-Wah! All'improvviso si è messo a piovere! - disse la ragazza dai capelli
scuri mentre fissava il cielo un pò innervosita.
Leon le prese la mano. Aiko sentì un brivido e poi il calore sulle sue
guance.
- Muoviamoci o ci beccheremo un raffreddore! - disse il biondino correndo e trascinandola
- Gyaa! Aspettaa! - disse Aiko propio quando stava per cadere nel fango. Leon
la tirò più forte per farle evitare quella pozza.
Cominciarono a correre. Si ripararono sotto un portico lì vicino.
- C...he corsa... - disse Aiko con il fiatone, appoggiandosi su una parete sotto
il portico.
Leon si sedette a peso morto per terra. Credo che dobbiamo rimanere qui per un
pò.
Aiko si buttò accanto a lui. Erano molto vicini. Fissavano la gente che
correva alle propie case.
Aiko si divertiva a quella scena. Ad un certo punto notò degli sguardi
su di lei. Se ne accorse troppo tardi.
Anche Leon se ne accorse. Nascondeva la faccia da una mano.
Appena Aiko capì si coprì di colpo. La sua camicia bianca con quell'acquazzone
era ormai diventata un pò trasparente.
Leon si tolse la giacca verde e gliela appoggiò sulle spalle.
- Ah... L..Leo - disse Aiko voltandosi verso il ragazzo.
- Tranquilla, sono un mago - disse a bassa voce. - Non soffro molto il freddo...
-
In effetti Aiko cominciò ad avvertire un pò il freddo. Prese la
giacca del ragazzo, stranamente ancora asciutta e si coprì. Abbassò la
testa e ranicchiò le gambe. Dalla giacca riusciva a sentire il profumo
di Leon. Era delicato, ma anche frizzante. Un pò come lui, insomma...
Secondo lei.
La pioggia non cessava. Ormai era ora di pranzo. Nessuno era in strada.
Leon accarezzò i capelli della Ragazza. Lei sobbalzò.
- C...Che c'è? - chiese lei alzando leggermente la testa un pochino imbarazzata.
Leon fece un sorriso a trentadue denti. - Sembri proprio un cucciolo di cane
-
- Io non sono un cane! ò.ò - disse Aiko alzando un pochino la voce.
- Maddai! ^_^ Mi fai tenerezza... - Le diede un bacio sulla guancia.
- Eh?
°___° - Aiko si alzò in piedi.
- L'ho detto che mi fai tenerezza! ^____^ -
La pioggia smise di scendere. Aiko uscì fuori.
- Uao! E' spuntato il sole! - disse Aiko sorridendo e correndo un pò dappertutto.
- Etciù! - Esclamò il biondino. Aiko si voltò verso di lui
- Leon, grazie per la giacca - Gli ridiede la giacca. Lo prese per mano.
- Ti voglio ringraziare - disse Aiko. Poi lo fissò. Fece un piccolo sorriso
ed arrossì.
"P...Possobile?! Aiko, vuole darmi un bacio?" Pensò il ragazzo
arrossendo leggermente e chiudendo gli occhi.
Lei si avvicinò.
Gli strinse la mano e cominciò a correre. Leon
aprì gli occhi di scatto. Si trovarono di fronte ad un bar.
Il bar era uno di quei tipi moderni anni '90, aveva delle vetrate molto grandi
alle pareti. Al centro c'era un bancone di legno , grande quanto la stanza, con
peluche, gelati artigianali e dolci di tutti i tipi.
- Ah... Che ci facciamo di fronte ad un bar? - disse il ragazzo con uno sguardo
incuriosito.
Entrarono nel bar. Trovarono un tavolino e si sedettero.
Aiko ordinò due cioccolate calde.
Leon si schiacciò la mano sulla fronte. "Sono propio stupido!"
- Tieni Leon! - Aiko gli porse una tazza di cioccolata. - Sei rimasto a maniche
corte
sotto la pioggia! Questo ti farà sentire meglio! -
I due si trovavano uno di fronte all'altro. Leon cominciò a raccontare
di quello che aveva fatto negli ultimi anni, raccontò della scuola e delle
sue amicizie. Le disse che lui era ancora senza un lavoro ma gli piaceva avere
degli Hobby.
Appena finì rivolse la parola ad Aiko.
- Allora? A te com'è andata in questi 7 anni? -
Aiko fece un respiro profondo.
Aiko gli raccontò della sua vita alle medie, poi di quella ai superiori.
Raccontava dei ragazzi che continuamente le chiedevano di uscire e che era ormai
l'idolo della scuola per la sua bellezza e per la sua agilità.
- Sai Aiko... - L'interruppe Leon. - Vorrei conoscere i tuoi genitori! Magari
un giorno potrei venire a Osaka... -
- E' impossibile - disse freddamente la ragazza. - Sono morti due anni fà in
seguito ad un incidente... - Aiko si rilassò sulla sua sedia e cominciò a
rigirare il cucchiaio nella tazza di cioccolata ormai vuota.
- Due anni fa? Quindi tu a 17 anni hai cominciato a vivere da sola? - Rispose
Leon un po' scettico e dispiaciuto.
- Non proprio! - disse la ragazza facendo un sorriso.
- Come?! - disse il ragazzo facendo una faccia stralunata.
- Bene! Paghiamo il conto! - Aiko si dirise verso la cassa, pagò. Poi
i due uscirono dal locale.
Appena uscirono Aiko si volto più volte dietro di sè. Vide che
non c'era nessuno. Mise una mano in tasca e scaraventò Leon
contro una parete.
Uno sparo.
Un uomo vestito in nero. con degli occhiali da sole e dalla faccia pericolosa,
era a terra, in una pozza di sangue. Aveva in mano un pugnale d'oro, con uno strano simbolo.
Di fronte a lui, Aiko.
Con una pistola
in mano.
Leon fissava la scena.
- A... Aiko? -
Era inorridito.
L'uomo vestito di nero scomparve nel nulla. Lasciando il pugnale che aveva in mano, per terra.
Aiko lo fissò con uno sguardo spento e cattivo. Aveva ancora la pistola in mano.
Possibile che quella ragazza piena di vita e contraria assolutamente
alle armi, fosse diventata così?
***
Meglio mettere OOC u.u
Continua... *______* Commentate!