoi occhi. Vide invece comprensione e rimorso, determinazione e paura, e dietro ad essi una sorta di penoso riconoscimento, come se il giovane Weasley si ritrovasse di fronte alla sua stessa vigliaccheria. Oltre a tutto questo, però, c’era la speranza: una pallida luce che sembrava dire che sì, è sempre possibile cambiare e riscattarsi, che nessun errore è definitivo, che anche l’ultimo dei codardi può trasformarsi in eroe. Era irragionevole, naturalmente, roba da Grifondoro imprudenti o Tassorosso creduloni, ma la ragazza non poté evitare di rimanerne affascinata, abbastanza da sognare, per un attimo solo, di essere come lui (con lui) e combattere al suo fianco una battaglia persa in partenza. Sul fondo di quelle pozze profonde che non aveva mai fissato con tale intensità, Pansy vide che Percy Weasley aveva trovato qualcosa per cui valeva la pena di lottare.
E provò il folle, insensato, lacerante desiderio di far parte anche lei di quel qualcosa.
Poi il ragazzo la prese per la spalla e la magia svanì. «Muoviti, prima che si scateni l’inferno! Devo andare ad aiutare gli altri!»
Vengo anch’io! bisbigliò quasi la Pansy-falena attratta da quella luce, ma la Pansy-serpe, quella saldamente ancorata alla propria autoconservazione, si diresse invece verso la salvezza. Tuttavia, mentre indugiava sulla soglia della stanza misteriosa, un ultimo sospiro le scivolò dalle labbra: Buona fortuna. Resta vivo, se puoi.
Poi, imbarazzata da quell’attimo di debolezza, si affrettò nel passaggio e scomparve, portando con sé le parole che, ne era convinta, Percy non aveva sentito.

Percy rimase a guardare la Serpeverde finché non fu inghiottita dall’oscurità, con la mente piena di quelle parole che aveva colto a fatica mentre lei se ne andava. «Grazie, Parkinson. Farò del mio meglio» mormorò, e sorrise.


Questa è stata scritta parecchio tempo fa per un concorso di cui finalmente so i risultati, il Coppie Scoppiate Contest. Come sempre, ho cercato un punto di contatto tra i due improbabili innamorati, e in questo caso non è stato difficile.
Percy si è riscattato ai miei occhi in quella scena a Hogwarts, quindi ho deciso di metterlo in buona luce; Pansy invece non ha fatto nulla per guadagnarsi la mia simpatia, per cui ve la beccate al naturale.
Se vi sembra che un solo pezzo scombinato sia troppo poco per un'assenza di settimane, sappiate che ho prodotto la bellezza di cinque capitoli su un'altra coppia inconcepibile: cercatevi
Ritratto di signora e divertitevi.
E ora, i punteggi del concorso. Il pacchetto era
82. She hates me.


Prima Classificata e premio “Best Fanon" a pari merito:

Grammatica: 19.6/20
Sintassi: 15/15
Originalità: 10/10
Utilizzo pairing: 5/5
Caratterizzazione dei personaggi: 14.7/15
Gradimento personale: 15/15
Totale: 79.3/80 punti


Cominciamo dalla grammatica. Ciò che ha inficiato il punteggio sono stati quattro errori di battitura (uno spazio mancante, "Ministero" e "Mondo Magico" scritti con la lettera piccola). Per il resto la tua storia è grammaticalmente perfetta e posso dire lo stesso per la sintassi. Non mi stancherò mai di ripetere quanto grammatica e sintassi (e credo si noti anche dall'importanza che do loro nel punteggio) rendano la storia ciò che veramente è. Fa bene al cuore sapere che c'è ancora qualcuno su questa terra che non storpia la lingua italiana!
L'originalità è indiscutibile. Ho letto altre Pansy/Percy però in nessuna di queste veniva affrontato "l'inizio" della loro relazione. Sopratutto credo che l'originalità della tua storia sia nel fatto che sei riuscita a cogliere i punti in comune dei caratteri dei personaggi. Come dice sempre la somma Val “Percy è il Weasley più Serpeverde di tutti”!
L'utilizzo del pairing è stato davvero soddisfacente. Ci stai facendo assistere alla nascita di qualcosa di nuovo, di una nuova storia e poco importa se si rivedranno, si sposeranno o continueranno ad odiarsi cordialmente è ugualmente l'inizio di qualcosa.
La caratterizzazione è ottima, mi sono riservata una "penalità" di 0.3 perché forse sono un po' troppo maturi per la loro età, sopratutto Pansy... Mi rendo conto che sto sempre a cavillare ma è più forte di me.
Al di là di tutto comunque i personaggi sono loro stessi. C'è Perce, c'è Pansy, quel poco che si sa di loro filtra benissimo da ogni riga del testo e tu sei riuscita ad aggiungere qualcosa di nuovo alla loro psicologia. Sono sempre freddi, sempre pronti al calcolo ma questo non vuol dire che siano meno umani.
Il grande merito che secondo me ha la tua storia è che sei riuscita non a piegare i personaggi alla trama (cosa che vedo accadere molto spesso, ad esempio, nelle Dramione), ma ad intrufolarti nei "punti oscuri", per così dire, dei loro caratteri facendo in modo che la trama fosse plausibile in ogni momento.
È bella questa storia, mi piace da matti per la trama, per lo stile che è scorrevole e ti tiene attaccato e perché condivido assolutamente la tua visione di Pansy.
Ho adorato la frase “Ipocriti! [...] Fate tutti gli eroi perché siete insieme, ma quanto ci mettereste a consegnare Potter se foste soli davanti a Voldemort? No, lei non era peggiore degli altri. Aveva solo detto le cose come stavano, tutto qui.” niente di più vero.

   
 
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