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Autore: Defyingravity    13/12/2011    0 recensioni
E se Kurt non fosse disposto ad aspettare Blaine per sempre?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Tadaaaaaaaaaaaaaaaaaaaan Dopo secoli sì, sono resuscitata dalle polveri \OOOOOOOOO/
Perdonatemi per l’attesa ma in questo periodo ho avuto così tanto da fare che proprio non ce l’ho fatta in più, questo capitolo mi sta venendo più lungo del previsto, per questo vi informo che ci sarà una terza parte (si spera l’ultima voi direte LOL).
Almeno sono arrivata a postare nel periodo giusto XDDDDDD
Buona lettura!
Chapter 7: Gettin’ Ready for Christmas




«Alex!» Blaine scese dal palco con un salto, correndo verso il ragazzo appoggiato con una spalla allo stipite della porta, per poi stringerlo in un caloroso abbraccio.
«Ehi, ehi, niente smancerie, amico. Siamo in una scuola di uomini, o sbaglio?» Blaine sorrise con simpatia alla battuta del suo amico, nonostante la distanza ed il tempo non era cambiato di una virgola.
«Alex!» urlò entusiasta Wes da sopra il palco «cosa ci fai qui?»
«Finito di nuovo in qualche casino?» questa volta fu David a parlare, avvicinandosi a Wes.
«No, ragazzi. Hanno fissato le vacanze prima da me! A quanto sembra, siamo più bravi di alcuni ragazzi in giacca e cravatta.» rispose, sfoderando un ghigno scherzoso. «A proposito,» riportò il suo sguardo su Blaine «Questa divisa ti slancia o sbaglio? Spiegherebbe perché non te la togli mai.» Blaine sorrise, scuotendo la testa e diede qualche leggera ed affettuosa pacca sulla spalla del suo amico.
«Chi è quello?» domandò Kurt con le braccia intrecciate al petto, avvicinandosi leggermente a Fran.
Il ragazzo biondo ridacchiò: «Alex Rider, un vecchio compagno di scuola di Blaine, l’unico amico rimastogli da dopo aver fatto coming out a quanto pare.»
Kurt tornò a guardare il nuovo arrivato, un ragazzo alto con un fisico atletico e capelli castani chiari lunghi tirati indietro con un naso importante che si faceva presente sul viso, che stava animatamente chiacchierando con Wes e David. Dietro di lui notò che Blaine lo osservava con un largo ed affettuoso sorriso, ed in quel secondo Kurt provò una gran pena nei suoi confronti. Si chiese quanti amici aveva perso, quanti lo avevano ferito, perché non accettavano chi lui fosse davvero, e si immaginò una vita in cui né Mercedes, né Rachel, né Finn o chiunque altro delle New Direction non lo accettasse per colui che era: lui si era trasferito perché una persona lo minacciava, ma come sarebbe potuto essere se oltre ciò nessuno lo avesse accettato?
Mentre pensava a tutto ciò, Kurt non distolse neanche per un attimo il suo sguardo dalla figura di Blaine, sentendo dentro di sé un grande affetto verso di lui, più grande di quanto avesse potuto immaginare, per l’ennesima volta trovando un’altra triste somiglianza con quel ragazzo, un altro triste fatto che lo accomunava, un altro motivo per cui entrambi si potevano capire bene.
*****


«Dobbiamo davvero farlo?» chiese scoraggiato Nick, sprofondando su uno dei divani della sala degli Warblers, che ricevette uno sguardo acido da parte di Kurt.
«Sì e tappati la bocca, amico. Non ci fai una bella figura.» gli disse di rimando Francis, scoccandogli un’occhiata severa.
Nick lo guardò senza muovere la testa, tornando poi a fissare un punto di fronte a sé. «Dobbiamo guadagnare 210$.» disse Blaine «Ci dovremmo dividere in cinque gruppi, uno da tre e quattro coppie.»
«Io con Nick!» urlò Riker, balzando in piedi, sotto lo sguardo del suo sorridente amico.
«Non ci sperare neanche per un secondo.» replicò subito David. «Dobbiamo guadagnare soldi, non farci cacciare dal paese.» Nella stanza si sollevarono delle risate.
«Per questo vi abbiamo già diviso in gruppi.» disse Wes che con David stava seduto dietro il suo tavolo.
«Niente discussioni. Dobbiamo guadagnare soldi in minor tempo possibile, ricordatevelo.» disse fermo David, osservando ogni singolo ragazzo presente nella stanza. «Allora,» Wes tirò fuori un foglio ed iniziò a leggere «Pedro ed Al saranno con me, Francis sarà con Riker, David con Nick, Nelson con Kurt e Blaine con King.»
Kurt sospirò leggermente mentre guardava Blaine, per tutto il tempo aveva sperato di finire in coppia con lui, ma a quanto pareva la sorte non era dalla sua parte. In parte, si sentiva così stupito, sperava di finire in coppia con il ragazzo per cui aveva una cotta come una dodicenne, eppure sembrava non poterne fare a meno.
«Lunedì inizieremo a distribuire i dolci, alle quattro ci troviamo all’ingresso. La riunione è sciolta.» terminò Wes, posando il foglio sul banco.
«Prima di andare...» Nick si fece avanti, ma fu bloccato subito in partenza da David.
«No, lo abbiamo già detto: tu e Riker non starete nello stesso gruppo. L’assemblea è sciolta.» ripeté in fine con fermezza, invitando tutti ad uscire con un gesto della mano.
Appena varcò la soglia della porta Kurt sentì il cellulare vibrare in tasca, era Mercedes che aveva risposto al suo invito per lo shopping natalizio.
“Certo, ti aspetto sabato al centro commerciale!”
Sorridente il ragazzo rimise il telefono al suo posto, procedendo la sua via per la stanza.
*****


«Mi puoi dire cosa stai cercando?» chiese esasperata Mercedes seguendo con lo sguardo il suo amico che osservava con molta attenzione tutte le vetrine addobbate con le decorazioni natalizie.
«Un regalo, Mercedes.» rispose questo, senza rivolgergli lo sguardo.
«Grazie, come se non lo avessi immaginato.» brontolò l’amica, guardando di fronte a sé. «Almeno posso sapere cosa stai cercando? Così ti posso dare una mano.»
«Dei guanti.» rispose senza neanche voltarsi, Kurt pareva completamente catturato dalle vetrine, in quel momento sembravano il suo centro del mondo.
«Dei... Guanti? Ma cosa?» l’amica osservò l’altro per qualche secondo confusa, da quando lui era così banale e semplice con i regali? Che cosa era successo?
Quando improvvisamente gli tornò in mente un Kurt sovraeccitato, che con un largo sorriso gli raccontava di un ragazzo, fin troppo noto, che soffriva di freddo alle mani.
«Ok, ho capito... Avresti potuto semplicemente dirmelo subito.»
«Ora te l’ho detto, no?» rispose sarcasticamente il ragazzo, inarcando con eleganza un sopracciglio.
La ragazza color cioccolata sorrise affettuosamente, scuotendo la testa:
«Mettiamoci alla ricerca di questi guanti, allora!»
«Bene, ne volevo di quelli caldi, che però non si bagnino facilmente e possibilmente di un colore decente, nessuna decorazione natalizia sopra.>
«Ricevuto.» disse in un sorriso la ragazza.
«E... Mercedes?»
«Grazie.»
A quelle parole l’amica si sciolse in un largo sorriso:
«Figurati.» rispose affettuosamente, iniziando poi la sua ricerca.
Da quando Kurt aveva iniziato a parlare di Blaine, Mercedes si era chiesta se realmente valeva la pena dedicargli tutta quell’attenzione, se realmente, come diceva Rachel, anche l’altro rispondeva ai sentimenti del suo amico, ma vedere Kurt così felice rimuoveva ogni suo singolo dubbio: era troppo bello anche per lei rivedere quel ragazzo così raggiante come non lo era stato per molto tempo. Se davvero aveva dei dubbi, li avrebbe detti in seguito, non voleva oscurare quel raggiante sorriso con qualche suo pensiero, non sarebbe stato assolutamente corretto.
*****


«Allora oggi dove andiamo?» domandò Alex entusiasta, mentre era seduto sulla macchina già in viaggio.
«Shopping.» rispose semplicemente Blaine seduto ai sedili anteriori accanto a David, il guidatore di turno. «Devo fare alcune compere per Natale. E scommetto che ne avrai da fare anche tu.»
«Ne devo fare anch’io a dire la verità.» disse Wes, seduto accanto ad Alex nei posti dietro «I miei nonni verranno a casa mia per le vacanze ed i miei volevano che comprassi loro qualcosa.»
«Ma che bravo il nostro Wessuccio!» Alex strizzò simpaticamente le gote all’amico, che riuscì a liberarsi quasi subito.
«Sta zitto.» borbottò in imbarazzo. Alex ridacchiò, tornando poi a guardare gli altri due: «Si va ad un centro commerciale, vero?»
«Sì, perché?» chiese confuso David.
«Io e Wes dobbiamo farci un regalo di Natale e beccare qualche bella ragazza.» rispose il ragazzo, tirando qualche leggera gomitata all’amico in questione.
«Ma se vi danno sempre un bel picche!» scoppiò in una fragorosa risata Blaine, divertito dalla convinzione di Alex.
«Quest’anno sarà diverso, bello. Me lo sento!» rispose il castano, rilassando sul sedile con le mani incrociate dietro la testa «E potremmo trovarti anche un bel bocconcino per te, amico! Che ne dici?»
«Temo che qui il nostro Blaine abbia qualcun altro per la testa.» disse sghignazzando Wes. «Ancora con questa storia?» sbottò esasperato il ragazzo riccioluto, coprendosi gli occhi con il palmo della mano. D’altro canto Alex era già tornato in posizione eretta, curioso di sentire cosa stavano dicendo:
«Cos’è questa storia? Amico, fai conquiste e non mi dici niente?»
«Non ho fatto nessuna conquista: è solo un amico, per l’amor di Dio!» urlò irritato Blaine, che fece trattenere una risata a Wes seduto dietro di lui.
Alex, sentendo il suo vicino, lo guardava in cerca di spiegazioni, ma quello che ricevette fu una promessa per un chiarimento più tardi.
«Almeno posso sapere chi è costui?» chiese incapace di contenere la sua curiosità.
Blaine ruggì senza rispondere, il che non fece altro che far ridere i due ragazzi seduti dietro.
*****


Nel piccolo centro commerciale quattro ragazzi camminavano, fermandosi di tanto in tanto a qualche vetrina. Il grande magazzino aveva tutto ciò che si potesse considerare natalizio; oltre a tutte le decorazione presenti su ogni piano, alle casse poste sui muri che trasmettevano ogni tipo di canzone natalizia, al centro della struttura, sospesa in aria, o meglio legata da due lunghi fili poco visibili, stava un’enorme ghirlanda verde con una grande palla rossa al centro. Tutto di quel posto esprimeva Natale, e Blaine non poteva essere più contento di stare in quel posto con tutte le persone che amava più al mondo... o quasi tutte.
«Blaine, si può sapere quanti centri commerciali dovremmo ancora girare?» domandò spazientito Alex.
«Sono sicuro che qui troverò quello che cerco!» rispose l’altro qualche passo di fronte a lui. «Ma sta ancora cercando il regalo per Kurt?» chiese Wes a David.
«A quanto pare sì.»
«Wo, wo, wo, frena, frena!» esclamò spaesato Alex facendo segno con le mani di fermarsi. «Chi è Kurt?» chiese, inarcando confuso un sopracciglio. Gli altri due si scambiarono un’occhiata, quasi come se fossero indecisi sul da farsi.
«Il tipo di cui ti parlavamo in macchina.» Alex sollevò entrambe le sopracciglia sempre più curioso di questa storia «è un ragazzo nuovo, si è trasferito da noi un mesetto fa; anche se Blaine lo conosce da prima.» spiegò Wes, rallentando il passo così da non farsi sentire dal diretto interessato.
«Quanto prima?»
«Un mese... Se non meno.» questa volta fu David a rispondere. «C’è un bel legame tra loro, si definiscono praticamente migliori amici, ma credici Alex. Se solo li vedessi insieme capiresti tutto.»
«Già, ma questo non è un motivo per portarci a 50 kilometri da scuola per un regalo.» sbuffò Wes, guardando l’ennesima vetrina.
«Glielo dobbiamo. Ricordi l’anno scorso quando ci ha portato a fare shopping a Natale per i regali di Emma e Kylie? Dopo quello gli dobbiamo tutto.»
Sul volto di Alex si formò un ghigno ed affrettò il passo per raggiungere il suo amico. «Ehi,» lo salutò, avvolgendo un bracci attorno alle sue spalle «tutto apposto?» gli chiese con un affettuoso sorriso.
«Sì sì, grazie. Perché non dovrebbe?»
«Beh, non so... Di solito in questo periodo dell’anno non sei, diciamo l’anima della festa. Volevo accertarmi che non mi stessi troppo giù.» rispose tirando un leggero pugno sulla spalla del suo amico. Il sorriso non si spense quando serenamente continuò a parlare «Però quest’anno sei diverso, ti vedo più tranquillo e soprattutto... sorridente. Che succede?» chiese tirandogli qualche scherzosa gomitata. La realtà era che non stava scherzando, ciò che diceva era vero, era la prima volta dopo anni che rivedeva il suo amico così sereno con sé stesso il quel periodo dell’anno «Ho come la sensazione che tu abbia qualcosa da dirmi.»
Blaine ridacchiò, scuotendo la testa:
«Te l’ho già detto in macchina, non c’è niente da dire. Pensavo che dopo tutto questo tempo avessi capito che non devi star ad ascoltare Wes e David!» disse indicando dietro di sé. «A proposito... Dove sono?» I due ragazzi erano spariti, fino a qualche attimo prima erano dietro di loro ed adesso sembravano dileguati nel nulla.
«Sono là.» lo rassicurò Alex, indicando un punto poco lontano, dove i due amici erano di fronte ad una vetrina. «Comunque,» lo riportò al discorso «Se hai bisogno di qualcosa ci sono sempre. Lo sai, no?»
Blaine provò una grande affetto per Alex a quelle parole, gli aveva sempre voluto bene, sempre, fin da prima del suo coming out, ma se gli amici si riconoscevano nei momenti di difficoltà: Blaine era sicuro di aver trovato non un amico, ma un fratello.
Sorrise e rispose:
«Certo.»
Alex gli diede qualche leggera pacca sulla spalla, ma fu subito distratto da qualcosa che sembrò prendere totalmente la sua attenzione.
«Wes, Wes! Pollastre a ore due!» urlò. «Scusa Blaine.» disse velocemente, scappando dall’altro ragazzo «Wes!»
Blaine scoppiò gioiosamente a ridere, mentre sentì David arrivargli alle sue spalle:
«È assurdo come si esaltino nonostante sappiano come andrò a finire.» ridacchiò raggiungendolo.
Blaine sorrise:
«Secondo te impareranno mai?»
«No, certo che no.» entrambi scoppiarono a ridere vedendo i loro due amici avvicinarsi senza esitazioni alle due belle ragazze.
«Tutto bene, comunque?» chiese David «Ho visto che Alex era venuto a parlare con te. Non... Ti ha rotto, vero?» spiegò allo sguardo interrogativo dell’altro.
«No, no tranquillo. È il solito Alex.» ridacchiò, ma la sua attenzione su subito catturata da ciò che stava succedendo a pochi passi di distanza «Che sta succedendo?» da Wes, Alex e le due ragazze erano arrivati altri due ragazzi più alti e più muscolosi di quanto Alex, dato che era il più atletico e quello con le spalle più larghe, due potesse immaginare di essere. Videro i loro due amici indietreggiare e tornare a passo affrettato verso di loro.
«Ragazzi, continuiamo a fare shopping.» disse Alex senza fermasi, scappando il più lontano possibile dal punto dove erano.
Blaine e David si scambiarono uno sguardo divertito, scoppiando poi a ridere, scuotendo la testa.
*****


«Questi vanno bene?» chiese speranzosa Mercedes, mostrandogli un paio di guanti rossi con delle corna di renna bianche come decorazione.
«Quelli li potrebbe mettere solo Rachel.» sbottò impazientito Kurt, continuando a cercare.
«Effettivamente non avresti neanche tutti i torti.» sghignazzò la ragazza, riponendo al loro posto i guanti. «A proposito come mai lei non c’è?»
«Voglio bene a Rachel, ma non posso passare una giornata a fare shopping con lei. Prende dei capi che mi chiedo da dove li possa aver pescati in qualunque negozio si entri. Se vado a fare compere con lei è sicuramente per aiutarla a sistemare il suo guardaroba, non per altro.»
Mercedes al suo fianco ridacchiò:
«I giorni passano, ma Kurt Hummel non cambia!»
«Che c’è?» chiese il ragazzo facendo spallucce «Dico solo la verità.» disse, aggiungendo infine un sorriso scherzoso.
Mercedes sghignazzò, tornando poi a guardare il suo amico ancora intento nella sua ricerca, da quanto ne era immerso sembrava ne dipendesse la sua vita.
«Insomma,» disse dal nulla la ragazza «È un regalo piuttosto speciale, devo pensare. Sei davvero troppo critico per questo.»
Kurt arrossì, fermandosi per un attimo:
«Sì.» rispose semplicemente con un sorriso. «È davvero importante.» sussurrò a fior di labbra, così da non poter essere sentito da nessuno. Era la prima volta per lui che si dedicava con così tanta criticità ed amore ad una ricerca del genere per un altro ragazzo, certo, l’anno prima aveva avuto una tremenda cotta per Finn, ma questa volta era diverso. Kurt sapeva che non avrebbe sbagliato niente, se lo sentiva, sapeva che in ogni caso Blaine gli sarebbe rimasto accanto, non era una cotta come quella che aveva avuto l’anno precedente, non sapeva spiegarlo: lo sapeva e basta. Il ragazzo sorrise dolcemente a quel pensiero:
«E per te invece?» chiese all’amica iniziando ad avviarsi verso l’uscita del negozio «Qualche regalo speciale quest’anno?»
Mercedes scosse la testa:
«No,» rispose con nessuna tristezza in viso «tutto come di norma.»
«Davvero Mercedes, perché non provi almeno a vedere quel David di cui ti parlavo?»
propose Kurt senza esitazioni, non voleva insistere, ma voleva il meglio per la sua amica, voleva che anche lei iniziasse a vivere “un amore”. «È un bravo ragazzo, per non aggiungere il fatto che non è affatto male fisicamente. Ed è single.» aggiunse «Un bel cioccolatino disponibile per te, sicura di non volerlo?»
La ragazza scoppiò a ridere a quell’ultima frase:
«Da quando hai adottato questo nuovo modo di parlare?»
Kurt sorrise, senza far trasparire il suo leggero imbarazzo:
«Era giusto per fare. Comunque, davvero. Non vuoi farci neanche un pensierino?» chiese ancora una vola fermandosi ad una vetrina.
«Beh, non so... Perché no? In fondo non ci vedo niente di male nel conoscerlo.» rispose in un sorriso raggiante la ragazza, che fu subito raggiunta da un saltellante Kurt.
«Brava! Hai fatto la scelta giusta, sono sicuro che anche Blaine ne sarà felice!»
Mercedes ridacchiò, voltando la testa, ma ciò che vide la fece solo agitare:
«Kurt, Kurt, Kurt...» cercò di chiamare la sua attenzione, dandogli qualche leggera patta sul braccio.
«Che c’è?» chiese questo.
«Quello non è Blaine?» domandò la ragazza facendo un leggero cenno con la testa di fronte a sé.
Gli occhi di Kurt in quel momento si spalancarono. Un gruppo di ragazzi, capeggiato da uno moro e leggermente più basso, che Kurt riconobbe subito come Blaine, si stava pericolosamente avvicinando verso di loro.
«Oddio sì è lui!» esclamò in uno squittio, guardandosi attorno nella speranza di trovare un punto in cui nascondersi «Non ci deve vedere qui, capirà che sto cercando il regalo per lui!» squittì, prendendo la sua amica per il polso e trascinandola con sé dentro il primo negozio che trovò: un negozio di biancheria intima.
«Kurt!» lo chiamò Mercedes «Stanno per entrare!»
«Oddio, ma lo fanno apposta?» domandò incredulo Kurt, portando le braccia al cielo.
«Vieni!» disse prendendo la sua amica per il polso. «Nascondiamoci nei camerini.»
«Salve ragazzi, posso...?» iniziò a chiedere la commessa minuta, che fu subito zittita da Kurt «No, grazie, Stiamo andando a provarci... Questi.» prese un paio di calze a caso nella fila, dandoli in mano a Mercedes. «Grazie.» aggiunse velocemente sparendo nei camerini.
*****


«Davvero nel negozio di intimo?» chiese Wes inarcando un sopracciglio.
«Amico... Devo pensare male?» domandò questa volta Alex, mostrando un’espressione interdetta sul viso «Ci stai portando davvero tutti insieme lì dentro?»
Blaine lo guardò sperso, non capendo cosa volessero dire.
«Quello che intendo dire, amico. Non pensi che sia meglio tenere certi pensieri... per te?» domandò sottovoce Alex, avvicinandosi all’amico così da non farsi sentire.
«Che cosa!?» esclamò inorridito Blaine, sentendo in un secondo momento le guance avvampare. «Non... Ma cosa pensate!? No!»
Gli altri tre ragazzi scoppiarono a ridere per l’imbarazzo del loro amico:
«Ehi, tranquillo.» disse David, poggiandogli la mano sul braccio.
«Errore mio, scusa.» scoppiò a ridere Alex.
«Cosa gli volevi prendere qui?» chiese Wes, facendo un passo avanti dentro il negozio «Alex non aveva tutti i torti a pensare male.» disse in un ghigno scherzoso.
«Niente mutande, o altra roba... Erotica.» borbottò Blaine entrando con leggero imbarazzo «Volevo prendergli dei calzini.»
«Calzini?» domandò sorpreso Wes.
«Che regali sono dei calzini?» aggiunse Alex.
«Partendo dal presupposto che non è così assurdo fare dei calzini come regalo di Natale.» iniziò a spiegare Blaine «Sì, dei calzini. Kurt soffre spesso di freddo ai piedi, pensavo che dei calzini potessero essergli utili.» disse, sollevando leggermente le spalle.
«Ma che carino il nostro piccolo Blaine!» esclamò Alex, facendo qualche leggera carezza al suo amico, che ridacchiò tornando subito alla ricerca dei calzini.

Blaine dava le spalle ai camerini, non aveva idea però che il ragazzo per cui stava cercando il regalo si trovava pochi passi dietro di lui.
«Che cosa senti?» chiese in un sussurro Kurt a Mercedes, che stava spiando i ragazzi dalla porta lasciata socchiusa.
«Assolutamente niente.» rispose la ragazza.
«Vedi niente?» chiese questa volta.
«Il didietro di Blaine.» rispose lei, voltandosi per guardare l’espressione del suo amico, che si rivelò nient’altro che sorpresa con la bocca spalancata.
«Mercedes!»
«Che c’è? È la verità!» esclamò lei divertita «Vuoi vedere?» propose, invitandolo con un gesto della mano.
«No!» rispose prontamente l’altro con le punte delle orecchie rosse fuoco.
Mercedes ridacchiò, tornando a guardare.

Pochi minuti dopo Blaine fece la sua scelta.
«Lo sai vero che non se li metterà mai?» constatò Wes al suo fianco.
«Sono così osceni?» chiese preoccupato Blaine osservando i calzini. Il ragazzo asiatico annuì, quando li raggiunse David.
«Non starlo a sentire, sicuramente tu lo conosci meglio di questo troglodita.»
«Ehi!»
«Grazie.» ringraziò con un largo sorriso il ragazzo, per andare pagare e raggiungere Alex fuori dal negozio.

Quando si accertarono che nella zona non ci fosse nessun altro Warbler eccetto Kurt, lui e Mercedes uscirono dal loro nascondiglio.
«Secondo te per chi erano quei calzini?» chiese il ragazzo.
«E come posso saperlo io? Sentivo male, non ho capito una parola di quello che si dicevano Blaine e gli altri due. A proposito.... Il bel cioccolatino era David?» chiese in un radioso sorriso la ragazza.
«Sì.» rispose il ragazzo in un sorriso soddisfatto «Dovrei prendere questo come una conferma da parte tua per un possibile appuntamento?» chiese con felicità mentre uscivano dal negozio.
Sul volto di Mercedes si dipinse uno dei suoi soliti raggianti e inarrestabili sorrisi, che contagiò del tutto Kurt che iniziò a saltellare, contento di ciò che la sua amica aveva appena detto, quando lo sguardo si fermò su un negozio poco lontano, esattamente di fronte a lui.
«Mercedes,» la chiamò «Quella gliela devo assolutamente prendere.» disse, indicando il negozio di fronte a sé.


*****




N.d.A. Spero mi perdoniate per la lunga assenza e continuiate a seguire la FF.
Grazie di cuore >w<
  
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