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Autore: magikale    19/01/2012    5 recensioni
un ragazzo figo e ricco sfondato, una semplice ragazza che diveterà la sua cameriera personale. una serie di avventure e di momenti dolci tra questi due ragazzi....spero di avervi incuriosito=)
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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La mattina alle sette in punto, sento bussare alla porta della mia camera, è la cameriera che viene a svegliarmi. Dopo pochi secondi la porta si apre ed entra una signora anziana con il sorriso sulle labbra. “Signorino, è ora di alzarsi. Deve andare a scuola.” Punto gli occhi socchiusi sulla figura esile della donna, ha i capelli bianchi – quasi argento – raccolti in uno chignon. Gli occhi, grigi e sottili, contornati da delle rughe, sono sempre allegri. “Si, Doroty, sono sveglio. Ora mi preparo e scendo a far colazione.” “La aspetto in sala da pranzo, allora.” Intanto aveva già aperto le tende appese alle grosse finestre, per far entrare la luce nella stanza. Appena esce, chiudendo la porta dietro di sé, sposto le coperte e mi alzo dal mio amato letto. La cameriera che è venuta a svegliarmi si chiama Dorotea – detta Doroty - , mi ha accudito fin da quando ero piccolo, visto che i miei genitori sono sempre al lavoro. Per me è come una nonna, le voglio bene, anche se odio quando mi dà del Lei. Lentamente cammino fino al bagno, dopo di che mi avvicino all’armadio di legno, dove è appesa la divisa scolastica. È composta da una camicia bianca, pantaloni eleganti blu scuro, giacca dello stesso colore con il logo della scuola ricamato sotto alla spalla sinistra. Per il collo c’è una cravatta azzurro chiaro, con lo stesso logo della giacca ricamato sulla punta. Le scarpe sono nere e classiche. Mi spoglio del mio pigiama – composto solo da pantaloni di cotone, la maglia mi dà fastidio di notte – e mi metto la divisa. Fatto questo torno in bagno e mi specchio per sistemare i miei capelli ribelli color castano chiaro. I miei occhi sono di un verde brillante. Sono cosciente di essere il più figo e il più popolare della scuola, me ne vanto e mi diverto a vedere tutte le ragazze sbavare per me. Soprattutto mi guardano il culo, bello sodo devo dire, e gli addominali scolpiti, ma non esageratamente. Sono uno a cui piace divertirsi con le ragazze senza avere un legame sentimentale, a causa di una brutta storia del passato. Ho 18 anni, sono figlio di una stilista molto famosa e conosciuta fra i VIP. Mio padre è il dirigente della scuola, è un tipo molto severo al lavoro ma è l’uomo più dolce del mondo a casa. Quindi ricapitoliamo… 18 anni, figo e ricco sfondato. Ecco chi sono io: Daniel Price. Guardo l’ora sul mio I-Phone e scendo le scale che portano al “salotto”, che sembra più una sala da ballo tanto è grande. Dopo esserci entrato mi dirigo alla porta dall’altra parte della stanza, quella della sala da pranzo, ed appena varco la soglia sbarro gli occhi. Mia madre è seduta a capotavola a guardare il telegiornale della mattina sulla TV a schermo piatto sulla parete. In mano ha un cornetto e una tazza di caffè macchiato fumante, si gira e mi vede, mi sorride. “Buon giorno tesoro.” “ Mamma! Cosa ci fai qui? Non dovevi essere a Parigi per una sfilata?” “È stata rinviata perché un altro stilista è ricoverato in ospedale per una gamba rotta. Ho pensato di tornare a farti un po’ di compagnia, visto che tuo padre è quasi sempre a scuola per lavoro.” Mi avvicino sedendomi sulla sedia accanto a lei, con un cenno della mano chiamo una cameriera che si trova ai lati della sala. Lei capisce subito e và in cucina, poco dopo torna con un vassoio su cui sono riposti un cornetto alla marmellata e un caffè nero, i miei preferiti. Mentre inizio a mangiare mia mamma riprende a parlare. “Ho sentito che tuo padre ha assunto una nuova cameriera. Visto che l’ultima l’hai fatta scappare perché giravi sempre nudo per casa, invitandola a fare lo stesso e divertirvi insieme.” detto questo mi lancia un’occhiataccia e io scoppio a ridere al ricordo di quella povera ragazza che avevo deciso di tormentare. Poi ricordo la prima frase che ha detto mia madre e mi incuriosisco. “Una nuova cameriera hai detto? Sai già quando arriva?” “Si dovrebbe arrivare oggi al tuo ritorno da scuola. Tuo padre mi ha detto che è una ragazza giovane… un anno in meno di te mi sembra… non so molto. Mi pare si chiami Ashley Green.” “Una ragazza di 17 anni quindi? Interessante…” mi scappa un ghigno e il mio sguardo diventa malizioso. Mia madre se ne accorge e mi guarda con occhi supplichevoli. “ Ti prego. Comportati bene con lei e non farla scappare!” “Si, tranquilla mamma. Ora vado ciao” mi alzo, le schiocco un bacio sulla guancia, prendo lo zaino ed esco dirigendomi alla limousine nera che mi aspetta fuori dal portone della villa. I miei pensieri cominciano a viaggiare e non sto più nella pelle per vedere quella ragazza. Una diciassettenne come mia cameriera personale non sarebbe male… speriamo almeno che sia carina e non una balena brufolosa!
   
 
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