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Autore: Christine_Heart    15/02/2012    3 recensioni
Questa piccola idea, è nata come intermezzo tra il secondo e il terzo capitolo della celebre saga!
Le stelle brillavano silenziose nel cielo tranquillo della luna boscosa di Doren, la luna dove si tenevano i corsi di sopravvivenza degli allievi padawan. Paa-soy respingendo un brivido, si coprì meglio col mantello e si appoggiò al costone di roccia che sovrastava un’ampia vallata ai margini della foresta,dove si era fermato per riposare.
Era...

...Perdonate...
...Tutto il resto è storia! ^^
Genere: Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Mace Windu, Nuovo personaggio, Yoda
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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3° capitolo
L’antico portale


1)
Era giunta la sera ed Æon e Ybsor erano nella sala controllo della navetta.
Avevano cercato con scarsi risultati fino a quando i due soli non erano tramontati, ma col buio era difficile anche orientarsi nella foresta così erano tornati indietro.
Æon stava pensando di mangiare qualcosa, quando gli ritornò in mente Ybsor che sorseggiava la bevanda del guardiano su Moddor. 
“Ybsor, hai bisogno di nutrirti, di assumere energia in qualche modo?”
“Non proprio…ho una cellula energetica che va molto oltre la comune…vita di voi umani!”
“Ti ho visto bere con gusto su Moddor e mi è sembrato che ti piacesse il sapore…”
“Struttura mi fornisce tutte le informazioni del caso. A tuo padre sarebbe piaciuta quella bevanda e fino a che manterrò questa forma proverò gratificazione da alcune cose e fastidio da altre.”
“Cioè hai provato il gusto di…”
“Il gusto, il calore, la consistenza…in questo momento sono umano, come te, provo le stesse sensazioni che provi tu, sono anche stanco oltre che affamato, ma sono tutti stimoli che posso non considerare e… vivere ugualmente!”
Vivere?
Qual è il senso di quest’affermazione, si trovò a pensare Æon fissando Ybsor che continuava a parlarle.
Si tratta di un’imitazione della vita, perfetta in ogni suo aspetto tranne che per quello fondamentale…è una vita priva di senso.
Non ha bisogno di migliorare, di crescere, di evolversi, non ha necessità d’avere legami, né fisici né affettivi ed ha molto tempo davanti a sé…non può avere una concezione giusta del tempo che passa…è troppo diverso da…
“…E poi quando assumo del cibo di qualsiasi tipo, riesco in ogni caso ad accumulare l’energia prodotta dalla, diciamo così, digestione ed utilizzarla quando ce ne è bisogno…magari per trasmettere, o utilizzarla come arma…ma Æon, non mi ascoltavi?”
“Ybsor, qual è per te il senso della vita?”
“Io non ho una vita! Frequentando i viventi, ho elaborato che manco di qualcosa, ma non so spiegarmi cosa! Ho cercato in Struttura, ma i miei creatori non hanno inserito queste informazioni.”
“Parlami di come sei stato creato…mi incuriosisce molto la tua…”
“Vita-non-vita?” le suggerì
“Si, diciamo così!”
“Non c’è molto da dire…sono stato attivato ed ero come adesso…non avevo un passato, sapevo già comunicare, muovermi, cambiare forma…tutto insomma, a volte mi piacerebbe saperne di più, ma ci hanno creato, attivato e mandato nello spazio per studi…”
“…ci hanno creato? Che vuoi dire…non sei unico nel tuo genere?”
“Ora sì, ma io sono,come dire il…modello incompleto! L’altra creazione poco tempo dopo la fine dei test è scomparsa e non si sono più avute notizie…”
“Non ti seguo, eravate in due?”
“Certo, io sono la seconda parte di un progetto più ambizioso che prevedeva la creazione di due vettori da inviare in battaglia, sai sono nato come progetto militare…io sarei stato il…negoziatore.:La mia controparte era essenzialmente un’arma perfetta e indistruttibile, sia pure dotata di alcune capacità comuni anche a me. Avrebbe dovuto affrontare il nemico e poi sarei intervenuto io. Questo è il motivo per cui ho queste enormi doti di comunicazione. L’altra invece era essenzialmente, un’arma…”
“e poi?” chiese Æon interessata
“…Dopo alcuni test superati brillantemente, si effettuò un test di bilocazione. Venimmo inviati in due punti differenti per poi convergere su un unico pianeta in seguito…qualcosa andò male. Struttura perse il contatto con arma primaria e fu sospeso il progetto. Mi hanno inviato più volte alla ricerca di arma primaria, ma niente…scomparso!”
“Arma primaria e Ybsor Nash” era sarcastica Æon
“Ybsor Nash è il nome con cui sono stato registrato, dopo essere stato ceduto dalla corporazione militare. Non avevo un nome prima, solo una denominazione tecnica…”
“Cioè?”
“Arma primaria, te l’ho detto. Operavamo in simbiosi, e da solo non servivo più allo scopo primario della realizzazione.”
“E così ti hanno ceduto!”
“…Sempre a scopo di ricerca! Raccolgo dati sulle concentrazioni batteriche di alcuni pianeti. La dottoressa Niobe Sy che è a capo dello staff medico per cui opero ha l’abitudine di assegnare un nome proprio, a tutto ciò che la circonda…non ne ho mai capito l’utilità ma infondo…”
Æon si alzò di scatto.
“Conosci Niobe?”
“Lavoro per Niobe, raccolgo dati…ma non mi ascolti?”
“Ma Niobe, è come se fosse della famiglia.Spesso è stata a casa mia, è terrestre, ed ha studiato al polytecno assieme a mio padre…” “Chi credi che le abbia suggerito il nome Ybsor Nash?”
Æon lo guardava con gli occhi sbarrati e lui continuò:
“Ybsor Nash è l’anagramma di Shyb Arson…”
“La cantante preferita di…papà!” aggiunse Æon
“…e della dottoressa Niobe Sy!” concluse Ybsor

2)
Avevano parlato ancora a lungo, fino a quando Æon si rese conto di essere stanchissima e volle andare a riposare, lasciando Ybsor a fare alcuni controlli.
Ybsor era stato richiesto a Niobe, proprio da suo padre, qualche tempo prima della battaglia conclusiva contro le armate del Bando Gora su Elittos.
Era stato infiltrato nel Bando Gora, ed aveva comunicato alcuni piani difensivi di questi al corpo di spedizione congiunto di Militari e Cavalieri Jedi. Quindi, aveva conosciuto suo padre il conestabile Cisco Than, sua madre Tannhia ed anche maestro Yoda e maestro Windu.
Proprio perché ne conosceva l’esistenza e conosceva le sue capacità, quando maestro Yoda ebbe avuto la percezione della fine di Paa-soy, prese contatto suo padre per chiederli di avere Ybsor per questa missione…ma poi pensò di affiancarlo alla sua allieva Æon le cui doti intuitive l’avevano molte volte sorpreso.
Si era così già delineata la linea guida della missione e al mattino dopo era già tutto pronto. Aveva appreso anche che diversi particolari della creazione di Ybsor erano stati curati da maestro Oxoi e da alcuni suoi allievi.
Quando si svegliò, Ybsor era già uscito e lei chiamò col comunicatore.
“Dormivi ancora quando albeggiava, quindi con la prima luce ho deciso di avvantaggiarmi sulle ricerche…”le disse Ybsor
“E come faccio a raggiungerti ora, il segnale è disturbato dalle riflessioni degli alberi.”
“Sono quasi sulla cima del costone roccioso che sovrasta il punto dov’è morto Paa-soy! Se vuoi possiamo incontrarci lì. Cercherò di creare uno spazio per l’atterraggio della navetta…fai pure colazione con comodo, ci vediamo poi!”
Æon si preparò, fece un’abbondante colazione ed uscì nel fresco mattutino.
La rugiada le bagnava gli stivali ed i lembi del mantello che indossava sopra l’uniforme da esterno.
Non le piaceva particolarmente quell’uniforme verde e sabbia, preferiva di gran lunga quella da città con una comodissima gonna-pantalone blu scuro ed un corpetto color avorio, fermato in vita da un’alta cintura in stoffa, sui quali si indossava una casacca con ampie maniche di una tonalità leggermente più scura, oppure quella da allenamento, di taglio prettamente maschile di un grigio molto scuro, ma la sua preferita era senza dubbio quella da cerimonia, bianchissima con l’ampio mantello tenuto da un prezioso fermaglio di Attelius, sul quale era applicato un distintivo colorato in base all’anzianità. Il suo era arancione e stava per passare al verde,…molto lontana dal distintivo nero con nove strisce rosse di maestro Yoda… Aveva una predilezione per la grande uniforme di suo padre, con la magnifica giacca rossa su pantaloni color sabbia e l’ampio cinturone, sul quale era solito portare un’ antichissimo spadino in acciaio con l’impugnatura in avorio, risalente a molti anni prima della grande glaciazione del 23° secolo.
In realtà l’uniforme prevedeva un folgoratore, ma per il conestabile Than, era un’inutile ostentazione di forza esibire un’ arma di quel tipo…e sebbene i suoi superiori non fossero troppo d’accordo, non avrebbero mai avuto il coraggio di riprenderlo per questo. Il conestabile Than era un ottimo soldato, benvoluto dai suoi collaboratori e idolatrato dalle truppe. Avesse avuto un carattere più accomodante, sarebbe sicuramente stato ai vertici dell’esercito, ma la burocrazia lo indisponeva ed egli la evitava accuratamente.
Era proprio quell’ uniforme che Ybsor aveva indossato da quando aveva preso le sembianze di suo padre, ed Æon riusciva agevolmente a vedere quel punto rosso che si arrampicava sul costone.
Lo seguì per qualche istante poi rientrò nella navetta e si mise ai comandi, decollando lentamente.

3)
Ybsor, avrebbe potuto agevolmente arrivare in cima al costone in pochi istanti, ma credette bene di seguire il percorso di Paa-soy, il quale non era certamente arrivato alla base del costone volando.
Non era affaticato, ma aggirare gli enormi tronchi lo rallentava parecchio, e in più anche l’incontro con alcuni trioch ancora parzialmente addormentati, lo costrinsero a cambiare strada.
Stava per issarsi sull’ultima sporgenza prima della cima, quando toccò una parte di suolo non coperto da vegetazione né da terreno.
Era una porzione semicircolare che scendeva perpendicolare alla linea di costa…ed era fatta di un metallo opaco, del colore delle rocce antistanti. Sebbene mostrasse i segni del tempo trascorso, pareva ancora piuttosto solido. Ybsor cercò di spostarlo, senza ottenere risultato, poi tentò di sondarlo e scoprì che dietro si trovava un’ ampio spazio vuoto…
“Æon, ho trovato qualcosa quassù…sembra un portale, ben conservato ma sicuramente molto vecchio a giudicare dal suo stato!”
“Un antico portale, su un costone di roccia, in una foresta impenetrabile su una luna disabitata?”
“Sei sempre così drammatica quando si tratta di aggettivi?”
“Sarò lì tra poco…poi ne riparliamo!”
Æon non impiegò molto tempo a raggiungere la sommità del costone.
Questo si presentava come un pianoro con pochi alberi, per cui fu semplice per il droide D8 atterrarvi.
Uscì guardandosi intorno alla ricerca di Ybsor, ma stranamente non vi era traccia del trasmuta.
“Dove sei Ybsor ?” gridò, ma non ottenne risposta.
Chiamò di nuovo ma ancora senza risultato, allora si avvicinò al bordo del costone di roccia e si affacciò cautamente verso il basso.
Era uno spettacolo affascinante, si dominava tutta la vallata e si vedevano meglio anche le montagne sullo sfondo, ma la giacca rossa che indossava Ybsor non era visibile in nessun punto della scarpata.
“Strano…ci siamo sentiti da poco e tutto andava bene. Non credo che sia stato attaccato da un trioch e comunque avrebbe potuto trasformarsi in qualcosa di più grande…" pensò.
“Ybsor se ti sei trasformato in un albero o una roccia dissimulati subito…non c’è tempo per giocare!”
Ma Ybsor, continuava a non comparire.
Æon tornò alla navetta decisa a tornare a valle e rifare il percorso del trasmuta, ma all’improvviso una percezione la fece sussultare. Non era ancora ben abituata alla potenza della Forza, e ogni sua variazione la metteva ancora un po’ a disagio, ma non si preoccupava più come quando entrò in accademia.
Allora le perturbazioni la spaventavano, e questo divertiva molto il suo compagno di banco, Anakin Skywalker, che aveva il potere di provocare piccoli sussulti nella Forza.
Maestro Tupac, il loro insegnante prima che Æon passasse alle dipendenze di Maestro Yoda,era convinto che ciò fosse dovuto al fatto che Anakin era entrato in accademia quando era già grande e quindi non era stato istruito bene sulle proprie capacità, ma assistette ad un incontro tra maestro Yoda e maestro Obi Wan Kenobi , che era l’istruttore di Anakin.
Il suo insegnante ribadiva a maestro Yoda che Anakin aveva dei poteri straordinari e che anche maestro Qui Gon Jinn era sicurissimo che egli fosse l’eletto, ma Yoda insisteva nel affermare che era troppo irruento,ma poi smisero di parlare quando lei entrò nella stanza. Questo che provava però era diverso, era come un brivido, o meglio una vibrazione…
“Ma questa roccia si muove!” esclamò Æon rendendosi conto che la vibrazione veniva da sotto i suoi piedi.
Non era un movimento percettibile, e forse non si trattava neanche di un movimento, quanto di una lentissima oscillazione, una specie di…respiro, e naturalmente Æon non aveva notizie di rocce che respirassero.
Chiuse gli occhi cercando di concentrarsi al meglio e provò a cercare la fonte del movimento, ma ricevette solo una sensazione di vuoto e di solitudine che proveniva da un’ampio spazio sotto ai suoi piedi.
C’era qualcosa lì sotto e per qualche motivo che sfuggiva alla sua percezione sentiva che non era un pericolo, o almeno non era un pericolo immediato.
Cercò meglio ma ottenne solo una vaga immagine di uno spazio enorme, buio e freddo e di qualcosa che si muoveva sicuro in quello spazio.
Ebbe la percezione di doversi muovere in una determinata direzione, e si avviò ancora con gli occhi chiusi verso il bordo del costone di roccia.
Si sentì alzare come se non avesse peso, e fluttuando nell’aria ebbe la cognizione di trovarsi ad entrare in uno spazio scuro e fresco.
Non aveva ancora riaperto gli occhi quando la voce di Ybsor, risuonò nella sua mente.
§ Non ci crederai ma sei appena entrata volando in un’enorme sala sotterranea da dove io sono passato poco fa con gran fatica§                
“Volando? Che significa volando?”
§ Hai presente gli uccelli, le navette o meglio i palloncini…§
“Papà smettila di prendermi in giro!”
§ Papà? §
Æon si rese conto che la voce che sentiva era quella di suo padre, non una voce che le somigliasse come quella di Ybsor,
ma era proprio quella che aveva ascoltato fin dalla nascita….



  Nda
Ecco a voi il capitolo tre!
Qui il tutto inizia a farsi un po’ più interessante.
Si scopre il passato di Ybsor, e della misteriosa arma primaria. o__O
Spero che il capitolo sia di vostro gradimento.
Grazie mille alle due birbe che mi seguono. ;)
Un bacio. ^3^
Chris.
 




  
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