The biggest mistake
Lo
sapeva. Lo sapeva che questa cosa avrebbe fatto male a molte persone,
ma
soprattutto a se stesso.
Lo
sapeva ma non riusciva a staccarsi da lui. L’attrazione
fisica era davvero
intollerabile.
Non
lo amava, certo, ma era estremamente sexy.
In
quel momento si era concesso il lusso di spegnare il cervello, tutti i
pensieri, cancellare tutte le resistenze e lasciarsi andare.
“Oh
Blaine. Lo sapevo che la tua reputazione qui alla Dalton aveva qualcosa
di vero
infondo.”
Dopo
settimane e settimane di richieste, messaggi e conversazioni piene
zeppe di
doppi sensi e frasette ammiccanti, finalmente Sebastian era riuscito a
farlo
crollare, perché aveva capito ormai su quale tasto avrebbe
dovuto giocare per
poter sbloccare Blaine.
Nell’aria
c’era un clima misto paura, sensualità e
colpevolezza.
Blaine
si era lasciato andare, ma era ancora rigido,
impietrito, un po’ per il fatto di
trovarsi davvero li in quella precisa situazione, un po’
perché Sebastian era
dannatamente bravo…
Dal
canto suo Sebastian era a dir poco trionfante. Non aveva dovuto mai
lottare
così tanto per riuscire ad avere qualcuno. Di solito ragazzi
e ragazze gli
cadevano letteralmente ai piedi con un solo cenno del capo. Facile,
veloce,
appagante.
E
proprio questa era la cosa che lo aveva attirato in Blaine. Non solo il
suo
corpo sensuale, armonioso e muscoloso, non solo la sua voce
così calda e
confidenziale, non solo il suo carattere gentile e combattivo allo
stesso
tempo. Tutto questo certo, ma soprattutto il fatto che sentisse
chiaramente che
Blaine era enormemente attratto da lui ma non volesse lasciarsi andare.
E questo
lo faceva letteralmente uscire fuori di testa.
Quindi
il trovarsi con lui, lì,
in quella precisa
situazione, lo faceva sentire un completo vincitore.
Blaine
era appoggiato al muro con le spalle, completamente preso da
quell’attenzione
così urgente che Sebastian porgeva al suo corpo. Il suo
maglioncino verde ora
ai loro piedi e la camicia era sbottonata dei primi tre bottoni. Il
ragazzo si
accorse subito che il marmo delle pareti alle sue spalle era davvero
gelato,
ora che a separarli c’era solo lo strato sottile della
camicia. Ma questo
provocò un brivido molto piacevole.
La
bocca di Sebastian era avida, inarrestabile e continuava senza sosta a
divorare
ogni centimetro della pelle scoperta di Blaine.
L’unica
cosa che disturbava Blaine in questo momento, oltre al sottile senso di
colpevolezza, era il fatto che tutto questo gli piaceva. Gli piaceva
molto.
Piegando
leggermente la testa all’indietro per permettere
all’altro ragazzo di
raggiungere anche gli angoli del collo, Blaine per la prima volta, da
quando
avevano varcato la soglia della Dalton quel pomeriggio, mise a fuoco la
stanza
dove erano capitati.
“No
basta Sebastian - basta ti prego!”.
Era
come se si fosse di colpo risvegliato da un lungo sonno, o da un
incantesimo.
La mente gli si dis - annebbiò di colpo. Si stava davvero
facendo prendere
dalla passione in quella stanza?
Tra
tutte le ale, corridoi e atri, erano finiti in quella
stanza. Non poteva essere una coincidenza. Come in un flash
gli passarono davanti tutti i momenti vissuti con i Warblers in quella
sala
prove. Tutte le prove, armonizzazioni e… l’arrivo
di Kurt. In quella stanza
aveva finalmente trovato il coraggio di confessarsi e ora era li con un
altro.
“E
ora cosa c’è che non va?” chiese stupito
Sebastian che nonostante tutto
continuava a restare appiccicato al corpo bollente di Blaine.
“Lo
sai che mi sento in colpa. Ancora. Poi questa
stanza…” Blaine spinse via l’altro
e, recuperato da terra il maglioncino, andò a sedersi sul
divano.
“Ma
quante volte devo ripeterti che non stai facendo niente di male? Non
stai
tradendo proprio nessuno. Ormai Kurt non c’è
più” disse con quel suo mezzo
sorrisetto.
“Ma…”,
i pensieri di Blaine ora che avevano preso il via non si potevano
più fermare;
si portò le mani al viso, i gomiti appoggiati alle ginocchia
e premeva i palmi
sulla fronte, quasi al volerli fermare tutti quei ricordi, tutte quelle
emozioni…
“Non
c’è nessun ma che regga! Blaine vuoi capire o no
che Kurt ti ha lasciato? Ormai
è finita. Volevi davvero durasse tutta la vita? Ma dai si
sapeva che sarebbe
finita così.” , ribatté Sebastian che
era davvero stanco di dover ogni volta
convincere Blaine che doveva farsene una ragione della partenza di
Kurt, “Vedi,
guardami! Io non mi sento mica in colpa!”.
“Certo,
tu cosa c’entri tra me e Kurt? E’ stato lui a
lasciarmi prima di partire per
New York. Ora sarà meglio che vada però. Devo
finire la relazione sul
consumismo” disse, alzandosi, con la testa ancora presa nel
vortice di pensieri,
e avviandosi alla porta d‘ingresso.
“Ok,
tanto tra mezz’ora inizio gli allenamenti di
lacross” e si alzò anche lui dal
divano. Era stato lungo il suo piano e la successiva opera di
convincimento che
aveva dovuto operare su Blaine, ma ora non voleva farlo scappare.
Doveva
andarci piano e sopportare quei momenti. Presto Blaine avrebbe
dimenticato Kurt
per sempre. Lo sapeva. Quanto poteva
essere forte una semplice cotta adolescenziale infondo?
Mentre
percorreva la strada verso casa in macchina Blaine era davvero
distrutto.
Dovette fermarsi sul ciglio di una strada secondaria, parcheggiare e
fermarsi a
riflettere.
Le
lacrime vennero giù da sole.
Dopo
molti mesi la ferita bruciava ancora e , nonostante facesse di tutto
per
cercare di buttarsi tutto il dolore alle spalle, bastava un
piccolissimo
granello di sale, un ricordo, un profumo, una sensazione a farlo
soffrire sempre
come il primo giorno.
Sebastian
era nello spogliatoio deserto che si finiva di preparare. Tutto quel
silenzio
lo costringeva a dare spazio ai suoi pensieri e alle parole che poco
prima
aveva pronunciato Blaine: - Tu cosa
c’entri tra me e Kurt? E’ stato lui a lasciarmi
prima di partire per New York.
Quello
che Blaine non sapeva però era che lui invece c’entrava.
NdA
Alloraaaa:
era un po’ che mi
frullava in testa la voglia di scrivere una storia sul Klaine; poi
è arrivato
Sebastian, l’idea di un possibile triangolo e… ho
già detto troppo.
Se
avete voglia fatemi sapere se vi
piace o se vi fa cagare. Anche le cose brutte fanno crescere.
Mi
sento quasi una profana del
Klaine e di Glee in generale. Spero sappiate perdonarmi.