Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Akane Mikako    07/09/2006    0 recensioni
[mi scuso se è stata postata 5 volte questa storia ma ho avuto problemi col pc, ora ho sistemato tutto!] Unendo anima, corpo, cuore e mente si arriva alla perfezione. è così che nasce l'artista che danzerà finalmente il primo ballo
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Questo è l'ultimo capitolo, come sempre tenete presente il discorso che vi ho fatto per lo scorso...Spero che sia piaciuta, la storia, non aveva grandi pretese e per il genere, romantico yaoi, penso tutto sommato che non sia andata poi così male...ringrazio tutti quelli che hanno letto la storia...e basta...buona lettura! Ah si....il seguito di questa storia è Damy e Dany, sempre yaoi, sempre romantica, sempre con qualche cap, sempre scritta qualche anno fa, sull'account di Akane. L'ho scritta solo io(Akane), è la storia di Damien e Danilo! A presto...Baci Akane e Mikako

Capitolo 6: "Seduzione"

Oddio e adesso cosa deve fare? Saphir osserva preoccupato i vestiti riposti ordinatamente nel suo armadio, cosa deve indossare? E poi che fa va la e dice a Julien…'voglio sedurti collabora?' forse l'avrebbe anche fatto ma lui vuole sorprenderlo davvero, vuole che rimanga senza parole. All'ennesima prova di vestiti che va male afferra il cellulare e con indosso solo un paio di jeans chiama Danilo. Il solo che ha abbastanza sangue freddo ed esperienza per dargli un consiglio.

Il suono del cellulare attira la sua attenzione nonostante il vociare delle persone intorno a loro 2. A dire il vero attira prima l'attenzione di Damien che quella del diretto interessato, infatti comincia a rompere subito al primo squillo "Suona, ehi, guarda che sta suonando, dai rispondi, che aspetti, su, è di sicuro Saphir!" Chissà poi come fa a saperlo! E' più o meno questo che si chiede Danilo mentre tira fuori il cellulare alzando gli occhi al cielo. Guardando da tutt'altra parte per rispondere il più controllato possibile dice "Pronto?" Sa bene che Damien al suo posto avrebbe detto "Allora Saphir com'è andata? Cosa aveva Julien? Avete già finito?" Rischiando così di fare una delle sue solite terribili figuracce se non fosse stato veramente il loro amico.

"Danilo aiuto!" è la richiesta disperata di Saphir " non so cosa mettermi vieni ad aiutarmi dai ti prego!" è raro vedere il ragazzo così agitato, non si è nemmeno asciugato i capelli e adesso gocce d'acqua creano piccoli sentieri d'umidità sulla pelle.

La prima reazione è sgranare gli occhi, poi risponde pronto "Aiuto?! Tu mi stai chiedendo aiuto per dei vestiti?" E' a dir poco incredulo ma Damien capta quel che basta per intervenire e dicendo a Danilo "E che te ne frega dei particolari?" gli frega il cellulare e continua con quella sicurezza che a Saphir dall'altra parte del filo manca "Resisti, arriviamo subito!" Poi chiude la comunicazione e afferrando Danilo che lo guarda stranito se lo trascina fuori dal bar dove si trovavano per dirigersi a casa dell'amico.

Saphir rimane stranito col cellulare in mano a osservarlo come fosse un marziano venuto da un altro pianeta, (tipo marziano scintillanteee ^___^) poi sospira, beh almeno se c'è anche Damien le probabilità di trovare qualcosa da mettersi aumentano! Appena suona il campanello si precipita ad aprire così com'è, senza nemmeno indossare una maglia. "finalmente!" senza notare che dalla telefonata sono passati solo 10 minuti… "Julien mi sta' aspettando e io non so cosa indossare!

"Perché, non vai benissimo così? Io credo proprio che a Julien non dispiacerebbe trovarti in queste condizioni tutto per lui!" Questa uscita è ovviamente di Damien che prima di parlare, di solito, non mette mai in moto il cervello! Con uno spintone Danilo lo sposta poco delicatamente e dicendo "Taci e levati!" entra con due occhi gelidi…non deve aver gradito particolarmente il trattamento di Damien! Con fare sicuro di se va in camera di Saphir e apre l'armadio, sta per tirare fuori dei vestiti poi si ferma, si gira e con l'aria più naturale del mondo chiede "Ho bisogno di sapere due cose per tirarti fuori i vestiti più adatte: in che stato d'animo è Julien e cosa hai intenzione di fare!" Damien a queste domande decisamente interessanti si piazza davanti a Saphir fissandolo insistentemente con lo sguardo più curioso del mondo e attende la risposta con espressione da gatto rompiscatole!

A questo Saphir entra nel panico più totale… cioè lui ha bene in mente tutto ma come dovrebbe dirglielo? È imbarazzante!
"beh Julien è arrabbiato nero e ha persino preso a pugni il pavimento! Non ha voluto dire come mai ma credo abbia avuto una discussione con sua madre" ecco questa era la parte facile…"eh io ehm…vorrei tirarlo su di morale…e insomma… ma Damien piantala con quell'espressione !" esclama allontanandosi ancora più imbarazzato, si passa una mano nei capelli ancora umidi e col viso scarlatto dice tutto d'un fiato " voglio sedurlo ecco!"

"Ah, e in che modo farai? Dai dimmi i particolari, su ti prego su ti prego!!!!" Ovviamente questo che rompe così bene è Damien, Danilo invece rimane un attimino ad osservare interessato i vari colori che la faccia di Saphir è capace di assumere nel giro di pochi secondi! Naturalmente la domanda appena fatta non riceve risposta e il primo a riprendersi è Danilo che torna alla sua 'missione-vestiti', senza aggiungere altro gli tira fuori, fra i meandri dell'armadio, un paio di slip semplici ma neri che su un biondo stanno divinamente, dei pantaloni a zampa di pelle nera capaci di sedurre chiunque, magliettina senza maniche, nera, aderente, con una croce elaborata disegnata in argento. L'uscita di Damien ci sta anche qua infatti dice ingenuamente "ma non avrà freddo così?" L'amico dagli occhi azzurri risponde prontamente ironico "bè. Intanto a casa di Julien penso proprio che si sia il riscaldamento, e poi…per quello che devono fare meno si vestono e meglio è!"

Intanto il diretto interessato guarda sconvolto i vestiti, non può andare in giro con una roba del genere addosso andiamo! La maglietta la ricorda bene, gliel'ha regalata sua cugina fissata con lo stile dark, mentre i pantaloni non sapeva neanche di averli! "ma… devo indossare questi?" sperando ancora che Danilo dica " ma nooooo che dici" e gli tiri fuori cose meno imbarazzanti. Ma d'altro canto lui vuole sedurlo no? E forse questo è davvero il modo giusto, adesso il difficile sta nell'entrare nella mentalità 'super seduttore nessuno mi resiste perché sono il più fico' …

Danilo alla domanda più ovvia del mondo non si degna nemmeno di rispondere a voce, si limita a buttargli i vestiti in mano e a spingerlo in bagno chiudendolo dentro. Immediatamente nella stanza si leva la risata sadica di Damien che ha assistito alla scena compiaciuto e curioso.

Per un attimo Saphir resta immobile a fissare e la porta, e i vestiti, poi vedendo che Danilo fa sul serio alza gli occhi al cielo e con un gemito comincia a spogliarsi. L'effetto è molto… sconvolgente per lui, i pantaloni aderiscono alle cosce come una seconda pelle cadendo morbidi fino a coprire le scarpe, (beh almeno così anche il problema 'scarpe' è risolto!) e fin qui le cose possono essere accettabili, ma la vita dei pantaloni è davvero troppo bassa e la maglietta gli lascia scoperto un bel pezzo di pelle, e quello che non si vede si può benissimo immaginare. Apre la porta con circospezione, precisando immediatamente "se ridete vi ammazzo" non smetterà mai di sentirsi ridicolo con quei vestiti addosso!

L'istinto di Damien gli dice di fare l'esatto opposto di quello che lui gli dice ma la visione che gli offre Saphir e decisamente interessante, tanto che riesce a fermare suo il famoso istinto irritante! Per una volta rimane a bocca aperta, anche se è solo suo amico deve ammettere che è un gran bello spettacolo. Danilo invece sapeva già che così sarebbe stato da Dio, per cui non ha una particolare reazione se non quella di guardarlo soddisfatto del suo lavoro! "Allora, ora procediamo con le cose più difficili…avanti, chi ti senti vestito così?" La risposta dovrebbe essere 'il più bello del mondo' o qualcosa del genere, ma purtroppo conosce bene l'amico e sa cosa aspettarsi!

La risposta di Saphir giunge immediata "un deficiente" cupa, col viso imbronciato, sa che questo non è lo stato d'animo adatto ma non ci può fare nulla! Non può fare a meno di pensare a Julien che lo aspetta e se da una parte questo gli procura un brivido di aspettativa dall'altra lo inpanica ancora di più!

Prima di Danilo risponde Damien malizioso "Ma rilassati, tanto non ci starai molto con quei vestiti!" Con uno spintone che lo fa cadere a terra l'altro lo zittisce prendendo lui la parola. Ora il manipolatore mentale entra in azione! "Saphir non devi pensare a cosa stai per fare o come stai così, ma il perché, in fondo sei tu che ci hai chiamati per aiutarti perché volevi sedurlo, mi sbaglio? Pensa a lui…se sei giunto a questa conclusione c'è un motivo ben valido, non perdere di vista questo, concentrati su Julien. Immagina di dovergli far provare le stesse emozioni che ti fa sentire, solo amplificate!"

E Saphir a queste parole rivede lo sguardo di Julien. Rivede la rabbia che vi aveva letto, mischiata alla tristezza e all'amarezza per qualcosa di così grande da non poter essere espresso nemmeno a parole, ricorda il senso di impotenza che ha provato e la consapevolezza che adesso l'unico modo per aiutarlo è questo. Le parole non servono, si disperderebbero nell'aria e lo irriterebbero ancora di più. Ha ragione Danilo, deve sempre avere in mente lui, il suo corpo, il desiderio che prova ogni volta che lo sfiora o che lo guarda, tutto questo e altro ancora. Alza la testa deciso e sorride "hai ragione" più sicuro adesso, anche se sa che appena uscirà di casa i dubbi torneranno ma è anche consapevole del fatto che basterà rivedere Julien per sapere cosa fare.

Danilo non può che ricambiare con un sorriso tenero ma soddisfatto. Il loro lavoro è finito, stasera Saphir non ha più bisogno di lui, così con sguardo sicuro si avvia alla porta senza dire altro. Non ha la stessa reazione Damien che una volta giunto alla porta insieme a Danilo si gira, fissa il biondo negli occhi ed esaltato dice "Vai, colpisci e affondalo!" E' il moro ovviamente a trascinarlo via augurandogli un breve "in bocca al lupo!"

Nell'appartamento risuonano ad un volume medio le note incalzanti e coinvolgenti della canzone dei Nickelback, 'This is how you remind me', la canzone che ha ballato insieme a Saphir, il primo vero ballo fatto assieme a lui, quando si e' trasformato in un altro, in un uomo ancora più affascinante di prima, il momento in cui ha capito di essere innamorato di lui. Con la mente Julien ripercorre ogni attimo, ogni scena, ogni istante avvenuto da allora. La casa è dotata di poche stanze e la camera da letto si affaccia direttamente sul salotto che fa da sala da pranzo, in altre due stanze c'è la cucina e il bagno anch'essi piccoli, tutto ciò non ha niente a che fare con la reggia e i soldi dei suoi genitori, non vuole nemmeno avere oggetti che abbiano a che fare con loro o che li ricordino. E' mezzo sdraiato nel letto, con le spalle appoggiate al muro dietro al materasso a una piazza e mezza, tiene un braccio appoggiato alla gamba piegata mentre l'altra è a penzoloni che scende sul lato del letto, la mano è affondata fra i capelli neri non troppo lunghi ma completamente spettinati, lascia che qualche ciocca ribelle gli cada sugli occhi incurante di esse, l'altro braccio è abbandonato sul lenzuolo blu con una sigaretta in mano, lui non fuma mai ma ci sono certi momenti in cui il suo stato d'animo glielo impone, lo sguardo impenetrabile che guarda lontano, ma in fondo non troppo, con la mente è arrivato a quella giornata, i pensieri che l'hanno accompagnato per tutto il tempo non lo lasciano nemmeno ora che aspetta Saphir, l'espressione si indurisce ancora. Non riesce a smettere di ripensare alla mattina, a sua madre, alle sue parole che l'hanno fatto riflettere a fondo. Anche se in un angolino della sua mente tiene sotto controllo l'orologio e la porta…è passata almeno un'oretta abbondante da quando Saphir gli ha detto di andare a casa che l'avrebbe raggiunto là. Che fine ha fatto? L'irritazione si fa strada in lui!

Il soggetto di tale irritazione intanto sta' camminando mooolto lentamente, in modo da avere tutto il tempo di pensare a cosa fare! Lui ha progettato solo di sedurlo ma il come è tutta un'altra cosa, che fa entra mette la musica e si spoglia? Oddio…musica! Non ha pensato alla musica! Pesca dalla tasca della giacca il cellulare e chiama Danilo mezzo impanicato, le mani tremano e la voce è quasi isterica, ma perché cavolo si è messo in una situazione così?? Appena il moro risponde lui l'apostrofa in fretta" Dani che musica uso?? Non ci ho pensato che faccio?"

Dopo cinque secondi dall'altro capo del telefono si leva la risata sadica e divertita di Damien che frega nuovamente il cellulare all'amico e dice malizioso "le cose sono due, o lo stupri così su due piedi e al diavolo la musica, a lui non dispiacerebbe affatto, o metti su quella di 9 settimane e mezzo!" E la risatina continua finché Danilo non si decide a spintonarlo per la millesima volta facendolo stare zitto, ripreso il controllo dell'apparecchio parla a Saphir con voce del tutto naturale, come al solito ha subito pronta la soluzione in tasca "Vedi se ha i Metallica e metti su 'Turn of the page', altrimenti va bene anche qualcos'altro su questo stile…ok?"

Il biondo annuisce energicamente prima di ricordarsi che Danilo non può certo vederlo…quindi risponde frettoloso " ok grazie!" e chiude la conversazione. Respira profondamente, ormai è davanti alla sua porta, ci è entrato pochissimo in quell'appartamento meno male che lui ha un ottima memoria. In effetti il tempo passato assieme da quando si sono baciati la scorsa settimana non è stato tanto, tutti e due avevano i loro impegni e in più Saphir non voleva assolutamente far capire a sua madre che aveva qualcuno, quindi le cose erano ancora più difficili! Ma oggi vuole dedicarsi interamente a lui, vuole fargli scordare tutto e ricordargli che lui gli è sempre accanto. Apre la porta deciso e si blocca un attimo, in quella posizione, assolutamente immerso nei suoi pensieri è assolutamente bellissimo! Poi come farlo a posta è già a letto… arrossisce e lo saluta e inconsapevolmente nel suo "ciao" la voce si è abbassata e si intravedono tutte le sfumature della sua anima. La tensione svanita e negli occhi solo l'immagine di lui.

Julien prima di rispondergli dà una boccata alla sigaretta, poi dice "ciao" in tono sempre basso ma un po' più duro rispetto a quello usato da Saphir. I suoi pensieri cupi non accennano ad andarsene ma un'occhiata più attenta al ragazzo riesce in quest'intento, l'attenzione viene immediatamente concentrata unicamente su di lui, su quanto stia bene vestito così, quanto sia attraente e sensuale, ma non solo nell'aspetto anche nello sguardo. Si domanda perché non abbia mai indossato quei pantaloni prima d'ora. Non sono da lui questi atteggiamenti per cui ora non è sicuro sulle sue intenzioni, rimane indeciso a guardarlo anche se una bella idea ce l'avrebbe. Non spegne neanche la sigaretta.

Per un attimo Shapir si incupisce, non è il saluto che si aspettava ma d'altronde che era irritato lo sapeva. . . si toglie la giacca buttandola sul divano, è incredibile come la tensione svanisce e rimanga soltanto l'amore che prova e il desiderio che comincia a farsi strada in lui. "scusa ho fatto tardi" e con un brivido si accorge che il CD che Julien ha messo su è dei Nickleback, lo stesso che hanno ballato loro due assieme.
Aspetta la risposta entrando in camera e dirigendosi verso lo stereo.

Risposta che si limita ad un semplice "mmmm" che gli muore in gola man mano che i suoi occhi si posano sulla sua bellissima e altrettanto sexy maglietta....cazzo se gli dona! Non riesce a staccargli gli occhi di dosso, specialmente dalla vista del magnifico fondoschiena che gli sta offrendo Saphir chino per trafficare coi suoi CD.

-Merda ma che CD era? Oddio non mi ricordo...- e sperando ardentemente che Julien ce l'abbia continua a cercare incessante. Ma c'è una cosa che si agita nell'anima, qualcosa che preme per uscire perchè prima che inizi tutto vuole che Julien lo senta dalla sua voce. "Julien, mi dispiace se non ti sono stato vicino come ti aspettavi..." si morde il labbro, è sempre difficile per lui parlare, esprimersi, non riesce mai a farsi capire ma oggi ci tiene. "ma ti voglio bene e ..."

Viene subito interrotto da Julien " Anche se mi saresti stato vicino come avresti voluto io ero troppo arrabbiato per capirti" Man mano che parla il suo tono diventa sempre più gentile, anche se non muove un muscolo e la sigaretta continua a fumare nella sua mano. Lo sguardo si fa sempre più penetrante e attento a ogni suo movimento.

A queste parole Saphir sorride malizioso, "ne sei convinto?" sussurra, muovendo appena le labbra, vuole fargli dimenticare tutto, vuole portarlo in paradiso. Intanto continua a cercare incessante il CD e un ondata di panico lo investe quando capisce che non ce l'ha...allora lo sguardo gli cade sui Radiohead. Quelli gli piacevano... sarebbero andati bene. Lo inserisce e preme una canzone a caso fermandosi un attimo ad ascoltare. Le note sono insinuanti ed è un ritmo su cui si può ballare...oppure... Si alza in piedi con un movimento fluido, è un ballerino e sa come muoversi per far impazzire il suo pubblico.
Il suo Julien.
Musica.
Si leva dallo stereo accompagnando i movimenti di Saphir, accarezza il suo corpo, danza con lui, quasi si appartenessero. Stà esprimendo le sue emozioni. Stà permettendo loro di uscire invece che relegarle dentro, muovono le sue braccia in lievi onde, le sue gambe fasciate da quei favolosi pantaloni di pelle e il bacino che rotea accompagnando la schiena. Un ballo che è più un fare l'amore con la musica, lasciare che i sentimenti e tutto l'amore che prova per Julien escano e formino un ricamo elegante che finalmente li unisca.

Mentre Julien con la mente riconosce sulle prime note "Talk show host" dei Radiohead, si porta alle labbra il mozzicone della sigaretta quasi del tutto consumata, ma appena i suoi occhi seguono i movimenti languidi di Saphir se lo dimentica li mentre lo sguardo diventa una calamita che non riesce già a staccarsi dal suo prezioso metallo.

Metallo che si fonde e si assottiglia, si permea e l'unica cosa che può fare, l'unico modo per Saphir di essere bello, è con Julien. Sorride alla vista della sigaretta, fra un pò gli brucerà le labbra... e quelle sono solo sue! Ma prima... la musica lo chiede. Si alza lentamente la maglia incrociando le braccia e scoprendo man mano porzioni di pelle sempre più grandi. Finalmente la maglietta vola a terra e i capelli biondi ricadono spettinati da tutte le parti, richiamando scintille dorate. Li scuote leggermente mentre si avvicina a Julien e gli toglie la sigaretta dalle labbra " non dovresti fumare" sussurra avvicinando la bocca alla sua " non mi piace il sapore del tabacco, preferisco il tuo" ed è una specie di incantesimo perché non aveva mai detto una cosa del genere ne tantomeno agito così! Infatti un lieve rossore si soffonde sul viso mentre si sporge per posargli un bacio lieve sulle labbra, accarezzandogliele con la lingua e tracciando il loro contorno.

Il trattamento è più che gradito , soprattutto la frase che di per se non è niente di speciale ma col tono che ha usato e il modo in cui l'ha pronunciata sembra dire :"che ne dici di completare tu il lavoro?" A quelle labbra sulle sue, la lingua che sembra lasciare scie di fuoco ovunque passi, Julien non può che rispondere con trasporto, dimenticando ogni pensiero e considerazione fatti finora., l'unica cosa che gli occupa la mente è Saphir, il suo corpo e la sua sensualità. Non riesce più a resistere fermo così a guardarlo muoversi in quel modo che sembra dire :violentami! Per cui con un gesto fulmineo alza le mani ad accarezzare la schiena nuda e liscia del suo ragazzo, lentamente le fa scendere sui suoi glutei avvolti dalla pelle stretta dei pantaloni. Il desiderio si accende sempre più, soprattutto quando decide che è ora di fargli raggiungere la maglietta già a terra. Insinua le dita fra la pelle e la stoffa e con fare altrettanto esperto che richiama i movimenti sensuali di Saphir, glieli tira giù fino a toglierli definitivamente.

E Saphir si inarca contro di lui, aiutandolo a spogliarlo e gemendo piano al tocco delle sue mani, lo spogliarello non era finito a dire la verità ma preferisce mille volte che sia lui a terminare... si siede a cavalcioni su di lui accarezzandogli i capelli con le dita e scivolando con le labbra sul viso, lieve, tenero, la musica li accompagna e li guida, guida Saphir mentre insinua le mani sotto la sua maglia, guida Julien nell'esplorare il copro del ragazzo sopra di se. "allora sei riuscito a capirmi adesso?" sussurra malizioso, arrossendo più che mai.

Julien posa le labbra sulle sue e sussurrando a sua volta risponde "adesso si!" ora è finalmente quello di sempre, sicuro e deciso. Con le labbra scende sul collo candido di Saphir e posandogli le mani sui fianchi si distende interamente lasciandoselo a cavalcioni sopra di se come è stato finora, lentamente passa la lingua alla base del collo, proseguendo poi sulla clavicola. Infine torna sulle sue labbra e sussurrando languidamente "spogliami!" lo bacia.

Mille brividi corrono lungo la schiena e proseguono fino a infiammarlo, fino a premere istintivamente il bacino contro il suo e ad arrossire furiosamente al contatto. Fa scorrere le mani sul torace, lisciando la maglia e poi insinuandosi sotto, a sfiorare la pelle, tormentare i punti più sensibili e insistendo dove sente le reazioni di Julien farsi più evidenti. Afferra la maglia con due dita e lentamente la sfila, fino a buttarla sul pavimento a fare compagnia ai vestiti. E a incantarsi un attimo a guardarlo. "sei bello" sussurra chinandosi a baciargli il collo e strofinando il torace con il suo.

Come fa ad indovinare i suoi punti deboli è un mistero, se lo chiede anche Julien in un minuscolo angolino della sua mente ora troppo impegnata e concentrata su Saphir, sulle sue carezze e sui suoi baci. Lascia correre le sue mani sulla sua pelle calda, godendosi tutte le sensazioni sempre più forti che riesce a trasmettergli solo togliendogli la maglia. Ha l'impressione che i vestiti ingombrino e basta, non ce la fa più a stare con la stoffa stretta dei pantaloni che lo fascia troppo e con lo sguardo lancia una muta richiesta a Saphir di esaudire anche questo desiderio.

E lui la raccoglie, senza nemmeno rendersi conto fino in fondo di cosa fa, afferra la tuta e insieme con gli slip la tira giù accarezzando le gambe nel movimento e gettando il tutto a terra. E appena si tira su e vede l'oggetto dei suoi desideri una scarica elettrica lo attraversa, lo desidera eppure ne ha una paura folle. Ed è stupido perché è stato lui a volerlo, a creare questa situazione…è inutile che adesso entri così nel panico… ma non riesce a fare altrimenti. Preme il viso nel incavo del collo di Julien e rimane li immobile, vergognandosi troppo per guardarlo e fare qualunque altra cosa.

Un dolce sorriso gli si dipinge in volto, avrebbe dovuto immaginarlo che prima o poi sarebbe successo, che sarebbe andato nel pallone, in questo momento gli fa una tenerezza incredibile, gli viene voglia di abbracciarlo forte e così fa cingendolo con le sue braccia muscolose, cerca di infondergli il suo calore. È ora di prendere in mano la situazione, con una mossa strategica e veloce si girano cambiando posizione, adesso è Julien sopra che ricambia il favore a Saphir, ma prima deve calmarlo un po', e per questo non c'è modo migliore che affondare delicatamente nella sua bocca, finché non lo vedrà tornare come prima non farà nient'altro, anche a costo di baciarlo e basta per tutta la serata.

E funziona. Piano piano Saphir riprende a respirare normalmente e a rispondere ai baci di Julien, tutta la dolcezza, il desiderio, la premura che Julien ha voluto infondergli gli vengono trasmesse attraverso quel bacio e attraverso le loro anime. Alza le mani abbracciandolo e massaggiando lieve la colonna vertebrale, la pelle leggermente abbronzata che contrasta con la sua e tutte le sensazioni che il corpo del compagno gli trasmette lo trasportano in un altro mondo, dove la stanza svanisce e restano solo tutto il piacere che prova e la musica che regna sovrana. Si stacca ansimante cercando di riprendere fiato ma non è affatto facile perché ogni volta che Julien lo sfiora l'aria sfugge dai polmoni e lui geme inarcandosi. E anche quando gli sfila gli slip quello che prova è sollievo e desiderio. E voglia di avere di più. Passa la lingua sul lobo dell'orecchio soffiandogli dentro "non ho paura adesso" un invito? Forse…

Invito che Julien raccoglie con passione. A quel gesto gli sembra di sciogliersi, sta passando la soglia della razionalità, a momenti non riuscirà più a trattenersi, lo sa bene, ma non può farne a meno, lo desidera troppo, la sensazione di volerlo proteggere gli arriva sempre più forte e lui ora conosce solo questo modo per farlo, diventare un tutt'uno con lui. Sa che gli farà male ma è tutto inevitabile. È inevitabile come i loro respiri che si cercano e le labbra di Julien che scivolano lungo il corpo, traccia una scia di fuoco sulla pelle stimolando alla perfezione i punti più sensibili, vuole farlo impazzire. Ed effettivamente ci riesce perché Saphir si inarca contro di lui sfiorando la sua eccitazione e gemendo incontrollato. Come se fossero stati creati per incastrarsi, le acque di due fiumi che si mescolano e si completano in un unica enorme corrente, che porta via, che annulla i pensieri e lascia solo il desiderio e la passione, tende i loro corpi nella voglia di qualcosa di più, qualcosa che possono raggiungere solo insieme. E Julien ne è consapevole quando scivola con la lingua sul suo sesso, quando sente che l'eccitazione è troppa ormai per continuare così...ma vuole che Saphir provi tutto il piacere possibile, vuole trascinarlo in paradiso. Shapir in paradiso c'è già, mugola incessante sentendo un piacere che non pensava di poter provare, afferra con le mani il lenzuolo, artigliandolo quasi, perdendosi e disperdendosi in mille scintille dorate, "Julien..." un invocazione quasi, con voce spezzata e roca che fa scorrere un brivido lungo la schiena dell'amante, è così inconsapevolmente sensuale steso sul letto col corpo inarcato a chiedere di più e le labbra socchiuse. "Guardami" vuole che osservi ogni istante, che si imprima negli occhi e nell'anima il suo viso, e Saphir a fatica li socchiude, Julien, così bello, così desiderato... gli appoggia le gambe sulle spalle e lo guarda in silenzio, in una muta offerta di se. Ed è dolore la prima cosa che gli esplode nel cervello, così forte da accecare, sente la premura di Julien, un ansia trattenuta nei suoi confronti, sa che sta facendo forza su se stesso per rimanere immobile e con un sorriso si muove piano andandogli incontro, ora c'è calore... Lo stesso calore che prova Julien, pazzesco, eccitante, e appena il ragazzo comincia ad assecondarlo capisce che può lasciarsi andare e con un gemito spinge più a fondo. Cerca un punto preciso dentro di lui, con i sensi ormai impazziti e il piacere che si spande dentro il suo corpo. Folle. Quello che provano, l'amore, il piacere, l'estasi., qualcosa di profondo che scuote tutto il corpo, dolore e desiderio, e un orgasmo che li prende come un esplosione e li lascia sfiniti a gridare il nome uno dell'altro nella più bella dichiarazione d'amore che si ripete e sempre si ripeterà nella storia.

Sono distesi sotto le coperte, Saphir è adagiato sul torace di Julien con gli occhi chiusi, sta ancora dormendo, mentre lui è sveglio. Lo sta osservando, con lo sguardo accarezza ogni lineamento delicato del volto rilassato del compagno. Un senso di completezza lo pervade in quel preciso istante, la consapevolezza di essere riuscito a proteggerlo e amarlo come Saphir aveva bisogno, soddisfazione e dolcezza gli invadono l'anima occupando il posto lasciato dal desiderio e dalla passione di prima. E' meraviglioso l'universo che gli ha fatto scorgere in quei brevi ma lunghi ed indimenticabili attimi, non dimenticherà mai ciò che ha provato unendosi a lui, un viaggio a senso unico senza ritorno se non in volo, senza fermate ne confini solo orizzonti neanche troppo lontani. Hanno liberato insieme le ali della libertà ma non solo, ora sanno entrambi una cosa importante che anche senza usare le parole possono dirsi, tuttavia Julien sente il bisogno di pronunciare quelle parole, a fior di labbra e più che altro a se stesso, ma lo dice e lo fa con quel suo delizioso accento francese "Ti amo" Così, semplice ma grande. Senza pretese di risposte. Ora sta veramente bene!

Lo stato di assoluto benessere in cui viaggia Saphir viene strappato da quelle semplici parole, apre gli occhi di scatto alzandosi su un gomito e palesando la sua sorpresa sgranando gli occhi. Sta deliziosamente bene adesso, tutta la paura di prima mescolata a quel desiderio sordo e irresistibile è solo un ricordo lontano, adesso c'è la lieve spossatezza che invade le sue membra e la meraviglia per le parole appena sentite da Julien. Lo sguardo si addolcisce mentre si china a baciargli una guancia dolcemente "anche io" risponde piano.

L'impressione di Julien è che il suo cuore per un minuto manchi di un battito, non è sicuro di aver sentito le parole giuste, Saphir stava dormendo beato ed ora gli risponde così, gli viene spontaneo trattenere il fiato per un istante, una cosa del genere non se l'aspettava mai e poi mai ora. Rimane spiazzato, senza parole. Che dire in questi casi? Si dimentica di ogni cosa, così l'unico gesto che gli viene spontaneo è stringerlo e sorridere teneramente, come probabilmente non aveva mai fatto.

E Saphir si adagia nuovamente su di lui, la musica ormai tace e nel silenzio della stanza c'è solo l'insistente picchiettio della pioggia fuori dalla finestra, Saphir adora la pioggia, resterebbe ore solo a guardarla e adesso che può stringersi a Julien sente davvero di poter restare così per sempre. "non so cosa ti è successo prima, ma…ma ci sono io." Tace un attimo, ha sussurrato tutto questo con le labbra premute sul torace di Julien e le parole sono uscite soffocate dalla sua pelle, intrecciate alla musica che la pioggia crea. Immagina l'odore dell'erba bagnata e il cielo pieno di nuvole che lascerà il posto ad un azzurro sconvolgente l'indomani. "e qualsiasi cosa succeda sarò qui" un po’ troppo sdolcinato forse ma era quello che si sentiva di dire, anche lui adesso, adesso che ha Julien accanto non si sentirà più solo…perfino se sua madre continuasse così all'infinito. Cosa impossibile perché prima o poi gli verrà un esaurimento nervoso!

Ha ragione, questo non lo deve più dimenticare e sa che non succederà, qualcosa dentro di lui glielo suggerisce. Julien non sa ancora una volta cosa dire, non è mai stato bravo a parole, il più delle volte viene frainteso per cui anche ora non riesce a trovare quelle giuste che siano all'altezza della dolcezza di Saphir, è consapevole del fatto che se spara grosse parole non sarebbe più lui. Sa che Saphir sa ascoltare soprattutto i suoi silenzi che dicono più di mille frasi altisonanti. Forse ascoltare la pioggia allo stesso modo in cui l'ascolta lui è ugualmente un metodo per comunicare, per farsi capire, oppure semplicemente guardare dritto negli occhi il suo compagno con lo sguardo penetrante e profondo con cui lo osserva sempre, uno sguardo colmo di emozioni da esprimere pur non sapendo come. Emozioni che arrivano a chi devono arrivare. Dopo un lungo attimo in cui stanno così, in silenzio ad ascoltarsi persi l'uno negli occhi dell'altro, a Julien sembra di non conoscere un altro modo migliore per concludere questo piccolo discorso, senza aggiungere altro si china e lieve e leggero posa un bacio sulle labbra di Saphir. Non sa come ma è sicuro che abbia capito., in fondo basta mettere insieme i cuori e provare a sentire, a crederci.

FINE
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Akane Mikako