Magia

(James Potter)

Quant’è buffo.

‹‹Harry? Ehi, Harry! Guarda zio Sirius!››.

Lui è buffo, con in testa il cappello da strega per far ridere il bimbo, non Harry.

‹‹Black, mi spaventi il figlio!›› esordisce James, fingendo di rimproverare Sirius. Poi sbuffa, per allontanare un ciuffo ribelle dalla fronte.

Il bambino, spalancando gli occhi di un indescrivibile verde, stira le labbra in un sorriso, lasciando intravedere i due dentini candidi che gli sono appena spuntati.

‹‹È ora della pappa!›› e Lily entra in stanza, un biberon in una mano e una bavetta nell’altra. Harry le si avvinghia al collo quando lo prende in braccio ed esce.

Senza le risate del bimbo, la stanza piomba immediatamente nel silenzio.

E tutto ritorna. La paura. La consapevolezza di essere in pericolo.

È lì fuori, vi sta cercando, vuole Harry.

‹‹James…›› comincia Remus, lo sguardo perso fuori della finestra. ‹‹Cosa hai intenzione di fare?››.

Messo davanti q questa verità, James chiude gli occhi. Le uniche cose che vede sono i volti di Harry e Lily. Cosa farà, per loro?

‹‹Non ne ho idea. Io non posso fare niente. Siamo nelle mani di Peter…›› dice, passandosi una mano sugli occhi.

Già, nelle sue mani.

Nelle mani di un uomo che, a sua insaputa, fornirà il segreto al loro carnefice, all’autore della distruzione del sogno di vita creato con Lily.

Niente più notti. Niente più pappe. Niente più prese in giro sul colore dei calzini. Niente più niente.

‹‹Lily… Lily come la vive, questa reclusione?›› domanda Sirius, virgolettando con il tono di voce l’ultima parola.

Come la vive?

‹‹Non ne posso più di stare qui, James. Voglio andarmene››.

‹‹Presto, piccola. Presto››.

Presto.

Tutti i dubbi nell’affidare il compito di Custode Segreto a Peter affiorano ora. Saprà mantenere nascosta la nostra casa, e con essa la nostra vita?

Mai stato più difficile, affidare il proprio destino a qualcun altro.

Sembrava facile…

‹‹Ehi, Rem, conto su di te! Le risposte al compito!››.

‹‹Grazie mille, Sir! Mi fido, eh?››.

Perché non era così anche ora? Sarebbe bastato dire ‘no’ alla proposta di Sirius, invece di far venire a galla, ora, questi interrogativi.

Perché non c’era riuscito?

Forse, come premonizione. Sapeva che l’avrebbe fatto. Che l’avrebbe detto.

Non si accorge di Lils ed Harry che ritornano nel salotto.

‹‹’Apaaa!››.

Un grido, una voce innocente, tante risate, spicca cristallina la sua. Un paio di occhi verdi, i riccioli di Sirius, la voce pacata di Rem. Lo sguardo tenero di Lily.

Harry.

Vale davvero la pena, con quello che ha, di compiangere la sua scelta?

Ora, in questo momento, con i suoi due migliori amici, sua moglie e il suo bambino.

Vale la pena di rovinare questa magia con il terrore che un gesto, una parola, possa metterle fine?

La risposta è lì.

Perché si è fidato della Vita. E quello che ha guadagnato non potrebbe essere premio migliore.

Spazio Autrice Che Si Nasconde

Ebbene, sì. Sono tornata. NON MI UCCIDETE!

…

…

Imperdonabile è dire poco. Non oso nemmeno contare quanti giorni sono passati dall’ultimo capitolo. Insomma, sono un mostriciattolo! :S

Chiedo perdono. Mi inchino alla potenza di voi lettori e vi bacio le scarpe.

Bene, bene, bene.

Non so come definire questa storia. Davvero. Un trattato sulla fiducia? Uno sprazzo di vita quotidiana? Un momento cristallizzato nei retroscena creati da zia Row? Prendetela come volete. Spero vi piaccia, questo James che ama la sua Vita, questo momento che più bello e perfetto non può essere.

Penultimo capitolo, gente. Già mi mancate. :’)

L’Autrice si ritira sulla sua scrivania, a fare greco (questo futuro! ><) e a ripulirsi dai pomodori che le tirerete.

Sempre vostra,

ArgentoVivo