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Autore: ArchiviandoSogni_    06/01/2012    11 recensioni
[Spoiler 3x10 - Finale]
Momento introspettivo visto dagli occhi di Damon.
Come ha vissuto dentro se stesso, quell'attimo e quegli ultimi minuti?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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We're holding on and letting go

 
 








Sono un’idiota, un essere incasinato nella sua essenza.
Ho deluso Stefan e ho appena manipolato i ricordi di Jeremy sotto lo sguardo di una Elena quasi in lacrime e un Alaric commosso e triste.
Ed io?
Qualcuno può farmi dimenticare tutta la sofferenza accumulata nella mia lunga vita?
La risposta è sempre la stessa. Solo una persona potrebbe farlo e quella persona adesso è al mio fianco, sotto questo portico dove solo pochi mesi prima, avevo baciato Katherine scambiandola per lei.
 
Lei che ho sempre voluto, ma che non ho mai potuto avere.
Lei che ho sempre preso in giro, per nascondere i miei veri sentimenti.
Lei che mi ha odiato e capito come nessuno aveva mai fatto.
 
E’ qui, così vicina, così indifesa; sotto queste stelle luminose e rassicuranti. Sembra tutto così sbagliato e così ingiusto, eppure loro continuano a brillare, continuano a svolgere il loro compito nonostante le avversità e le disgrazie di questo folle mondo.
Ed io?
Ed io sono qui vicino che sto dicendo le cose più sbagliate, lasciandomi trasportare da delle emozioni nuove e del tutto travolgenti.
So come si sente, so cosa vuol dire sentirsi in colpa per salvare una persona cara. Io e lei siamo così simili che solo a pensarlo in questo momento, mi spaventa.
Mi spaventa vederla camminare nervosamente per questo piccolo portico ed io sono sull’uscio perché non riesco a fare ciò che vorrei. Vorrei abbracciarla e dirle che è la persona migliore del mondo, una ragazza talmente forte da essere già diventata donna senza essersene resa conto.
Vorrei dirle che potrebbe essere la donna perfetta per me ed invece mi vengono fuori solo parole sconnesse o inutili.
“E’ davvero fortunato ad averti come sorella.”E i miei occhi possono forse esprimere quelle parole che mi si sono bloccate in gola, che fanno male nel mio petto così vuoto.
“Grazie.”
Sarebbe bello dirle la realtà, oppure baciarla senza indugi. Ma ormai lo so bene che usare l’ironia e il sarcasmo è sempre più facile, così vile forse da parte mia, ma almeno mi permette di filtrare il dolore e la debolezza.
Curvo le labbra e sussurrò solo due parole semplici, nascondendo l’amarezza con un sorriso sghembo e tirato.
“No problem.”
Questo cielo così bello forse mi vuole regalare qualcosa, perché nel suo sguardo percepisco sentimenti diversi. Non si ferma, probabilmente mi avrebbe congedato con una buonanotte pacata e leggera. Invece continua increspa le sue labbra e parla ancora. E mi farà male, sento la mia umanità fiorire come non mai.
“Non solo per questo, Damon. Per tutto… Non so cosa farei se tu non ci fossi.”
Deglutisco appena e non riesco a sentire più nient’altro. Freddo? Calore? Amore? Odio?
Sento solo quelle parole che lente si insinuano sotto la mia pelle e mi fanno illuminare gli occhi di un’emozione mai provata prima di allora : Affetto. Nonostante il suo amore per Stefan, nonostante il mio essere un fottuto menefreghista, nonostante la mia esistenza da mostro ignobile.. Lei, mi vuole bene. Lei mi ringrazia.. Lei mi vuole qui. Questo conta ed io non riesco a controllare più i miei pensieri, i miei sogni ricorrenti ed i miei incubi peggiori.
“Dovrei dirti una cosa, Elena.”
Anche sul suo volto vedo del leggero sgomento per queste parole.
Cavolo, mi tiro indietro. Non posso dirle che vorrei baciarla, non posso confessare i miei tormenti viscerali.
“Stefan non ci ha fregati.” Prendo fiato leggermente e continuo.“Ci ha fregati, ma l’ha fatto per una buona ragione.”
“Quale?”
Quanto mi costa ammetterlo, facendo diventare di nuovo Stefan il protagonista dei nostri discorsi. Ancora una volta lui è quello buono e io il cattivo schifoso.
 
O forse parlo di Stefan per evitare di dire ciò che mi preme il cervello da tempo?
 
“Ha salvato Klaus, per salvare me.”
Un altro sguardo.. Ti prego Elena non ritornare ad amarlo, guarda me! E continuo, continuo a lodarlo, perché mi fa troppa paura questa tensione tra di noi.
 
Parlo di Stefan, per non parlare di me.
 
“Poi ha rubato le bare per pareggiare i conti.”
Mi volto e provo ad andarmene via, ma lei mi ferma in tempo con le sue parole.
“Damon se l’ha fatto per proteggerti, allora… Perché mai avrebbe dovuto farlo? Cioè…”
No, non farlo Elena. Non farmelo dire.
“Oh, cosa significa?”
“Cosa significa?”La rabbia e risentimento mi pervadono, perché dovrò dirlo un’altra volta. Dovrò ammettere la mia stupidità di fronte a lei.
“Significa che sono un idiota.”Volto il viso e la guardo di nuovo. Il coraggio che mi è sempre mancato, il coraggio di provarci : è improvvisamente arrivato. In quei occhi caldi e così grandi, in quei occhi che hanno visto troppo dolore. Mi sento forte, per lei.. Per me. Sento che posso svuotarmi.
“Perché per un secondo ho pensato che non avrei più dovuto sentirmi in colpa.”
 
E’ la mia voce che trema?
 
“Di che stai parlando? In colpa per cosa?”
I miei occhi si muovono frenetici quanto i miei pensieri. La guardo di nuovo e una nuova dose di coraggio mi investe e mi inebria i sensi. Parlo? Forse.. Forse devo farlo. Devo dirglielo, finalmente.
 
“Per il fatto che voglio quello che voglio.”
Silenzio e sguardi. Elena lo abbassa per prima e mi guarda come non aveva mai guardato nemmeno Stefan. Mi guarda le labbra, sussurra il mio nome ed io invece continuo a parlare,  perché non posso più aspettare. Farebbe troppo male smettere adesso.
“No, lo so. Credimi, lo capisco.”Respiro amaramente e continuo. “La ragazza di mio fratello e tutto il resto.” E con un sorriso, concludo.
 
Finalmente l’ho ammesso e questa volta non ho intenzione di soggiogarla e di rimanere l’unico a logorarsi in un amore velenoso e dolce allo stesso tempo.
Posso finalmente andarmene, lo sto già facendo. So che nonostante lei mi voglia bene, non mi ama. So che devo lasciare che viva la sua vita da umana senza di me. Vado, passo dopo passo sto per scendere i gradini e… E no cazzo! Perché devo soffrire solo per delle misere parole? Perché non faccio veramente qualcosa che mi faccia almeno avere un vero e proprio rimorso? Logorarsi per cosa? Per averle detto solo che la voglio?
No ,cavolo. Damon Salvatore, girati e fai il tuo dovere. Esponiti! Muoviti e torna indietro.
Mi volto e le parole seguono il proprio corso attraverso le mie corde vocali.
Il cuore che ho reputato morto per anni, torna a pulsare e ad agire per conto suo.
 
“No, no. Sai che c’è?”
 
Non ho più tempo, devo farlo. Questo è ciò che la mia mente ormai, totalmente influenzata dal cuore, mi ripete senza fermarsi.
La guardo e mi sento troppo vulnerabile.. Troppo. No, devo farlo. Devo.
 
“Se devo sentirmi in colpa per qualcosa, mi sentirò in colpa per questo.”
 
I miei piedi si muovono, due falcate e sono di nuovo di fianco a lei. Non la guardo più, ora ho tutto il coraggio necessario, ho la forza esatta per portare le mie mani sul suo viso e fra i suoi lunghi e morbidi capelli.
Troppi ricordi mi attanagliano la mente, ma la lascio viaggiare.
Ormai sono stufo di nascondermi.
Le mie labbra finalmente giungono sopra le sue. Ma ora non lo voglio solo io, lei.. Lei mi ricambia e ci sfioriamo davvero stavolta. Niente punto di morte, niente Damon ferito e bisognoso di aiuto.
 
Ora siamo qui, entrambi vicini, entrambi che respiriamo qualcosa dell’altro. E appena sento le sua mani sopra le mie, appena le sento accarezzarmi davvero senza spostarmi, beh.. Sono felice. Felice come non capitava da 173 anni. Felice perché finalmente mi sento ricambiato, amato e forse capito.
Le mia labbra che hanno saggiato tanta carne e sangue, ora sono davvero appagate e sfamate. Ho Elena di fronte a me, che mi sfiora e si lascia scoprire davvero.
Ci stacchiamo così, lentamente e senza fretta. Respiriamo ancora questi attimi unici e che probabilmente rimarranno nella memoria di entrambi per molto tempo.
Beh, per me questo significava l’eternità ,però avevo qualcosa da rimpiangere.
Elena e le sue labbra con i suoi occhi liquidi e il suo corpo caldo.
Ci guardiamo ancora. E la consapevolezza fa breccia nel mio sguardo di ghiaccio trasformandolo in acqua cristallina.
E il suo?
Il suo è dolce e caldo.
Ho paura che possa pentirsi ora. Ho paura che possa dirmi “No Damon… Non posso!” E allora una lieve smorfia, che avrei voluto tramutare in sorriso, mi spunta sulla labbra.
“Buonanotte.”Lo sussurro ed il momento di andar via è arrivato.
Lascio che le mie mani tornino al loro posto lungo il mio fianco e che le mie labbra si discostino da Elena.
Scendo i gradini e me ne vado.
Sento che sospira leggermente quando ormai sono lontano, però non mi volto e non voglio tornare indietro.
Baciarla due volte in una sera, non era il caso, no?
Sorrido ancora e stavolta senza timore od ironia.
Sorrido alle stelle perché in fondo, anche loro ci hanno osservate soddisfatte.
E anche il mio cuore sorride, finalmente sfamato come non lo era mai stato, come non lo sarebbe stato forse mai più.
 
 

The end

 



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Le emozioni che ha suscitato questo momento erano troppe.. Ho dovuto scrivere per rilassarmi. xD
Spero non sia una cavolata, mi è uscita di getto!

Un grosso bacio e a presto :)


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