Capitolo 1: a caccia di squali
-Tu…Tu
dovresti essere morto…ti ho visto con i miei occhi…- sussurrò perplesso e
stupefatto Will, mentre osservava il capitan Barbossa scendere lentamente le
scale e mangiare una succosa mela verde. Questi rise divertito, socchiudendo
appena gli occhi. –Mi dispiace deludervi, signor Turner, ma no, non sono morto-
rispose pacato. Elizabeth osservò il pirata che con i suoi stessi occhi aveva
visto morire, ucciso da Jack. –Miss Swann, noto con piacere che vi siete
avvicinata a noi poveri pirati mortali, mi fa piacere! E mi fa piacere anche
vedere che due dei miei uomini sono liberi dalla prigionia..Ma che bel giorno è
questo!- esclamò poi ridendo di cuore, ben sapendo cha la sua risata avrebbe
provocato solamente altro dolore nei cuori dei pirati. –Insomma Barbossa…li
aiuterai a raggiungere i confini del mondo?- chiese seria e seccata Tia Dalma.
Il
pirata si volse lentamente verso di lei mentre ingoiava l’ultimo boccone di
mela, poi le si avvicinò e le posò un bacio sulla bocca. Entrambi sorrisero in
modo poco raccomandabile, ma Barbossa si volse verso Will e gli altri prima che
potessero far domande. – Va bene, dolcezza. Porterò questa marmaglia oltre i
confini del mondo. Anche perché ho un paio di faccende da sistemare lì- proferì
pacato ed alla fine sogghignò tra sé. Will osservò Barbossa, poi la donna di
cui Jack si fidava ciecamente. – Tia Dalma, dicci cosa dobbiamo fare per
riportare indietro Jack- esclamò il ragazzo osservandola serio e deciso. La
donna ricambiò il suo sguardo, poi si sedette al tavolo e afferrò dei pezzi di
conchiglie; dopo averli scossi fra le mani li gettò sul tavolo. Avvicinò il
viso ad essi, poi proferì in tono atono e pacato: -Per raggiungere i confini
del mondo dovrete andare nella mano della Terra del Triangolo Verde. Lì
troverete il portale per accedere…- .
–
Come facciamo ad aprire il portale? C’è una chiave o qualcosa di simile?-
chiese Will. La donna sorrise appena, annuì.
– Qualcuno possiede la chiave…ma fate attenzione, non tutte le chiavi
sono di metallo…- proferì quella, in tono ancora misterioso e pacato.
-
Dov’è? Dove possiamo trovare questo “qualcuno”??- chiese con insistenza
Elizabeth. Tia Dalma sollevò lentamente gli occhi neri e profondi sulla
ragazza, sorrise mostrando i suoi denti marci. – Lo troverete nella bocca dello
Squalo…-
Will sollevò lentamente il capo, confuso e stordito, sentendo il calore del sole che picchiava sulla sua testa. Si osservò intorno: tutto mare. Era aggrappato debolmente ad un pezzo di legno e si lasciava trasportare dalle onde. Scosse appena il capo, mise a fuoco alcune figure in acqua. – Elizabeth! Gibbs!- gridò sforzandosi. –Will!- lo chiamò in risposta la sua donna. Si continuarono a chiamare fin quando tutti si ritrovarono. Will li osservò attentamente: c’erano tutti. –Che diavolo è successo?Non ricordo nulla…- borbottò Will osservandoli. – La nostra corvetta è stata colpita da una tempesta, questa notte. Abbiamo cercato di seguire la rotta nord-ovest, ma è stato inutile…Un fulmine ha colpito l’albero maestro e poi…- Gibbs non terminò la frase.
– Il Kraken…- sussurrò Will. I pirati si osservarono tra loro, terrorizzati, ma Elizabeth chinò il capo sul legno a cui si reggeva. Il pensiero le andò a qualche settimana prima, quando lasciò incatenato il capitano, condannandolo a morte certa, divorato dal mostro marino. Perché l’aveva fatto, diamine! Non poteva credere di aver ucciso un uomo, anche se pirata. Jack non si meritava quella fine, anche se era un imbroglione…alla fine anche lui era un uomo onesto…pensò tra sé la giovane, fissando l’acqua cristallina che la circondava –Maledizione! Dobbiamo trovare quell’uomo! A costo di inseguirlo per tutti i sette mari!- esclamò furioso Will, battendo un pugno sul legno a cui si reggeva. Barbossa si osservò intorno, come nella disperata ricerca di qualcosa…qualcosa che trovò. - Non penso ce ne sia bisogno, signor Turner…- sussurrò il pirata portando lentamente la mano destra ad indicare la spettrale sagoma di una nave che avanzava tra le nebbie. In un primo momento Gibbs giurò che quella nave fosse la Perla Nera ma poi notò che sulla poppa s’aprivano enormi fauci circondate da denti affilati. I denti di uno squalo nero…
Salve a tutti! Questo è il
primo capitolo della mia storia ambientata nei Caraibi di Jack Sparrow! Lo so,
il primo chap è un po’ corto, ma i prossimi saranno più lunghi, promesso!
Ci sentiamo nel secondo
capitolo…ciao ciao!^_^
P.S. ringrazio in anticipo per
le recensioni!