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Autore: Giulsigelso    25/12/2011    3 recensioni
Longfic su Brit e San, e quello che succede loro successivamente alle vacanze Natalizie.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Coppie: Brittany/Santana
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Never knew I could feel like this

Like I've never seen the sky before

I want to vanish inseide your kiss

And everyday I love you more and more.

[Come what may – Moulin rouge soundtrack]

 

 

Camminava verso scuola con la musica alle orecchie, mentre canticchiava una delle canzoni che aveva sempre desiderato di proporre al Glee. La sua cosa ondeggiava sopra il suo collo coperto da una sciarpa per impedire un solito mal di gola che le avrebbe impedito di cantare. Oramai era una delle poche attività divertenti che le erano rimaste, il suo cuore era e restava sempre sospeso fra le note di quel pianoforte e le sembrava che riuscisse a battere soltanto quando anche lei riproduceva quelle note, sotto gli sguardi meravigliati delle compagne. Ed oggi era uno di quei giorni. Voleva cantare per il compito che il signor Shuester aveva dato loro quella settimana. Era entrata nella scuola sotto gli occhi di tutti e con il suo solito sorriso altezzoso, diretta verso il suo armadietto. Salutò qualcuno con un gesto della mano, e aspettò la fine della canzone per spegnere il lettore e posarlo nello scaffale del suo armadietto. Prese i libri che le servivano per le prime due ore e andò a lezione.

Oggi è il primo giorno di scuola dopo le vacanze di Natale, e non mi hai neanche salutata da quando sei tornata. Ci vediamo a pranzo?

Riconobbe subito la scrittura e accartocciò il biglietto trovato sul tavolo nel palmo della mano, per poi lasciarlo cadere nella sua borsa semi aperta.

Si guardò intorno velocemente e non la vide seduta da nessuna parte. Non la meravigliava, perchè sapeva che se ci fosse stata si sarebbe seduta esattamente alla sua destra, mentre lei, come sempre, avrebbe preso il posto comodo, dove poteva poggiare la spalla al muro, mentre fingeva di ascoltare la lezione. Così come fece in quel momento.

 

Se solo potessi uscire da questa aula e andare direttamente alla lezione con il Glee. Non aspetto altro, perchè ho una sconfinata voglia di vederla e abbracciarla. Chissà se le piacerà quello che le ho preso. Ma di certo le piacerà. La conosco bene ormai.

 

Sorrise al nulla e l'ingenuo supplente di fisica rispose al sorriso, pensando che fosse diretto a lui. Santana iniziò a fare cerchi concentrici sul banco, dondolata dall'altalenante tono di quel giovane uomo. Era certa che nessuno lo stava seguendo.

Fortunatamente la campanella suonò e tutti i ragazzi si alzarono coordinati, senza nemmeno aspettare che il professore finisse la sua frase, lasciandolo lì con il gesso sospeso di fronte la lavagna e una spiegazione incompiuta. Santana gli sorrise prima di uscire e scosse la testa, conoscendo ormai troppo bene tutta quella gente che andava a scuola sua, ed essendo perfettamente cosciente del fatto che nessuno se ne fosse neanche accorto.

Iniziò così a girare nei corridoi straripanti di ragazzi e ragazze come lei, ancora sconvolti e scossi dalle vacanze. Assenti.

 

**

-Mi scusi, ma quindi l'accento qui dove va?-

Era stata la sua domanda. La professoressa aveva cercato di risponderle ma era stata distratta dalle pareti di vetro di quella stanza. La aveva vista passare e si era lasciata catturare dall'ondeggiare dei suoi capelli sulle sue piccole spalle.

Come sempre, era la stessa. Il sorriso ingenuo sulle guance lisce e quegli occhi che avrebbe riconosciuto dovunque. Non ascoltò neanche la risposta dell'insegnante e fece finta di prendere un appunto. Non riuscì a pensare ad altro per tutto il resto della lezione, e non smise di pensare al suo sorriso neanche quando se la vide davanti e la trascinò dentro uno di quei laboratori che restano inutilizzati nell'ora della pausa pranzo, e la aveva baciata, tenendole il viso tra le mani.

-Mi eri mancata- aveva sorriso la bionda, quando si sciolsero da quel bacio, e poggiando una delle mani su quelle dell'altra ragazza.

-E sembra troppo poco originale dirti che anche tu mi sei mancata- ribatté Santana, che mai e poi mai le avrebbe dato quel sazio. - Ma posso dirti che ti ho portato un regalo.-

-Se mi hai portato un regalo significa che mi hai pensato!- Brittany si era illuminata e sembrava una bambina che aspettava il regalo direttamente dalle mani di Babbo Natale. E quel suo modo di fare faceva impazzire Santana, anche se, ovviamente, non poteva scoprirsi troppo.

-Sei sempre la stessa.- Sembrava che la volesse quasi rimproverare, ma quando si mosse verso la sua borsa, per prendere quel sacchettino blu, nessuno le impedì di sorridere teneramente.

Brittany si sedette su uno dei banchi e lasciò le sue gambe ondeggiare avanti e indietro sotto la sua divisa da Cheerleader e appena vide il sacchetto davanti a sé si illuminò in un altro dei suoi sorrisi, prendendolo e scuotendolo curiosamente.

-Non sentirai nessun rumore- rise Santana- aprilo e basta-

Ma prima che potesse finire la frase, il regalo era già nelle mani della bionda, che abbracciò l'altra, seguendo il suo abbraccio con una serie di infiniti grazie.

 

 

  
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