Fanfic su artisti musicali > Blink-182
Segui la storia  |       
Autore: Molly182    02/02/2012    2 recensioni
Prendere un aereo non era mai stato così difficile come in quell’istante! C’era in gioco tutta la mia vita, i miei sogni e la speranza di stare bene, una volta atterrata.
P.s. La maggior parte dei capitoli sono accompagnati da delle canzoni che si trovano linkate nella storia :)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom DeLonge
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Chap 14
“Vieni”, cercò di convincermi a farmi entrare in un locale che aveva le sembianze di una catapecchia che sarebbe ceduta da un momento all’altro.
“Non mi sembra sicura”
“Non lasciarti ingannare dall’apparenza, all’interno è fantastica”, continuò a dirmi.
Più guardavo quella casetta di legno costruita sopra al mare e più mi rifiutavo di metterci piede dentro.
“Dico sul serio, più avanti c’è ‘Frosted Robin Cupcakes’ è carino quel locale”, sbuffò al mio ennesimo rifiuto.
“Fidati di me”, disse prima di afferrarmi per mano e trascinarmi all’interno del locale. “È così tanto brutto?”, mi chiese una volta entrati.
“No”, dissi seccata. Non sopportavo quando aveva ragione.
“Un tavolo per due”, disse a un cameriere che ci portò a un tavolo vuoto davanti a una grande vetrata che mostrava l’oceano sotto di noi. Una vista da lasciarti senza fiato.
Mi guardai attorno e vidi la gente che pranzava. C’erano alcuni bambini che correvano attorno ai tavoli, altri che erano seduti scomposti insieme alla propria famiglia e poi c’erano un paio di coppiette appartate a sussurrarsi chissà cosa.
“Di sera ce ne sono molte di più, ti ci porterò anche a cena”.
“Per vedere le coppiette?”, gli chiesi ridendo.
“Mi diverto a fare il guardone”
“E magari possiamo infastidirle”
“Era quella l’idea iniziale”, disse ridendo insieme con me. “Anche se avevo in mente un’altra cosa... di sera è stupendo, vedrai!”
 Pranzammo tranquillamente tra chiacchiere e risate finché non arrivò il momento del dolce.
“Ci porti due ‘Pier’s Chocolate Sinner’s Delight’”, disse al cameriere. Questo si presentò poco dopo con due piatti contenenti uno strato di brownie e mousse al cioccolato all’interno di una torta al cacao con della panna montata e di fianco una pallina di gelato alla vaniglia. Era una bomba di calorie che mi faceva venire l’acquolina alla gola. “Spero vivamente che tu non sia a dieta perché devi assolutamente assaggiarla se no mi toccherà mangiare anche la tua”.
“Stai scherzando vero?”, gli dissi guardandolo male. “Prova a toccarla e vedi la fine che farai”, lo minacciai ridendo.
Ci mettemmo a mangiare quella prelibatezza continuando a ridere.
“Tom?”, la voce di una ragazza di fianco a noi li fece alzare la testa di colpo. Gli comparve un sorriso che sembrava per lo più finto e si alzò ad abbracciarla.
“Ehi Jen”
“Che ci fai qui?”, disse guardando il locale. “È una tua amica?”, disse poi accorgendosi di me come se non mi avesse visto.
“Sì, lei è Mary”
“Ciao, io sono Jennifer, la sua fidanzata”, mi disse porgendomi casualmente la mano sinistra sulla quale era posato un anello sul quarto dito.
“Ciao”, cercai di sorridere anch’io.
La situazione si era fatta imbarazzante nei cinque secondi in cui nessuno diceva niente. Poi lei ci chiese cosa facevamo qui come se ci fosse un’alternativa a stare seduti attorno a un tavolo a mangiare.
“Pranzavamo, Mary è qui da poco e gli stavo facendo vedere un po’ San Diego”.
“E di dove sei?”
“New York” gli rispose.
“New York?”, chiese lei sbalordita. “Deve essere bello vivere lì”, continuò a sorridere. “La ‘Grande Mela’, è così che la chiamate, vero?”, mi chiese e annuii. “Perché un giorno non ci andiamo anche noi? Non sono mai stata più di un giorno e mi piacerebbe visitarla”, si rivolse a Thomas posandoli una mano sul petto.
“In Autunno è magnifica”, le suggerii. “Sentite, ho dimenticato che oggi mi sarebbero arrivati gli scatoloni con il resto delle mie cose quindi è meglio che vada”, dissi prendendo la borsa. “E Thomas, non c’è bisogno che mi riaccompagni, posso prendere tranquillamente un taxi”, mi rivoli a lui prima che potesse dire qualunque cosa. “È stato un piacere conoscerti, Jennifer”
La salutai e mi avviai verso la cassa. Con la cosa nell’occhio vidi che lui le stava dicendo qualcosa e lei annuii tranquillamente continuando a sorridere e poco dopo lo vidi comparire al mio fianco.
“Lascia, pago io”, disse porgendo una carta al signore dietro al bancone.
“Grazie”
“Scusa, non sapevo che fosse qui”, si portò il portafogli nella tasca dietro ai pantaloni.
“Non ti preoccupare”
“Aspetta, ti posso accompagnare a casa, non è un problema”
“Ma non puoi lasciare la tua ragazza per portare a casa me”
“Ma lei è qui con le sue amiche”, disse indicando un gruppo di ragazze con delle buste colorate in mano che avevano raggiunto la sua ragazza.
“Davvero, non importa”, dissi uscendo dal locale seguita da lui. “Ci vediamo Thomas”
Mi voltai e lo lasciai sul piazzale del ristorante mentre proseguivo verso l’uscita in cerca di un taxi.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Blink-182 / Vai alla pagina dell'autore: Molly182