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Autore: littlegreenhole    17/12/2011    2 recensioni
Cosa succede se a mettersi in mezzo alla storia di Kurt e Blaine ci sono il college, tanti sentimenti, ma, soprattutto Sebastian?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The biggest mistake

Memories  that  hurt

Lo sapeva. Lo sapeva che questa cosa avrebbe fatto male a molte persone, ma soprattutto a se stesso.

Lo sapeva ma non riusciva a staccarsi da lui. L’attrazione fisica era davvero intollerabile.

Non lo amava, certo, ma era estremamente sexy.

In quel momento si era concesso il lusso di spegnare il cervello, tutti i pensieri, cancellare tutte le resistenze e lasciarsi andare.

“Oh Blaine. Lo sapevo che la tua reputazione qui alla Dalton aveva qualcosa di vero infondo.”

 

Dopo settimane e settimane di richieste, messaggi e conversazioni piene zeppe di doppi sensi e frasette ammiccanti, finalmente Sebastian era riuscito a farlo crollare, perché aveva capito ormai su quale tasto avrebbe dovuto giocare per poter sbloccare Blaine.

Nell’aria c’era un clima misto paura, sensualità e colpevolezza.

Blaine si era lasciato andare, ma era ancora  rigido, impietrito, un po’ per il fatto di trovarsi davvero li in quella precisa situazione, un po’ perché Sebastian era dannatamente bravo…

 

Dal canto suo Sebastian era a dir poco trionfante. Non aveva dovuto mai lottare così tanto per riuscire ad avere qualcuno. Di solito ragazzi e ragazze gli cadevano letteralmente ai piedi con un solo cenno del capo. Facile, veloce, appagante.

E proprio questa era la cosa che lo aveva attirato in Blaine. Non solo il suo corpo sensuale, armonioso e muscoloso, non solo la sua voce così calda e confidenziale, non solo il suo carattere gentile e combattivo allo stesso tempo. Tutto questo certo, ma soprattutto il fatto che sentisse chiaramente che Blaine era enormemente attratto da lui ma non volesse lasciarsi andare. E questo lo faceva letteralmente uscire fuori di testa.

Quindi il trovarsi con lui, , in quella precisa situazione, lo faceva sentire un completo vincitore.

 

Blaine era appoggiato al muro con le spalle, completamente preso da quell’attenzione così urgente che Sebastian porgeva al suo corpo. Il suo maglioncino verde ora ai loro piedi e la camicia era sbottonata dei primi tre bottoni. Il ragazzo si accorse subito che il marmo delle pareti alle sue spalle era davvero gelato, ora che a separarli c’era solo lo strato sottile della camicia. Ma questo provocò un brivido molto piacevole.

La bocca di Sebastian era avida, inarrestabile e continuava senza sosta a divorare ogni centimetro della pelle scoperta di Blaine.

L’unica cosa che disturbava Blaine in questo momento, oltre al sottile senso di colpevolezza, era il fatto che tutto questo gli piaceva. Gli piaceva molto.

Piegando leggermente la testa all’indietro per permettere all’altro ragazzo di raggiungere anche gli angoli del collo, Blaine per la prima volta, da quando avevano varcato la soglia della Dalton quel pomeriggio, mise a fuoco la stanza dove erano capitati.

“No basta Sebastian - basta ti prego!”.

Era come se si fosse di colpo risvegliato da un lungo sonno, o da un incantesimo. La mente gli si dis - annebbiò di colpo. Si stava davvero facendo prendere dalla passione in quella stanza? Tra tutte le ale, corridoi e atri, erano finiti in quella stanza. Non poteva essere una coincidenza. Come in un flash gli passarono davanti tutti i momenti vissuti con i Warblers in quella sala prove. Tutte le prove, armonizzazioni e… l’arrivo di Kurt. In quella stanza aveva finalmente trovato il coraggio di confessarsi e ora era li con un altro.

“E ora cosa c’è che non va?” chiese stupito Sebastian che nonostante tutto continuava a restare appiccicato al corpo bollente di Blaine.

“Lo sai che mi sento in colpa. Ancora. Poi questa stanza…” Blaine spinse via l’altro e, recuperato da terra il maglioncino, andò a sedersi sul divano.

“Ma quante volte devo ripeterti che non stai facendo niente di male? Non stai tradendo proprio nessuno. Ormai Kurt non c’è più” disse con quel suo mezzo sorrisetto.

“Ma…”, i pensieri di Blaine ora che avevano preso il via non si potevano più fermare; si portò le mani al viso, i gomiti appoggiati alle ginocchia e premeva i palmi sulla fronte, quasi al volerli fermare tutti quei ricordi, tutte quelle emozioni…

“Non c’è nessun ma che regga! Blaine vuoi capire o no che Kurt ti ha lasciato? Ormai è finita. Volevi davvero durasse tutta la vita? Ma dai si sapeva che sarebbe finita così.” , ribatté Sebastian che era davvero stanco di dover ogni volta convincere Blaine che doveva farsene una ragione della partenza di Kurt, “Vedi, guardami! Io non mi sento mica in colpa!”.

“Certo, tu cosa c’entri tra me e Kurt? E’ stato lui a lasciarmi prima di partire per New York. Ora sarà meglio che vada però. Devo finire la relazione sul consumismo” disse, alzandosi, con la testa ancora presa nel vortice di pensieri, e avviandosi alla porta d‘ingresso.

“Ok, tanto tra mezz’ora inizio gli allenamenti di lacross” e si alzò anche lui dal divano. Era stato lungo il suo piano e la successiva opera di convincimento che aveva dovuto operare su Blaine, ma ora non voleva farlo scappare. Doveva andarci piano e sopportare quei momenti. Presto Blaine avrebbe dimenticato Kurt per sempre. Lo sapeva. Quanto poteva essere forte una semplice cotta adolescenziale infondo?

 

Mentre percorreva la strada verso casa in macchina Blaine era davvero distrutto. Dovette fermarsi sul ciglio di una strada secondaria, parcheggiare e fermarsi a riflettere.

Le lacrime vennero giù da sole.

Dopo molti mesi la ferita bruciava ancora e , nonostante facesse di tutto per cercare di buttarsi tutto il dolore alle spalle, bastava un piccolissimo granello di sale, un ricordo, un profumo, una sensazione a farlo soffrire sempre come il primo giorno.

 

Sebastian era nello spogliatoio deserto che si finiva di preparare. Tutto quel silenzio lo costringeva a dare spazio ai suoi pensieri e alle parole che poco prima aveva pronunciato Blaine: - Tu cosa c’entri tra me e Kurt? E’ stato lui a lasciarmi prima di partire per New York.

Quello che Blaine non sapeva però era che lui invece c’entrava.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NdA

Alloraaaa: era un po’ che mi frullava in testa la voglia di scrivere una storia sul Klaine; poi è arrivato Sebastian, l’idea di un possibile triangolo e… ho già detto troppo.

Se avete voglia fatemi sapere se vi piace o se vi fa cagare. Anche le cose brutte fanno crescere.

Mi sento quasi una profana del Klaine e di Glee in generale. Spero sappiate perdonarmi.

   
 
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