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Autore: CathLan    06/02/2012    18 recensioni
Liam e Niall si sono già incontrati, ma non in una vita passata, no, proprio in questa, eppure sembrano non ricordare.
Dal 14° cap.-Niall era bello, perfino coperto di farina senza inibizioni sul tavolo della mia cucina. Ogni cosa di lui mi gridava di non perderlo, di afferrare la vita e viverla al suo fianco, anche se per poco.
L'amore non è per forza una quercia centenaria sopravvissuta a perturbazioni e terremoti, l'amore è anche semplice, come una bolla di sapone che bagnata dai raggi solari prende colori splendenti. L'amore può durare anni, come può semplicemente durare mesi o anche giorni, l'importante non è quanto, ma come. Puoi amare fino allo stremo anche solo per secondi, innamorandoti del sorriso di una commessa al supermercato o degli occhi di un signore seduto da solo su una panchina. L'importante non è quanto.-
{Accenni di Larry Stylinson}
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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You're my destiny




Prologo  


{ Commenterò a fine capitolo}


                                                                                                             
                                                                                                                           



Buona lettura.


~ Sei anni prima ~


Gli girava la testa e la musica e le luci psichedeliche non lo aiutavano affatto. Non aveva mai bevuto e proprio per questo si era ritrovato a non capire più niente dal terzo bicchiere di vodka. Si era spinto più in là del lecito perché quella era una serata speciale, insomma, oltre che trovarsi a Londra in vacanza con i suoi due migliori amici, quello era il giorno del suo diciottesimo compleanno, un'occasione che capita una sola volta nella vita. Ci avevano dato dentro e avevano fatto baldoria per bene, per dirla in poche parole.
Fece scorrere le iridi blu sui divanetti posti esattamente dall'altra parte dell'ala del locale nel quale si trovava lui e un altro giramento lo colse impreparato, obbligandolo ad aggrapparsi ad uno sgabello. Non si era ancora mosso dal bancone perché le gambe molli non gli permettevano di fare alcun passo, così si era ritrovato a dover invidiare i suoi amici che freneticamente si muovevano e si strusciavano su sconosciute come animali arrapati. Avrebbe voluto anche lui infilarsi tra la calca ad ondeggiare la testa e le braccia in modo convulso, ma era già tanto riuscisse a stare in piedi.
«Tutto okay?» un ragazzo che doveva avere sì e no la sua età, alto, coi capelli chiari, che nemmeno aveva notato gli si fosse avvicinato si sporse verso di lui, andando a parlargli direttamente nell'orecchio per farsi sentire. La musica era troppo alta per permettere alla gente di scambiare quattro chiacchiere decorosamente.
Lui si strinse nelle spalle, facendo 'no' con la testa, sogghignando. «Ho bisogno di sedermi su qualcosa che non sia alto come il Big ban» bofonchiò indicando gli sgabelli bianchi lunghi quanto le sue gambe. Non era così ubriaco da non riuscire a dire una frase di senso compiuto, semplicemente non riusciva a muoversi decentemente.
Il ragazzo annuì e lo aiutò a sorreggersi, portandolo lentamente sui divanetti in pelle nera. «Sono Liam» gridò per sovrastare il chiasso.
«Io Dave» mentì spudoratamente, se gli avesse rivelato il suo vero nome quello avrebbe capito subito che non era inglese e avrebbe cominciato a fare domande e lui non era pronto, non quella sera.
Il tipo aveva un bellissimo viso, le iridi dalle sfumature dorate ti catturavano e ti spingevano a non distogliere lo sguardo dai suoi occhi, come in un incantesimo, uno di quelli maledetti. «Hai bevuto tanto eh?» constatò quello aprendo e chiudendo le labbra screpolate velocemente.
«Un po'» tagliò corto lui, non voleva essere scortese, ma non era il momento adatto per socializzare.
Liam fece un cenno del capo e sorrise dolcemente. «Io non bevo mai, ma è una storia lunga.»
«Capisco», non era certo quello che aveva pensato quando i suoi amici gli avevano proposto di passare un week end in Inghilterra per festeggiare i suoi diciotto. Aveva piuttosto immaginato di divertirsi fino allo sfinimento e magari incontrare qualche bella ragazza, invece si ritrovava seduto scompostamente su un divanetto scomodo e puzzolente con accanto non una bionda da sballo, ma un ragazzo. Per di più con un dolore atroce alla testa.
«Sei qui da solo?» lo sconosciuto sembrava veramente interessato a fare amicizia, una delle ultime cose che uno di solito desidera di fare in discoteca.
«No, con due amici» sbuffò e si torturò i capelli estremamente biondi con le dita nivee. La sua pelle era sempre stata troppo chiara per i suoi gusti, ma non era mai stato capace di abbronzarsi, d'estate la sua pelle diventava rossa e poi, invece di prendere un bel colorito olivastro, si spelava e tornava bianco. «Tu?»
L'altro sospirò rumorosamente. «Con degli amici e la mia ragazza, ma a quanto pare lei ha trovato un tipo che la fa divertire più di me.»
Era stato mollato in discoteca, proprio un brutto colpo. «Come si chiama?»
«Jessica» sembrò voler aggiungere dell'altro, poi però scrollò il capo senza dire nulla.
Dave arricciò il naso. «Che brutto nome, non mi piace.»
Liam ridacchiò, ma si morse subito un labbro trattenendosi, come fosse troppo educato anche per permettersi di ridere della ragazza che gli aveva appena spezzato il cuore. «Immagino di essere sbagliato io» constatò stringendosi nelle spalle larghe coperte dalla camicia bianca che delineava per bene ogni singolo accenno di muscolo del suo petto. Erano talmente vicini che potevano sentire il cuore dell'altro battere forte sotto le costole.
«E perché?»
«Non è la prima volta che vengo tradito» sospirò nuovamente, ravviandosi il ciuffo con una mano tremante. «Devo essere io il problema.»
Anche a Dave era capitato di essere rimpiazzato da un altro nel bel mezzo di una relazione e sapeva benissimo come ci si potesse sentire, così, in un gesto spontaneo posò le dita affusolate sul viso dell'altro, facendole scorrere dalla tempia al mento lentamente. Liam rimase immobile, con le labbra socchiuse e il respiro appena più accennato.
«Secondo me è colpa delle donne.» Lo pensava davvero, eppure lo sconosciuto si mise a ridere come avesse appena assistito ad una delle battute più divertenti del mondo. Poi però tornò serio ed annuì, spostandosi appena più vicino al corpo bollente dell'altro, fino a sfiorarlo con una spalla.
«Qual è la soluzione quindi?» chiese, soffiandolo direttamente sul volto paonazzo di Dave.
«Non lo so, forse questa» fu più forte di entrambi, spezzarono simultaneamente ogni distanza premendo le proprie labbra su quelle dell'altro in un gesto istintivo. Subito, senza attendere oltre, il bacio divenne qualcosa di più profondo e Dave si issò sulle gambe di Liam, insinuando le dita tra i suoi capelli mossi. L'altro prese a carezzarlo e toccarlo, lasciando scie bollenti ovunque e si fermò solo quando arrivò sul suo cavallo, duro e caldo. Il biondo non poté fare a meno che gemere quando quello si mise a toccarlo con sempre più decisione, sarebbe impazzito di piacere di lì a poco e nemmeno quello rientrava nei suoi piani.
«Mh» gli sfuggì un gemito e il motivo del suo piacere ne sembrò soddisfatto, perché sorrise sulle sue labbra.  Non riuscendo a darsi del contegno, insinuò le mani sotto la camicia bianca di Liam, delineando con la punta delle dita i pettorali e gli addominali scolpiti e si sporse a lasciargli una scia di baci umidi sul collo. Non era mai stato con un uomo e mai gli sarebbe passata un'idea simile per la testa, eppure non si sa come gli stava piacendo. Le attenzioni dello sconosciuto, i baci e le carezze erano le migliori che si era mai scambiato con qualcuno e la cosa lo stava turbando molto. Non aveva mai sentito piacere nel guardare un uomo, tanto meno gli era venuta la voglia di andarci a letto, tuttavia in quel momento avrebbe fatto sesso con lui senza pensarci su nemmeno due misere volte. Sospirò quando Liam si staccò dal suo membro e andò a sfiorargli il volto ed i capelli, in gesti sensuali e dolci al tempo stesso e si domandò per un momento come avesse fatto quella Jessica a farsi scappare un tipo come lui, ma lasciò fuggire subito altrove il pensiero quando si ritrovò ad aspirare l'aria dalla bocca dell'altro, nuovamente. Il sapore che scaturiva da quei baci era un misto di alcool e menta e gli faceva perdere la cognizione del mondo, come se tutto girasse attorno non al sole, ma a quello scambio di salivazione. Cinse le braccia intorno al collo del ragazzo e spinse il bacino contro il suo, voglioso. Era straordinario cosa stesse provando in quel momento, era un'esplosione di emozioni e sensazioni differenti non dettate dall'alcool che gli scorreva nel corpo, tanto meno dalla confusione del locale, piuttosto dal suo nuovo “amico” -se così poteva definirlo-.
Poi, ad un tratto, proprio come tutto era iniziato tutto finì. Si staccarono l'uno dall'altro come ripresi da uno stato di trance e si asciugarono il mento umidiccio con l'avambraccio, muovendosi all'unisono.  «Devo andare, scusa» disse con un filo di voce Liam, Dave lo comprese solo perché gli lesse il labiale. Dopodiché si alzarono e, dopo essersi sistemato i jeans neri e la camicia, il ragazzo se ne andò scomparendo tra la calca della gente impazzita, mollandolo lì da solo.
Il mal di testa intanto era aumentato, anziché affievolito.
Sbuffò rumorosamente e si sistemò meglio sul divanetto, portandosi le mani alla faccia ancora calda. Una mongolfiera di sensazioni contrastanti stava avendo il sopravvento sulla sua ragione, quel ragazzo lo aveva colpito, molto probabilmente gli aveva sconvolto l'intera esistenza e nemmeno l'avrebbe mai più rivisto. O almeno questo era quello che pensava Dave.



-rullo di tamburi- MA ECCHIME 8D
Sono io, la pazza di “Scommetti che ti amo?”, sì esatto, quella di cui non vi siete ancora sbarazzate.
Vi abbraccerei tutte, ma poi verrebbe fuori una cosa troppo lunga (?) così mi fermo qui e vi presento semplicemente la mia seconda long dedicata interamente ai One direction! La coppia che ho deciso di far amoreggiare 'sta volta è la Niam :D Sì, lo so, verrà fuori un casino, ma li adoro #muchlove
Bene, bene, lo so che dovevo postare domani con l'uscita dell'epilogo dell'altra storia, ma non ce la facevo a resistere e così ho deciso di tuffarmi a capofitto in questa nuova avventura.
Ringrazio tutte le dolci donzelle che mi seguiranno e recensiranno, un bacio grande. A presto!
P.s. Aggiornerò non con la stessa frequenza della scorsa storia perché è stato quasi un suicidio. Mi farò sentire presto comunque, non preoccupatevi  <3

  
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