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Autore: Flaqui    04/11/2011    7 recensioni
La vita è come le montagne russe.
Ha i suoi alti e bassi. Ma è una tua scelta se urlare o godersi il viaggio.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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IF SOMETHING CAN BE WRONG..

 
È una verità universalmente conosciuta quella che “se qualcosa può andare male, lo farà”. Seconda legge di Murphy, ma prima e più importante, secondo il mio modesto parere, è una delle poche cose di cui sono certo.
Ed è a questa frase che penso mentre osservo il grande strappo sul vestito bianco di Chanel che Tefi ha appena comparato. Bhe, diciamo che si è fatta regalare da Nacho. Che il mio amico fosse pasta modellabile nelle manine affusolate di Tefi questo lo sapevo già. Ma non si era mai spinto fino a comprarle un abito dal prezzo superiore a quello della mia casa.
Nacho e Tefi, non ostante gli innumerevoli pettegolezzi, le occhiatacce che le ragazzine del fan club (Perez Alzamendi nel cuore) riservano a lei, e ogni essere maschile dal terzo anno in su rivolgono a lui, non sono fidanzati.
Non posso giurare e mettere la mano sul fuoco sul fatto che fra loro non sia mai successo niente. Li abbiamo visti più e più volte scambiarsi effusioni poco consone all’ambiente scolastico sulle poltrone della Sala Comune, ma li abbiamo visti anche urlare come degli ossessi e schiaffeggiarsi a vicenda, e poi di nuovo mano nella mano e poi congratularsi l’uno con l’altro per le nuove conquiste.
In un certo senso il loro “essere liberi” rende tutto più facile. E ho visto coppie molto più unite di loro, praticamente appiccicate tutto il tempo, sgretolarsi davanti a sciocchezze che loro non considererebbero neanche.
Insomma, Tefi non si offende se Nacho sparisce con una ragazzina per un oretta buona e poi torna con dei segnacci rossi sul collo e Nacho non se la prende più di tanto se Tefi ritorna alle due con i capelli scompigliati e le labbra gonfie da dopo sbornia.
Hanno un rapporto particolare, libero, così diverso da quello tradizionale, che io stesso, che sono loro amico da così tanto tempo non posso definirlo a parole. So solo che, succeda quel che succeda, potranno sempre contare l’uno sull’altro, e anche se alla fine potrebbero lasciarsi per sempre, continuerebbero tranquillamente ad essere amici.
Ed è bello.
È bello poter vedere Tefi che con indosso il suo nuovo vestito bianco (“regalo del suo Nach”) sfila imperturbata davanti a tutta la Sala Comune, agitando la mano con le dita unite (“come Kate Middleton”) e sculettando con stile mentre circa metà della popolazione maschile è impegnata a fissarle le gambe e l’altra metà il sedere.
Simon accanto a me sbuffa, scocciato. È sempre stato quello più protettivo con Tefi, una sorta di sorellina minore, perciò, quando la vede fare l’ennesima piroetta e ammiccare nella nostra direzione (tecnicamente il vestito lo sta facendo vedere solo a noi, in pratica tutti ci fissano) la afferra per il gomito trascinandola sul divanetto.
-La finisci di fare la modella?- sbuffa –Tutti ti guardano il sedere-
-Non è colpa mia se ho un bel sedere, Saimon- Tefi ama sfotterlo con il suo nome pronunciato all’americana, ben sapendo che non lo sopporta, infatti lui, la spinge via.
Tefi scoppia a ridere, poi se la fila in camera e riappare qualche minuto dopo con il vestito in mano. lo fissa per un attimo, quasi con rimpianto, poi lo ripiega e lo infila con cura in un sacchetto nero. Infine me lo porge con aria soddisfatta.
-Cosa?- chiedo perplesso.
-Ehm.. sai quando ti ho detto che Nacho mi aveva regalato questo vestito?- deglutisce, nervosa. Thiago ridacchia, adora vederla in difficoltà, perché quando lo è significa che non gli darà addosso. –Bhe.. ehm.. ecco.. tecnicamente io non dovrei saperlo.. non.. non ancora almeno-
Simon aggrotta la fronte, poi improvvisamente scatta in piedi –Hai aperto il suo regalo di compleanno in anticipo?- esclama, mentre Tefi diventa rossa e abbassa lo sguardo colpevole. Credo che lo si possa interpretare come un si.
-Bhe, ma dai tanto il mio compleanno è domani! Che lo vedo ora che cosa vuoi che cambi?- Thiago scoppia a ridere, ma smette subito quando la brunetta gli lancia un cuscino sul naso. –Su dai ora lo rimettiamo a posto!-
-Rimettiamo?- chiedo io, e so già dove vuole andare a parare.
Tefi abbassa il capo per la seconda volta, poi piega leggermente la testa di lato e fa quel viso da cucciolo teneroso a cui proprio non riesco a resistere. –Ecco, io l’ho ru… preso in prestito dalla vostra stanza-
Con un enorme sospiro afferro la busta e seguito dai miei amici e, dopo aver ignorato Tefi che ci si butta addosso urlando “Vi amo luci della mia vita”, mi dirigo in camera mia.
Come sempre il disordine regna sovrano. I quattro letti sono ammassati fra di loro, e da come è decorato l’ambiente attorno ad essi è possibile distinguere di chi siano.
Il muro attorno al letto di Nacho è ricoperto da poster di belle ragazze in bikini, poster che tendono a scomparire quando ci sono i soliti controlli dei professori, sul comodino di Thiago spicca la coppa che ha vinto a non so quale torneo di non so quale sport, sul letto di Simon ci sono un paio di racchette da tennis e una scarpa da ginnastica. Il pavimento è ricoperto di ogni genere di rifiuto, cartoni della pizza, indumenti, calzini spaiati e ogni qualsivoglia oggetto esistente. Il mio angolo della stanza è quello più ordinato. Il letto è fatto e sul comodino sgombro è presente solo una grande foto di noi ragazzi.
È stata scattata l’anno prima. Thiago è vicino a Jasmine e a Mar, io sono accanto alla piccoletta e affianco a me c’è Simon. Infine accovacciati per terra ci sono Tefi, Nacho e Lola.
-Io non capisco come si possano spendere così tanti soldi per un vestito- esclama Simon, aprendo la busta e estraendo di nuovo il vestito –Insomma è solo un pezzo di stoffa con qualche cucitura-
-Andiamo Sim- Thiago glielo prende di mano e inizia a giocherellarci –Probabilmente è cucito davvero bene per essere così costoso-
Come voler confermare la sua teoria assesta un poderoso strattone al tessuto bianco. Un rumore secco, molto, molto simile a quello di uno strappo ci fa gelare il sangue.
-Oh merda- esclama Thiago fissando lo squarcio sul vestito –Oh merda, merda, merda, merda, merda! Simon hai visto cosa hai fatto?- urla.
-IO? L’HAI STRAPPATO TU! Se lo vengono a sapere Tefi e Nacho..-
-Sapere cosa?-
Sento Thiago mormorare qualcosa di molto simile a “tempismo del cazzo” prima che con una rapidità inaudita ficchi il vestito dietro la schiena e assuma una posizione neutrale, a metà fra il serio e il divertito. –Niente, niente-
Nacho ci fissa per un secondo, e per un momento posso vedere i suoi occhi indugiare sulle mani di Thiago, entrambe intrecciate dietro la schiena. Infine, scuote la testa, evidentemente decidendo che no, non vuole sapere e entra in bagno.
-Che facciamo ?- chiede Simon, quando sente l’acqua della doccia scorrere –Cosa diavolo facciamo?-
Thiago osserva il vestito, poi lo getta sul letto e si siede per terra. Sorride, come se nulla fosse. –Andiamo ragazzi sono i nostri migliori amici, cosa possono farci?-
Io e Simon ci lanciamo uno sguardo disperato, in cui capisco che lui ha compreso, mentre Thiago non ci è ancora arrivato e non ci arriverà se non glielo spieghiamo.
-Thiago ti ricordi quando abbiamo rovinato l’appuntamento a Nacho, al terzo anno?- chiede Simon con voce tremante.
-Si, per vendicarsi disse a tutte le ragazze del collegio che eravamo gay. Mar non mi si avvicinò per un mese- esclama lui, scuotendo la testa.
-E ti ricordi cosa successe quella volta che abbiamo messo una tintura verde nello shampoo di Tefi?- chiedo io, con un filo di voce.
-Si- Thiago sorride, poi però fa una smorfia –Ci mise la tintura nel bucato e siamo andati in giro tutti vestiti di fucsia. Anche li Mar non mi si è avvicinata per un mese-
Simon mi guarda, scioccato. Possibile che non capisca? Su, Thiago, ragazzone, puoi farcela anche tu.
-E hai una vaga idea di cosa ci faranno tutti e due quando scopriranno che abbiamo strappato quel vestito?-
Sul viso di Thiago passa un espressione di puro terrore ed è evidente che ci è arrivato anche lui. scatta in piedi, afferra il vestito e ci guarda con un aria vagamente folle.
-Merda! Mar non mi si avvicinerà come minimo per un anno!-
 
-Cosa diavolo state facendo?- la voce cristallina di Mar ci fa sobbalzare e per poco la nostra copertura (siamo nascosti sotto il divano della Sala Comune) non salta completamente. Abbiamo deciso di rimettere il vestito al suo posto e di cercare di autoconvincerci che nessuno si arrabbierà con noi.
Mar è la sorella più piccola di Tefi e frequenta il terzo anno. È piccolina, anche per la sua età, perciò predilige indossare scarpe altissime, per guadagnare qualche centimetro in caso di rissa. In pratica è completamente all’opposto della sorella.
Tefi non è mai riuscita a parlare della sua famiglia. All’inizi, subito dopo la porte del padre, eravamo incuriositi dalla sua storia familiare, ma, per un motivo o l’altro, lei riusciva sempre a svincolare. Ma io so la verità. E credo di essere una delle poche persone a saperla.
-Shh!- le intima Thiago, strattonandola e facendola cadere accanto a noi, mentre le spiega in un sussurro concitato la situazione.
Lei rimane un secondo zitta, con quell’aria pensierosa che ti fa venire voglia di stringerla forte e allo stesso tempo di riderle in faccia. Poi scoppia a ridere ignorando la mano del suo ragazzo che cerca di farla tacere.
Ride, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Come se le capitasse tutti i giorni di nascondersi dietro un divano insieme a tre povere vittime che stanno per essere sacrificate.
Quando finisce di ridere si sente l’inconfondibile esclamazione di Nacho che, probabilmente uscito dalla doccia deve aver visto il pacchetto abbandonato sul letto.
-MAN!-
-Oh Signore!- sussurra Simon, alzandosi in piedi e iniziando a correre, seguito a ruota da Thiago. In quel momento mi rendo conto che probabilmente il viso di Mar che ora sta cercando di non ricominciare a ridere, sarà l’ultima cosa che vedrò da vivo se Nacho mi trova.
Bhe, almeno è qualcosa di bello.
 

 

 Angolo Autrice

Lo so, sono imperdonabilmente in ritardo e il capitolo è una mezza schifezza...
La scuola mi sta uccidendo, e fra una verifica di fisica e una su manzoni mi sento girare la testa...
Questo non perdona il ritardo abnorme e la assurdità del capitolo ma lasciatemi sognare...
Come avrete capito Mar e Thiago stanno insieme, ma Rama vede qualcosa di più in lei... comunque tranquille, questa storia non è affatto normale e potrete aspettarvi di tutto!
Notiziona: dal prossimo capitolo entra in azione la tanto famigerata Melody Paz!
Tan-Dan!
E ci saranno nuovi chiarimenti!
Un ringraziamento speciale a chi ancora oggi trova del tempo per leggere le mie stupidaggini!
Fra
P.S. il linguaggio dei ragazzi è colorito, ma, per quanto possa non piacervi, è così che è parlano nella mia testa!
Alla prossima!
Fra

   
 
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