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Autore: medeamazon    12/01/2012    5 recensioni
Una missione inusuale per Sakura e Sasuke li porterà in un mondo nuovo e selvaggio, dove nemici subdoli e infidi li insidieranno. Trovarsi senza possibilità di usare chakra e isolati dal mondo degli shinobi come inciderà nella loro missione? Dovranno coprirsi le spalle ma non sarà così semplice distinguere ciò che è lecito da ciò che non lo è. Ma dopotutto nuovo mondo significa anche nuovo inizio e nuove occasioni..
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Dopo la serie
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lL’ Arena
 
 
L’ufficio dell’Hokage era, come al solito, sovraffollato di carte e documenti vari.
Sasuke si guardava intorno con aria annoiata, in attesa che Tsunade levasse gli occhi da quello che doveva essere l’ultimo rapporto che gli era pervenuto e lo degnasse di una spiegazione sul perché era stato richiamato in quel luogo dopo un tempo indecentemente breve dalla fine della sua ultima missione.
- Aspetto l’altra persona che ho convocato oltre a te – lo informò levando appena gli occhi dalla sua lettura.
Finalmente la porta si spalancò e un’affaticata Sakura entrò scusandosi del ritardo, gli occhi fissi sulla donna, che imploravano perdono e misericordia.
Notando però che la sua maestra non sembrava arrabbiata, si permise di notare che nella stanza c’era quel compagno che aveva salutato solo poche ore prima.
- Sasuke, che ci fai qui?-
L’ovvietà della risposta impedì al ragazzo di degnarla di qualche parola e si limitò a spostare  velocemente lo sguardo sul Godaime che non aveva smesso di leggere il rotolo con espressione sempre più preoccupata.
- Vi ho convocati perché ho una missione…particolare da affidarvi-
- Naruto è in ritardo come al solito, se vuole vado a chiamarlo- la interruppe Sakura. Notoriamente, solo lei e Shizune potevano pensare di interrompere Tsunade senza riportare gravi lesioni.
Infatti l’Hokage sbuffò semplicemente e le spiegò ciò che Sasuke aveva già intuito.
- Non è una missione del team 7, dovrete svolgerla solo voi due-
Nonostante l’avesse già intuito, il moro non riuscì a impedirsi di sollevare un sopracciglio, mentre Sakura rimaneva senza parole per la sorpresa.
- Avete sentito parlare delle strane sparizioni di ninja nelle ultime due settimane? –
- Quelle dei ninja della nuvola? Ho sentito che le indagini hanno trovato qualche indizio- rispose Sakura.
- No. Il Raikage ha messo in giro la notizia per tranquillizzare amici e parenti degli scomparsi. In realtà la polizia della Nuvola brancolava nel buio… fino ad un paio di giorni fa.-
Attesero pazientemente che continuasse.
- ci sono state altre sparizioni, che hanno coinvolto ninja della Sabbia, della Roccia e della Nebbia. Non ci sono collegamenti tra i vari scomparsi, vi  sono chunin e qualche jonin, catturati, o uccisi, dopo che avevano concluso le loro missioni, sulla via del ritorno scompaiono le loro tracce-
- In pratica sono in pericolo tutti quelli che sono per ora in missione- tirò le somme Sasuke.
Tsunade annuì.- Per questo i miei colleghi stanno cercando di non far trapelare la notizia. La situazione degenererebbe se si venisse a sapere che un nemico invisibile riesce a mettere nel sacco jonin esperti facendo sparire ninja a caso-
- Neanche gli AMBU sono riusciti a raccogliere informazioni?-
- Stavo appunto leggendo il loro rapporto, in cui mi hanno confermato le loro ultime supposizioni.-
- Ma perché mandare ninja della foglia se non ci hanno ancora colpito?-
La domanda di Sasuke, ignorando deliberatamente i principi dell’alleanza degli shinobi, che esortavano (non obbligavano) a concedere aiuto ai Paesi alleati in caso di minaccia contro gli shinobi, colpì però nel segno.
- Abbiamo avuto delle vittime: un jonin e una chunin della vostra età non sono tornati dalla missione che gli avevo affidato qualche giorno fa-
Sakura sgranò gli occhi, sorpresa e preoccupata.
- Tranquilla, non è nessuno di loro- la anticipò Tsunade, riferendosi ovviamente agli inseparabili amici di sempre.
- Ad ogni modo, saremmo comunque stati costretti ad intervenire e si dà il caso che gli AMBU hanno da poco scopeto che le persone scomparse sono collegate in qualche modo al paese del Tè. Entrambi si stupirono nel sentire il nome di quel Paese teatro della loro ultima missione prima del..disastro.
- Chi aveva appena finito una missione lì, chi ci aveva soggiornato da poco, le tracce si interrompono tutte intorno a quel Paese. La vostra missione è, come avete capito, scoprire chi o cosa c’è dietro tutto questo, anche facendovi catturare e capire che fine fanno questi ninja; gli AMBU sono stati più discreti del solito, e nessuno dovrebbe aver capito che siamo già arrivati a Paese del Tè. Immagino che abbiate capito anche che affido a voi questa missione perché c’è bisogno di qualcuno che si faccia riconoscere come ninja, senza maschera-.
Il tono ufficiale aveva irrigidito i due ragazzi, che automaticamente si erano messi nella posizione per ricevere ordini.
- Queste sono tutte le informazioni sugli shinobi scomparsi. Mi raccomando, se dovesse esservi impossibile mettervi in contatto con noi, sappiate che avete un mese di tempo, e se entro questo mese, non sarete ritornati sarò obbligata a darvi per dispersi e mobilitare la maggior parte dei ninja per stanare questo o questi criminali. –
La gravità della situazione emerse con chiarezza dalle ultime parole dell’Hokage, dato che era implicito che, se lei avesse spiegato le forze militari di Konoha, gli altri Kage non ci avrebbero messo molto per seguirla.
- E gli altri villaggi che stanno facendo?- chiese Sakura.
- Hanno approvato la vostra missione e il tempo stabilito affinché possiate svolgerla; sappiate però che se la situazione si aggravasse non potrei prevedere le reazioni dei Kage.-
La rosa aveva mille domande per la testa tra le quali perché la sua maestra avesse scelto lei per una missione tanto delicata e importante da coinvolgere tutti i principali Villaggi ninja, o ancora perché Naruto non potesse venire con loro, ma accantonò i dubbi per fare attenzione alle successive parole della shisho, che aveva assunto un tono meno formale e più preoccupato.
- Non vi nascondo che non ho davvero idea di come abbia potuto questo fantomatico nemico far fuori tanti ninja senza lasciare un indizio. Avete affrontato pericoli immensi nella vostra vita, ma ricordate sempre che il nemico potrebbe conoscere tutte le vostre mosse, mentre voi non sapete nulla di lui. Quindi fate attenzione, e non esitate a fare qualsiasi cosa per intrufolarvi nella mente del vostro avversario. Ne vale della vostra vita.- Le parole preoccupate colpirono l’allieva, che si fece più seria.
- Penso di sapere cosa fare se incontro un avversario.- Il sarcasmo di Sasuke non risparmiava nessuno e Sakura lo guardò, allarmata e fece per rimproverarlo ma Tsunade la anticipò.
- Molto bene. Vi pregherei di partire il più presto possibile. Passate da Naruto, visto che mi verrebbe difficile non farlo preoccupare per una vostra assenza così lunga se doveste andarvene senza salutarlo. L’appuntamento è tra mezz’ora alla porta sud.-
- Ma shisho, i pazienti..-
- Ci penserà Shizune tranquilla.-
-Cosa dobbiamo dire a Naruto?- Intervenne il moro.
- Che vi mando a Suna per una farvi fare da intermediari col Kazekage; poi ci penserò io. È tutto, potete andare.-
Si congedarono e uscirono insieme dall’ufficio.
- Andiamo insieme da Naruto?- propose Sakura. La conversazione l’aveva inquietata e non voleva restare troppo a rimuginare sui suoi pensieri.
Sasuke sbuffò. – Come vuoi –
Si diressero all’Ichiraku, ovviamente senza neanche pensare che Naruto potesse essere in alcun altro luogo per tutta la giornata, visto che dopo ogni missione passava almeno un giorno intero da Teuchi, come per scusarsi di essere stato assente mentre era in missione.
Durante il tragitto Sakura ammirò la giornata che volgeva al termine. Doveva essere davvero grave la situazione se la shisho la mandava in missione a quell’ora.
- Potremmo camminare solo un paio d’ore- Evidentemente anche Sasuke seguiva la sua linea di pensieri.
Il rapporto tra loro due era piuttosto complicato da quando era finita la guerra e tutti i Kage avevano deciso di punirlo con un paio di mesetti di arresti domiciliari e un’altra mezza dozzina di missioni gratis e socialmente utili. Non che questo fosse stato il piano iniziale: Raikage e Tsuchikage erano più propensi per una semplice pena di morte, ma il carisma e la storia di Naruto non potevano lasciare indifferenti nemmeno loro, e non se la sentirono di rovinare la felicità di quel ragazzo che aveva praticamente salvato il mondo; non che la questione stesse loro tanto a cuore da impuntarsi per vedere l’Uchiha morto.
Così Sasuke era tornato e piano piano, anche gli amici avevano perdonato gli errori catastrofici del suo passato. Dopotutto anche loro erano felici di rivederlo, soprattutto ora che si era lasciato alle spalle quelle manie omicide così fastidiose.
Per quanto riguarda gli abitanti del villaggio, beh, ci era voluto un po’ di più per convincerli  che i loro bambini non correvano rischi se superavano la distanza di tre metri dall’ ex-nukenin , e alla fine più che altro, la faccenda era caduta se non nel dimenticatoio, quantomeno nell’indifferenza.
Sasuke intanto era rimasto Sasuke. Ovvero aveva accettato la punizione sapendo che si sarebbe meritato  di peggio, aveva cercato di non essere troppo brusco con i pochi amici che lo avevano ricominciato a trattare come uno di loro. La rabbia immensa si era trasformata in malinconia profonda che anche se cercava di nascondere con la solita faccia indifferente, traspariva agli occhi di chi lo conosceva bene.
A chi si chiedeva cosa l’aveva spinto a tornare a Konoha bastava guardare gli scherzosi e pesanti pugni che lui e Naruto si scambiavano quotidianamente, o il contegno rispettoso che utilizzava con Kakashi-sensei, o lo sguardo preoccupato che rivolgeva a Sakura quando si trovavano in una situazione di pericolo. La risposta a quel punto diveniva palese.
Le ragazze urlanti che lo avevano circondato fin da piccolo tornarono a scocciarlo, quando finalmente capirono che non le avrebbe massacrate per poi darle in pasto ai serpenti. Ma non per questo aveva raggiunto livelli di socialità tale da non scacciarle in malo modo quando si presentavano.
Per amor di pace aveva imparato a tollerare e quasi apprezzare la presenza di Ino, Tenten ed Hinata, le uniche a trattarlo come lo trattavano i suoi cosiddetti compagni.
L ‘unica donna però con cui aveva un rapporto che superasse il livello della civiltà, era ovviamente, l’Haruno. Niente di nuovo sotto il sole. Fin da quando erano diventati compagni, una mezza dozzina di anni prima, Sakura aveva avuto l’onore e il privilegio di prendersi certe libertà con il bel moro. Come poterlo andare a trovare a casa, ciarlare in continuazione persino accanto a lui, chiedergli consigli professionali, avere l’onore di essere protetta  nientemeno che dall’ultimo Uchiha in circolazione.
Eppure adesso il loro rapporto era cambiato. Nonostante i rossori, l’insicurezza, l’indifferenza e la freddezza avessero caratterizzato la loro amicizia dodicenne, il loro era stato un rapporto genuino, quasi infantile. Adesso entrambi si rendevano conto che non potevano recuperare quel tipo di relazione, e non per i tentati omicidi reciproci che si erano scambiati al tempo della guerra. Si aggiungevano altri fattori: la privacy di Sakura, se prima era a livelli che ora Sasuke sapeva essere normali, adesso era diventata quasi patologica (cosa ovvia, dato le sue esigenze, di donna e non più ragazza, ma arrivare a bandirli dalla sua stanza persino quando era in pigiama gli sembrava esagerato); se poteva capitare magari di sfiorarsi accidentalmente, la Sakura dodicenne avrebbe dato in escandescenze e sarebbe finita lì, mentre la Sakura diciottenne faceva in modo di evitare questi accidenti  e quando era costretta a toccarlo per curarlo, sembrava in imbarazzo, come d’altronde, in fondo, a volte, anche lui si sentiva accaldato. Si rendeva conto che il rapporto tra un ragazzino e una ragazzina dodicenne non poteva restare immutato in quella che ormai era la fine dell’adolescenza. Si mettevano in mezzo imbarazzi, sottintesi, doppi sensi che non avrebbero mai potuto essere colti da persone più piccole.
Vedeva però che Sakura era molto più naturale con Naruto e persino con Sai, con loro aveva più confidenza anchefisica, li picchiava e li toccava più spesso, e Sasuke aveva persino assistito alla scena della testa di Naruto addormentata sopra le gambe di Sakura.
Non poteva dire che questo gli desse fastidio, usciva raramente dallo stato di pensieri cupi che lo assorbiva e su cui non riusciva a non indugiare; ma a volte si sorprendeva a chiedersi se per caso non avesse lui qualcosa che non andava, se lei davvero non volesse toccarlo per una sorta di reminiscenza dell’antica paura che aveva dovuto aver provato le volte che si erano incontrati nel suo…periodo buio.
Così la loro amicizia continuava lampante, dimostrata dai frequenti sorrisi di lei, dalla sincronia che avevano nel prendere in giro Naruto, dai gesti gentili che lei pur sempre gli riservava. Dell’amore che lei gli aveva confessato con tanta passione, non se ne avevano testimonianze, se non per gli occhi tristi della rosa, per le lunghe discussioni in lacrime di questa con la bionda sua amica ( indizi questi che l’Uchiha ignorava ), e per certi sguardi che l’interessato coglieva solo a volte, scambiandoli come fraintendimenti della sua mente abituata a vederla sempre innamorata di lui, pieni di quell’amore che agli occhi degli altri sembrava sorprendente trovare ancora così immenso e immutato.
Persi ognuno nelle proprie riflessioni, si accorsero di essere arrivati, e senza sorprendersi trovarono Naruto che li accolse salutandoli a bocca piena.
- Tee, akua-schan e i ate qui?-
Il pugno di Sakura fece inghiottire velocemente l’immensa quantità di ramen che il biondo stava ingurgitando.
- Ahi! Teme, Sakura-chan! Cosa ci fate qui?-
-Partiamo per una missione- Sasuke fu conciso come al solito.
Naruto sgranò gli occhi. –Cosaaa?? Ma siamo appena tornati!! Ora la baa-chan mi sente!!-
- Ehm.. veramente, Naruto, la missione è stata affidata solo a me e a Sasuke-
Un altro po’ e gli occhi dell’Uzumaki sarebbero davvero uscito dalle orbite- Cosaaa?? M-ma perché??-
- é una missione diplomatica, andiamo a Suna come ambasciatori e ci rimarremo per un po’ a svolger mansioni burocratiche. Penso che la shisho abbia missioni più…attive per te-lo consolò Sakura.
- Ma io voglio venire con voi!- Il tono infantile e piagnucoloso di Naruto era prevedibile.
- Non fare l’immaturo, sono ordini dell’Hokage, quando avrai tu quella carica vorresti che i tuoi sottoposti dubitassero delle tue decisioni?- Il biondo assunse una posizione pensosa.
- Mmm.. penso di no-
- Ecco quindi adesso fai il bravo e domani mattina ti alzi presto e non rompi le scatole alla maestra come al tuo solito ok?- Il tono si fece più morbido –Devo andare adesso, ci vediamo al ritorno -. Per la prima volta gli venne in mente il pensiero che avrebbero potuto non tornare, ma lo cacciò in fretta e si sporse per dare un bacio di commiato al suo migliore amico, per poi voltarsi – ci vediamo tra poco allora, Sasuke- e scomparire tra le vie del Villaggio, lasciando i due, supponeva, a battibeccare.
Preparò armi e strumenti medici, la solita borsa e arrivò all’appuntamento i perfetto orario, anche se Sasuke l’aveva anticipata.
- Bene si parte!- Gli sorrise
Lui sbuffò, accomodante e si incamminarono oltre i confini del Villaggio.
 
 
 
Note Autrice
Dunque. È la mia prima fanfiction, intuibilmente SasuSaku (di cui hanno trattato autori di efp che ritengo ormai dei Classici) e sì, una long-fiction di non so quanti capitoli. Indi perciò per cui, vi pregherei di farmi sapere se posso continuare con questo sgorbietto o devo chiedere perdono alla musa delle fanfiction e supplicarla di tenermi in vita.
Passando a spiegare questa cosa, vi avverto che anche se sembra un po’ comica (ma quando mai) sappiate che per ciò che ho in mente il rating Arancione è persino poco e mi sa che dovrò alzarlo. L’atmosfera inoltre si farà completamente diversa dai prossimi capitoli in poi e intuirete facilmente da cosa ho preso ispirazione. Lungi da me l’idea di tediarvi (ops, già fatto! XD) ringrazio anticipatamente chi è riuscito ad arrivare alla fine. Bye!:)
 
  
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